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Saturday, February 2, 2013

VERDIANA: dalla ballata da salotto dei Maffei all'inno da strada -- Palazzo Belgioioso, Palazzo Olivazzi.

Speranza

Lapide sul palazzo che ospitava il Salotto dei Maffei.


Il salotto dei Maffei sorse nel 1834 a Milano in via "Tre Monasteri", ad opera di alcuni intellettuali, primi fra tutti Tommaso Grossi e Massimo d'Azeglio, che frequentavano la casa di Andrea e Clara Maffei.

In esso, grazie all'ospitalità della padrona di casa, i più noti artisti, letterati, compositori e patrioti del Risorgimento vi trascorrevano memorabili serate a discutere di arte e di letteratura.

Fra gli artisti che frequentarono il salotto vi furono il pittore Francesco Hayez, che ritrasse Clara in un dipinto donato al marito Andrea Maffei, Honorè de Balzac, Alessandro Manzoni, Franz Liszt, Giuseppe Verdi e Giovanni Prati, per citare solo i più celebri.

In quanto ritrovo di patrioti e personalità attive in primo piano nel Risorgimento italiano, il salotto ebbe anche una considerevole importanza politica.

La sua voce costante contribuì all'unificazione nazionale.

Note [modifica]

R. Barbiera, Il salotto della contessa Maffei, Milano 1925, pp. 12-14.

Negli anni il salotto cambiò più volte sede, seguendo gli spostamenti di Clara.

Dal 1842 fu per quattro anni in "Piazza Belgioioso", al secondo piano del "Palazzo Belgioioso", poi, con il divorzio del 1846, si trasferì in corsia dei Giardini (oggi via Manzoni) al primo piano del numero 46, e dal 1850 fino al 1884 fu in via Bigli, nel "Palazzo Olivazzi"

Bibliografia [modifica]

  • Raffaello Barbiera, Il salotto della contessa Maffei, Sesto San Giovanni, Casa ed. Madella 1914
      

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