Speranza
Paolo e Francesca – il melodramma di Zandonai-D’Annunzio
Tito Ricordi trasse
nel 1914 dalla tragedia che D’Annunzio aveva scritto per Eleonora Duse il
libretto dell’opera di Zandonai.
A
Ravenna, Francesca da Polenta, figlia di Guido, signore della città, sta per
sposare Gianciotto Malatesta, giovane sciancato.
Francesca crede, ingannata,
che lo sposo sia in realtà il fratello di Gianciotto, il bel Paolo, che vede
palpitando.
La sorella di Francesca, Samaritana, è colta da un fosco presagio
e le chiede di rinunciare al matrimonio.
Ma Francesca è salda nel
convincimento.
Durante la guerra che oppone a Rimini i Malatesta e i
Parcitadi, Paolo si fa onore, con accanto, sulla torre.
Francesca lo
rimprovera per l’inganno subito col matrimonio.
Ella lo crede ferito e lo
accarezza, gli prende la testa fra le mani.
Arriva Gianciotto, non parco di
lodi per il valore del fratello Paolo.
Brindano.
Paolo e Francesca si guardano
con intensi sensi.
Arriva il terzo fratello, Malatestino, ferito.
La lotta
riprende furiosa.
Francesca legge storie d’amore e ascolta musica.
Entra
Paolo, reduce da un lungo viaggio.
Le mostra amore, ella quasi gli
cede.
Leggono di Gianciotto, come amor lo strinse.
Soli e senza alcun
sospetto, quando leggono il disiato riso di Ginevra esser baciato da cotanto
amante – Lancillotto -…
…non leggono più.
E Paolo, tutto tremante, bacia
Francesca.
Il terzo fratello, Malatestino, è innamorato pure lui di
Francesca.
Ella si rifiuta.
Si ode il grido di un carcerato, e Malatestino,
cudele, a spada sguainata va a far cessare quel lamento, mentre Francesca si
lamenta con il marito Gianciotto delle profferte di Malatestino, che rientra con
la testa mozza del carcerato che gridava.
Francesca fugge in preda
all’orrore.
Quando Gianciotto lo rimprovera, Malatestino non ce la fa più e
rivela quel che sa di Paolo e Francesca.
Gianciotto, con un inganno, scopre
tutto.
Sorprende i due abbracciati e li consegna all’eternità.
Wednesday, March 13, 2013
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