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Luciano Pavarotti: il trionfo della voce - Pagina 139
books.google.com/books?isbn=8895695054
Gina Guandalini - 2008 - Visualizzazione snippet
Nacque un Rodolfo inedito e assolutamente affascinante, ma modello di riferimento per una nuova concezione di tenore verdiano.»
Quando, nel giugno 1975, Luciano registra in studio Luisa Miller può contare ancora sulla direzione di Maag ...
Omaggio a Franco Corelli: Teatro alla Scala, lunedı̀ 15 ottobre 2001
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un'interpretazione, dove la fenomenalità della voce (universalmente riconosciuta
uno dei migliori esempi di tenore verdiano del XX secolo.
Senza cedere a rigidi ...
Verdi e i suoi interpreti (1839-1978): vita scenica delle opere ... - Pagina 112
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Leonardo Bragaglia - 1979 - Visualizzazione snippet
---- Carlo era cantato da Carlo Bergonzi, definito "tenore verdiano", senza possedere né voce, né piglio, né temperamento, né ardimentosità veramente verdiane, del primo Verdi.
E qui l'esecuzione cede. Gli effetti strabilianti del primo quadro, ...
Carlo Guasco: un tenore per Verdi - Pagina 5
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Giorgio Appolonia - 2001 - Visualizzazione snippet
Curato dal sottoscritto e presentato in occasione di un convegno dedicato al Tenore verdiano, il fascicolo si proponeva di offrire una prima idea, sufficientemente circostanziata, di Carlo Guasco, inquadrato nel suo tempo quale protagonista ...Tutti: La Traviata - Pagina 309
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Giuseppe Verdi - 1996 - Visualizzazione snippet
... della Scala e i Munchner Philharmoniker raccogliendo alcuni fra i migliori interpreti di Simon Boccanegra del momento: che erano Taddei, la Stella, Tozzi, affiancati da un giovane, straordinario tenore verdiano come Gianfranco Cecchele.Panorama - Edizioni 1390-1392 - Pagina 146
l tenore verdiano stentoreo è una distorsione loggionistica.
Che la voce debba essere timbrata e squillante è ovvio, ma occorre anche dolcezza.
Verdi prescrive a Don Carlo smorzature e mezzevoci non soltanto nell'aria del primo atto, ma ...
Storia amara del socialismo italiano - Pagina 488
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Renato Marmiroli - 1964 - Visualizzazione snippet
... il suo bravo discorso, ché non gli mancavano né l'eloquenza, nella quale fu maestro, né la bellezza della voce.
Paolino Valera, credendo di fargli un complimento, lo definì un « Tamagno in toga », un tenore verdiano. E, veramente
Mario Del Monaco: monumentum aere perennius
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Elisabetta Romagnolo - 2002 - Visualizzazione snippet - Altre edizioni
Ettore Bastianini: i suoi personaggi - Pagina 79
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Marina Boagno - 2005 - Visualizzazione snippet
Inoltre (ma questo è un giudizio strettamente di gusto personale), a mio modo di vedere Di Stefano non "ha" la voce di don Alvaro,
manca del timbro e del colore del tenore verdiano, salvo per alcuni, limitati ruoli. (4) È, del resto, l'opinione di ...
Tuttoverdi: programma di sala - Pagina 75
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Guido Paduano - 2001 - Visualizzazione snippet
Alla cifra oltraggiosa del riso (che si sovrappone sinistramente al mestiere e al destino di Rigoletto) il tenore verdiano sostituisce il pathos della privazione e della gioia ritrovata anche a prezzo della coerenza caratterologica, che lascia aperto ...
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