Il pastore Batto è una figura della mitologia greco-romana.
La storia del pastore inizia quando Ermes ruba alcune giovenche dalla mandria di Apollo, approfittando di un attimo di distrazione del dio del Sole, preso dall'amore per Imeneo, conducendole fin nel Peloponneso sul monte Menalo. Qui risiede il vecchio pastore Batto. In cambio del suo silenzio Ermes gli offre una giovenca. Il pastore, accettato l'inaspettato dono, giura di esser muto come una pietra. Per verificarne quanto detto dal vecchio lo stesso Ermes gli si ripresenta davanti sotto mentite spoglie, domandandogli se avesse visto passare una mandria, promettendo un toro ed una giovenca. Il pastore indica subito il luogo in cui era nascoste le giovenche rubate ad Apollo. Ermes, rivelata la sua vera identità, per il tradimento del giuramento trasforma Batto in una pietra.
La storia del pastore inizia quando Ermes ruba alcune giovenche dalla mandria di Apollo, approfittando di un attimo di distrazione del dio del Sole, preso dall'amore per Imeneo, conducendole fin nel Peloponneso sul monte Menalo. Qui risiede il vecchio pastore Batto. In cambio del suo silenzio Ermes gli offre una giovenca. Il pastore, accettato l'inaspettato dono, giura di esser muto come una pietra. Per verificarne quanto detto dal vecchio lo stesso Ermes gli si ripresenta davanti sotto mentite spoglie, domandandogli se avesse visto passare una mandria, promettendo un toro ed una giovenca. Il pastore indica subito il luogo in cui era nascoste le giovenche rubate ad Apollo. Ermes, rivelata la sua vera identità, per il tradimento del giuramento trasforma Batto in una pietra.
Fonti
- Antonino Liberale, Metamorfosi, XXIII
- Ovidio, Metamorfosi, II, 676–707
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