Grice e Montani: l’implicatura conversazionale e il
debito del segno – implicatura riflessiva -- filosofia italiana – Luigi
Speranza (Teramo). Flosofo italiano. Allievo di
Emilio Garroni, è Professore di Estetica alla Sapienza Roma, è stato Directeur
d'Études Associé presso all'EHESS di Parigi e ha insegnato Estetica al Centro
sperimentale di cinematografia di Roma. La sua ricerca si concentra oggi
principalmente sui temi di filosofia della tecnica. Allievo di Emilio
Garroni, per M. l'estetica non va considerata come filosofia dell'arte, ma come
una teoria della sensibilità umana, che ha la peculiarità di essere aperta agli
stimoli del mondo esterno. La riflessione di M. si snoda in diversi passaggi e
attraverso il confronto con alcuni dei protagonisti della filosofia, della
linguistica, della semiotica e della teoria del cinema del Novecento, avendo
sempre come punto di riferimento la filosofia critica di Kant. Pensiero
Ermeneutica e filosofia critica. Pubblica Il debito del linguaggio, in cui,
partendo dal confronto con le teorie strutturaliste, in particolare quelle di
Jakobson e Mukarovsky, mostra come la questione del significato del testo
poetico non possa essere risolta mediante l'individuazione del codice
linguistico o semiotico di riferimento, ma rimandi ad una condizione estetica
della significazione. Questo tema viene ulteriormente approfondito in Estetica
ed ermeneutica. Prendendo le mosse dalla filosofia critica kantiana, propone di
ripensare la verità nel senso heideggeriano dell’ “a-letheia”, del
“dis-velamento” dell'essere come una situazione ermeneutica strettamente
legata all'effettiva esperienza del soggetto, seguendo la rilettura della
filosofia di Heidegger proposta da Gadamer.La formazione e il pensiero di M.
sono stati segnati dal suo interesse per il cinema e in particolare per Vertov
e Ėjzenštejn. Di entrambi ha curato l'edizione
degli scritti. Nel testo “L'immaginazione narrative” (Guerini)
coniuga l'interesse per il cinema con quello più strettamente filosofico per il
tema dell'immaginazione. Propone di considerare l'immaginazione nei termini in
cui, in Tempo e racconto, Ricœur parla della narrazione, ovvero come di un
processo di “rifigurazione” dell'esperienza del tempo da parte dell'uomo. Per
Ricoeur la narrazione ha il potere di far fare al lettore esperienza di un
tempo propriamente umano. Montani fa propria la tesi di Ricoeur, applicandola
però, all'ambito della narrazione cinematografica. M. ritiene che il territorio
dell'immaginazione in cui lavora il cinema sia quello dell'intreccio tra
finzione e testimonianza, tra la costruzione dell'intreccio narrativo e la
documentazione del reale. La trasformazione dell'esperienza del tempo avviene, così,
ad un livello più profondo e creativo. Tecnica ed estetica Con Bioestetica
si inaugura la fase più recente del pensiero di M., dedicata
all'approfondimento del rapporto tra tecnica e estetica. Attraverso il
paradigma della bioestetica M. propone di leggere i fenomeni di biopotere che
caratterizzano l'epoca contemporanea a partire dalla loro natura innanzitutto
tecnica ed estetica, cioè a partire dal fatto che la sensibilità dell'essere
umano viene sempre più orientata ed organizzata tecnicamente. Il biopotere
consiste proprio nella capacità di canalizzare la sensibilità umana. In
L'immaginazione intermediale Montani prende in analisi i modi in cui il cinema
risponde alle forme di anestetizzazione. Prendendo le mosse dalla spettacolarizzazione
della politica emersa in seguito all'attentato delle Torri Gemelle,
Montani introduce il concetto di "autenticazione dell'immagine",
che non consiste nell'accertamento del referente fattuale dell'immagine (il
vero, il reale) ma nella rigenerazione di un orizzonte di senso condiviso, la
capacità di riferimento dell'esperienza e del linguaggio, in un'epoca
caratterizzata da crescenti fenomeni di “indifferenza referenziale” La
riflessione sul rapporto tra estetica e tecnica continua in “Tecnologie della
sensibilità”, in cui viene teorizzata l'esistenza di una terza funzione
dell'immaginazione: accanto a quella produttiva e riproduttiva vi è una
funzione inter-attiva. L'immaginazione inter-attiva diventa il paradigma
attraverso cui leggere l'epoca contemporanea, attraversata profondamente da
fenomeni dell'inter-attività digitale e dalla proliferazione di ambienti
virtuali. Saggi: “Il debito del linguaggio: l'auto-riflessività nel discorso,”
– Grice: “There is the ‘debito’ and there is the ‘credito’ or ‘price’ of
semiosis, too!” -- Marsilio, Venezia; -- Grice: “Actually, Montani uses
‘aesthetic self-reflection,’ using ‘aesthetic’ etymologically, as per what he
calls ‘ermeneutica sensibile’ -- Fuori
campo: studi sul cinema e l'estetica, Quattroventi, Urbino; Estetica ed
ermeneutica: senso, contingenza, verità, Laterza, Roma); L'immaginazione narrativa: il racconto del
cinema oltre i confini dello spazio letterario, Guerini, Milano); Arte e verità
dall'antichità alla filosofia contemporanea: un'introduzione all'estetica,
Laterza, Roma); L'estetica contemporanea: il destino delle arti nella tarda
modernià, Carocci, Roma; Lo stato
dell'arte: l'esperienza estetica; Carboni e M., Laterza, Roma); Bioestetica:
senso comune, tecnica e arte” (Carocci, Roma; L'immaginazione intermediale:
perlustrare, ri-figurare, testimoniare il mondo visibile, Laterza, Roma); Tecnologie
della sensibilità. Estetica e immaginazione interattiva, Cortina, Milano. M.,
Il senso, Rai Scuola, su raiscuola.rai.
I percorsi dell'immaginazione. Studi in onore di M., Pellegrini, Censi,
Cine-occhi e cine-pugni: due modi di intendere il cinema, su Nazione
Indiana, L'immaginazione estatica.
Estetica, tecnica e biopolitica, su giornaledifilosofia.net. 2 lAlessandra
Campo, Biopolitica come an-estetizzazione. Il significato estetico della
biopolitica, su sintesidialettica. Montani, L'immaginazione intermediale,
Laterza, , M., L'immaginazione intermediale, Laterza, Anna Li Vigni, Gli
occhiali per immaginare, Il Sole 24 Ore. La vita immersa nell’estetica del
virtuale, su ilmanifesto. Pietro Montani. Montani. Keywords: il debito del
segno, Narciso e la reflexione. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Montani” – The
Swimming-Pool Library.
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