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Monday, March 4, 2013

PAOLO E FRANCESCA, LANCILLOTTO E GINEVRA -- Alighieri, D'Annunzio -- ZANDONAIANA

Speranza

Paolo e Francesca - vv 73-142 

 
Giuseppe Frascheri, Dante e Virgilio incontrano Paolo e Francesca, 1846

 
Alexandre Cabanel, Morte di Francesca da Rimini e di Paolo Malatesta, 1871

L'attenzione di Dante viene attirata da due anime che al contrario delle altre volano unite l'una all'altra e sembrano leggère nel vento, quindi chiede a Virgilio di poter parlare con loro, che acconsente a chieder loro di fermarsi quando il vento le porterà più vicine.

Dante allora si rivolge a loro: "O anime affannate, / venite a noi parlar, s'altri (cioè Dio) nol niega!". Allora esse uscirono dalla schiera dei morti per amore (dov'era Didone) come le colombe che si alzano insieme per volare al nido.

Le anime giungono così dal cielo infernale, grazie alla richiesta pietosa del Poeta.

Parla la donna: (parafrasi) "Oh persona gentile e buona che visiti nell'oscuro inferno le anime di noi che tingemmo la terra di rosso sangue, se Dio fosse nostro amico, noi lo pregheremmo raccomandandoti a lui, perché hai avuto pietà di noi peccatori perversi. Dicci cosa vuoi sapere e noi parleremo con te, finché il vento ci fa qui riposare. La città dove nacqui si trova dove il Po trova la pace, sfociando nel mare coi suoi affluenti (Ravenna). L'amore che attecchisce velocemente nei cuori gentili [1] fece invaghire lui (Paolo) della mia bella presenza, che oggi non ho più; il modo mi offende ancora" (verso ambiguo: Francesca intendeva che è ancora soggiogata dall'intensità (dal modo) dell'amore di Paolo, oppure che il modo in cui le fu tolta la sua bella persona (cioè il suo corpo) la urta ancora, alludendo all'omicidio? Per parallelismo con la terzina successiva in genere si preferisce la prima interpretazione): "Amor, che a nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer sì forte...". Dunque, l'amore non esonera nessuna persona amata dall'amare a sua volta. Dante qui richiama esplicitamente la teologia cristiana secondo la quale tutto l'amore che ciascuno dona agli altri, tornerà indietro parimenti, anche se non nello stesso tempo o forma. Infine Francesca rappresenta un'eroina romantica, infatti in lei abbiamo la contraddizione tra ideale e realtà: lei realizza il suo sogno, ma riceve la massima punizione[2].
Queste furono le parole che essi dissero (sebbene parli solo Francesca). Dante china il viso pensoso, finché Virgilio lo sprona chiedendogli "A che pensi?"
Dante non dà una vera e propria risposta ma sembra proseguire ad alta voce i pensieri: (parafrasi) "Che bei pensieri amorosi, quanto desiderio reciproco portò queste anime alla dannazione!". Poi, rivolgendosi di nuovo a loro: "Francesca[3], le tue pene mi fanno diventare triste e pio, al punto di aver voglia di piangere. Ma dimmi, con quali fatti e come avete fatto a passare dai dolci sospiri alla passione, che porta tanti dubbi di essere corrisposti."
Ed essa rispose: (parafrasi) "Niente è peggiore per me che ricordare i tempi felici ora che sono in questa misera condizione, e lo sa bene il tuo dottore [4]. Ma se proprio vuoi sapere l'origine del nostro amore, ti racconterò tra le lacrime ("come colui che piange e dice"). Un giorno stavamo leggendo per passatempo dell'amore di Lancillotto. Eravamo soli e non sospettavamo niente. Più volte quella lettura ci spinse a guardarci e ci fece sbiancare... ma fu in un punto preciso che vinse la nostra volontà: quando leggemmo il bacio tra Lancillotto e Ginevra, Paolo, che da me non verrà mai diviso, la bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto [5] fu 'l libro e chi lo scrisse: quel giorno non andammo più avanti nella lettura."
Mentre uno spirito diceva questo, l'altro piangeva in modo talmente pietoso, che mi sentii morire e caddi per terra come cade un corpo morto.
Questi due sono le anime di Paolo Malatesta e di Francesca da Polenta che furono travolti dalla passione e che vennero sorpresi da Gianciotto Malatesta, rispettivamente fratello e marito dei due, e trucidati.
Francesca commossa dalla pietà mostrata da Dante gli racconta di quella passione così forte che li ha uniti sia nella vita che nella morte e del momento in cui i due si resero conto del loro amore reciproco, e durante tutto il racconto Paolo singhiozza. Dante infine vinto dall'emozione perde i sensi e cade a terra.
I versi 100-105 ("Amor che al cor gentil ratto s'apprende [...] Amor che a nullo amato amar perdona") sono un riferimento evidente ai princìpi dell'amore cortese che Dante condanna in base alla morale cristiana (i princìpi dell'amore cortese erano stati codificati nel trattato De amore di Andrea Cappellano). Il critico Umberto Bosco scrive[6]: "Già i primi lettori scorsero nell'episodio una condanna delle letture dei romanzi cortesi; ma essi si basavano sul fatto specifico che, secondo il racconto di Dante, i due cognati furono indotti al peccato dalla lettura di uno di quei romanzi. In verità la condanna di Dante va ben oltre: implica il ripensamento di quell'idealizzazione e giustificazione dell'amore che era propria di tutta la tradizione letteraria anteriore a lui, dai romanzi cortesi alla letteratura trovadorica sino alla stilnovistica, della quale Dante stesso era stato partecipe".


Francesco Scaramuzza, ...La bocca mi baciò tutto tremante, 1859


L'incontro con Paolo e Francesca è il primo di tutto il poema nel quale Dante parli con un dannato vero e proprio (escludendo infatti i poeti del Limbo). Inoltre per la prima volta in assoluto viene ricordato un personaggio contemporaneo, conformemente al principio che Dante stesso ricorderà in Pd XXVII di ricordare di preferenza le anime di fama note perché più persuasive per il lettore dell'epoca (fatto senza precedenti nella poesia impegnata e per molto tempo senza seguito, come ebbe modo di far notare Ugo Foscolo).

Paolo e Francesca si trovano nella schiera dei "morti per amore", e il loro avvicinarsi è descritto da ben tre similitudini che richiamano il volo degli uccelli, riprese in parte dall'Eneide.

Tutto l'episodio ha come motivo conduttore quello della pietà: la pietà affettuosa percepita dai due dannati quando vengono chiamati (tanto da far dire a Francesca un paradossale desiderio di pregare per lui, detto da un'anima infernale), oppure la pietà che traspare dalla meditazione che Dante ha dopo la prima confessione di Francesca, quando resta in silenzio, infine il culmine finale quando il poeta cade svenuto (di pietade / io venni men così com'io morisse).
Per questo Dante è molto indulgente nella rappresentazione dei due amanti: non vengono descritti con severità intransigente o sprezzante (per esempio come è descritta freddamente poco prima Semiramide), ma il poeta mette alcune scusanti al loro peccato, sia pure solo sul piano umano (non mette in dubbio per esempio la gravità del peccato, essendo ferme le sue convinzioni religiose). Francesca appare così una creatura gentile intesa come di metodi cortesi cioè di corte.

Ruolo dell'episodio [modifica]

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Paolo e Francesca.
Questo incontro ha fondamentale importanza per Dante che capisce il sentimento della pietà

Altre immagini [modifica]

Note [modifica]

  1. ^ cfr. Al cor gentile rempaira sempre amore, la poesia di Guido Guinizzelli
  2. ^ Francesco De Sanctis
  3. ^ Dante l'ha riconosciuta sebbene essa non si sia presentata con il suo nome
  4. ^ Virgilio che impersonifica la ragione? O Boezio dal quale sembra tratto il verso precedente ("in omni adversitate fortunae infelicissimum est genus infortunii fuisse felicem", De consolatione philosophiae II, IV 2)?
  5. ^ Per Galeotto s'intende il personaggio di Galehaut, siniscalco della Regina che, nell'amore tra Lancillotto e Ginevra, che spinge il cavaliere a baciare la donna e, soprattutto, fa da testimone all'amore tra i due. Secondo le regole dell'amor cortese il bacio della dama era infatti una vera e propria investitura che accoglieva il cavaliere al servizio della donna, per cui aveva bisogno di essere formalizzato dalla presenza di testimoni, come gli altri rituali di stampo feudale.
  6. ^ La Divina Commedia, Inferno, di U. Bosco e G. Reggio, Le Monnier

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