Grice e Vasa: la ragione
conversazionale della RAGIONE E LIBERTÀ – filosofia italiana – Luigi Speranza (Aggius). Essential Italian
philosopher. Filosofo italiano. Società Filosofica Italiana Congresso Nazionale
L'Aquila. Nacque al paese della Gallura di forte e suggestivo paesaggio e di
forti vicende. Compiuti in anticipo gli studi secondari, anda a studiare
filosofia a Milano dove si laurea. Insegna nel liceo ginnasio “Arnaldo” di Brescia.
Dove interrompere l’insegnamento a causa della sua partecipazione alla
Resistenza con il gruppo che fa capo a Parri. Alla fine della guerra riprese
l’insegnamento a Milano nel liceo classico Carducci nel liceo ginnasio Manzoni.
Ottenne la libera docenza. Assistente volontario e poi incaricato di filosofia,
Milano. Vincitore di un concorso a cattedre di filosofia teoretica, chiamato a Cagliari e Firenze. Rimase sempre fortemente
legato al paese natale. Il Comune di Aggius ne ha conservato la memoria. Negli anni di formazione, si trova a
partecipare al tentativo condotto da BONTADINI, di cui era allievo e amico, di
superare la contrapposizione tra la scolastica e l’idealismo, comprendendo e
assimilando quanto della metafisica hegeliana e cristiana era in questo
indirizzo. In questa operazione prende una sua via personale. Abbandona
l’interesse metafisico simpatizzando per l’attualismo di GENTILE (vedi) per
quanto esso restituiva all’uomo dignità e responsabilità, mettendone tuttavia
in luce l’impossibilità di una fondazione logica. Nacquero così le indagini
sulla logica di Hegel che portarono a rilevanti osservazioni critiche riguardo
all’idealismo. Con l’idea che i valori immanenti costituiscono l’orizzonte
trascendentale nella prassi razionale ed etica dell’uomo vienne a cadere per V.
l’opposizione di immanenza e trascendenza.
Nella comune partecipazione alla Resistenza si lega di amicizia con PRA
(vedi), filosofo di profonda esperienza religiosa e sociale e innovatore della
storiografia filosofica. Tramite PRA, V. entra in contatto con BANFI, che
rappresenta la scuola filosofica milanese. Nel confronto con il razionalismo
critico di BANFI, che mira a chiarire una struttura della ragione nel solco
della tradizione kantiana, V. pensa ad un razionalismo che anda oltre ogni
struttura presupposta della ragione verso un orizzonte di possibilità non
ancora prevedibili. Questo comporta l’idea della ricerca di una logica della
possibilità. Si pone così quella proposta filosofica detta “trascendentalismo
della prassi”, radicalmente critica e programmaticamente aperta, e che venne
difesa da PRA e Vn, sia nella «Rivista di storia della filosofia» fondata da PRA,
sia nei Congressi della “Società filosofica italiana” ri-nata dopo lo
scioglimento imposto dall’autorità del FASCISMO. Il “trascendentalismo della
prassi” è contrapposto al "teoricismo", inteso come il carattere di
tutta filosofia che presuppone un principio di datità del reale e del valore,
cioè di tutta filosofia metafisica. Il trascendentalismo della prassi non vuole
essere una teoria, ma un atteggiamento pratico possibile, effettivo, che
riconosce la temporalità della prassi e ne rivendica la libertà e la
responsabillità. La proposta del trascendentalismo della prassi, che è
immediatamente critica del pensiero di CROCE e GENTILE, ma che investiva tutti
gli indirizzi contemporanei, è il modo più radicale del domandarsi dopo la guerra,
sul métier della filosofia. La «Rivista di storia della filosofia» costituì il contatto
con il “neo-illuminismo”, che, animato da ABBAGNANO (vedi), avendo come centro
Torino, collega e confronta in convegni periodici i nuovi indirizzi
metodologici e anti-metafisici. Affermatisi gli indirizzi della fenomenologia
trascendentale, della filosofia analitica e dell’empirismo. Con il suo metodo,
caratterizzato dall’apertura e dalla tensione critica ad un continuo “andar
oltre”, V. da di essi interpretazioni originali in numerosi studi e seminari.
La sua ricerca, ora caratterizzata come razionalismo della prassi, continua a
mettere in discussione ogni naturalismo limitativo della libertà della persona.
Conferma così l’idea di una “via negativa alla filosofia” a cui siamo costretti
in mancanza di principi universali oggettivi o di autorità universali nella
prassi. Questa negazione confuta la tematizzazione ingenua del mondo, mette fra
parentesi la tradizione, toglie l’unicità di senso al nostro rapporto con la
realtà e, aprendo la ricerca alla prospettiva di generalizzazioni nuove,
risponde al bisogno della persona di costruirsi e perseguire finalità
proprie. Per influenza dell’amico GEYMONAT,
e in discussione con lui, V. vide concretamente nelle scienze in sviluppo
l’orizzonte effettivo delle possibilità razionali, pertanto si cimentò nella
comprensione di esse attraverso l’epistemologia e la logica. Esamina il moderno
formalismo logico-matematico di Russell; l’analisi del linguaggio (formale ed ordinario)
di ‘Vitters’; il convenzionalismo logico e linguistico che egli coglieva
nell’empirismo di Carnap e nella discussione di Quine sull’ontologia; lo stesso
svolgimento dell’epistemologia dagli inizi col circolo di Vienna ai successivi
sviluppi autocritici e “liberali”; le rivoluzioni concettuali delle scienze. Sono
tutti problemi che hanno all’origine e segnalano una crisi del fondamento. V. vuole
chiarirli leggendovi la sollecitazione a porre fra parentesi ad aggredire o a
variare all’infinito ogni “conoscenza, di spazi e tempi, di atomi, masse e
cause naturali. La sua ricerca mantene così l’etica dei fini umani. La logica è
anche logica della Speranza. La filosofia ritrova il senso originario di “amore
della saggezza”. Saggi: “Il problema della ragione” (Bocca, Milano); “Ricerche
sul razionalismo della prassi” (Sansoni, Firenze); “Logica, scienza e prassi”
(Nuova Italia, Firenze); “Logica, religione e filosofia” (Angeli, Milano); “Logica,
scienze della natura e mondo della vita” (Angeli, Milano); “Poeti di Aggius.
Michele Andrea Tortu, Pisanu (Antologia di Lepori con prefazione, traduzione e
note di V.), Nota introduttiva di Pirodda, Istituto Superiore Regionale
Etnografico, Nuoro. “Il Trascendentalismo della prassi, la filosofia della
Resistenza. Sandrini, Mimesis, Centro Internazionale Insubrico, Milano. In
memoria di V., filosofo della modernità, La Nuova Sardegna, Treccani: V. Ragione
e libertà. Saggio sul pensiero di V. V., Una discussione con Bontadini su
metafisica e filosofia, in Studi di filosofia in onore di Bontadini, Vita e
Pensiero, Milano I saggi di V. sono raccolti in “Logica, religione e filosofia:
Scritti filosofiici”. Memoria di Gentile, in Giornale critico della filosofia
italiana, Vedi Croce, Le cosiddette ‘riforme della filosofia’ e in particolare
di quella hegeliana, a proposito del saggio di V. su RUGGIERO (vedi) -- Quaderni
della Critica, poi in Indagini su Hegel, Laterza, Bari. Pra, La filosofia
italiana oggi, Rivista critica di storia della filosofia, Sul trascendentalismo
della prassi, in Il problema della filosofia oggi. Atti del Congresso nazionale
di Filosofia (Bologna, promosso dalla
SFI, Bocca, Roma-Milano, Vedi: saggi come l’Introduzione alla trad. Di Husserl,
L’idea della fenomenologia (Rosso), Il Saggiatore, Milano, Logica e religione di fronte al compito di una
possibile unificazione del sapere, in «Il Pensiero», L’ateismo religioso di
Wittgenstein, in «Archivio di Filosofia», (Esistenza, Mito, Ermeneutica), e le
lezioni raccolte nel volume Logica, scienze della natura e mondo della vita. V.,
Logica, scienze della natura e mondo della vita. La frase (di V.) compare nella presentazione
editoriale del volume Logica, scienza e prassi. Luporini, Casari, Pra,
Geymonat, Marinotti, Ricordo di V.. Corsi, seminari, Olschki, Firenze, Natale,
Storicità della filosofia e filosofia come storiografia. Un dibattito tra
filosofi italiani in Dentro la storiografia filosofica. Questioni di teoria e
didattica (Dedalo, Bar). Cambi, Razionalismo e prassi a Milano, Cisalpino-Goliardica,
Milano. Marinotti, Handjaras, “Ragione e
libertà: la filosofia di V., Prefazione di Pra (Angeli, Milano); Pra, Filosofi
del Novecento, Angeli, Milano, vi è raccolto il contributo già in, Ricordo di V.
(Olschki, Firenze); Monti, Religione e prassi in V., in «La Fortezza. Rivista
di studi», Liberalismo etico e prospettive razionalistiche in V., Etica e
scienza. Saggi di filosofia, Carocci, Roma. Sandrini e Al., V. uomo e filosofo
(Atti del convegno di Aggius. Comprende: relazioni di Sandrini, “L’eredità
vasiana”. Lecis, Viaggio verso una meta incerta. L’universo dei mondi possibili
di V.; F. Minazzi, La strada per Megara e l’irriducibilità della libertà umana.
Il problema della ragione nel trascendentalismo della prassi di V.; E. Palombi,
Sul senso dell’uomo nel pensiero di V.; alcuni brevi Scritti e testi
inediti, Minazzi e Sandrini, in «Il
Protagora», poi in volume con lo stesso titolo, Barbieri, Manduria. Marinotti,
Ragione e prassi in V. e in Geymonat. Memoria di una discussione filosofica e
di un’amicizia, in Geymonat un maestro del Novecento. Il filosofo, il
partigiano e il docente, Minazzi, Unicopli, Milano; Rambaldi, La formazione di V.,
in Pala filosofo laico, appassionato delle scienze. Studi e testimonianze, Maiorca,
Cuec, Cagliari, Rambaldi, Da Gentile a Hegel. Trascendentalismo e anti-fascismo
in V.. Con un’appendice di testi e documenti, in «Rivista di storia della filosofia».
Andrea Vasa. Vasa. Keywords: liberta, freedom. Refs.: The H. P. Grice Papers,
Bancroft MS – Luigi Speranza, “Grice e Vasa: ragione e liberta” – The
Swimming-Pool Library, Villa Speranza, Liguria.
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