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Saturday, March 30, 2024

GRICE E PAGANO: L'IMPLICATURA CONVERSAZIONALE DELL'EROE -- FILOSOFI AGIUSTIZIATI -- FILOSOFIA ITALIANA -- LUIGI SPERANZA

 

Grice e Pagano: l’implicatura conversazionale dell’eroe – filosofi agiustiziati -- filosofia italiana -- Luigi Speranza (Brienza). Filosofo italiano. Essential Italian philosopher. Uno dei maggiori esponenti dell'Illuminismo ed un precursor edel positivismo, oltre ad essere considerato l'iniziatore della scuola storica napoletana del diritto. Personaggio di spicco della Repubblica Partenopea, le sue arringhe contornate di citazioni filosofiche gli valsero il soprannome di "Platone di Napoli". Nato da una famiglia di notai,  si trasfere a Napoli. Studia sotto l'egida di Angelis, da cui apprese anche gli insegnamenti del greco. Frequenta i corsi universitari, conseguendo la laurea con il “Politicum universae Romanorum nomothesiae examen” (Napoli, Raimondi), dedicato a Leopoldo di Toscana ed all'amico grecista Glinni di Acerenza. Studia sotto Genovesi, il cui insegnamento fu fondamentale per la sua formazione, e amico di Filangieri con cui condivide l'iscrizione alla massoneria. Appartenne a “La Philantropia,” loggia della quale e maestro venerabile. Inoltre, i proventi dell'attività di avvocato criminale gli consenteno di acquistare un terreno all'Arenella, dove costitue un cercchio, alla quale partecipa, tra gli altri, Cirillo. Insegna a Napoli, distinguendosi come avvocato presso il tribunale dell'Ammiragliato (di cui diviene poi giudice) nella difesa dei congiurati della Società Patriottica Napoletana Deo, Galiani e Vitaliani pur non riuscendo ad evitarne la messa a morte. Incarcerato in seguito ad una denuncia presentata contro di lui da un avvocato condannato per corruzione che lo accusa di cospirare contro la monarchia. Venne liberato per mancanza di prove. Scarcerato ripara clandestinamente a Roma, dove e accolto positivamente dai membri della Repubblica. Insegna al Collegio Romano, accontentandosi di un compenso che gli garantiva il minimo indispensabile per vivere. Tra i suoi seguaci e allievi, il  rivoluzionario Galdi.  La libertà è la facoltà di ogni uomo di valersi di tutte le sue forze morali e fisiche come gli piace, colla sola limitazione di non impedir ad’altro uomo di far lo stesso. Il Giudice Speciale lo schernisce dopo avergli letto la sentenza di morte. Ritratto di Giacomo Di Chirico. Lasciata Roma, si sposta per un breve periodo a Milano e, dopo la fuga di Ferdinando IV a Palermo, fa ritorno a Napoli, divenendo uno dei principali artefici della Repubblica, quando il generale  Championnet lo nomina tra quelli che doveno presiedere il governo provvisorio. La vita della repubblica e corta e molto difficile. Manca l'appoggio del popolo, alcune province sono ancora estranee all'occupazione francese e le disponibilità finanziarie sono sempre limitate a causa delle sovvenzioni alle campagne napoleoniche. In questo breve lasso di tempo, ha tuttavia modo di poter realizzare alcuni progetti. Importanti in questo periodo sono le sue proposte sulla legge feudale, in cui si mantiene su posizioni piuttosto moderate e il progetto di Costituzione. Essa per la prima volta stabilisce la giurisdizione esclusiva dello stato napoletano sul diritto civile e, tra le altre cose, prevede il de-centramento amministrativo. Prevede inoltre l'istituzione dell'eforato, precursore della corte costituzionale. Il suo progetto rimase tuttavia inapplicato a causa dell'imminente restaurazione monarchica. Si distingue sostenendo altre leggi di capitale importanza come quella sull'abolizione dei fedecommessi, sull'abolizione delle servitù feudali, del testatico, della tortura. Con la caduta della repubblica, dopo aver imbracciato le armi che difendeno strenuamente gl’ultimi fortilizi della città assediati dalle truppe monarchiche, e arrestato e rinchiuso nella "fossa del coccodrillo", la segreta più buia e malsana del Castel Nuovo. E in seguito trasferito nel carcere della Vicaria e nel Castel Sant'Elmo. Giudicato con un processo sbrigativo e approssimato, e condannato a morte per impiccagione. A nulla e valso l'appello di clemenza da parte dei regnanti europei, tra cui lo zar Paolo I, che scrive al re Ferdinando. Io ti ho mandato i miei battaglioni, ma tu non ammazzare il fiore della cultura europea. Non ammazzare Pagano, il più grande filosofo di oggi. E giustiziato in Piazza Mercato, assieme ad altri repubblicani come  Cirillo,  Pigliacelli e  Ciaia. Salendo sul patibolo, pronuncia la seguente frase. Due generazioni di vittime e di carnefici si succederanno, ma l'Italia, o signori, si farà. Italia si fara. Italia, o signori, si fara. Proclami e sanzioni della Repubblica napoletana, aggiuntovi il progetto di Costituzione, Colletta. Esponente fra i più rilevanti dell'Illuminismo merita di essere preso in esame dalla nostra prospettiva per la visione consegnata ai Saggi politici, un'opera a carattere filosofico -- di ‘filosofia civile' per l'ispirazione complessiva e il disegno di fondo in cui i diversi elementi della sua multiforme natura sono orientati verso un unico obiettivo. E anche per la filosofia politica, che emerge in tutta la sua peculiarità da un lavoro pur dai caratteri tecnici obbligati come il Progetto di Costituzione della Repubblica napoletana, da lui personalmente redatto.  Saggi: “Burgentini”, “Oratio ad comitem Alexium Orlow virum immortalem victrici moschorum classi in expeditione in mediterraneum mare summo cum imperio praefectum”; “Gli Esuli tebani. Tragedia” (Napoli); “Contro Sabato Totaro, reo dell'omicidio di D. Giuseppe Gensani in grado di nullità aringo” (Napoli); “Il Gerbino tragedia” e “Agamennone: monodramma-lirico” (Napoli, Raimondi); “Considerazioni sul processo criminale (Napoli, Raimondi); “Ragionamento sulla libertà del commercio del pesce in Napoli. Diretto al Regio Tribunale dell'Ammiragliato e Consolato di Mare” (Napoli); “Corradino: tragedia” (Napoli, Raimondi); “De' saggi politici”(Napoli, aRaimondi); “L' Emilia: commedia” (Napoli, Raimondi); “Saggi politici de' principii, progressi e decadenza della società” (Napoli); “Discorso recitato nella Società di Agricoltura, Arti e Commercio di Roma nella pubblica seduta del di 4 complementario anno 6° della libertà, Roma, presso il cittadino V. Poggioli. “Considerazionisul processo criminale” (Milano, Tosi e Nobile); “Principj del codice penale e logica de' probabili per servire di teoria alle pruove nei giudizj criminali”; “principj del codice di polizia” (Napoli, Raffaele). Le opere teatrali  non furono mai rappresentate in pubblico. Le mette in scena privatamente nella sua villa dell'Arenella. Sono caratterizzate da temi prevalentemente sentimentali mascherando i temi civili che pur in esse sono presenti, con funzione quindi pedagogica nei confronti del popolo.  Intitolazioni e dediche  Statua di Mario Pagano a Brienza (PZ) Al giurista lucano sono state dedicate alcune opere letterarie come Catechismo repubblicano in sei trattenimenti a forma di dialoghi di Francesco Astore e Mario Pagano, ovvero, della immortalità di Terenzio Mamiani. Nella Corte d'Assise di Potenza fu collocato un busto marmoreo in suo onore, opera di Antonio Busciolano. Gli venne dedicato il Convitto nazionale Mario Pagano di Campobasso, con regio decreto firmato da Vittorio Emanuele II. Alcune logge massoniche furono intitolate a suo nome, come quella di Lecce e di Potenza.. Nel Venne inaugurato un busto in marmo ai giardini del Pincio (Roma), realizzato da Giuseppe Guastalla. Il suo personaggio apparve nel film Il resto di niente di Antonietta De Lillo, interpretato da Mimmo Esposito. Elio Palombi, Pagano e la scienza penalistica del secolo XIX, Giannini, Fulvio Tessitore, Comprensione storica e cultura, Guida, Petronilla Reina Gorini, Ricordanze di trenta illustri italiani, Minerva, Perrone, La Loggia della Philantropia. Un religioso danese a Napoli prima della rivoluzione. Con la corrispondenza massonica e altri documenti, Palermo, Sellerio, A. Pace, Annuario, Problemi pratici della laicità agli inizi del secolo Wolters Kluwer Italia, Mario D'Addio, Le Costituzioni italiane: Colombo, Gurgo, Lazzari: una storia napoletana, Guida, Cilibrizzi, I grandi Lucani nella storia della nuova Italia, Conte, Alessandro Luzio, La massoneria e il Risorgimento italiano: saggio storico-critico, Volume 1, Forni, Vittorio Prinzi, Tommaso Russo, La massoneria in Basilicata, Angeli, Carlo Colletta, Proclami e sanzioni della repubblica napoletana, aggiuntovi il progetto di Costituzione di Mario Pagano, Napoli, Stamperia dell'Iride, Dario Ippolito, il pensiero giuspolitico di un illuminista, Torino, Giappichelli, Nico Perrone, La Loggia della Philantropia. Un religioso danese a Napoli prima della rivoluzione, Palermo, Sellerio, Franco Venturi, Illuministi italiani, tomo V, Riformatori napoletani, Milano-Napoli, Ricciardi, Repubblica Napoletana Repubblicani napoletani giustiziati  Emanuele De Deo. Treccani Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Considerazioni sul processo criminale, su trani-ius. Progetto di Costituzione della Repubblica Napoletana, su repubblica napoletana. Principii del codice penale, su trani-ius. Relazione al Convegno di Brienza su Mario Pagano, dsu trani-ius. Dell origine delle pene pecuniarie. De' progresivi avanzmenti della sovra nità per mezzo de'giudizi. Del maggior estabilimento de' giulizi. Pruove storiche. Preso de' Creci giudicava della Socieeta. Del duello. Degli altri modi aduprati ne'divinigiu dizj. DellaFortura. Sull'iftelto soggetto. Prüove storiche. Coltura inquest 'ultimo periodo della barbarie.  Dello sviluppo della macchina; e del miglioramento del costume, dello Spirito, e delle 79 quanto elle conferial miglioramento del costume ca, e della origine del commercio,  di antichitd lingue de’ popoli. De' giudizj degli’aprichi Germani, e de' Scioglimento di una opposizione alleco Se dette. De principi della giurisprudenza de'bar De divini giudizj. Nuova explicaziure di un famoso puntu della legislazione di questi tempi, dello stato delle proprietà , e dell'agri. Dell;origine dell'ospitalitita, e come, delle arti e delle scienze di cotest'epur 78 barbari della mezza età  della religione. de principi e progressi delle società colte. L'estinzione della indipendenza privata , la liberta civile, la moderazione del governo forma no l'esenziale coltura delle nazioni. Dell'origine della plebe, e de' suoi drit 'ti. Delle varie cagioni, dalle quali nascono gono dalla varia modificazione della macchina.  De'climi più vantaggiosi all'ingegno ed al valore Ea lerge non frena la libertà, mala garantisce e la difende  vi e polite.  i diversi governi , e primieramente delle interne. Della educazione. Dell'esterne cagioni locali, chesuldiver fo governo hanno influenza, Del clima. diversi. Del rapporto della società colle potenze straniere. Della libertà, e delle cagioni , che la tolgono. Come la legge civile pofanuocere alla De'diversi elementi della Citta. Della legge universale, e dell'ordine cosi fisico, come morale. Come le forze, ed operazioni moralifor. Come secondo i varj climi nascono governi libertà, inducendo la servitù. Della liberta politica. Delle due proprietà di ogni moderato, Del dritto scritto, delle leggie giu e regolar governo risprudenza de' colti popoli,  La moltiplicazione degli uomini è maggiore neglistati guerrieri, che ne'commer. del gusto e delle belle arti, del piacevole. Del rafinamento del gusto,de varj fonti del piacere. Delle leggi agrarie dell'antiche republiche. Della galanteria de popoli colti. Della galanteria de barbaritempi. Delle arti di lullo de’ populi politi, Dela monetate dele Finanze, dell'oggetto delle belle arti, e del gusto, dell'ingegno creatore, delloSpirito, e costume delle colte nazioni. Delle sorgenti del Genio. Quali governi fieno per loro natura guerrieri, equali commercianti Quali cose forminu la bellezza nelle arti imitative. L'unit. forma e la bontd , e la bellezza degl’elleri. Proprieta. bliche, e della violentari partizione de poderi. Di due generi di stati o'conquistatori, o commercianti, di unterzogenere distato nè. com , Divisione delle belle arti. De' contrasti, opposizione, antitesi, Del dilicato, del forte, del sublime, dela delle grazie , e dell'interesse sempre vivo, decadenza delle belle arti delle nazioni, e della prima di elle , cive dello sfibramento della macchina dell'uomo, e delle zioni dalla prima, e del novello stato selvaggio. Generale prospetto della storia del regno. Del progresso e perfezione delle belle arti. Dell'epoche progresive de'varii ramı delle belle arti. Del corso delle belle arti IN ROMA, e nella moderna Italia, conseguenze morali. Della corruzione de' regolari governi, la quile rimena la barbarie. La grandezza ne' popoli colti ne'barbari, la dilicatezza, e sublimitd è maggiore. Delle Scienze , e delle arti delle nazioni corrotte. Divisone dal dispotismo. Della decadenza delle anzioni . Delle universali cagioni della decadenza. Diversità della seconda barbarie delle na. De lcorso delle nazioni di Europa. Dell 'inondazione de'barbari, e delri Jorgimeuto dell'europea costura. Le note segnate colle pa Dello ftata degl’uomini, che sovravissero alle vi. focievole. cende della natura . liare . Del secondo stato della vita selvaggia. Dei varii doveri, e dritti de'compagni, coloni, Del primo stato della vita selvaggia. Del terzo fato della vita selvaggia, delle cagioni che strinfero la sociesà fami Del vero principio motore degli uomini al vivere. Delle due specie de' bisognififci, emorali. Della distinzione delle famiglie, dell'origine della nobiltà, dell'incremento delle famiglie e dell'origine de famoli, e delle varie lor classi. fervi. Del quarto stato della vita selvaggia.  re Società . Della domestica religione di ciascuna famiglia, Dell'origine dell'anzidetta religion domestica Si Ricapitulazione de'diversi stati della vita selvago.  Degli affidati, e de'vafalli della mezza età. ST Paragone tra compagnoni de’ Germani , fooj de Greci, e i cavalieri erranti degli ultimi barba L'impero domestico ficonrinnòneleprime barba, dell'antropofagia y o fia del pasto delle carni u m d ri tempi. 64 gia. Della religione de'selvaggi, de'costumi de'selvaggi, Del secondo periodo delle barbare nazioni.  e di coloro, che  ghi .  ins 116 se de'pa V. blici militari consigli, dello stabilimento del le città e del primo periodo delle barbariche società. conviti . Chene'tempi degli Dei fi tennero iprimi pub, della teocrazia, dello stato della religione del le prime società, dell'influenza della religione in tutti gli affari de'barbari. la componevano.  Del primo passo dele selvagge famiglie nelcorso civile , ossia dell'origine de vichi. Dell'origine de' tempj, é di'pubblici, ésacri Della sovranità della concione, i20 СА. Dell idee degli antichi intorno allamonar·  Della forma della romana repubblica nel secondo, del governo de primi greci, de'costumi, del genio di questa età, e della tral de'costumi di questa età della fo Dell'arti. Saggio. Dell’origine e stabilimento Dello stabilimento delle città e del primo period, Che ne'tempii degli Dei si tennero i primi pubblicimilitariconsigli, della teocrazia, dello stato della religione delle prime società Dell'influenza della religione in tutti gli affari dei barbari componevano. Dell'idee degli antichi intorno alla monarchia Della forma della romana repubblica nel secondo Del governo feudale di tutte le barbare 'nazioni, della sovranità della concione e di coloro che la Del governo de’ primi Greci. De 'giudizi nel secondo periodo della barbarie di periodo della barbarie ROMA. De'costumi,del genio di questa età edellatrasmi. Continuazione de costumi di questa età della so, Del progresso delle barbare società : del terzo ed ultimo loro periodo. De’ progressivi avanzamenti della sovranitàper mezzo  bari tempi esercitato da're. De'principii della giurisprudenza de'barbari. Del diritto della proprietà . grazione delle colonie de barbari Il potere giudiziario non venne negli eroici e bar. de'giudizi . cietà Delle arti e cognizioni di questa età. Del maggiore stabilimento del giudiziario potere. Del ducllo. Degli altri modi adoprati ne'divini giudizi. Dello stato della proprietà e dell'agricoltura in Dello sviluppo della macchina e del miglioramento del costume, DELLO SPIRITO ROMANO E DELLA LINGUA ROMANA. dconferi al miglioramento del costume de popoli . Dell' arti e delle scienze di cotest'epoca, dell'ori quest'ultimo periodo della barbarie . gine del commercio . De'divini giudizi Della legislazione di questi tempi . Dell'origine dell'ospitalità, e come e quanto ella Della tortura Della religione o dest civile, la moderazione del governo formano l'essenziale coltura delle nazioni. Dell'origine della plebe e de'suoi diritti verni, e primieramente delle interne. Delle varie cagioni dalle quali nascono idiversi go hanno influenza. Come le forze ed operazioni morali sorgono dalla Della società colta e polita. L'estinzione dell'indipendenza privata, la libertà De'diversi elementi della citt. Della educazione. Dell'esterne cagioni locali che sul diverso governo Del clima varia modificazione della macchina De'climi più vantaggiosi all'ingegno ed al valore. Secondo i vari climi nascono governi diversi. Della libertà e delle cagioni che la tolgono Della legge universale e dell'ordine cosi fisico co Delle varie specie della legge , e della legge civile . La legge non toglie la libertà, ma la garantisce. Vera idea della libertà civile. Come la legge positiva possa nuocere alla libertà civile. Della legge relativamente alla proprietà. Del rapporto della società colle potenzę straniere me morale, Della libertà politica. Della giusta ripartizione delle possession. Delle leggi agrarie dell'antiche repubbliche,edella forme degli stati cianti commercianti Di un terzo genere di stato né commerciante ne varia ripartizione de'poderi . Leggi ed usi distruttivi della proprietà Delle varie funzioni della sovranità e delle varie. Di due generi di stati, o conquistatori o commer. Quali governi sieno per lor natura guerrieri e quali. La moltiplicazione degli uomini e maggiore negli stati guerrieri che ne commercianti conquistatore. Partizione della legge civile, qualità delle leggi Della moneta e delle finanze   Dell'arti di lusso de'popoli politi zioni  Dello spirito e costume della nazione italiana. Della passione dell'amore de'popoli colti. Della decadenza delle na. . Della corruzione delle società . Stato delle cognizioni in una nazione corrotta. Costumi e carattere delle nazioni corrotte. Della galanteria de'tempi cavallereschi . Cagioni fisiche e morali della decadenza della sociela Divisione del dispotismo. Del civile corso delle nazioni d'Europa Dell'inondazione de'barbari e del risorgimento del Discorso sull'origine e natura della poesia. Del metodo che si tiene nel presente discorso Dell'origine del verso e del canto.  Le barbare nazioni tutte son di continuo in una vio leuza di passioni, e perciò parlano cantando Origine ed analisi delle prime lingue dei selvaggi e Diversità della seconda barbarie delle nazioni dalla prima, e del novello stato selvaggio l'europea coltura barbari Dėll'interna forma ed essenza poetica, è propria mente della facoltà pittoresca de primi poeti , Della maniera di favellar per tropi , allegorie e caratteri generici   Analisi di alquante voci greche e latine le quali fu rono traportate dalle prime sensibili nozioni a rap  Della personificazione delle qualità de'corpi nata dalle prime astrazioni della mente umana. Per quali ragioni tutte le cose vennero animate Continuazione universale Della qualità patetica dell'antica poesia e de'co  Ricapitolamento di ciò che si è detto  presentarne dell'altre . La poesia è un genere d’istoria, ossia un'istoria. rica dell'antica poesia. Dell'origine della scrittura. Dalle vive fantasie de'selvaggi lori dello stile. Più distinta analisi della lingua allegorica e gene. Dell'origine della pantomimica , del ballo e della Dell ll'origine delle feste. Commedia , tragedia , satira , ditirambo furono in Conferma dell'anzidetta verità musica principio una cosa sola . Saggio del Gusto e delle belle arti Dell'oggetto delle belle arti e del gusto. Della nascita della tragedia Della tragedia. Dell'origine delle varie specie di poesia Delle belle arti. Divisione delle belle arti. Del piacevole e dell'interesse sempre vivo Dell'ingegno creatore. Quali cose formino la bellezza nelle arti imitative. L'unità forma e la bontà e la bellezza degl’esseri. Del raffinamento del gusto ed e vari fonti de lpiacere. De'contrasti, opposizione, antitesi. Del dilicato, del forte, del sublime e delle grazie. Delle sorgenti del genio. La grandezza e sublimità ċ maggiore nei barbari; la dilicatezza ne'popoli colli   Decadenza delle belle arti. Del corso delle belle arti in Roma e nella moderna Continuazione. Del maggior estabilimenta del giudiziari opotere. mente  De progres sivi avanzamenti del la Sovranità per wieszo delGiudizj. De principj della giurisprudenza di barbari. Del Duello  Degli altrimodi ad opratine' d'ùinigiudizj. Della Tortura . Della legislazione di questi tempi. Dello stato della proprietà, e dell agricoltura in; Dello sviluppo della macchina, & del migliora; il potere giudiziario non venne negli eroici; e bara bari tempi esercitata da re . quest'ultimo periodo della barbarie. De divini giudiz].mento del costume, dello spirito, e dellelina gue. Dell'arti, e delle scienze dicorest'epoca, dell origine del Commercio . L'estinzione della indipendenza privatą, la liber: D e diversi elementi della città nità per Della Religione Ultimo Dell'esternecagioni locali,che suldivariopovera Dell'originedellaplebe,ede'suoidritti. 7wotere. 20 94 iebare Delle variecagioni dalle quali nascono i diversi governi, e primi eraniente dell"interne. Della educazione rà civile, la moderazione del gover formand l'essenziale coltura delle nazioni; Dell originedell'ospitalità, e come, e quanto ella confert al miglioramento del costume de popoli . leforzeed operazioni morali sorgono dala Come modificazione dellamacchina. la varia lore i ed al vas P. X. Secondo i varj climi nascono governi diversi. Delle varie specie della legge, e della legge ci vile . La leggenon togliela libertà, ma carentisce la vera idea della libertà civile . Della libertà politica.  Del clima . De climipiùvantaggiosi all'ingegno, CA Come la legge positiva possa nuocere alla libertà civile . Dellaleggeuniversale, edell'ordinecasi fisico, come morale, Della legge relativamente alla proprietà. no hanno influenza: Del rapporto della società colle potenze stranie. Della libertà, e delle cagioni, che la tolgono, Quali governi sieno per lor natura guerrieri ,e quali commercianti , Della passione dell'amore de popolicolti. Delle varie funzioni della sovranità , e delle varie forme degli stati. Di due generi distari, o conquistatori, o coma mercianti. Di un terzo genere di stato nel commerciante nd conquistatore . La moltiplicazione degli uomini a maggiore negli stari guerrieri, che ne commercianti. Partizione della legge civile , qualità delle Lego gi. Dellagiust:ripartizionedelepossessioni. Dello leggiagrarie dell'antiche repubbliche, e del la varia ripartizione de'poderi. Leggi , ed usi distruttivi della proprietà . Della moneta delle Finanze. Dello spirito e costume delle colte nazioni.  Della galanteria de tempi Cavalereschie. Dell arti di lusso de'popoli politi, Costumi , e carattere delle nazioni corrotte . Diversità della seconda barbarie delle nazioni dala laprima, è del novello stato selvaggio , Del civile corso delle nazioni di Europa . Dell'inondazione de barbari, e del risorgimento delloeuropea coltura seri e delle crisi, per mezzo delle quali si Dell'estrinseche morali cagioni, che turbano il naturaleedordinariocorsodelleNazioni pag. Della varia efficacia delle anzidette cagioni orientale Delle varie fisiche catastrofi. Delle differenti epoche delle varie fisiche cata Ragioni del Vico contra l'antichità e la Sapienza. Dell'antichissima coltura degli Egizie de' Caldei» De 'Caldei. strofi della terra Della contesa delle nazioni sulle loro antichità. Dellà successione di varie fisiche vicende  Del disperdimento degli uomini per mezzo delle naturali catastrofi  Delle morali cagioni attribuite dagli uomini igno ranti a'fisici fenomeni Delle diverse cagioni delle favoleDelle diverse affezioni degli uomini nel tempo delle crisi Delle crisi di fuoco -- continuazione dell'analisi degli effetti prodotti nello spirito dallo sconvolgimento del ce Della verosimiglianza del proposto sistema.   VIantichissime nazioni orientali. Del modo come sviluppossi l'uomo dalla terra Dello stato primiero della terra e degli uomini , e delle varie mutazioni sulla terra avvenute »Seconda età del mondo Originė degli uomini secondo il sistema delle . Sviluppo dell'anzidetta platonica dottrina sui due Della favola di Pandora. Dello spirito delle prime gentili religioni periodidelmondo. Prima età del mondo » 140 9 142 ed origine della secondo l'antichissima teologia Sviluppo dello spirito umano , ·religione   Dell'invenzione dell'arti,e degli usi giovevoli L'ordine della successione delle varie catastrofi Dello stato de popoli occidentali dopo 1°Atlantica catastrofe Del diluvio di Ogige , e di Deucalione Delle morali cagioni che diedero all'anzidetta favola l'origine,ed'altre favole eziandio porto. Ricapitolazione Diunaparticolarecrisidell'Italia alla vita si ritrova solo nella mitologia Dell'Atlantica catastrofe . che alla medesima catastrofe hanno rapDello stato degli uomini, che sopravvissero'alle vicende Del terzo stato della vita selvaggia . Delecagioni,chestrinserolasocietàfamigliare, Del vero principio motore degli uomini al vivere socie Della distinzione delle famiglie, o dell'origine della  Pag. 5 della natura .  yole .Del primo stato della vita selvaggia. Del secondo stato della vita selvaggiaDelle due specie de' bisogni fisici , e morali . nobiltà.   Dell'incremento dele famiglie, e dell'origine defa Dei varjdoveri, ediritti de’ compagni, coloni, eservi. Degli affidati, e de vassalli della mezza età. Paragone tra'compagnoni de'Gerinani,socj de Greci, eicavalierierranti degliultimi barbari tempi. Del quarto stato della vita selvaggia . L'impero domestico si continuò nelle prime barbare  Dell'anıropofagia, o sia delpasto delle carni umane . Ricapitolazione de diversistatidellavitaselvaggia.moli , e delle varie ior classi.  Della religione de' selvaggi . Della domestica religione di ciascuna famiglia .' Dell'origine dell'anzidenta religion domestica.  e ' . società . De costumi de'selvaggi. Del primo passo delle selvagge famiglie nel corso civile, ossia dell'origine de'vichi,ede'paghi. Dello stabilimento delle città , e del primo periodo delle Del secondo periodo delle barbare nazioni Dell'origine de tempj , e de'pubblici , e sacri con. viti. Chene tempjdegli Deisitenneroiprimi pubblicimi Dello stato della religione delle prime società . Dell influenza della religione in tutti gli affari de' baru Della sovranità della concione , o di coloro , che la componevano.  Del governo de primi Greci , litari consigli. Della Teocrazia. bari barbariche società. 1ell'idee degli antichi intorno alla monarchia. Della forma della Romana repubblica nel secondo periodo della barbarie, Del governo feudaledituttelebarbarenazioni. Di costuini, delgeniodiquestaetà,e della trasmi Continuazione de’ costumi di questa età della società.Dell'arti, e cognizioni di questa età. Del dritto della proprietd. pag. Í Dellasorgente dedritti ingenera le , e di quello della proprieta, Del progresso della proprietd, e dell'ori De'costumi, del genio di questa età, e del  Delle arri, e cognizioni di questa Del progresso delle barbare società , offia del terzo  Della forma della Romana Repubblica nel secondo Parlando Livio dell'elezione, che dove a farsi del re per LA MORTE DI ROMOLO, adopra sì, fatta espressione. Summa potestate populo perinissa. E soggiunge. Decreverunt enim (Senatores), ut cum populus jussisset, id sic ratum esset si patres auctores fierent. Quindi tu convocata la concione, e VENNE ELETTO NUMA. E l'istesso autore dell' elezione di TulloOstilio dice: regem populus jussit, patres auctores facti. I senatori, come si è detto altrove, fiebant auctures. Perchè tutte le cose prima eran proposte nel SENATO, indi alla concione recate. Auctor è l'inventore, il propo nitore , il principio , ed origine della cosa .periodo della barbarie . . questi furono i quiriti , cioè gli armati di asta : avvegnachè, come gli altri popoli barbari uella concione, ne’ comizi on differente affatto dal regno eroico fu il governo de’ primi Romani. ll re ad un SENATO prese deva, e con senatori prendera le deliberazioni, le quali nella grand'assemblea del popolo ricevevano la sanzione di legge. Il POTERE de' primi re di Roma era LIMITATO così, come quello di tutti i riegnanti de' tempi eroici. La sovrana dello stato era la concione,> che componeva sida que' capi delle tribù, e delle curie, I quali erano detti decuriones, e tribuni, che uniti votavano per le di loro curie, e tribù, come ne'parlamenti nostri I baroni rappresentavano le di loro terre , e città . E serva, E tal antico costume Virgilio dipinge negl’eroici compagni d'Enea . Ductores Teucrim primi, et delecta juventus Consilium summis regni de rebus habebant . Scant longis adnixi hastis, et scula tenentes. e poi per varj gradi , e dopo molto correr di tenipo alla libertà pervenne ,e tardi assai acqui stò il diritto alla magistratura. Prima ottenne di es Da più luoghi di Omero si ravvisa il costume medesimo de'Greci.E fu questo un generale costume di tutte le barba re genti adoprato nelle generali assemblee. Perché i barbari temendo ognora le sorprese de'nemici, stanno sempre in su l'armi, nè confidano la di loro sicurezza personale, anche tra' cittadini, alla legge, ma al di loro braccio soltanto,Tacito de' Germani:utturbaeplacuit,considuntarmati.Tum adne gotia,nec minus suepe ad convivia procedunt armari,Livio 1. de'Galli dice, In his nova, terribilisque speciesvisa est,quod armati -- ila mos gentis --  in concilium venerunt, Ovidio ci attesta l'istesso de' Sarmati, degli Umbrici Stobeo, radunavansi que' capi coll'asta alla mano , la qua le portavan per simbolo del loro impero, non che per la propria difesa. La plebe era tanto serva in Roma, quanto presso iGermani, I Galli, I Greci. La plebe non ha parte nella concione. Questo argomento fu dal nostro gran Vico ampiamente trattato. Vico sviluppa l'intero sistema del governo Romano, e dispiegando il corso della storia di quel popolo ha dimostrato, che per gran tempo in Roma la plebe fu dell'intutto ser affrancata , poi consegui il bonitario dominio, cioè l'utile, e dipendente dal diretto, che I nobili possedevano; quindi fece acquisto del perfetto,e compiuto dominio, detto quiritario, perchè fu pria de' soliquiriti, ossia de’ patrizj, e nobiliRomani; e finalmente ha voto nell'assemblea, e partecipe divenne della repubblica, che da rigida aristocrazia in popolare alla fin sicangia. Come nel prin Populus de’ Latini valse da principio , quanto “laos” de' Greci,che significa una tribù, una popolazione. Quindecim liberi homines populus est. Apuleius in Apol. E GIULIO CESARE dice nel de bello Gall. si quisant privatus, aut populus eorum decreto non stetit. Ove dinota “populus”, popolazione, tribù. Ma se “populus” da principio dinota una speciale popolazione, e tribù, nel progresso si prende tal voce per la radu nanza di tutte le tribù, che componeno la città. Ma venneno rappresentate queste tribù da' capi detti tribuni, nome che restò per dinotare militari magistrati, come tribuni milia Eum. Ma prima significa anche I civili, cio è I giudici, onde “Tribunal” si disse il luogo ove amministravasi giustizia. I Latini filosofi, che vennero in tempo, che ogni orma dell' antico stato e si perdut , ed e si colle cose cambiato il vampulus trasse il nome da “populus” pioppo . Perocchè questa popolazione radunavasi sotto di un pioppo quando di comune interesse trattavasi, secondochè in alcune terre del regno ancor oggi si usa, quando parlamentasi. E tal costume di radunare sotto degl’alberi il popolo è ben antico, e secondo la semplicità delle prime genti. Ateneo scrive, che sotto di un platano i primi re della Persia davan udienza a' litiganti, e decidevano le liti. E per avventura pocinio la plebe puo avere il diritto di suffragio ne'comizj, non avendo proprietà nè reale, nè personale? Tale fu ilcorso, che fece la romana repubblica, come quel valentuomo dimostra, non dissi mile da quelle dell'altre barbare nazioni. Egli è però vero, che un'intempestiva tirannide turbo per poco il corso regolare di quella città. I re presero in Roma sin dall'albore de'suoi giorni vantaggio “grandissimo su gl’altri prenci, e capi. Il popolo romano e più tosto un esercito, e la città un campo, e un militare alloggiamento, quella feroce, e marziale gente e sempre in guerra, eco me il lupo, verace emblema del suo genio nativo nutrivasi di sangue, e distruzione. Or se come ben anche Aristotile osserva parlando degl’eroici regni, era nella guerra maggiore il poter del re presso tut telebarbare nazioni,meraviglianonè,se il capitan dell'armi, il duce della guerra, i l usurpato una straordinaria potenza in Roma .Il po tere esecutivo sempre ne'tempi di guerra, come il mare nelle tempeste diffondesi sulla terra, guada gpa sul poter legislativo. Ma i re di Roma sforniti di straniera milizia in vanu tentarono ritenere colla  re lor delle parole, ricevendo la tradizione, che il popolone' cominciamenti di quella repubblica nell'assemblea radunato disponeva della pubbliche cose, s'ingannarono credendo, che la plebe ben anche quivi votasse. Nel libro 2. della scienza nuova avesse forza quel potere, che avean acquistato coll’autorità.Vennero discacciati da quella repubblica, ed ella ben tosto ri-entra nel suo ordinario cammino. De'giudizj nel secondo periodo della barbarie di Roma. Le due ispezioni della public aasemblea erano in Roma in questa second'epoca della barbarie la guerra esterna, e la persecuzione de’ ribelli cittadini. Ma le cose private, la personal difesa ,la particolar vendetta veniva per anche ai privati affidata. L'impero domestico conservava ilsuo vigore. I feroci padri di famiglia non cedevano ancora la di loro sovrana, e regia autorità, se non per quella parte che rimirava la pubblica difesa, onde veniva composto l'unico sociale legame. Ma rimaneva in tatta, ed illesa la di loro sovranità riguardo alle loro famiglie, e alla privata difesa , ed offesa. Viveano ancora nello stato di privata guerra. Il ferro decideva delle loro contese, e col privato braccio prendean rendetta delle private offese. Il popolo dunque, che radunavasi in Roma in quest'età nell'assemblea , era quella popolazione, o truppa de'servi, clienti, e compagni guidata dal suo capo, e il voto suo era quello delsuo signore che dovea sostenere, e difendere, ubbidire, e seguir nella guerra, da cui non formava persona diversa secondo le cose già dimostrate. Niun'altra nazione ci ha conservato monumenti più chiari dello stato della privata, e civile guerra del popolo romano. Il processo romano è la storia del duello, per mezzo di cui terminavano que' barbari abitatori dell'Aventino le loro contese, tutti gl’atti, e le formole di tal processo altro non che i legittimi atti di pace sostituiti a que' primi violenti modi . Quando la concione , ossia il governo cominciò a mischiarsi nelle private contese , a poco a poco il duello abolì , e cangiò il modo d i contrastare , rilasciando in tutto l'apparenza medesima, le formole, egli atti stessi: la guerra armata in legale combattimento fu tramutata. Secondo che altro vesi è deito, i riti, e le formole sono la storia dell'antichissima età delle nazioni. Cioc chè l'acutissimo Vico al proposito di alcune formole dell'antico processo romano osserva.  Sono. Ma il processo civile ci conserva le formole dell'antica barbarie, e non già il criminale. Il civile nacque ne'tempi alla barbarie più vicini. Più tardi  ha l'origine il giudizio criminale. I barbari soggettarono prima i loro averi all'arbitrio altrui, che le proprie persone. L'ultima, cui si rinunzia da costoro, fu la vendetta personale. Meno si sacrifica della naturale indipendenza, rimettendo nelle mani di un terzo i diritti della proprietà, che quelli della persona. Quindi i pubblici giudizii essendo sorti nel tempo della coltura, non serban gran vestigii dello stato primiero. Francesco Mario Pagano. Mario Pagano. Pagano. Keywords: eroe, massone, Italia si fara. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Pagano” – The Swimming-Pool Library.  

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