Speranza
LUISA MILLER
Melodramma tragico.
testi di
Salvadore Cammarano
musiche
di
Giuseppe Verdi
Prima esecuzione: 8 dicembre 1849,
Napoli.
P E R S
O N A G G I
Il Conte WALTER .......... BASSO
RODOLFO suo figlio ..........
TENORE
Federica DUCHESSA d'Ostheim, nipote di
Walter ..........
CONTRALTO
WURM castellano di Walter .......... BASSO
MILLER vecchio
soldato in ritiro .......... BARITONO
LUISA sua figlia ..........
SOPRANO
LAURA contadina .......... MEZZOSOPRANO
Un CONTADINO ..........
TENORE
Damigelle di Federica, Paggi, Familiari, Arcieri, Abitanti del
villaggio.
L'avvenimento ha luogo nel Tirolo, nella prima metà del secolo
XVII.
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Atto primo Luisa Miller
A T T O P R
IMO
[N. 1 Sinfonia]
L'amore.
Scena prima
Ameno villaggio. Da un lato
la modesta casa di Miller, dall'altro rustica
chiesetta: in lontananza, ed
attraverso degli alberi, le cime del castello
di Walter.
Un'alba
limpidissima di primavera è sull'orizzonte: gli Abitanti del
villaggio si
adunano per festeggiare il dì natalizio di Luisa. Laura è fra
essi.
[N. 2
Introduzione]
CORO E LAURA
Ti desta, Luisa, regina de' cori;
i monti
già lambe un riso di luce:
d'un giorno sì lieto insiem con gli albori
qui
dolce amistade a te ne conduce;
leggiadra è quest'alba sorgente in
aprile,
ma come il tuo viso, leggiadra non è:
è pura, soave quest'aura
gentile,
pur meno è soave, men pura di te.
Scena seconda
Luisa, Miller,
e detti.
MILLER Ecco mia figlia...
LUISA O care amiche...
CORO Il
cielo
a te sia fausto.
LAURA In breve
ad invocarlo uniti andrem nel
tempio.
MILLER Il vostro affetto dal mio ciglio esprime
pianto di
tenerezza...
Al cor paterno è sacro
il dì che spunta... esso mi diè
Luisa!
(abbracciandola)
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S. Cammarano / G.
Verdi, 1849 Atto primo
LUISA Padre!... ~
(volgendosi d'intorno
inquieta)
Né giunge ancor!... Da lui divisa
non v'ha gioia per
me!
MILLER Figlia, ed amore,
appena desto in te, sì vive fiamme
già
spande! Oh! mal non sia
cotanto amor locato!
(Luisa vorrebbe
parlare)
MILLER Del novello
signor qui giunto nella corte ignoto
a
tutti è questo Carlo.
Io temo!
LUISA Non temer: più nobil spirto,
alma
più calda di virtù non mai
vestì spoglia mortal. M'amò...
l'amai.
Cavatina
LUISA
Lo vidi, e 'l primo palpito
il cor sentì
d'amore;
mi vide appena, e il core
balzò del mio fedel.
Quaggiù si
riconobbero
nostr'alme in rincontrarsi
formate per amarsi
iddio le avea
in ciel!
CORO E LAURA Luisa, un pegno ingenuo
dell'amistade
accetta.
(presentandole tutti, prima le donne, poi gli uomini, un mazzettino
di fiori)
LUISA Grata è quest'alma, o tenere
compagne!...
Ah!...
(scorgendo un giovane cacciatore, che anch'esso fra gli altri le porge
i suoi fiori)
Scena terza
Rodolfo, e detti.
RODOLFO Mia
diletta...
MILLER
(turbato)
(Desso!)
RODOLFO (andando verso
Miller)
Buon padre!...
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Atto primo Luisa
Miller
LUISA Abbraccialo,
t'ama qual figlio.
RODOLFO (salutando i
contadini)
Amici.
(a Luisa)
Sei paga?
LUISA Di letizia
colma son
io!
LAURA E CORO Felici
appien vi rende amore.
LUISA E RODOLFO Appien
felici? È ver!...
A te dappresso il cuore
non vive che al piacer.
LUISA
E RODOLFO
T'amo d'amor ch'esprimere
mal tenterebbe il detto!...
Né gel
di morte spegnere
non può sì ardente affetto;
ha i nostri cori un
dio
di nodo eterno avvinti,
e sulla terra estinti
noi ci ameremo in
ciel!
MILLER
(Non so qual voce infausta
entro il mio cor
favella...
Misero me, se vittima
d'un seduttor foss'ella!
Ah! non
voler, buon dio,
che a tal destin soccomba...
mi schiuderia la
tomba
affanno sì crudel!)
CORO E LAURA
Un'alma, un sol desio
ad ambo
avvia il petto!
Mai non si vide affetto
più ardente, più fedel!
(odesi
la sacra squilla)
CORO E LAURA Udiste? I bronzi squillano:
andiam, ne
invita il ciel.
(tutti entrano nel tempietto; Miller li segue lentamente, ed
è già presso a toccare il sacro limite, quando alcuno lo
arresta)
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto primo
Scena
quarta
Wurm, e detti.
[N. 3 Scena
ed aria]
WURM Ferma ed
ascolta.
MILLER Wurm!...
WURM Io tutto udia!...
Furor di
gelosia
m'arde nel petto!... Amo tua figlia... eppure,
un anno volge, io
la sua man ti chiesi:
non dissentisti, ed or che più fortuna
a me spira
seconda, or che il novello
signor più che l'estinto
m'è largo di favor, tu
la promessa
calpesti, ed osi!...
MILLER Ah! cessa!
Il mio paterno
assenso
promisi, ove la figlia
t'avesse amato.
WURM E non potevi
forse
alle richieste nozze
astringerla? Non hai
dritto sovr'essa
tu?...
MILLER Che dici mai?
Aria
MILLER
Sacra la scelta è d'un
consorte,
esser appieno libera deve;
nodo che sciorre sol può la
morte
mal dalla forza legge riceve.
Non son tiranno, padre son io,
non
si comanda de' figli al cor.
In terra un padre somiglia iddio
per la
bontade, non pe 'l rigor.
WURM Costarti, o vecchio debole,
caro il tuo
cieco affetto
dovrà, ben caro!
MILLER Spiegati.
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Atto primo Luisa Miller
WURM Sotto mendace aspetto
il preferito
giovine
si mostra a voi.
MILLER Fia vero?...
E tu conosci?...
WURM
Apprendilo:
ei figlio è dell'altero
Walter!
MILLER O ciel!... ~
Dicesti
figlio?...
WURM Del tuo signor.
Addio.
MILLER Pur...
WURM
M'intendesti.
(parte)
MILLER Ei m'ha spezzato il cor!...
(rimane
silenzioso qualche momento, come oppresso dal dolore)
MILLER
Ah! fu giusto
il mio sospetto!...
Ira e duol m'invade il petto!...
D'ogni bene il ben
più santo,
senza macchia io vo' l'onor. ~
D'una figlia il don
soltanto,
ciel mi festi, e pago io son,
ma la figlia, ma il tuo
dono
serba intatto al genitor.
D'ogni bene il ben più santo
senza
macchia io vo' l'onor. ~
(parte)
Scena quinta
Sala nel castello di
Walter, con porta in fondo.
Walter e Wurm. Alcuni Famigliari, che rimangono
al di là della soglia.
[N. 4 Scena
ed aria]
WALTER (inoltrandosi,
seguìto da Wurm)
Che mai narrasti!... Ei la ragione a dunque
smarrì!
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto primo
WURM
Signor, quell'esaltato capo
voi conoscete.
WALTER
(agitato)
La
Duchessa intanto
mi segue!... ~ Digli ch'io lo bramo.
(Wurm si ritira co'
servi)
WALTER Ah! tutto
m'arride... tu, mio figlio, tu soltanto
osi!...
La tua felicità non sai
quanto mi costi!...
(è preso da subito
timore)
Oh! mai no 'l sappia, mai!
(coprendosi il viso d'ambo le mani.
Lungo silenzio)
Aria
WALTER
Il mio sangue, la vita darei
per vederlo
felice, possente!...
E a' miei voti, agli ordini miei
si opporrebbe quel
cor sconoscente? ~
Di dolcezze l'affetto paterno
a quest'alma sorgente non
è...
Pena atroce, supplizio d'inferno
dio sdegnato l'ha reso per
me.
(entra Rodolfo)
Scena sesta
Rodolfo, e detto.
RODOLFO
Padre...
WALTER M'abbraccia. ~ Portator son io
di lieto annunzio. Federica
in breve
sarà tua sposa.
RODOLFO O cielo!...
WALTER Insiem
cresciuti
nel tetto istesso, più di te quel core
apprezzar chi potria?
Come l'offerta
della tua man le feci, ebbra di gioia
mi rivelò ch'ella per
te nudria
segreta fiamma, pria
che il paterno comando
al duca la
stringesse.
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Atto primo Luisa
Miller
RODOLFO (O me perduto!...)
WALTER Fra l'armi estinto quel guerrier
canuto,
il nome, ed il retaggio
a lei ne resta, a lei cui man
d'amica
porge l'augusta donna
che preme il trono di Lamagna. Il
varco
s'apre a te della corte!
RODOLFO Ambiziose
voglie non
alimento
in cor, t'è noto!
WALTER In questo debil core
trema che il
guardo mio non scenda.
RODOLFO Io voglio
a te scoprirlo...
(odonsi
lieti suoni)
[N. 5 Recitativo
e coro]
WALTER Taci... È la
Duchessa!...
RODOLFO O padre!...
WALTER Incontro ad essa
moviam, quindi
le nozze
chiederne a te s'aspetta...
RODOLFO E credi?... E
speri?...
WALTER Obbedisci... Son leggi i miei voleri!
Scena settima
La
Duchessa entra con séguito di Damigelle, Paggi, Famigliari,
Arcieri.
CORO
Quale un sorriso d'amica sorte,
gentil, venite, fra
queste porte.
È senz'orgoglio in voi bellezza,
è senza fasto in voi
grandezza.
Ma pur modesta siccome bella
nacque la rosa ad olezzar.
La
pudibonda romita stella
è destinata a sfolgorar.
DUCHESSA (nella più viva
commozione)
Congiunti!... Amici miei!...
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto primo
WALTER
Nobil signora!...
(la Duchessa gettasi amorosamente fra le sue
braccia)
WALTER Bella nipote, il mio Rodolfo implora
l'onor di
favellarti.
Io la bandita caccia
intanto affretterò. ~ M'udisti?
(piano
al figlio; ad un suo cenno tutti partono con esso. Rodolfo e la Duchessa
rimangono soli)
[N. 6 Recitativo
e duetto]
RODOLFO (È d'uopo
al suo
cuor generoso
fidarsi appien.) Duchessa...
DUCHESSA Duchessa tu
m'appelli!
Federica son io... non ho cessato
per te d'esserla
mai!...
Se cangiò la fortuna, io non cangiai.
DUCHESSA Dall'aule raggianti
di vano splendor
al tetto natio volava il desir!
Là dove sorgea dal vergin
mio cor
la prima speranza, il primo sospir!
RODOLFO Degl'anni primieri le
gioie innocenti
con me dividesti, divisi con te...
Le pene segrete
degl'anni più ardenti
or deggio svelarti, prostrato al tuo piè.
DUCHESSA
Deh! sorgi, Rodolfo, tu sembri turbato!...
RODOLFO Non giova negarlo... pur
troppo lo sono.
DUCHESSA Ah! parla!...
RODOLFO M'astringe un padre
spietato
di fallo non mio a chieder perdono...
DUCHESSA Che
intendo!
RODOLFO Sì vaga, sì eccelsa consorte
a me destinata il cielo non
ha...
DUCHESSA Oh! spiegati.
RODOLFO Ad altra m'avvince la
sorte...
DUCHESSA Ad altra!...
RODOLFO Giurai...
DUCHESSA Ad
altra!...
RODOLFO Pietà!...
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Atto primo
Luisa Miller
RODOLFO
Deh! la parola amara
perdona al labbro
mio!...
Potea condurti all'ara,
mentir, dinanzi a dio?
Pria d'offrirti
un core
che avvampa d'altro amore,
la destra mia traffiggerlo
a' piedi
tuoi saprà!
DUCHESSA
Arma, se vuoi, la mano,
in sen mi scaglia il
brando.
M'udrai, crudele, insano,
te perdonar spirando;
ma da geloso
core
non aspettar favore:
amor sprezzato è furia
che perdonar non
sa.
(partono da opposte vie)
Scena ottava
Interno della casa di Miller.
Due porte laterali: una mette alla stanza di
Miller, l'altra a quella di
Luisa; accanto alla prima pende una spada e
una vecchia assisa da soldato;
nel prospetto l'ingresso e una finestra da
cui scorgesi una parte della
chiesetta.
Odonsi per le montagne e le vallate circostanti grida, e rimbombo
di
strumenti da caccia.
Voci in lontananza.
[N. 7
Finale
primo]
CACCIATORI
Sciogliete i levrieri... ~ spronate i
destrieri...
allegra, gioconda la caccia sarà... ~
Si cingan le selve... ~
snidiamo le belve...
la preda è sicura, fuggir non potrà...
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto primo
Scena
nona
Luisa, quindi Miller.
LUISA (accostandosi alla finestra)
No 'l
veggo... allontanarsi dalla caccia
e qui venir promise...
(entra Miller e
si getta sopra una seggiola)
LUISA O padre mio!
Che fu?... Sembri
agitato!...
MILLER Il mio timore
non era vano... sei
tradita!
(sorgendo)
LUISA Io?... Come?...
Narra...
MILLER Sembianza
e nome
colui mentì!...
LUISA Carlo?... Fia ver?...
MILLER Del
conte
di Walter figlio, qual comanda il padre,
egli a stringer si
appresta
splendide nozze...
LUISA Ria menzogna è questa...
esser non
puote...
MILLER Dal castello io vengo...
giunta è la sposa...
LUISA
Taci...
Uccider vuoi tua figlia?...
MILLER Un seduttore
accolse dunque
il tetto mio?
(aggirandosi per la stanza pieno d'ira, trovasi dinanzi alla
sua vecchia divisa)
Per questa
d'onore assisa, che il mio petto un
giorno
coprì, vendetta io
giuro!...
LUISA
(spaventata)
Padre!...
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Atto primo Luisa Miller
Scena decima
Rodolfo, e detti.
RODOLFO
(ancor sulla soglia, donde ha udito l'ultima parte del colloquio)
Luisa, non
temer...
(Miller fa un passo per andargli incontro, la figlia si
frappone)
RODOLFO (avanzandosi)
Non furo
bugiarde le promesse
di
questo labbro... Il velo
ben veggo è tolto; ma cangiato il nome,
è sempre
il cor lo stesso.
MILLER Che intendi?...
LUISA Ahimè!
RODOLFO (pone
Luisa in ginocchio a' piedi di Miller, e prostratosi anch'esso, stringendo
nella
sua la destra di lei, esclama con passione)
Sono
tuo sposo! Il
padre testimone e dio
chiamo del giuramento.
MILLER Ahi,
sconsigliato!...
E chi sottarci all'ira
potrà del conte?
LUISA Io
gelo!...
RODOLFO
(solennemente)
A me soltanto e al cielo
arcan
tremendo è manifesto! Arcano
che da me rivelato, a piè cadermi
farebbe il
conte!
LUISA Alcun s'avanza...
RODOLFO (che si è portato verso la
soglia)
È desso!...
Mio padre!...
LUISA Ah!... Son
perduta!...
MILLER Egli?... Egli stesso?...
Scena undicesima
Walter, e
detti.
RODOLFO Tu, signor, fra queste soglie!...
A che vieni?
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto primo
WALTER A
che? No 'l rese
lo spavento che vi coglie
assai chiaro, assai
palese?
Del mio dritto vengo armato
a stornar colpevol tresca.
LUISA E
MILLER Che!...
RODOLFO L'accento scellerato
più dal labbro mai non t'esca!
~
Puro amor ne infiamma il petto...
oltraggiarlo ad uom non
lice.
WALTER Puro amor, l'amore abbietto
di venduta seduttrice?
~
LUISA, MILLER E
RODOLFO
Ah!...
(Luisa cade fra le braccia del
padre: Rodolfo snuda la spada)
RODOLFO La vita mi donasti!
(ripone il
ferro)
Lo rimembra... t'ho pagato
ora il dono!
MILLER (che ha posto
Luisa sopra una sedia)
A me portasti
grave insulto!... Io fui
soldato!...
Trema...
LUISA (levandosi)
Oh dio!
MILLER Mi
ribollisce
nelle vene il sangue ancor...
WALTER Ardiresti?...
MILLER
Tutto ardisce
padre offeso nell'onor!...
WALTER Folle, or or ti
pentirai
dell'audacia!... Olà!
Scena dodicesima
Accorre un drappello
d'Arcieri, seguìto da Laura e da molti Contadini.
ARCIERI
Signore?...
LUISA Giusto ciel!...
LAURA E CONTADINI Che avvenne
mai?...
RODOLFO E potresti, o genitore?...
LAURA E CONTADINI Ei suo
figlio!...
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Atto primo Luisa Miller
WALTER
Arretra, insano!...
RODOLFO Odi prima...
WALTER Udir non vo'.
Ambo in
ceppi...
(accennando Miller e Luisa agli arcieri)
LAURA, RODOLFO
E
CONTADINI
Ah!
MILLER Disumano!
LUISA (cadendo alle ginocchia di
Walter)
Al tuo piè...
MILLER (rialzandola)
Prostrata!...
No!
MILLER
Fra i mortali ancora oppressa
non è tanto
l'innocenza,
che si vegga genuflessa
d'un superbo alla presenza.
A quel
dio ti prostra innante
de' malvagi punitor,
non a tal che ha d'uom
sembiante,
e di belva in petto il cor.
RODOLFO
Foco d'ira è questo
pianto...
cedi... cedi all'amor mio...
Non voler quel nodo
infranto,
che tra noi formava iddio...
Negro vel mi sta sul
ciglio!...
Ho l'inferno in mezzo al cor!...
Un istante ancor son
figlio!...
Un istante ho padre ancor!
WALTER
Tu piegarti, tu, non
io,
devi o figlio, cieco, ingrato:
il mio cenno, il voler mio
è
immutabil come il fato! ~
Fra il suo core e il cor paterno
frapponeste un
turpe amor...
(a Miller e Luisa)
Non può il ciel, non può
l'inferno
involarvi al mio furor!
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S.
Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto primo
LUISA
(alzando al cielo gli occhi
lagrimosi)
Ad immagin tua creata,
o signore, anch'io non fui?
E perché
son calpestata
or qual fango da costui?
Deh! mi salva... deh!
m'aita...
deh! non m'abbia l'oppressor...
Il tuo dono, la mia vita
pria
ripigliati, signor!
LAURA E CONTADINI (Il suo pianto al pianto
sforza!...
Il suo duolo spezza il cor!...)
ARCIERI Obbedirlo a tutti è
forza!
Egli è padre, egli è signor! ~
WALTER
(agli arcieri)
I cenni
miei si compiano.
RODOLFO (mettendosi innanzi a Luisa col ferro
sguainato)
Da questo acciar svenato
cadrà chi
temerario
s'avanza...
WALTER Forsennato!...
(prende Luisa e la spinge
fra gli arcieri)
In me lo scaglia.
RODOLFO O rabbia!...
Se tratta è fra
catene
la sposa mia, nel carcere
giuro seguirla.
WALTER Ebbene,
la
segui.
RODOLFO Ah! pria che l'abbiano
quei vili in preda, il core
io le
trapasso.
(lanciandosi fra gli arcieri, e mettendo la punta della spada sul
petto di Luisa)
WALTER Uccidila.
Che tardi?
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Atto primo Luisa Miller
RODOLFO O mio furore!...
Tutto tentai... non
restami
che un infernal consiglio...
se crudo, inesorabile
tu rimarrai
col figlio... ~
(all'orecchio di Walter, con terribile accento)
Trema! ~
Svelato agl'uomini
sarà dal labbro mio
come giungesti ad essere
conte
di Walter!
(esce rapidamente)
WALTER (sembra colpito da
folgore)
Dio!...
Rodolfo... m'odi... arrestati...
(Tutto m'ingombra un
gel!...)
Costei lasciate... è libera...
(convulso e pallido in volto più
della morte, cerca raggiungere il figlio)
LAURA, CONTADINI
E
ARCIERI
Fia ver!...
LUISA E MILLER Pietoso ciel!...
(gli arcieri
partono; Luisa cade in ginocchio mezzo svenuta; gli altri le accorrono
d'intorno)
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849
Atto secondo
A T T O S E C O N D O
L'intrigo.
Scena prima
Interno
della casa di Miller.
Laura e Contadini, poi Luisa.
[N. 8 Coro,
scena
ed aria]
LAURA E CORO (accorrendo agitati)
Ah! Luisa, Luisa, ove
sei?...
LUISA (uscendo)
Chi m'appella?...
(notando lo smarrimento che
si mostra negli atti e nel volto di ognuno)
Voi certo recate
tristo
annunzio!
LAURA Purtroppo!...
CORO E tu déi
ascoltarlo...
LUISA
Parlate... parlate...
LAURA E CORO Al villaggio dai campi tornando
della
roccia per ripido calle,
un fragor, che veniasi accostando,
a noi giunse
dall'ima convalle;
eran passi e minacce d'armati,
cui d'ambascia una voce
frammista;
al ciglion della rupe affacciati
ne colpì deplorabile
vista!...
Crudi sgherri traenti un vegliardo
fra catene!...
LUISA Ah!
mio padre!...
LAURA E CORO Fa' cor...
Avvi un giusto, un possente che il
guardo
tien rivolto sui miseri ognor!
LUISA (rimasta oppressa dal
cordoglio, scuotesi ad un tratto, e s'incammina per uscire)
O padre, o padre
mio!...
LAURA Dove?...
LUISA Al castello...
TUTTI
Wurm!
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Atto secondo Luisa Miller
Scena
seconda
Wurm, e detti.
WURM
(a Luisa)
Ascoltarmi è d'uopo.
(ai
contadini che partono)
Uscite.
LUISA (Io gelo!)
WURM Il padre
tuo...
LUISA Finisci.
WURM Langue in dura prigion.
LUISA Reo di che
fallo?
WURM Ei, del conte vassallo,
farlo d'oltraggi e di minacce
segno
ardì! Grave il delitto,
grave la pen fia!
LUISA
D'interrogarti
io tremo!...
WURM Che val tacerlo?
Sul canuto suo crin
pende la scure.
LUISA Ah!... Taci... Taci!...
WURM Eppure,
tu puoi
salvarlo.
LUISA Io?... Come?
WURM A te m'invia
l'offeso conte: un
foglio
vergar t'impone, e prezzo
ne fia lo scampo di tuo padre.
LUISA
Un foglio?...
WURM (accennando a Luisa una tavola, su cui v'ha l'occorrente
per scrivere)
Scrivi!
(dettando)
«Wurm, ~ io giammai
Rodolfo non
amai...»
(Luisa guarda Wurm un istante, quindi abbassa gli occhi come
rassegnata al sacrificio, e scrive)
WURM «Il suo lignaggio erami noto, ~ e
volli
stringerlo fra mie reti...»
LUISA E deggio?...
WURM Déi
salvar
tuo padre.
(Luisa scrive)
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S. Cammarano /
G. Verdi, 1849 Atto secondo
WURM «Ambizion mi vinse ~
tutto svanì... ~
Perdona. ~
Ritorno al primo affetto, ~
e di Rodolfo ad evitar gli sdegni,
~
come la notte regni,
vieni, ed insieme fuggirem.»
LUISA
Che!...
WURM Scrivi!
LUISA E segnar questa mano
potrebbe l'onta
mia?...
(sorgendo con indignazione)
Lo speri
invano.
Aria
LUISA
Tu puniscimi, o signore,
se t'offesi, e paga io
sono,
ma de' barbari al furore
non lasciarmi in abbandono.
A scampar da
fato estremo
innocente genitor
chieggon essi... ~ a dirlo io fremo!
~
della figlia il disonor!
WURM Qui nulla s'attenta imporre al tuo
core;
tu libera sei. Ti lascio.
(in atto di partire)
LUISA
(trattenendolo)
Spietato!...
E il misero
vecchio?
WURM
(freddamente)
L'udisti: egli muore.
LUISA E libera io
sono!
(torcendosi convulsivamente le mani, quindi si accosta alla tavole e
scrive)
Il foglio è vergato.
(lo dà a Wurm)
WURM (dopo averlo
letto)
Sul capo del padre, spontaneo lo scritto,
Luisa, mi giura che
all'uopo dirai.
LUISA Lo giuro!
WURM Un sol cenno ancor t'è
prescritto.
LUISA Io t'odo.
WURM Al castello venirne dovrai,
ed ivi al
cospetto di nobil signora
accesa mostrati... di
Wurm.
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Atto secondo Luisa Miller
LUISA Di
te?...
WURM Acerba è la prova!
LUISA No.
WURM Duolmi!...
LUISA Ed
allora?...
WURM Allora...
LUISA Mio padre?...
WURM Fia salvo.
LUISA
Mercé. ~
(un sorriso diabolico spunta sul labbro di Wurm)
LUISA A brani, a
brani, o perfido
il cor tu m'hai squarciato!
(prorompendo)
Almen
t'affretta a rendermi
il padre, il padre sventurato...
Di morte il fero
brivido
tutta m'invade omai...
Mi chiuda almeno i rai
la man del
genitor!
WURM Coraggio: il tempo è farmaco
d'ogni cordoglio umano.
Di
stringer la tua mano
speranza nutro ancor.
Scena terza
Il castello:
appartamenti di Walter.
Walter.
[N. 9 Recitativo,
scena e
duetto]
WALTER Egli delira: sul mattin degli anni
vinta da cieco
affetto
spesso è ragion! Del senno empia il difetto
pe 'l figlio il padre!
~ L'opra mia si compia...
nulla cangiar mi debbe:
esser pietoso crudeltà
sarebbe.
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto
secondo
Scena quarta
Wurm, e detto.
WALTER Ebben?...
WURM Tutte
apprestai
della trama le fila.
WALTER Oh! di': Luisa?...
WURM Come
previdi già, vinta, conquisa
da crudele spavento,
alle minacce s'arrendea;
per calle
recondito qui tratta
verrà.
WALTER Ma il foglio?...
WURM
Compra man recarlo
deve a Rodolfo; la vittoria è certa.
Eppur dal primo
assalto
qual poter vi respinse io non intendo!
WALTER Inatteso
periglio!...
Del figlio una minaccia!... Ingrato
figlio!...
Duetto
WALTER L'alto retaggio non ho bramato
di mio cugino,
che sol per esso!...
Ad ottenerlo, contaminato
mi son pur troppo di nero
eccesso!...
WURM In punto feci del mio signore
nel palesarvi la mente
ascosa!
A me, cui sempre fidava il core,
scovrì la scelta ei d'una
sposa...
WALTER Timori nacquero in me ben tristi!...
WURM Aver quel nodo
figli potea!...
WALTER Ad acquetarmi tu suggeristi
orribil
mezzo!...
WURM Varcar dovea
l'irta foresta notturno il conte...
Noi
l'appostammo, e...
WALTER Non seguir...
Sento drizzarsi le chiome in
fronte!
Tutto il mio sangue rabbrividir!...
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43
Atto secondo Luisa Miller
WURM È ver, che giova parlar d'evento
cui
notte eterna fra' suoi misteri,
ha già sepolto?
WALTER Sepolto?...
WURM
Spento
il sire antico da' masnadieri,
qual noi spargemmo, tutti han
creduto...
WALTER Non tutti!
(sorpresa e turbamento di Wurm)
WALTER Al
rombo mio figlio accorse
dell'armi nostre... Non era muto
ancor quel
labbro!...
WURM Che intendo!... Ah! Forse?...
WALTER In quel supremo,
terribil punto
Walter nomava!...
WURM Chi?
WALTER Gli
assassini!
WURM O me perduto!
WALTER Sol tu? Congiunto
non t'ha satanno
a' miei destini?
O meco incolume sarai, lo giuro,
o sul patibolo verrò con
te.
WURM (Più questo capo non è sicuro!...
Potria del ceppo cadere a
piè!)
WALTER Vien la Duchessa!
(ad un segno di Walter, Wurm si
ritira)
Scena quinta
La Duchessa, e detto.
[N. 10 Scena
e
quartetto]
DUCHESSA Conte...
WALTER Il detto mio confermo:
di Rodolfo
nel sen, qual d'un infermo
il delirio, s'apprese
amor che spento
fia...
DUCHESSA Spento?...
WALTER Ed in breve.
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto secondo
DUCHESSA
Io temo!...
WALTER Indarno: di Luisa il core
mai Rodolfo non
ebbe;
d'altri è colei.
DUCHESSA Fia vero?... E chi
potrebbe
attestarlo?
WALTER Ella stessa.
DUCHESSA Ella!...
WALTER
Qual tu chiedesti
qui fu condotta.
DUCHESSA Già!...
WALTER Non lo
vedesti?
Scena sesta
La Duchessa siede, cercando ricomporsi dal suo
turbamento.
Walter apre una porta segreta, donde esce Luisa, accompagnata
da
Wurm.
Quartetto
WALTER Presentarti alla Duchessa
puoi Luisa ~
Intendi?
DUCHESSA
(con sussiego)
Appressa.
WURM
(piano a
Luisa)
Ti rammenta in qual periglio
è tuo padre!
LUISA (s'avanza)
(O
mio terror!...)
DUCHESSA (Dolce aspetto!... Il volto, il ciglio...
tutto
spira in lei candore!)
LUISA (A costei sarà concesso,
quanto il ciel
m'avea promesso!)
DUCHESSA Par che manchi in te coraggio
d'erger gl'occhi
al mio sembiante!
WALTER Ella nata in un villaggio!...
WURM D'alta dama or
tratta innante!...
LUISA (Rea fucina d'empie frodi
son
costor!...)
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Atto secondo Luisa
Miller
DUCHESSA (sorgendo ed accostandosi a Luisa)
Luisa, m'odi.
Farmi
puote un sol tuo detto
sventurata, o appien felice!
Non mentir!... Ma no,
l'aspetto
non hai tu di mentitrice!
LUISA (Chi soffrì maggior
affanno!...)
DUCHESSA (prendendo Luisa per mano, ed affiggendole lo sguardo
negli occhi)
Ami tu?
LUISA (Destin tiranno!...)
Amo.
DUCHESSA E chi?
Chi?
LUISA Wurm!
(mostrandolo. Wurm s'inchina
modestamente)
(Indegno!)
DUCHESSA Ma Rodolfo?...
LUISA Fra noi
venne
sconosciuto... A qual disegno
io lo ignoro...
DUCHESSA E non
ottenne
mai d'amor lusinghe, accenti
da Luisa?
LUISA (Quai
momenti!...)
DUCHESSA Di'.
LUISA No! Mai.
DUCHESSA (La speme in
core
mi si avviva!...)
LUISA (Esulta!)
(freme di gelosia)
DUCHESSA
Parmi!...
Sì... cangiasti di colore!...
Ah! che fia?... Non
ingannarmi!...
Non tradir te stessa!...
LUISA (O cielo!)
WALTER
(Oserebbe?...)
DUCHESSA Parla...
WURM (Io gelo!)
DUCHESSA Dell'arcano
squarcia il manto...
se un arcano in sen tu chiudi.
LUISA Io...
(in
procinto di svelare il segreto)
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S. Cammarano
/ G. Verdi, 1849 Atto secondo
DUCHESSA Favella.
WALTER Sì, per
quanto
ami il padre!
LUISA (reprimendosi ad un tratto)
(Il
padre!...)
(gli sguardi di Walter e di Wurm stanno immobili sopra
Luisa)
LUISA (O crudi!...)
WURM Via, che tardi?
DUCHESSA
Ebben?...
LUISA Lo stesso
da Luisa udrete ognor,
(accennando
Wurm)
che alimento sol per esso
fido, immenso, ardente
amor!
LUISA
(Come celar le smanie
del mio geloso amore?...
Ahimè,
l'infranto core
più reggere non può!...
Se qui rimango, esanime
a'
piedi suoi cadrò!)
DUCHESSA
(Un sogno di letizia
par quel ch'io veggo e
sento!...
No, mai sì gran contento
quest'alma non provò!...
Frena, mio
core, i palpiti,
o di piacer morrò.)
WALTER E WURM
(notando la gioia
che si manifesta in volto alla Duchessa)
(Pinto ha di vivo giubilo
il
sorridente viso!
Fortuna in quel sorriso
propizia balenò!...
Ben io
fermarla, e stringerne
l'infido crin saprò.)
(la Duchessa si ritira,
seguita da Walter; Wurm riconduce Luisa per l'uscio
segreto)
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Atto secondo Luisa Miller
Scena
settima
Giardino pensile del castello. Porta nel fondo che mette
agli
appartamenti di Rodolfo.
Rodolfo viene precipitoso da un
appartamento. Ha il foglio di Luisa tra
le mani; un Contadino lo
segue.
[N. 11 Scena
ed aria]
RODOLFO Il foglio dunque?...
CONTADINO
Io tutto
già vi narrai!
RODOLFO Mi giova
udirlo ancor.
CONTADINO
Segreta e viva prece
a man giunte mi fece
Luisa, onde recarlo
a
Wurm...
RODOLFO E d'evitar la mia presenza...
CONTADINO Mi ripeté più
volte.
Sospetto incerto di non so qual trama,
e speme di mercede
a voi
m'han tratto.
RODOLFO (gettandogli una borsa)
Esci.
(il Contadino si
ritira)
RODOLFO Olà?
(comparisce un servo)
RODOLFO Wurm.
(il servo
parte)
RODOLFO Oh! fede
negar potessi agl'occhi miei!... Se cielo
e
terra, se mortali
e celesti attestarmi
volesser ch'ella non è rea ~
mentite! ~
io risponder dovrei ~ tutti mentite...
(mostrando il
foglio)
Son cifre sue! ~ Tanta perfidia!... Un'alma
sì nera! sì
mendace!...
Ben la conobbe il padre!... Io cieco, audace
osai!... ~ Ma
dunque i giuri,
le speranze, la gioia,
le lagrime, l'affanno?...
Tutto
è menzogna, tradimento, inganno! ~
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S.
Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto secondo
Aria
RODOLFO
Quando le sere al
placido
chiaror d'un ciel stellato,
meco figgea nell'etere
lo sguardo
innamorato,
e questa mano stringermi
dalla sua man sentia...
Ah!... mi
tradia!...
Allor, ch'io muto, estatico
da' labbri suoi pendea,
ed ella
in suon angelico,
«Amo te sol» ~ dicea,
tal che sembrò
l'empireo
aprirsi all'alma mia!...
Ah!... mi tradia!...
Scena
ottava
Wurm, e detto.
WURM Di me chiedeste?
RODOLFO Appressati.
~
Leggi.
(gli porge il foglio: quando Wurm ha finito di leggere lo
riprende)
RODOLFO Ad entrambi è questa
ora di morte.
WURM
(Oh!...)
RODOLFO Scegliere
tu déi.
(presentandogli due pistole)
WURM
Signor...
(cercando allontanarsi)
RODOLFO T'arresta...
(ponendogli fra
le mani una delle armi)
Meco ad un punto solo
spento cader al suolo
t'è
forza...
(inarcando la pistola)
WURM (Inferno aiutami!...)
(fa qualche
celere passo verso il fondo, e scarica la pistola in
aria)
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Atto secondo Luisa Miller
Scena
nona
Accorrono d'ogni parte Armigeri e Famigliari, quindi Walter.
CORO Che
avvenne?... O ciel!
RODOLFO Codardo!
(Wurm confondendosi tra i
sopravvenuti, sparisce)
RODOLFO L'ali ha viltade!
CORO Orribile
d'ira
vi splende il guardo!...
WALTER Rodolfo!...
RODOLFO Padre!...
WALTER O
dio!
Calmati!...
RODOLFO Ah! padre mio!
(cade ai piedi del
padre)
WALTER Deh! Sorgi... M'odi... Abomino
il mio rigor
crudele...
Abbia virtude un premio...
Cedo: alla tua fedele
porgi la
man...
RODOLFO Che ascolto!
Tu vuoi?...
WALTER Gioisci!...
RODOLFO
Ah! stolto
io diverrò!...
(s'aggira disperato per la scena)
CORO Quai
smanie!...
WALTER Figlio!... Né pago sei?
RODOLFO Pago?...
WALTER
Sperai...
RODOLFO Compiangimi!...
Tradito m'ha colei!
WALTER
Tradito!...
RODOLFO A me t'affretta
o morte!
WALTER No...
vendetta!
RODOLFO Come?
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S. Cammarano / G.
Verdi, 1849 Atto secondo
WALTER Altre nozze attestino
il tuo disprezzo ad
essa!
RODOLFO Che intendi?
WALTER All'ara pronuba
conduci la
Duchessa.
RODOLFO Io?... Sì, lo vo'... lo deggio... ~
Che parlo?... Ahimè,
vaneggio!...
WALTER Rodolfo, non pentirti...
RODOLFO Ove mi sia non
so!...
WALTER T'arrendi a me... tradirti
il padre tuo non
può.
RODOLFO
L'ara, o l'avello apprestami...
Al fato io
m'abbandono...
Non temo... Non desidero...
Un disperato io sono!...
Or
la mia brama volgere
nemmeno al ciel potrei,
ché inferno senza
lei
sarebbe il ciel per me!
WALTER
Quell'empio cor
dimentica,
quell'alma ingannatrice...
Che un dì sarai felice
promette
il padre a te.
CORO
Del genitor propizio
al senno
v'affidate...
Nell'avvenir sperate;
eterno il duol non
è.
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Atto terzo Luisa Miller
A T T O T E R
Z O
Il veleno.
Scena prima
La casa di Miller: la finestra è aperta, ed
attraverso di essa vedesi il
tempietto internamente illuminato.
Luisa
scrive presso una tavola, su cui arde una lampada: avvi sulla
tavola medesima
un cesto con frutta, ed una tazza colma di latte; in un
canto della stanza
Laura ed altre Paesane, che mestamente
contemplano Luisa.
[N. 12
Scena
e coro]
LAURA E CORO
(fra loro)
Come in un giorno
solo,
come ha potuto il duolo
stampar su quella fronte
così funeste
impronte?
Sembra mietuto giglio
da vomere crudel,
un angiol, che in
esiglio
quaggiù mandava il ciel!
LAURA (accostandosi a Luisa)
O dolce
amica, e ristorar non vuoi
di qualche cibo le affralite membra?
LUISA
No...
LAURA Cedi... all'amistà cedi, Luisa...
LUISA (sorgendo)
La
ripugnanza mia
rispettate... lo imploro. (A questo labbro
più non
s'appresserà terreno cibo!
Già col pensier delibo
le celesti
dolcezze!...)
(lo sguardo di lei ricorre involontariamente al tempio)
Il
tempio, amiche,
perché splende così?
(le contadine confuse guardansi l'un
l'altra)
LUISA Tacete?
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S. Cammarano / G.
Verdi, 1849 Atto terzo
CONTADINE Ignare
siam...
LAURA La novella
signoria con pompa
sacra inaugura il conte.
LAURA E CORO
Sembra mietuto
giglio
da vomere crudel,
un angiol che in esiglio
quaggiù mandava il
ciel!
Scena seconda
Miller, e dette.
[N. 13 Scena
e
Duetto]
MILLER Luisa!... Figlia mia!...
(Luisa gettasi nelle sue
braccia)
LAURA Qual casto amplesso
deh! non turbiam... sia testimon
soltanto
tra figlia e padre iddio!
(si ritira colle compagne)
MILLER ~
Pallida... mesta sei!...
LUISA No, padre mio,
tranquilla io son.
MILLER
Del genitore, oh quanto
caro lo scampo a te costava!... Io tutto
da Wurm
appresi.
LUISA Tutto!...
MILLER All'amor tuo
per me
rinunziasti.
LUISA È ver. (Ma in terra!)
(va lentamente verso la
tavola)
MILLER (Quella calma è funesta!... Il cor mi serra
non so qual rio
presagio!...)
(Luisa, che intanto ha piegato il foglio, ritorna presso
Miller)
MILLER Che foglio è questo?
LUISA Al suo destin prometti,
se
m'ami, o padre, che recato ei fia.
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Atto
terzo Luisa Miller
MILLER (guarda fissamente Luisa, poi schiude il foglio e
legge)
«Orribil tradimento
ne disgiunse, o Rodolfo... un giuramento
più
dir mi toglie... avvi dimora, in cui
né inganno può, né giuro
aver
possanza alcuna... ivi t'aspetto...
come di mezzanotte udrai la
squilla,
vieni...»
(gli cade il foglio di mano)
Sotto al mio piè il
suol vacilla!...
(resta un momento trambasciato e silenzioso, indi volgesi a
Luisa con voce tremula)
Duetto
MILLER Quella dimora... ~ Mancar mi
sento!... ~
Quella dimora saria?...
LUISA La tomba.
(Miller
inorridisce)
LUISA Perché t'invade sì gran spavento?
MILLER Ah!... sul mio
capo un fulmin piomba!
LUISA La tomba è un letto sparso di fiori,
in cui
del giusto la spoglia dorme,
sol pei colpevoli, tremanti cori
veste la
morte orride forme;
ma per due candide alme fedeli
la sua presenza non ha
terror...
È dessa un angelo che schiude i cieli,
ove in eterno sorride
amor.
MILLER Figlia?... ~ Compreso d'orror io sono! ~
Figlia... e
potresti... contro... te stessa?...
Pe 'l suicida non v'è perdono!
LUISA È
colpa amore?
MILLER Cessa... Deh! Cessa...
(s'allontana raccapricciato, e
cade sopra un seggio: quindi prorompe in lacrime,
sorge, e stretta la figlia
per mano le dice con parole rotte dal singhiozzo)
Di rughe il volto...
mira... ho solcato...
il crin m'imbianca l'età più greve...
L'amor che un
padre ha seminato
ne' suoi tardi anni raccoglier deve...
Ed apprestarmi
crudel tu puoi
messe di pianto e di dolor?...
Ah! nella tomba che schiuder
vuoi
fia primo a scendere il genitor!
LUISA Ah! no... ti calma, o padre
mio...
Quanto colpevole, ahimè! son io...
Non pianger...
m'odi!...
MILLER Luisa...
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S. Cammarano /
G. Verdi, 1849 Atto terzo
LUISA Il foglio
lacero...
annullo...
(facendolo in pezzi)
MILLER Vuoi dunque?...
LUISA Io
voglio
per te, buon padre, restare in vita...
MILLER Fia ver?...
LUISA
La figlia, vedi, pentita
al piè ti cade...
MILLER No, figlia
mia...
sorgi... deh! Sorgi!... Qui, sul mio cor...
(la rialza, e se la
stringe al seno con tutta l'effusione della tenerezza paterna)
LUISA E MILLER
In quest'amplesso l'anima oblia
quanti martiri provò finor!... ~
LUISA
Però fuggiamo... qui rio periglio
mi cingerebbe...
MILLER Sano
consiglio!...
LUISA I lumi al sonno chiudi brev'ora...
ancor lontano è
troppo il dì.
Come s'appressi la nuova aurora
noi partiremo.
MILLER Sì,
figlia, sì.
(avviasi alla sua stanza, poscia ritorna, ed abbraccia ancora una
volta la figlia)
LUISA E MILLER
Andrem, raminghi e poveri,
ove il
destin ci porta...
Un pan chiedendo agli uomini
andrem di porta in
porta...
Forse talor le ciglia
noi bagnerem di pianto,
ma sempre al
padre accanto
la figlia sua starà!...
Quel padre e quella figlia
iddio
benedirà!
(Miller entra nelle sue stanze)
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Atto terzo Luisa Miller
(s'avvia lentamente all'opposto lato, quando la
sua attenzione è richiamata da sacri accordi che partono dal
tempio)
LUISA
Ah! l'ultima preghiera
in questo caro suol dove felice
trassi la vita!...
e dove
~ «T'amo» ~ ei mi disse!... Altrove
domani
pregherò!
(inginocchiasi; intanto ch'ella è tutta immersa in tacita
preghiera, un uomo avvolto in lungo mantello si è
fermato sulla porta, un
famigliare lo segue)
Scena terza
Rodolfo, e detta.
[N. 14
Scena,
duetto e terzetto finale]
RODOLFO
(sommessamente)
Riedi al
castello,
e sappia il padre mio che, presto è il rito,
io qui
l'attendo.
(il servo dileguasi)
RODOLFO (Prega!
Ben di pregare è
tempo!)
(si trae dal seno un'ampolla, e ne versa il liquore nella tazza.
Luisa sorge, e vistosi Rodolfo dinanzi trasalisce)
RODOLFO Hai tu vergato
questo foglio?
(spiegandole sott'occhio la lettera scritta a Wurm: Luisa non
può rispondere)
Ebbene?...
L'hai... tu... vergato?
(nel ripetere la
domanda egli trema in tutta la persona, qual chi aspetta la sentenza di
vita
o di morte)
LUISA (con lo sforzo d'un morente che profferisce l'ultima
parola)
Sì!...
RODOLFO (cadendo su d'un seggio)
M'arde le vene...
le
fauci... orrido fuoco... Una bevanda...
(accenna verso la coppa; Luisa la
porge ad esso)
RODOLFO (dopo aver bevuto)
Amaro è questo nappo.
LUISA
Amaro?...
RODOLFO Bevi.
(Luisa beve; esso impallidisce e volge altrove lo
sguardo)
RODOLFO (Tutto è compiuto!)
LUISA No...
(silenzio
terribile)
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849
Atto terzo
RODOLFO Fuggir tu devi...
Altr'uomo t'attende per seguirti;
attende
per seguirmi agli altari
altra donna...
LUISA Che parli?... Ah
dunque!...
RODOLFO Invano
attendon essi! ~
(percorre a gran passi la
stanza, si strappa la ciarpa e la spada, e le getta lungi da
sé)
Addio
spada su cui difender l'innocente,
e l'oppresso
giurai!...
LUISA O giusto ciel!... Che hai?...
RODOLFO Mi... si chiude...
il respir!...
LUISA Deh! qualche stilla
ne suggi ancor... ti
fia
ristoro...
(volendo nuovamente offrirgli la tazza)
RODOLFO Ah! quel
che m'offre
par che sappia l'infame!...
LUISA Rodolfo, e puoi scagliar sì
rea parola
contro la tua Luisa?
RODOLFO Ah! lungi, lungi
da me quel
volto lusinghier... quegl'occhi
in cui splende degli astri
raggio più vivo
e terso...
Fattor dell'universo,
perché vestir d'angeliche
sembianze
un'anima d'inferno?
LUISA E tacer
deggio?
Deggio?...
RODOLFO T'arretra... In questi
angosciosi
momenti
pietade almen d'un infelice, ah! senti!...
(prorompendo in
lacrime)
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Atto terzo Luisa
Miller
Duetto
LUISA
Piangi, piangi... il tuo dolore
più dell'ira è
giusto, ahi quanto!
Oh! discenda sul tuo core
come balsamo quel
pianto...
Se concesso al prego mio
è d'alzarsi fino a dio,
otterrò che
men funesto
de' tuoi mali sia l'orror.
RODOLFO
Allo strazio ch'io
sopporto
dio mi lascia, in abbandono...
No, di calma, di
conforto
queste lagrime non sono...
Son le stille, il gel che
piomba
dalla volta d'una tomba!...
Gocce son di vivo sangue
che morendo
sparge il cor!
(l'oriuolo del castello batte le ore. Rodolfo stringe Luisa
per mano)
RODOLFO Donna, per noi terribile
ora squillò...
suprema!...
LUISA Rodolfo!...
RODOLFO Nel mendacio
che non ti colga,
oh, trema!
~ Amasti Wurm?
LUISA Oh! calmati...
RODOLFO Guai, se
mentisci!... Guai!...
Prima che questa lampada
si spenga, tu
starai
dinanzi a dio!
LUISA Che!... Spiegati...
parla...
RODOLFO Con
me bevesti
la morte!
(additando la coppa: Luisa accenna di cadere, egli la
pone sopra un seggio)
RODOLFO Al ciel rivolgiti,
Luisa...
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto terzo
LUISA (dopo
qualche momento sorge come animata da un pensiero)
Tu dicesti
la morte?...
Ah! d'ogni vincolo
sciolta per lei son io!...
Il ver disvelo...
apprendilo...
Moro innocente!...
RODOLFO
(con ispavento)
O
dio!...
LUISA Avean mio padre i barbari
avvinto fra ritorte...
Ed
io...
RODOLFO Finisci.
LUISA Io, misera...
onde sottrarlo a
morte...
come quel mostro... ~ intendimi... ~
Wurm imponeva a me...
il
foglio scrissi.
RODOLFO Oh fulmine!...
Ed io t'uccisi!...
LUISA
Ahimè!...
RODOLFO (cacciandosi le mani fra' capelli, e col grido terribile
della disperazione)
Maledetto, il dì che nacqui...
il mio sangue... il
padre mio...
Fui creato, avverso iddio,
nel tremendo tuo
furor!...
LUISA Per l'istante in cui ti piacqui...
per la morte che
s'appressa,
d'oltraggiar l'eterno, ah! cessa...
mi risparmia un tanto
orror...
Scena quarta
Miller, e detti.
Terzetto
MILLER Quai grida
intesi?... Chi veggo? Oh cielo!...
RODOLFO Chi? L'assassino, misero,
vedi
del sangue tuo!...
MILLER Che disse?... Io gelo!...
LUISA
Padre!...
MILLER Luisa!...
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Atto terzo
Luisa Miller
RODOLFO Ma voglio a' piedi
colui svenarti...
(raccogliendo
la spada)
LUISA Rodolfo... arresta...
già mi serpeggia... la morte... in
sen...
(Rodolfo getta la spada sulla tavola, e corre a Luisa)
MILLER La
morte!... Ah!... dite...
RODOLFO Scampo non resta!...
Un velen
bevve!
MILLER Figlia!... Un velen!...
(colto da quell'ambascia che non ha
parola, si slancia verso la figlia, che annoda le
braccia al collo
paterno)
LUISA
Padre... ricevi l'estremo... addio...
mi benedici... o
padre mio... ~
La man, Rodolfo... sento mancarmi...
più non ti scerno...
mi cinge un vel...
Ah! vieni meco... ah! non lasciarmi...
insieme
accogliere... ne deve... il ciel...
RODOLFO
Ah! tu perdona il fallo
mio,
e perdonato sarà da dio
ambo congiunge un sol destino...
me pure
investe di morte il gel...
Sì, teco io vengo, spirto divino...
insieme
accogliere ne deve il ciel.
MILLER
O figlia, o vita del cor paterno,
ci
separiamo dunque in eterno?...
Di mia vecchiezza promesso incanto,
sogno
tu fosti, sogno crudel!...
Non è più mio quest'angiol santo...
me lo
rapisce invido il ciel!...
(Luisa muore)
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Atto terzo
Scena
ultima
Tutti gli altri personaggi, e detti.
VOCI CONFUSE
(di
dentro)
Profondi gemiti fra queste porte!...
Che avvenne?...
WALTER
(che si è inoltrato per il primo)
Spenta!...
DONNE Dio di pietà!...
(si
fanno intorno al cadavere di Luisa, presso il quale Miller è rimasto in
ginocchio, immoto e pallido più del
cadavere istesso)
RODOLFO (scorto
Wurm, ch'è rimasto sulla soglia, afferra velocemente la spada, e lo
trafigge)
A te sia pena, empio, la morte... ~
(a Walter)
La pena tua...
mira...
(cade morto accanto a Luisa)
WALTER Figlio!...
TUTTI
Ah!...
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Indice Luisa Miller
I N D I C
E
Personaggi...............................................3
Atto
primo...............................................4
[N. 1 –
Sinfonia].................................4
Scena
prima........................................4
[N. 2
Introduzione]..........................
4
Scena
seconda....................................4
Scena
terza.........................................5
Scena
quarta.......................................7
[N. 3 Scena
ed
aria].........................7
Scena
quinta.......................................8
[N. 4 Scena
ed
aria].........................8
Scena
sesta.........................................9
[N. 5 Recitativo
e
coro].................10
Scena
settima....................................10
[N. 6 Recitativo
e
duetto]...............11
Scena
ottava.....................................12
[N. 7
Finale
primo]........................12
Scena
nona.......................................13
Scena
decima....................................14
Scena
undicesima.............................14
Scena
dodicesima.............................15
Atto
secondo.........................................19
Scena
prima......................................19
[N. 8 Coro,
scena ed
aria]..............19
Scena
seconda..................................20
Scena
terza.......................................22
[N. 9 Recitativo,
scena e
duetto]....22
Scena quarta.....................................23
Scena
quinta.....................................24
[N. 10 Scena
e
quartetto]...............24
Scena
sesta.......................................25
Scena
settima....................................28
[N. 11 Scena
ed
aria].....................28
Scena
ottava.....................................29
Scena
nona.......................................30
Atto
terzo..............................................32
Scena
prima......................................32
[N. 12 Scena
e
coro]......................32
Scena
seconda..................................33
[N. 13 Scena
e
Duetto]...................33
Scena
terza.......................................36
Scena
terza.......................................36
[N. 14 Scena,
duetto e
terzetto
finale]...............................................36
Scena
quarta.....................................39
Scena
ultima.....................................41
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S. Cammarano / G. Verdi, 1849 Brani significativi
B
R A N I S I G N I F I C A T I V I
Ah! fu giusto il mio sospetto! (Miller)
.........................................................................
8
Andrem, raminghi e poveri (Luisa e Miller)
.............................................................. 35
Hai tu
vergato questo foglio? (Rodolfo e Luisa)
........................................................ 36
Il mio sangue, la
vita darei (Walter)
.............................................................................
9
L'alto retaggio non ho bramato (Walter e Wurm)
...................................................... 23
L'ara, o l'avello
apprestami (Rodolfo e Walter)
......................................................... 31
Lo vidi, e 'l
primo palpito (Luisa)
.................................................................................
5
Padre... ricevi l'estremo... addio (Luisa e Rodolfo)
.................................................... 40
Quando le sere al
placido (Rodolfo)
...........................................................................
29
Sacra la scelta è d'un consorte (Miller)
........................................................................ 7
Tu
puniscimi, o signore (Luisa)
.................................................................................
21
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