La denominazione "lingua d'oïl" nacque come metodo per distinguere le varietà linguistiche della Francia settentrionale e meridionale basandosi sulle differenti modalità di esprimere un'affermazione (il "sì"), in ciascuna varietà:
Ed ecco, quindi, rispettivamente:
La lingua "d'oil" (da cui oui, in francese), parlata nel centro-nord della Francia.
La lingua "d'oc", parlata nel centro-sud della Francia (Occitania) e utilizzata soprattutto dai poeti trovatori.
La lingua del sì (cioè la nascente lingua italiana).
Ed ecco, quindi, rispettivamente:
La lingua "d'oil" (da cui oui, in francese), parlata nel centro-nord della Francia.
La lingua "d'oc", parlata nel centro-sud della Francia (Occitania) e utilizzata soprattutto dai poeti trovatori.
La lingua del sì (cioè la nascente lingua italiana).
Molti sostengono che questa distinzione sia di origine dantesca, mentre altri riportano che le due espressioni furono in uso già qualche tempo prima, nel XIII secolo e Dante Alighieri avrebbe solamente aggiunto l'espressione lingua di sì, per riferirsi alle sole lingue dell'area italica.
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