Grice
e Mieli: l’implicatura conversazionale dell’uccello del paradiso; ovvero, la
lingua perduta del desiderio – la Paradisaeidae di Swinton -- filosofia
italiana – Luigi Speranza (Milano). Filosofo italiano. Grice: “Speranza has studied this; he
calls it ‘Dorothea Oxoniensis,’ and indeed it is a joint endeavour with C. R.
Stevenson – who *knows*!” -- «Spero che la lettura di questo libro favorisca la
liberazione del desiderio gay presso coloro che lo reprimono e aiuti quegli
omosessuali manifesti, che sono ancora schiavi del sentimento di colpevolezza indotto
dalla persecuzione sociale, a liberarsi della falsa colpa» (Elementi di
critica omosessuale. M Attivista e scrittore italiano, teorico degli studi di
genere. È considerato uno dei fondatori del movimento omosessuale italiano,
nonché uno tra i massimi teorici del pensiero nell'attivismo omosessuale
italiano. Legato al marxismo rivoluzionario, è noto soprattutto come eponimo
del Circolo di cultura omosessuale M. e per il suo saggio Elementi di critica
omosessuale pubblicato nella sua prima edizione da Einaudi nel 1977. M. penultimo
dei sette figli di Walter Mieli e di Liderica Salina. Il padre, ebreo e
originario di Alessandria d'Egitto, vive a Milano dalla metà degli anni venti e
aveva fondato con successo un'azienda di filati, divenuta in seguito una delle
più importanti nella torcitura e nella lavorazione della seta. La madre,
milanese, era insegnante di lingue. Sposati, durante la seconda guerra
mondiale i coniugi M. erano sfollati a Lora, frazione di Como. Mario crebbe in
questa cittadina, pur mantenendo forti legami con Milano dove il padre
continuava a lavorare e a risiedere. Il giovane Mario si stabilì
definitivamente nel capoluogo lombardo quando si iscrisse al liceo classico
Giuseppe Parini, raggiunto due anni dopo dalla sorella minore Paola, alla quale
fu sempre molto legato. Già in questi anni diede dimostrazione della sua viva
intelligenza e dichiarò la propria omosessualità. Secondo quanto testimoniato
dal compagno Milo De Angelis, nfondò un circolo di poesia che divenne anche un
luogo di incontro per omosessuali. Fu pienamente coinvolto nella contestazione
ed evocò questo periodo nel suo romanzo autobiografico Il risveglio dei
faraoni. A causa della sua miopia fu esonerato dal servizio militare alla
fine del liceo, si trasferì a Londra per perfezionare l'inglese, come già
avevano fatto altri suoi familiari. Qui frequentò il "Gay Liberation
Front" venendo a contatto con l'attivismo omosessuale nella sua fase più
intensa, subito dopo i moti di Stonewall. Tornato in Italia, fu, insieme ad
Angelo Pezzana, tra i soci fondatori del celebre Fuori! a Torino, prima
associazione italiana del movimento di liberazione omosessuale italiano.
Convinto assertore di una rivoluzione gay in chiave marxista, si allontanò dal
Fuori! insieme a tutta la cellula milanese dell'associazione quando questa si
legò al Partito Radicale. Nello stesso anno fondò a Milano i Collettivi
Omosessuali Milanesi e i Collettivi parteciparono al Festival del proletariato
giovanile di Parco Lambro, dove Mieli lanciò dal palco lo slogan Lotta dura,
Contronatura!. Si laureò in filosofia morale con una tesi, poi pubblicata con
modifiche, da Einaudi con il titolo di Elementi di critica omosessuale e che
divenne un fondamento delle teorie di genere in Italia e, in misura minore,
all'estero, venendo tradotto e pubblicato in inglese nel 1980 con il titolo
Homosexuality and liberation: elements of a gay critique ed in spagnolo con il
titolo Elementos de crítica homosexual dall'editrice Anagrama. Elementi fu uno
dei testi base dei collettivi autonomi gay. M. fu uno dei primi a
contestare apertamente le categorie di genere vestendosi quasi sempre con abiti
femminili. Nel frattempo si dedicava al teatro, destando scandalo nella
mentalità dell'epoca con opere come lo spettacolo La Traviata Norma. Ovvero:
Vaffanculo... ebbene sì! Dava volutamente scandalo anche per il modo in cui si
presentava, utilizzò anche immagini e ruoli per portare avanti la propria
battaglia dei diritti individuali inalienabili. Nel corso della sua esistenza,
cercò di superare i limiti, fece uso di droghe e si dette a pratiche sempre più
estreme, inclusa la coprofagia. Durante un viaggio a Londra, Mieli,
vicino già all'antipsichiatria, iniziò a interessarsi di psicoanalisi; fu
nuovamente arrestato, quando, semi-nudo e in preda a una crisi psichica, fu
fermato nell'aeroporto di Heathrow, in cerca di un poliziotto con cui avere un
rapporto sessuale. Prima venne incarcerato, poi messo nella sezione
psichiatrica del Marlborough Day hospital, assistito dai familiari venuti
dall'Italia in attesa del processo. Venne ricondotto a Milano, dopo la
condanna a pagare una multa, e ricoverato in una clinica psichiatrica per un
mese. Una volta dimesso, su consiglio del suo psicoanalista Zapparoli, i
genitori gli diedero un appartamento autonomo. L'anno seguente viaggiò ad
Amsterdam e di nuovo a Londra e si laurea con lode in filosofia. Poco dopo
lasciò l'appartamento che gli avevano trovato e interruppe la terapia
psichiatrica. Al V congresso del Fuori!, che sancì la sua rottura col
movimento e con Pezzana, M. prese la parola, si dichiarò transessuale e parlò
della sua esperienza di malattia mentale («sono stato definito uno
schizofrenico paranoide, sono stato in ospedale, in manicomio per questo
motivo») e di omosessualità. Dopo questo periodo si dedicò alla stesura degli
Elementi di critica omosessuale. Negli ultimi anni di vita si dedicò
all'esoterismo e all'alchimia, abbastanza isolato dal resto del movimento
omosessuale, e lavorando al romanzo Il risveglio dei faraoni. Morì suicida
infilando la testa nel forno della sua abitazione di Milano dopo un lungo
periodo di depressione. Tra i motivi del suo gesto estremo fu l'ostruzionismo
che il padre, influente industriale milanese, aveva fatto per impedire la
pubblicazione della sua ultima opera, Il risveglio dei faraoni, ritenendolo
troppo autobiografico e lesivo dell'onore famigliare. A lui è intitolato il
Circolo di cultura omosessuale M. sorto a Roma nello stesso anno della
morte. Il pensiero Il transessualismo universale Il pensiero di M.
consiste nel ritenere che ogni persona è potenzialmente transessuale se non
fosse condizionata, fin dall'infanzia, da un certo tipo di società che,
attraverso quella che Mieli chiamava "educastrazione", costringe a
considerare l'eterosessualità come normalità e tutto il resto come perversione.
Per transessualità, non intende quello che si intende oggi nella comune
accezione del termine, ma l'innata tendenza polimorfa e "perversa"
dell'uomo, caratterizzata da una pluralità delle tendenze dell'Eros e da l'ermafroditismo
originario e profondo di ogni individuo. La liberazione omosessuale in
chiave marxista fu tra i primi studiosi ed attivisti del Movimento di
Liberazione Omosessuale Italiano, accanto a Castellano,Consoli, Modugno e Pezzana. Tutti partivano dalla certezza che
la liberazione dall'ancestrale omofobia dovesse fondarsi sulla consapevolezza
della propria identità, censurata fin dalla nascita dalla cultura dominante, da
loro ritenuta antropologicamente sessuofoba e pervicacemente omofoba. Da
queste basi partivano per abbattere la discriminazione pluri-secolare nei
confronti di chi non si identificava nella sessualità assiomaticamente definita
come naturale e normale. Abbracciò immediatamente il marxismo, cercando di
rimodularlo sulle istanze della lotta di liberazione ed emancipazione
omosessuale e ritenendo la società capitalista intrinsecamente
omofoba. Rilettura della psicanalisi Negli Elementi di critica
omosessuale, volle rielaborare alcuni degli spunti teorici della teoria della
sessualità di Freud, attraverso la lettura che, tra gli anni Cinquanta e
Sessanta, ne aveva fatto Marcuse.
Marcuse, infatti, in opere come “Eros e civiltà e L'uomo a una dimensione aveva
voluto fondere marxismo e psicanalisi. Fu proprio Freud, infatti, a sostenere
che l'orientamento sessuale poteva prendere qualsiasi "direzione",
riconducendo eterosessualità e "omosessualità a semplici varianti della
sessualità umana in senso lato. Una non escluderebbe l'altra, e anzi, in
potenza, tutti saremmo pluri-sessuali, "polimorfi" o, più
semplicemente, bi-sessuali. In base a questa riflessione, riteneva che si
dovesse denunciare come assurda e inconsistente l'opposizione ideologica
"eterosessuale" vs "omosessuale", essendo viziato il
principio stesso di "mono-sessualità". A questa prospettiva
unilaterale, che riteneva incapace di cogliere la natura ambivalente e dinamica
della dimensione sessuale, M. ha preferito opporre un principio di eros libero,
molteplice e polimorfo. Per Mieli era tragicamente ridicola «la stragrande
maggioranza delle persone, nelle loro divise mostruose da maschio o da
"donna.” Se il travestito appare ridicolo a chi lo incontra, tristemente
ridicolissima è per il travestito la nudità di chi gli rida in faccia». Dean,
psicoanalista dell'Buffalo, che redasse l'appendice dell'edizione Feltrinelli
di Elementi di critica omosessuale, afferma: «Nel processo politico di
ristrutturazione della società, M. non esita a includere nel suo elenco di
esperienze redentive la pedofilia, la necrofilia e la coprofagia» e
«ridefinisce drasticamente il comunismo descrivendolo come riscoperta dei corpi.
In questa comunicazione alla Bataille di forme materiali, la corporeità umana
entra liberamente in relazioni egualitarie multiple con tutti gli esseri della
terra, inclusi "i bambini e i nuovi arrivati di ogni tipo, corpi defunti,
animali, piante, cose" annullando "democraticamente" ogni
differenza non solo tra gli esseri umani ma anche tra le specie». A
questa rivoluzione sociale sono di ostacolo determinati elementi, ritenuti da
Mieli come «pregiudizi di certa canaglia reazionaria» che, trasmessi con
l'educazione, hanno la colpa di «trasformare troppo precocemente il bambino in
adulto eterosessuale». Il tema della pedofilia Da provocatore dei
"benpensanti", quale è stato tutta la breve vita, facendo
esplicitamente riferimento a Freud, M. affrontò a modo suo anche il tema della
sessualità infantile, per questo andando incontro a forti critiche. I bambini,
secondo il pensiero di Mieli, potevano "liberarsi" dai pregiudizi
sociali e trovare la realizzazione della loro "perversità poliforme"
grazie ad adulti consapevoli di quanto sopra asserito: «Noi checche
rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l'Edipo, o il futuro
Edipo, bensì l'essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i
bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di
Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che
profondono, possiamo fare l'amore con loro. Per questo la pederastia è tanto
duramente condannata. Essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società
invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo
erotismo la griglia edipica. La società repressiva eterosessuale costringe il
bambino al periodo di latenza; ma il periodo di latenza non è che
l’introduzione mortifera all’ergastolo di una «vita» latente. La pederastia,
invece, «è una freccia di libidine scagliata verso il feto» (Francesco
Ascoli)» (Elementi di critica omosessuale). Nella nota 88 si legge:
«Per pederastia intendo il desiderio erotico degli adulti per i bambini (di
entrambi i sessi) e i rapporti sessuali tra adulti e bambini. Pederastia (in
senso proprio) e pedofilia vengono comunemente usati come sinonimi» (Elementi
di critica omosessuale). Il tema dell'alterazione psichica, della follia Mieli
faceva uso di sostanze stupefacenti, attraverso le quali mirava a superare lo
stato di normalità in cui riteneva le persone intrappolate. Riteneva che
nevrosi, follia, paranoia, delirio e, soprattutto, la schizofrenia, al pari
dell'omosessualità fossero caratteristiche latenti in tutti gli esseri umani e,
con riferimento a Jung, che tali condizioni permettessero «la (ri)scoperta di
quella parte di noi che Jung definirebbe “Anima” oppure “Animus”». In
riferimento all'omosessualità, considerava che potesse essere una porta verso
il lato inesplorato della personalità, in analogia con la follia: “La paura
dell’omosessualità che distingue l’homo normalis è anche terrore della “follia”
(terrore di se stesso, del proprio profondo). Così, la liberazione omosessuale
si pone davvero come ponte verso una dimensione decisamente altra: i francesi,
che chiamano folles le checche, non esagerano». Opere: “Comune futura,”
“Elementi di critica omosessuale, Einaudi, Torino, Elementi di critica
omosessuale, Barilli e M., Feltrinelli, Milano,
Elementi di critica omosessuale, G. Barilli e Paola Mieli, Feltrinelli,
Milano, “Il risveglio dei faraoni,” preservato da Marc de' Pasquali e Umberto
Pasti, Cooperativa Colibri, Milano, “Il risveglio dei faraoni,” Alfonso Sarrio
Solidago, dR, Milano, “Oro, eros e
armonia,” G. Silvestri e A.Veneziani, Edizioni Croce, Oro, eros e armonia,
Gianpaolo Silvestri e Antonio Veneziani, Edizioni Croce, “E adesso,” S. Laude, Clichy, Teatro La Traviata Norma. Ovvero:
Vaffanculo... ebbene sì!, Film “Gli anni amari, regia di A. Adriatico.. T. Giartosio, Perché non possiamo non dirci:
letteratura, omosessualità, mondo, Feltrinelli,
Barilli, Il movimento gay in Italia, Feltrinelli, L. Schettini, M. in
Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia
Italiana, Ideologia. Progetto omosessuale rivoluzionario, in Elementi di
critica omosessuale, Dizionario Biografico degli Italiani, in Treccani,
Trascrizione del suo intervento in congresso nazionale del “Fuori!”, in Fuori!
rancobuffoni/ files/pdf/gp_leonardi_mieli.pdf
M., artista contro la violenza, in La Stampa, Elementi di critica omosessuale, Einaudi, M.
Elementi di critica omosessuale. Milano, Einaudi, Estremo e dimenticato. Storia
di un intellettuale provocatore., in Treccani Il tascabile, M., Mieli, Paola. e
Rossi Barilli, Gianni., Elementi di critica omosessuale Il risveglio dei
Faraoni, in A. Solidago, PRIDE, Milano, dR Edizioni, Silvestri, L'ultimo M.:
Oro Eros Armonia: contributi di Ivan Cattaneo e A. Veneziani, 2 ed. riveduta e
corretta, Libreria Croce, De Laude, Silvia,, Mario Mieli: e adesso, A. Pezzana. La politica del corpo. Roma,
Savelli, E. Modugno. La mistificazione eterosessuale. Milano, Kaos. S. Casi.
L'omosessualità e il suo doppio: il teatro di M. Rivista di sessuologia (numero
speciale L'omosessualità fra identità e desiderio,Francesco Gnerre. L'eroe
negato. Milano, Baldini e Castoldi, M. Philopat, Lumi di punk: la scena
italiana raccontata dai protagonisti, Milano, Agenzia, Concetta D'Angeli,
Teatro Talento Tenacia... Mario Mi"Atti&Sipari" Circolo di
cultura omosessuale Mario Mieli Fuori! Marc de' Pasquali Movimento di liberazione
omosessuale Omosessualità Queer Storia dell'omosessualità in Italia Studi di
genere Teoria queer Transessualismo. Biografia, in italiano, su culturagay. Chi
era M. (articolo sul gay.tv), su gay.tv
Circolo di cultura omosessuale "Mario Mieli", su mariomieli.org. Mario
Mieli. Mieli. Keywords: l’uccello del paradiso; overo, la lingua perduta del
desiderio. Refs. Luigi Speranza, “Grice e Mieli” – The Swimming-Pool Library.
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