Grice e Pagano: l’implicatura
conversazionale dell’eroe – filosofi agiustiziati -- filosofia italiana -- Luigi Speranza (Brienza). Filosofo italiano. Essential Italian philosopher. Uno dei
maggiori esponenti dell'Illuminismo ed un precursor edel positivismo, oltre ad
essere considerato l'iniziatore della scuola storica napoletana del diritto. Personaggio
di spicco della Repubblica Partenopea, le sue arringhe contornate di citazioni
filosofiche gli valsero il soprannome di "Platone di Napoli". Nato da
una famiglia di notai, si trasfere a
Napoli. Studia sotto l'egida di Angelis, da cui apprese anche gli insegnamenti
del greco. Frequenta i corsi universitari, conseguendo la laurea con il “Politicum
universae Romanorum nomothesiae examen” (Napoli, Raimondi), dedicato a Leopoldo
di Toscana ed all'amico grecista Glinni di Acerenza. Studia sotto Genovesi, il
cui insegnamento fu fondamentale per la sua formazione, e amico di Filangieri
con cui condivide l'iscrizione alla massoneria. Appartenne a “La Philantropia,”
loggia della quale e maestro venerabile. Inoltre, i proventi dell'attività di
avvocato criminale gli consenteno di acquistare un terreno all'Arenella, dove
costitue un cercchio, alla quale partecipa, tra gli altri, Cirillo. Insegna
a Napoli, distinguendosi come avvocato presso il tribunale dell'Ammiragliato
(di cui diviene poi giudice) nella difesa dei congiurati della Società Patriottica
Napoletana Deo, Galiani e Vitaliani pur non riuscendo ad evitarne la messa a morte.
Incarcerato in seguito ad una denuncia presentata contro di lui da un avvocato
condannato per corruzione che lo accusa di cospirare contro la monarchia. Venne
liberato per mancanza di prove. Scarcerato ripara clandestinamente a Roma, dove
e accolto positivamente dai membri della Repubblica. Insegna al Collegio
Romano, accontentandosi di un compenso che gli garantiva il minimo
indispensabile per vivere. Tra i suoi seguaci e allievi, il rivoluzionario Galdi. La libertà è la
facoltà di ogni uomo di valersi di tutte le sue forze morali e fisiche come gli
piace, colla sola limitazione di non impedir ad’altro uomo di far lo stesso. Il
Giudice Speciale lo schernisce dopo avergli letto la sentenza di morte.
Ritratto di Giacomo Di Chirico. Lasciata Roma, si sposta per un breve periodo a
Milano e, dopo la fuga di Ferdinando IV a Palermo, fa ritorno a Napoli, divenendo
uno dei principali artefici della Repubblica, quando il generale Championnet lo nomina tra quelli che doveno presiedere
il governo provvisorio. La vita della repubblica e corta e molto
difficile. Manca l'appoggio del popolo, alcune province sono ancora estranee
all'occupazione francese e le disponibilità finanziarie sono sempre limitate a
causa delle sovvenzioni alle campagne napoleoniche. In questo breve lasso di
tempo, ha tuttavia modo di poter realizzare alcuni progetti. Importanti in
questo periodo sono le sue proposte sulla legge feudale, in cui si mantiene su
posizioni piuttosto moderate e il progetto di Costituzione. Essa per la prima
volta stabilisce la giurisdizione esclusiva dello stato napoletano sul diritto civile
e, tra le altre cose, prevede il de-centramento amministrativo. Prevede inoltre
l'istituzione dell'eforato, precursore della corte costituzionale. Il suo
progetto rimase tuttavia inapplicato a causa dell'imminente restaurazione monarchica.
Si distingue sostenendo altre leggi di capitale importanza come quella
sull'abolizione dei fedecommessi, sull'abolizione delle servitù feudali, del
testatico, della tortura. Con la caduta della repubblica, dopo aver imbracciato
le armi che difendeno strenuamente gl’ultimi fortilizi della città assediati
dalle truppe monarchiche, e arrestato e rinchiuso nella "fossa del
coccodrillo", la segreta più buia e malsana del Castel Nuovo. E in seguito
trasferito nel carcere della Vicaria e nel Castel Sant'Elmo. Giudicato con un
processo sbrigativo e approssimato, e condannato a morte per impiccagione. A
nulla e valso l'appello di clemenza da parte dei regnanti europei, tra cui lo
zar Paolo I, che scrive al re Ferdinando. Io ti ho mandato i miei battaglioni,
ma tu non ammazzare il fiore della cultura europea. Non ammazzare Pagano, il
più grande filosofo di oggi. E giustiziato in Piazza Mercato, assieme ad altri
repubblicani come Cirillo, Pigliacelli e Ciaia. Salendo sul patibolo, pronuncia la
seguente frase. Due generazioni di vittime e di carnefici si succederanno, ma
l'Italia, o signori, si farà. Italia si fara. Italia, o signori, si fara. Proclami
e sanzioni della Repubblica napoletana, aggiuntovi il progetto di Costituzione,
Colletta. Esponente fra i più rilevanti dell'Illuminismo merita di essere preso
in esame dalla nostra prospettiva per la visione consegnata ai Saggi politici,
un'opera a carattere filosofico -- di ‘filosofia civile' per l'ispirazione
complessiva e il disegno di fondo in cui i diversi elementi della sua
multiforme natura sono orientati verso un unico obiettivo. E anche per la
filosofia politica, che emerge in tutta la sua peculiarità da un lavoro pur dai
caratteri tecnici obbligati come il Progetto di Costituzione della Repubblica
napoletana, da lui personalmente redatto. Saggi: “Burgentini”, “Oratio ad
comitem Alexium Orlow virum immortalem victrici moschorum classi in expeditione
in mediterraneum mare summo cum imperio praefectum”; “Gli Esuli tebani.
Tragedia” (Napoli); “Contro Sabato Totaro, reo dell'omicidio di D. Giuseppe
Gensani in grado di nullità aringo” (Napoli); “Il Gerbino tragedia” e “Agamennone:
monodramma-lirico” (Napoli, Raimondi); “Considerazioni sul processo criminale
(Napoli, Raimondi); “Ragionamento sulla libertà del commercio del pesce in
Napoli. Diretto al Regio Tribunale dell'Ammiragliato e Consolato di Mare”
(Napoli); “Corradino: tragedia” (Napoli, Raimondi); “De' saggi politici”(Napoli,
aRaimondi); “L' Emilia: commedia” (Napoli, Raimondi); “Saggi politici de' principii,
progressi e decadenza della società” (Napoli); “Discorso recitato nella Società
di Agricoltura, Arti e Commercio di Roma nella pubblica seduta del di 4
complementario anno 6° della libertà, Roma, presso il cittadino V. Poggioli. “Considerazionisul
processo criminale” (Milano, Tosi e Nobile); “Principj del codice penale e
logica de' probabili per servire di teoria alle pruove nei giudizj criminali”;
“principj del codice di polizia” (Napoli, Raffaele). Le opere teatrali non furono mai rappresentate in pubblico. Le mette
in scena privatamente nella sua villa dell'Arenella. Sono caratterizzate da
temi prevalentemente sentimentali mascherando i temi civili che pur in esse sono
presenti, con funzione quindi pedagogica nei confronti del popolo.
Intitolazioni e dediche Statua di Mario Pagano a Brienza (PZ) Al giurista
lucano sono state dedicate alcune opere letterarie come Catechismo repubblicano
in sei trattenimenti a forma di dialoghi di Francesco Astore e Mario Pagano, ovvero,
della immortalità di Terenzio Mamiani. Nella Corte d'Assise di Potenza fu
collocato un busto marmoreo in suo onore, opera di Antonio Busciolano. Gli venne
dedicato il Convitto nazionale Mario Pagano di Campobasso, con regio decreto
firmato da Vittorio Emanuele II. Alcune logge massoniche furono intitolate a
suo nome, come quella di Lecce e di Potenza.. Nel Venne inaugurato un busto in
marmo ai giardini del Pincio (Roma), realizzato da Giuseppe Guastalla. Il suo
personaggio apparve nel film Il resto di niente di Antonietta De Lillo, interpretato
da Mimmo Esposito. Elio Palombi, Pagano e la scienza penalistica del secolo
XIX, Giannini, Fulvio Tessitore, Comprensione storica e cultura, Guida, Petronilla
Reina Gorini, Ricordanze di trenta illustri italiani, Minerva, Perrone, La
Loggia della Philantropia. Un religioso danese a Napoli prima della
rivoluzione. Con la corrispondenza massonica e altri documenti, Palermo,
Sellerio, A. Pace, Annuario, Problemi pratici della laicità agli inizi del
secolo Wolters Kluwer Italia, Mario D'Addio, Le Costituzioni italiane: Colombo,
Gurgo, Lazzari: una storia napoletana, Guida, Cilibrizzi, I grandi Lucani nella
storia della nuova Italia, Conte, Alessandro Luzio, La massoneria e il
Risorgimento italiano: saggio storico-critico, Volume 1, Forni, Vittorio
Prinzi, Tommaso Russo, La massoneria in Basilicata, Angeli, Carlo Colletta,
Proclami e sanzioni della repubblica napoletana, aggiuntovi il progetto di
Costituzione di Mario Pagano, Napoli, Stamperia dell'Iride, Dario Ippolito, il
pensiero giuspolitico di un illuminista, Torino, Giappichelli, Nico Perrone, La
Loggia della Philantropia. Un religioso danese a Napoli prima della rivoluzione,
Palermo, Sellerio, Franco Venturi, Illuministi italiani, tomo V, Riformatori
napoletani, Milano-Napoli, Ricciardi, Repubblica Napoletana Repubblicani napoletani
giustiziati Emanuele De Deo. Treccani Dizionario
biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Considerazioni
sul processo criminale, su trani-ius. Progetto di Costituzione della Repubblica
Napoletana, su repubblica napoletana. Principii del codice penale, su
trani-ius. Relazione al Convegno di Brienza su Mario Pagano, dsu trani-ius. Dell origine delle pene pecuniarie. De' progresivi avanzmenti
della sovra nità per mezzo de'giudizi. Del maggior estabilimento de' giulizi.
Pruove storiche. Preso de' Creci giudicava della Socieeta. Del duello. Degli
altri modi aduprati ne'divinigiu dizj. DellaFortura. Sull'iftelto soggetto.
Prüove storiche. Coltura inquest 'ultimo periodo della barbarie. Dello sviluppo della macchina; e del
miglioramento del costume, dello Spirito, e delle 79 quanto elle conferial miglioramento
del costume ca, e della origine del commercio, di antichitd lingue de’ popoli.
De' giudizj degli’aprichi Germani, e de' Scioglimento di una opposizione alleco
Se dette. De principi della giurisprudenza de'bar De divini giudizj. Nuova
explicaziure di un famoso puntu della legislazione di questi tempi, dello stato
delle proprietà , e dell'agri. Dell;origine dell'ospitalitita, e come, delle
arti e delle scienze di cotest'epur 78 barbari della mezza età della religione. de principi e progressi delle
società colte. L'estinzione della indipendenza privata , la liberta civile, la
moderazione del governo forma no l'esenziale coltura delle nazioni.
Dell'origine della plebe, e de' suoi drit 'ti. Delle varie cagioni, dalle quali
nascono gono dalla varia modificazione della macchina. De'climi più vantaggiosi all'ingegno ed al
valore Ea lerge non frena la libertà, mala garantisce e la difende vi e polite.
i diversi governi , e primieramente delle interne. Della educazione.
Dell'esterne cagioni locali, chesuldiver fo governo hanno influenza, Del clima.
diversi. Del rapporto della società colle potenze straniere. Della libertà, e delle
cagioni , che la tolgono. Come la legge civile pofanuocere alla De'diversi elementi
della Citta. Della legge universale, e dell'ordine cosi fisico, come morale.
Come le forze, ed operazioni moralifor. Come secondo i varj climi nascono
governi libertà, inducendo la servitù. Della liberta politica. Delle due proprietà
di ogni moderato, Del dritto scritto, delle leggie giu e regolar governo
risprudenza de' colti popoli, La moltiplicazione degli uomini è maggiore
neglistati guerrieri, che ne'commer. del gusto e delle belle arti, del
piacevole. Del rafinamento del gusto,de varj fonti del piacere. Delle leggi agrarie
dell'antiche republiche. Della galanteria de popoli colti. Della galanteria de barbaritempi.
Delle arti di lullo de’ populi politi, Dela monetate dele Finanze, dell'oggetto
delle belle arti, e del gusto, dell'ingegno creatore, delloSpirito, e costume delle
colte nazioni. Delle sorgenti del Genio. Quali governi fieno per loro natura
guerrieri, equali commercianti Quali cose forminu la bellezza nelle arti
imitative. L'unit. forma e la bontd , e la bellezza degl’elleri. Proprieta.
bliche, e della violentari partizione de poderi. Di due generi di stati
o'conquistatori, o commercianti, di unterzogenere distato nè. com , Divisione
delle belle arti. De' contrasti, opposizione, antitesi, Del dilicato, del
forte, del sublime, dela delle grazie , e dell'interesse sempre vivo, decadenza
delle belle arti delle nazioni, e della prima di elle , cive dello sfibramento
della macchina dell'uomo, e delle zioni dalla prima, e del novello stato selvaggio.
Generale prospetto della storia del regno. Del progresso e perfezione delle
belle arti. Dell'epoche progresive de'varii ramı delle belle arti. Del corso
delle belle arti IN ROMA, e nella moderna Italia, conseguenze morali. Della corruzione
de' regolari governi, la quile rimena la barbarie. La grandezza ne' popoli colti
ne'barbari, la dilicatezza, e sublimitd è maggiore. Delle Scienze , e delle
arti delle nazioni corrotte. Divisone dal dispotismo. Della decadenza delle anzioni
. Delle universali cagioni della decadenza. Diversità della seconda barbarie
delle na. De lcorso delle nazioni di Europa. Dell 'inondazione de'barbari, e
delri Jorgimeuto dell'europea costura. Le note segnate colle pa Dello
ftata degl’uomini, che sovravissero alle vi. focievole. cende della natura .
liare . Del secondo stato della vita selvaggia. Dei varii doveri, e dritti
de'compagni, coloni, Del primo stato della vita selvaggia. Del terzo fato della
vita selvaggia, delle cagioni che strinfero la sociesà fami Del vero principio
motore degli uomini al vivere. Delle due specie de' bisognififci, emorali.
Della distinzione delle famiglie, dell'origine della nobiltà, dell'incremento delle
famiglie e dell'origine de famoli, e delle varie lor classi. fervi. Del quarto
stato della vita selvaggia. re Società .
Della domestica religione di ciascuna famiglia, Dell'origine dell'anzidetta
religion domestica Si Ricapitulazione de'diversi stati della vita
selvago. Degli affidati, e de'vafalli della mezza età. ST Paragone tra compagnoni
de’ Germani , fooj de Greci, e i cavalieri erranti degli ultimi barba L'impero
domestico ficonrinnòneleprime barba, dell'antropofagia y o fia del pasto delle
carni u m d ri tempi. 64 gia. Della religione de'selvaggi, de'costumi
de'selvaggi, Del secondo periodo delle barbare nazioni. e di coloro, che ghi . ins 116 se de'pa V. blici militari consigli,
dello stabilimento del le città e del primo periodo delle barbariche società.
conviti . Chene'tempi degli Dei fi tennero iprimi pub, della teocrazia, dello
stato della religione del le prime società, dell'influenza della religione in
tutti gli affari de'barbari. la componevano.
Del primo passo dele selvagge famiglie nelcorso civile , ossia
dell'origine de vichi. Dell'origine de' tempj, é di'pubblici, ésacri Della
sovranità della concione, i20 СА. Dell idee degli antichi intorno
allamonar· Della forma della romana repubblica
nel secondo, del governo de primi greci, de'costumi, del genio di questa età, e
della tral de'costumi di questa età della fo Dell'arti. Saggio. Dell’origine e stabilimento
Dello stabilimento delle città e del primo period, Che ne'tempii degli Dei si
tennero i primi pubblicimilitariconsigli, della teocrazia, dello stato della
religione delle prime società Dell'influenza della religione in tutti gli
affari dei barbari componevano. Dell'idee degli antichi intorno alla monarchia
Della forma della romana repubblica nel secondo Del governo feudale di tutte le
barbare 'nazioni, della sovranità della concione e di coloro che la Del governo
de’ primi Greci. De 'giudizi nel secondo periodo della barbarie di periodo
della barbarie ROMA. De'costumi,del genio di questa età edellatrasmi.
Continuazione de costumi di questa età della so, Del progresso delle barbare
società : del terzo ed ultimo loro periodo. De’ progressivi avanzamenti della
sovranitàper mezzo bari tempi esercitato
da're. De'principii della giurisprudenza de'barbari. Del diritto della
proprietà . grazione delle colonie de barbari Il potere giudiziario non venne
negli eroici e bar. de'giudizi . cietà Delle arti e cognizioni di questa età. Del
maggiore stabilimento del giudiziario potere. Del ducllo. Degli altri modi
adoprati ne'divini giudizi. Dello stato della proprietà e dell'agricoltura in
Dello sviluppo della macchina e del miglioramento del costume, DELLO SPIRITO
ROMANO E DELLA LINGUA ROMANA. dconferi al miglioramento del costume de popoli .
Dell' arti e delle scienze di cotest'epoca, dell'ori quest'ultimo periodo della
barbarie . gine del commercio . De'divini giudizi Della legislazione di questi
tempi . Dell'origine dell'ospitalità, e come e quanto ella Della tortura Della
religione o dest civile, la moderazione del governo formano l'essenziale
coltura delle nazioni. Dell'origine della plebe e de'suoi diritti verni, e
primieramente delle interne. Delle varie cagioni dalle quali nascono idiversi
go hanno influenza. Come le forze ed operazioni morali sorgono dalla Della società
colta e polita. L'estinzione dell'indipendenza privata, la libertà De'diversi
elementi della citt. Della educazione. Dell'esterne cagioni locali che sul
diverso governo Del clima varia modificazione della macchina De'climi più
vantaggiosi all'ingegno ed al valore. Secondo i vari climi nascono governi
diversi. Della libertà e delle cagioni che la tolgono Della legge universale e
dell'ordine cosi fisico co Delle varie specie della legge , e della legge
civile . La legge non toglie la libertà, ma la garantisce. Vera idea della
libertà civile. Come la legge positiva possa nuocere alla libertà civile. Della
legge relativamente alla proprietà. Del rapporto della società colle potenzę
straniere me morale, Della libertà politica. Della giusta ripartizione delle possession.
Delle leggi agrarie dell'antiche repubbliche,edella forme degli stati cianti
commercianti Di un terzo genere di stato né commerciante ne varia ripartizione
de'poderi . Leggi ed usi distruttivi della proprietà Delle varie funzioni della
sovranità e delle varie. Di due generi di stati, o conquistatori o commer.
Quali governi sieno per lor natura guerrieri e quali. La moltiplicazione degli
uomini e maggiore negli stati guerrieri che ne commercianti conquistatore. Partizione
della legge civile, qualità delle leggi Della moneta e delle finanze
Dell'arti di lusso de'popoli politi zioni
Dello spirito e costume della nazione italiana. Della passione
dell'amore de'popoli colti. Della decadenza delle na. . Della corruzione delle
società . Stato delle cognizioni in una nazione corrotta. Costumi e carattere
delle nazioni corrotte. Della galanteria de'tempi cavallereschi . Cagioni
fisiche e morali della decadenza della sociela Divisione del dispotismo. Del
civile corso delle nazioni d'Europa Dell'inondazione de'barbari e del
risorgimento del Discorso sull'origine e natura della poesia. Del metodo che si
tiene nel presente discorso Dell'origine del verso e del canto. Le barbare nazioni tutte son di continuo in
una vio leuza di passioni, e perciò parlano cantando Origine ed analisi delle
prime lingue dei selvaggi e Diversità della seconda barbarie delle nazioni
dalla prima, e del novello stato selvaggio l'europea coltura barbari
Dėll'interna forma ed essenza poetica, è propria mente della facoltà pittoresca
de primi poeti , Della maniera di favellar per tropi , allegorie e caratteri
generici Analisi di alquante voci greche e latine le quali fu rono
traportate dalle prime sensibili nozioni a rap
Della personificazione delle qualità de'corpi nata dalle prime
astrazioni della mente umana. Per quali ragioni tutte le cose vennero animate
Continuazione universale Della qualità patetica dell'antica poesia e de'co Ricapitolamento di ciò che si è detto
presentarne dell'altre . La poesia è un genere d’istoria, ossia un'istoria. rica
dell'antica poesia. Dell'origine della scrittura. Dalle vive fantasie
de'selvaggi lori dello stile. Più distinta analisi della lingua allegorica e
gene. Dell'origine della pantomimica , del ballo e della Dell ll'origine delle
feste. Commedia , tragedia , satira , ditirambo furono in Conferma
dell'anzidetta verità musica principio una cosa sola . Saggio del Gusto e delle
belle arti Dell'oggetto delle belle arti e del gusto. Della nascita della
tragedia Della tragedia. Dell'origine delle varie specie di poesia Delle belle
arti. Divisione delle belle arti. Del piacevole e dell'interesse sempre vivo
Dell'ingegno creatore. Quali cose formino la bellezza nelle arti imitative. L'unità
forma e la bontà e la bellezza degl’esseri. Del raffinamento del gusto ed e vari
fonti de lpiacere. De'contrasti, opposizione, antitesi. Del dilicato, del
forte, del sublime e delle grazie. Delle sorgenti del genio. La grandezza e sublimità
ċ maggiore nei barbari; la dilicatezza ne'popoli colli Decadenza
delle belle arti. Del corso delle belle arti in Roma e nella moderna
Continuazione. Del maggior estabilimenta del giudiziari opotere. mente
De progres sivi avanzamenti del la Sovranità per wieszo delGiudizj. De principj
della giurisprudenza di barbari. Del Duello
Degli altrimodi ad opratine' d'ùinigiudizj. Della Tortura . Della
legislazione di questi tempi. Dello stato della proprietà, e dell agricoltura
in; Dello sviluppo della macchina, & del migliora; il potere giudiziario
non venne negli eroici; e bara bari tempi esercitata da re . quest'ultimo
periodo della barbarie. De divini giudiz].mento del costume, dello spirito, e dellelina
gue. Dell'arti, e delle scienze dicorest'epoca, dell origine del Commercio .
L'estinzione della indipendenza privatą, la liber: D e diversi elementi della
città nità per Della Religione Ultimo Dell'esternecagioni locali,che
suldivariopovera Dell'originedellaplebe,ede'suoidritti. 7wotere. 20 94 iebare
Delle variecagioni dalle quali nascono i diversi governi, e primi eraniente dell"interne.
Della educazione rà civile, la moderazione del gover formand l'essenziale
coltura delle nazioni; Dell originedell'ospitalità, e come, e quanto ella
confert al miglioramento del costume de popoli . leforzeed operazioni morali sorgono
dala Come modificazione dellamacchina. la varia lore i ed al vas P. X. Secondo
i varj climi nascono governi diversi. Delle varie specie della legge, e della
legge ci vile . La leggenon togliela libertà, ma carentisce la vera idea della
libertà civile . Della libertà politica.
Del clima . De climipiùvantaggiosi all'ingegno, CA Come la legge
positiva possa nuocere alla libertà civile . Dellaleggeuniversale,
edell'ordinecasi fisico, come morale, Della legge relativamente alla proprietà.
no hanno influenza: Del rapporto della società colle potenze stranie. Della
libertà, e delle cagioni, che la tolgono, Quali governi sieno per lor natura
guerrieri ,e quali commercianti , Della passione dell'amore de popolicolti.
Delle varie funzioni della sovranità , e delle varie forme degli stati. Di due generi
distari, o conquistatori, o coma mercianti. Di un terzo genere di stato nel
commerciante nd conquistatore . La moltiplicazione degli uomini a maggiore
negli stari guerrieri, che ne commercianti. Partizione della legge civile ,
qualità delle Lego gi. Dellagiust:ripartizionedelepossessioni. Dello
leggiagrarie dell'antiche repubbliche, e del la varia ripartizione de'poderi.
Leggi , ed usi distruttivi della proprietà . Della moneta delle Finanze. Dello spirito
e costume delle colte nazioni. Della
galanteria de tempi Cavalereschie. Dell arti di lusso de'popoli politi, Costumi
, e carattere delle nazioni corrotte . Diversità della seconda barbarie delle
nazioni dala laprima, è del novello stato selvaggio , Del civile corso delle
nazioni di Europa . Dell'inondazione de barbari, e del risorgimento
delloeuropea coltura seri e delle crisi, per mezzo delle quali si Dell'estrinseche
morali cagioni, che turbano il naturaleedordinariocorsodelleNazioni pag. Della
varia efficacia delle anzidette cagioni orientale Delle varie fisiche catastrofi.
Delle differenti epoche delle varie fisiche cata Ragioni del Vico contra
l'antichità e la Sapienza. Dell'antichissima coltura degli Egizie de' Caldei»
De 'Caldei. strofi della terra Della contesa delle nazioni sulle loro antichità.
Dellà successione di varie fisiche vicende
Del disperdimento degli uomini per mezzo delle naturali catastrofi Delle morali cagioni attribuite dagli uomini
igno ranti a'fisici fenomeni Delle diverse cagioni delle favoleDelle diverse
affezioni degli uomini nel tempo delle crisi Delle crisi di fuoco -- continuazione
dell'analisi degli effetti prodotti nello spirito dallo sconvolgimento del ce
Della verosimiglianza del proposto sistema. VIantichissime nazioni
orientali. Del modo come sviluppossi l'uomo dalla terra Dello stato primiero
della terra e degli uomini , e delle varie mutazioni sulla terra avvenute
»Seconda età del mondo Originė degli uomini secondo il sistema delle . Sviluppo
dell'anzidetta platonica dottrina sui due Della favola di Pandora. Dello
spirito delle prime gentili religioni periodidelmondo. Prima età del mondo »
140 9 142 ed origine della secondo l'antichissima teologia Sviluppo dello
spirito umano , ·religione Dell'invenzione dell'arti,e degli usi
giovevoli L'ordine della successione delle varie catastrofi Dello stato de
popoli occidentali dopo 1°Atlantica catastrofe Del diluvio di Ogige , e di
Deucalione Delle morali cagioni che diedero all'anzidetta favola
l'origine,ed'altre favole eziandio porto. Ricapitolazione
Diunaparticolarecrisidell'Italia alla vita si ritrova solo nella mitologia
Dell'Atlantica catastrofe . che alla medesima catastrofe hanno rapDello stato
degli uomini, che sopravvissero'alle vicende Del terzo stato della vita
selvaggia . Delecagioni,chestrinserolasocietàfamigliare, Del vero principio
motore degli uomini al vivere socie Della distinzione delle famiglie, o
dell'origine della Pag. 5 della natura .
yole .Del primo stato della vita selvaggia. Del secondo stato della vita
selvaggiaDelle due specie de' bisogni fisici , e morali . nobiltà.
Dell'incremento dele famiglie, e dell'origine defa Dei varjdoveri, ediritti
de’ compagni, coloni, eservi. Degli affidati, e de vassalli della mezza età. Paragone
tra'compagnoni de'Gerinani,socj de Greci, eicavalierierranti degliultimi barbari
tempi. Del quarto stato della vita selvaggia . L'impero domestico si continuò
nelle prime barbare Dell'anıropofagia, o
sia delpasto delle carni umane . Ricapitolazione de
diversistatidellavitaselvaggia.moli , e delle varie ior classi. Della religione de' selvaggi . Della domestica
religione di ciascuna famiglia .' Dell'origine dell'anzidenta religion
domestica. e ' . società . De costumi
de'selvaggi. Del primo passo delle selvagge famiglie nel corso civile, ossia
dell'origine de'vichi,ede'paghi. Dello stabilimento delle città , e del primo
periodo delle Del secondo periodo delle barbare nazioni Dell'origine de tempj ,
e de'pubblici , e sacri con. viti. Chene tempjdegli Deisitenneroiprimi pubblicimi
Dello stato della religione delle prime società . Dell influenza della
religione in tutti gli affari de' baru Della sovranità della concione , o di
coloro , che la componevano. Del governo de primi Greci , litari
consigli. Della Teocrazia. bari barbariche società. 1ell'idee degli antichi
intorno alla monarchia. Della forma della Romana repubblica nel secondo periodo
della barbarie, Del governo feudaledituttelebarbarenazioni. Di costuini, delgeniodiquestaetà,e
della trasmi Continuazione de’ costumi di questa età della società.Dell'arti, e
cognizioni di questa età. Del dritto della proprietd. pag. Í Dellasorgente
dedritti ingenera le , e di quello della proprieta, Del progresso della
proprietd, e dell'ori De'costumi, del genio di questa età, e del Delle arri, e cognizioni di questa Del
progresso delle barbare società , offia del terzo Della forma della Romana
Repubblica nel secondo Parlando Livio dell'elezione, che dove a farsi del re
per LA MORTE DI ROMOLO, adopra sì, fatta espressione. Summa potestate populo
perinissa. E soggiunge. Decreverunt enim (Senatores), ut cum populus jussisset,
id sic ratum esset si patres auctores fierent. Quindi tu convocata la concione,
e VENNE ELETTO NUMA. E l'istesso autore dell' elezione di TulloOstilio dice: regem
populus jussit, patres auctores facti. I senatori, come si è detto altrove,
fiebant auctures. Perchè tutte le cose prima eran proposte nel SENATO, indi
alla concione recate. Auctor è l'inventore, il propo nitore , il principio , ed
origine della cosa .periodo della barbarie . . questi furono i quiriti , cioè
gli armati di asta : avvegnachè, come gli altri popoli barbari uella concione,
ne’ comizi on differente affatto dal regno eroico fu il governo de’ primi
Romani. ll re ad un SENATO prese deva, e con senatori prendera le
deliberazioni, le quali nella grand'assemblea del popolo ricevevano la sanzione
di legge. Il POTERE de' primi re di Roma era LIMITATO così, come quello di
tutti i riegnanti de' tempi eroici. La sovrana dello stato era la concione,>
che componeva sida que' capi delle tribù, e delle curie, I quali erano detti decuriones,
e tribuni, che uniti votavano per le di loro curie, e tribù, come ne'parlamenti
nostri I baroni rappresentavano le di loro terre , e città . E serva, E tal
antico costume Virgilio dipinge negl’eroici compagni d'Enea . Ductores Teucrim
primi, et delecta juventus Consilium summis regni de rebus habebant . Scant
longis adnixi hastis, et scula tenentes. e poi per varj gradi , e dopo
molto correr di tenipo alla libertà pervenne ,e tardi assai acqui stò il
diritto alla magistratura. Prima ottenne di es Da più luoghi di Omero si
ravvisa il costume medesimo de'Greci.E fu questo un generale costume di tutte
le barba re genti adoprato nelle generali assemblee. Perché i barbari temendo
ognora le sorprese de'nemici, stanno sempre in su l'armi, nè confidano la di
loro sicurezza personale, anche tra' cittadini, alla legge, ma al di loro
braccio soltanto,Tacito de' Germani:utturbaeplacuit,considuntarmati.Tum adne
gotia,nec minus suepe ad convivia procedunt armari,Livio 1. de'Galli dice, In
his nova, terribilisque speciesvisa est,quod armati -- ila mos gentis -- in concilium venerunt, Ovidio ci attesta
l'istesso de' Sarmati, degli Umbrici Stobeo, radunavansi que' capi coll'asta
alla mano , la qua le portavan per simbolo del loro impero, non che per la
propria difesa. La plebe era tanto serva in Roma, quanto presso iGermani, I Galli,
I Greci. La plebe non ha parte nella concione. Questo argomento fu dal nostro
gran Vico ampiamente trattato. Vico sviluppa l'intero sistema del governo Romano,
e dispiegando il corso della storia di quel popolo ha dimostrato, che per gran
tempo in Roma la plebe fu dell'intutto ser affrancata , poi consegui il
bonitario dominio, cioè l'utile, e dipendente dal diretto, che I nobili
possedevano; quindi fece acquisto del perfetto,e compiuto dominio, detto
quiritario, perchè fu pria de' soliquiriti, ossia de’ patrizj, e nobiliRomani;
e finalmente ha voto nell'assemblea, e partecipe divenne della repubblica, che
da rigida aristocrazia in popolare alla fin sicangia. Come nel prin Populus de’
Latini valse da principio , quanto “laos” de' Greci,che significa una tribù,
una popolazione. Quindecim liberi homines populus est. Apuleius in Apol. E GIULIO
CESARE dice nel de bello Gall. si quisant privatus, aut populus eorum decreto
non stetit. Ove dinota “populus”, popolazione, tribù. Ma se “populus” da
principio dinota una speciale popolazione, e tribù, nel progresso si prende tal
voce per la radu nanza di tutte le tribù, che componeno la città. Ma venneno
rappresentate queste tribù da' capi detti tribuni, nome che restò per dinotare
militari magistrati, come tribuni milia Eum. Ma prima significa anche I civili,
cio è I giudici, onde “Tribunal” si disse il luogo ove amministravasi giustizia.
I Latini filosofi, che vennero in tempo, che ogni orma dell' antico stato e si
perdut , ed e si colle cose cambiato il vampulus trasse il nome da “populus”
pioppo . Perocchè questa popolazione radunavasi sotto di un pioppo quando di
comune interesse trattavasi, secondochè in alcune terre del regno ancor oggi si
usa, quando parlamentasi. E tal costume di radunare sotto degl’alberi il popolo
è ben antico, e secondo la semplicità delle prime genti. Ateneo scrive, che
sotto di un platano i primi re della Persia davan udienza a' litiganti, e
decidevano le liti. E per avventura pocinio la plebe puo avere il diritto di
suffragio ne'comizj, non avendo proprietà nè reale, nè personale? Tale fu
ilcorso, che fece la romana repubblica, come quel valentuomo dimostra, non
dissi mile da quelle dell'altre barbare nazioni. Egli è però vero, che
un'intempestiva tirannide turbo per poco il corso regolare di quella città. I
re presero in Roma sin dall'albore de'suoi giorni vantaggio “grandissimo su gl’altri
prenci, e capi. Il popolo romano e più tosto un esercito, e la città un campo, e
un militare alloggiamento, quella feroce, e marziale gente e sempre in guerra, eco
me il lupo, verace emblema del suo genio nativo nutrivasi di sangue, e
distruzione. Or se come ben anche Aristotile osserva parlando degl’eroici regni,
era nella guerra maggiore il poter del re presso tut telebarbare
nazioni,meraviglianonè,se il capitan dell'armi, il duce della guerra, i l
usurpato una straordinaria potenza in Roma .Il po tere esecutivo sempre
ne'tempi di guerra, come il mare nelle tempeste diffondesi sulla terra, guada
gpa sul poter legislativo. Ma i re di Roma sforniti di straniera milizia in vanu
tentarono ritenere colla re lor delle parole, ricevendo la tradizione, che
il popolone' cominciamenti di quella repubblica nell'assemblea radunato
disponeva della pubbliche cose, s'ingannarono credendo, che la plebe ben anche
quivi votasse. Nel libro 2. della scienza nuova avesse forza quel potere, che
avean acquistato coll’autorità.Vennero discacciati da quella repubblica, ed
ella ben tosto ri-entra nel suo ordinario cammino. De'giudizj nel secondo
periodo della barbarie di Roma. Le due ispezioni della public aasemblea erano
in Roma in questa second'epoca della barbarie la guerra esterna, e la
persecuzione de’ ribelli cittadini. Ma le cose private, la personal difesa ,la particolar
vendetta veniva per anche ai privati affidata. L'impero domestico conservava
ilsuo vigore. I feroci padri di famiglia non cedevano ancora la di loro
sovrana, e regia autorità, se non per quella parte che rimirava la pubblica
difesa, onde veniva composto l'unico sociale legame. Ma rimaneva in tatta, ed
illesa la di loro sovranità riguardo alle loro famiglie, e alla privata difesa
, ed offesa. Viveano ancora nello stato di privata guerra. Il ferro decideva
delle loro contese, e col privato braccio prendean rendetta delle private
offese. Il popolo dunque, che radunavasi in Roma in quest'età
nell'assemblea , era quella popolazione, o truppa de'servi, clienti, e compagni
guidata dal suo capo, e il voto suo era quello delsuo signore che dovea
sostenere, e difendere, ubbidire, e seguir nella guerra, da cui non formava
persona diversa secondo le cose già dimostrate. Niun'altra nazione ci ha
conservato monumenti più chiari dello stato della privata, e civile guerra del
popolo romano. Il processo romano è la storia del duello, per mezzo di cui terminavano
que' barbari abitatori dell'Aventino le loro contese, tutti gl’atti, e le
formole di tal processo altro non che i legittimi atti di pace sostituiti a
que' primi violenti modi . Quando la concione , ossia il governo cominciò a
mischiarsi nelle private contese , a poco a poco il duello abolì , e cangiò il
modo d i contrastare , rilasciando in tutto l'apparenza medesima, le formole, egli
atti stessi: la guerra armata in legale combattimento fu tramutata. Secondo che
altro vesi è deito, i riti, e le formole sono la storia dell'antichissima età
delle nazioni. Cioc chè l'acutissimo Vico al proposito di alcune formole
dell'antico processo romano osserva. Sono. Ma il processo civile ci
conserva le formole dell'antica barbarie, e non già il criminale. Il civile nacque
ne'tempi alla barbarie più vicini. Più tardi
ha l'origine il giudizio criminale. I barbari soggettarono prima i loro
averi all'arbitrio altrui, che le proprie persone. L'ultima, cui si rinunzia da
costoro, fu la vendetta personale. Meno si sacrifica della naturale
indipendenza, rimettendo nelle mani di un terzo i diritti della proprietà, che
quelli della persona. Quindi i pubblici giudizii essendo sorti nel tempo della
coltura, non serban gran vestigii dello stato primiero. Francesco Mario Pagano.
Mario Pagano. Pagano. Keywords: eroe, massone, Italia si fara. Refs.: Luigi
Speranza, “Grice e Pagano” – The Swimming-Pool Library.
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