Powered By Blogger

Welcome to Villa Speranza.

Welcome to Villa Speranza.

Search This Blog

Translate

Thursday, May 30, 2024

GRICE E VASA: LA RAGIONE CONVERSAZIONALE DELLA RAGIONE E LIBERTA -- LUIGI SPERANZA, PEL GRUPPO DI GIOCO DI H. P. GRICE, THE SWIMMING-POOL LIBRARY, VILLA SPERANZA

 

Grice e Vasa: la ragione conversazionale della RAGIONE E LIBERTÀ – filosofia italiana – Luigi Speranza (Aggius). Essential Italian philosopher. Filosofo italiano. Società Filosofica Italiana Congresso Nazionale L'Aquila. Nacque al paese della Gallura di forte e suggestivo paesaggio e di forti vicende. Compiuti in anticipo gli studi secondari, anda a studiare filosofia a Milano dove si laurea. Insegna nel liceo ginnasio “Arnaldo” di Brescia. Dove interrompere l’insegnamento a causa della sua partecipazione alla Resistenza con il gruppo che fa capo a Parri. Alla fine della guerra riprese l’insegnamento a Milano nel liceo classico Carducci nel liceo ginnasio Manzoni. Ottenne la libera docenza. Assistente volontario e poi incaricato di filosofia, Milano. Vincitore di un concorso a cattedre di filosofia teoretica, chiamato  a Cagliari e Firenze. Rimase sempre fortemente legato al paese natale. Il Comune di Aggius ne ha conservato la memoria.  Negli anni di formazione, si trova a partecipare al tentativo condotto da BONTADINI, di cui era allievo e amico, di superare la contrapposizione tra la scolastica e l’idealismo, comprendendo e assimilando quanto della metafisica hegeliana e cristiana era in questo indirizzo. In questa operazione prende una sua via personale. Abbandona l’interesse metafisico simpatizzando per l’attualismo di GENTILE (vedi) per quanto esso restituiva all’uomo dignità e responsabilità, mettendone tuttavia in luce l’impossibilità di una fondazione logica. Nacquero così le indagini sulla logica di Hegel che portarono a rilevanti osservazioni critiche riguardo all’idealismo. Con l’idea che i valori immanenti costituiscono l’orizzonte trascendentale nella prassi razionale ed etica dell’uomo vienne a cadere per V. l’opposizione di immanenza e trascendenza.  Nella comune partecipazione alla Resistenza si lega di amicizia con PRA (vedi), filosofo di profonda esperienza religiosa e sociale e innovatore della storiografia filosofica. Tramite PRA, V. entra in contatto con BANFI, che rappresenta la scuola filosofica milanese. Nel confronto con il razionalismo critico di BANFI, che mira a chiarire una struttura della ragione nel solco della tradizione kantiana, V. pensa ad un razionalismo che anda oltre ogni struttura presupposta della ragione verso un orizzonte di possibilità non ancora prevedibili. Questo comporta l’idea della ricerca di una logica della possibilità. Si pone così quella proposta filosofica detta “trascendentalismo della prassi”, radicalmente critica e programmaticamente aperta, e che venne difesa da PRA e Vn, sia nella «Rivista di storia della filosofia» fondata da PRA, sia nei Congressi della “Società filosofica italiana” ri-nata dopo lo scioglimento imposto dall’autorità del FASCISMO. Il “trascendentalismo della prassi” è contrapposto al "teoricismo", inteso come il carattere di tutta filosofia che presuppone un principio di datità del reale e del valore, cioè di tutta filosofia metafisica. Il trascendentalismo della prassi non vuole essere una teoria, ma un atteggiamento pratico possibile, effettivo, che riconosce la temporalità della prassi e ne rivendica la libertà e la responsabillità. La proposta del trascendentalismo della prassi, che è immediatamente critica del pensiero di CROCE e GENTILE, ma che investiva tutti gli indirizzi contemporanei, è il modo più radicale del domandarsi dopo la guerra, sul métier della filosofia. La «Rivista di storia della filosofia» costituì il contatto con il “neo-illuminismo”, che, animato da ABBAGNANO (vedi), avendo come centro Torino, collega e confronta in convegni periodici i nuovi indirizzi metodologici e anti-metafisici. Affermatisi gli indirizzi della fenomenologia trascendentale, della filosofia analitica e dell’empirismo. Con il suo metodo, caratterizzato dall’apertura e dalla tensione critica ad un continuo “andar oltre”, V. da di essi interpretazioni originali in numerosi studi e seminari. La sua ricerca, ora caratterizzata come razionalismo della prassi, continua a mettere in discussione ogni naturalismo limitativo della libertà della persona. Conferma così l’idea di una “via negativa alla filosofia” a cui siamo costretti in mancanza di principi universali oggettivi o di autorità universali nella prassi. Questa negazione confuta la tematizzazione ingenua del mondo, mette fra parentesi la tradizione, toglie l’unicità di senso al nostro rapporto con la realtà e, aprendo la ricerca alla prospettiva di generalizzazioni nuove, risponde al bisogno della persona di costruirsi e perseguire finalità proprie.  Per influenza dell’amico GEYMONAT, e in discussione con lui, V. vide concretamente nelle scienze in sviluppo l’orizzonte effettivo delle possibilità razionali, pertanto si cimentò nella comprensione di esse attraverso l’epistemologia e la logica. Esamina il moderno formalismo logico-matematico di Russell; l’analisi del linguaggio (formale ed ordinario) di ‘Vitters’; il convenzionalismo logico e linguistico che egli coglieva nell’empirismo di Carnap e nella discussione di Quine sull’ontologia; lo stesso svolgimento dell’epistemologia dagli inizi col circolo di Vienna ai successivi sviluppi autocritici e “liberali”; le rivoluzioni concettuali delle scienze. Sono tutti problemi che hanno all’origine e segnalano una crisi del fondamento. V. vuole chiarirli leggendovi la sollecitazione a porre fra parentesi ad aggredire o a variare all’infinito ogni “conoscenza, di spazi e tempi, di atomi, masse e cause naturali. La sua ricerca mantene così l’etica dei fini umani. La logica è anche logica della Speranza. La filosofia ritrova il senso originario di “amore della saggezza”. Saggi: “Il problema della ragione” (Bocca, Milano); “Ricerche sul razionalismo della prassi” (Sansoni, Firenze); “Logica, scienza e prassi” (Nuova Italia, Firenze); “Logica, religione e filosofia” (Angeli, Milano); “Logica, scienze della natura e mondo della vita” (Angeli, Milano); “Poeti di Aggius. Michele Andrea Tortu, Pisanu (Antologia di Lepori con prefazione, traduzione e note di V.), Nota introduttiva di Pirodda, Istituto Superiore Regionale Etnografico, Nuoro. “Il Trascendentalismo della prassi, la filosofia della Resistenza. Sandrini, Mimesis, Centro Internazionale Insubrico, Milano. In memoria di V., filosofo della modernità, La Nuova Sardegna, Treccani: V. Ragione e libertà. Saggio sul pensiero di V. V., Una discussione con Bontadini su metafisica e filosofia, in Studi di filosofia in onore di Bontadini, Vita e Pensiero, Milano I saggi di V. sono raccolti in “Logica, religione e filosofia: Scritti filosofiici”. Memoria di Gentile, in Giornale critico della filosofia italiana, Vedi Croce, Le cosiddette ‘riforme della filosofia’ e in particolare di quella hegeliana, a proposito del saggio di V. su RUGGIERO (vedi) -- Quaderni della Critica, poi in Indagini su Hegel, Laterza, Bari. Pra, La filosofia italiana oggi, Rivista critica di storia della filosofia, Sul trascendentalismo della prassi, in Il problema della filosofia oggi. Atti del Congresso nazionale di Filosofia (Bologna,  promosso dalla SFI, Bocca, Roma-Milano, Vedi: saggi come l’Introduzione alla trad. Di Husserl, L’idea della fenomenologia (Rosso), Il Saggiatore, Milano,  Logica e religione di fronte al compito di una possibile unificazione del sapere, in «Il Pensiero», L’ateismo religioso di Wittgenstein, in «Archivio di Filosofia», (Esistenza, Mito, Ermeneutica), e le lezioni raccolte nel volume Logica, scienze della natura e mondo della vita. V., Logica, scienze della natura e mondo della vita.  La frase (di V.) compare nella presentazione editoriale del volume Logica, scienza e prassi. Luporini, Casari, Pra, Geymonat, Marinotti, Ricordo di V.. Corsi, seminari, Olschki, Firenze, Natale, Storicità della filosofia e filosofia come storiografia. Un dibattito tra filosofi italiani in Dentro la storiografia filosofica. Questioni di teoria e didattica (Dedalo, Bar). Cambi, Razionalismo e prassi a Milano, Cisalpino-Goliardica, Milano. Marinotti,  Handjaras, “Ragione e libertà: la filosofia di V., Prefazione di Pra (Angeli, Milano); Pra, Filosofi del Novecento, Angeli, Milano, vi è raccolto il contributo già in, Ricordo di V. (Olschki, Firenze); Monti, Religione e prassi in V., in «La Fortezza. Rivista di studi», Liberalismo etico e prospettive razionalistiche in V., Etica e scienza. Saggi di filosofia, Carocci, Roma. Sandrini e Al., V. uomo e filosofo (Atti del convegno di Aggius. Comprende: relazioni di Sandrini, “L’eredità vasiana”. Lecis, Viaggio verso una meta incerta. L’universo dei mondi possibili di V.; F. Minazzi, La strada per Megara e l’irriducibilità della libertà umana. Il problema della ragione nel trascendentalismo della prassi di V.; E. Palombi, Sul senso dell’uomo nel pensiero di V.; alcuni brevi Scritti e testi inediti,  Minazzi e Sandrini, in «Il Protagora», poi in volume con lo stesso titolo, Barbieri, Manduria. Marinotti, Ragione e prassi in V. e in Geymonat. Memoria di una discussione filosofica e di un’amicizia, in Geymonat un maestro del Novecento. Il filosofo, il partigiano e il docente, Minazzi, Unicopli, Milano; Rambaldi, La formazione di V., in Pala filosofo laico, appassionato delle scienze. Studi e testimonianze, Maiorca, Cuec, Cagliari, Rambaldi, Da Gentile a Hegel. Trascendentalismo e anti-fascismo in V.. Con un’appendice di testi e documenti, in «Rivista di storia della filosofia». Andrea Vasa. Vasa. Keywords: liberta, freedom. Refs.: The H. P. Grice Papers, Bancroft MS – Luigi Speranza, “Grice e Vasa: ragione e liberta” – The Swimming-Pool Library, Villa Speranza, Liguria.

 

No comments:

Post a Comment