Grice e Pezzella: Cesare deve morire
– l’implicatura conversazionale – filosofia italiana – Luigi Speranza (Napoli). Filosofo italiano. Grice:
“I like Pezzella – His “La memoria del possibile” would make Benjamin think
twice! – and I do not mean HIS Benjamin, but mine!” Si laurea a Pisa con una
tesi su Benjamin. Presso la Scuola Normale Superiore diviene ricercatore di
ruolo. Collabora a un seminario con Derrida. Consegue sotto la tutela di Marin
il doctorat a Parigi (Grice: “the reason why which few consider him Italian!”) e
il DEA in Réalisation cinématographique seguendo i corsi diretti dal
documentarista Rouch a Nanterre. Insegna estetica ed estetica del cinema. Tenne
un seminario a Parigi in collaborazione con Michaud. È redattore della rivista
Altra-parola e collabora col centro per la riforma dello stato a Firenze. La
filosofia di Benjamin e quella di Debord sono punti di riferimento della sua
propria. Studia la persistenza delle forme del mito all’interno della modernità
-- e in tal senso si occupa di Bachofen, introducendo Il simbolismo funerario
degl’antichi, col sostegno del Warburg Institut di Londra. L’intersezione tra
mondo mitico e modernità estrema lo porta a interessarsi della poesia e del
pensiero di Hölderlin e della scuola di Francoforte. Vicino alla tradizione della
filosofia dialettica, apprezza soprattutto la versione esistenziale che ne viene
data nella filosofia dopo i seminari di Kojève su Hegel. Di Benjamin considera
soprattutto la polarità tra immagine di sogno e immagine dialettica, che
utilizza come strumento interpretativo di opere cinematografiche e letterarie
(cfr. La memoria del possibile e Insorgenze). Per P., lo spettacolo –nella
formulazione teorica che ne da Debord -- è la forma di vita dominante del
capitalismo, in particolare della sua industria culturale e del cinema. Secondo
la terminologia usata nel saggio su estetica del cinema, distingue lo stereotipo
spettacolare dalla forma critico-espressive. Si è interessato all’intersezione
fra tematiche politiche e psicoanalitiche: la dialettica del riconoscimento, la
formazione della soggettività nel capitalismo, l’incidenza dei traumi storici
collettivi sulla psiche individuale -- cfr. il saggio sulla voce minima. Esplora
la filosofia politica d’Abensour, con cui condivide la rivalutazione del
pensiero utopico e la rivalutazione del socialismo come prospettiva politica
alternativa al populismo. Collabora alla redazione e all’edizione dei volumi di
Altro Novecento. Comunismo eretico e pensiero critico, per conto della
Fondazione Micheletti di Brescia. Altri saggi: “L'immagine dialettica” (ETS,
Pisa); “Il tragico” (Il Mulino, Bologna); “Conversazione di Narcisso con
Narcisso – Conversazione con me” (Manifesto,
Roma); “Il volto di Marilyn” (Manifesto, Roma); “La memoria del possibile”
(Jaca, Milano); “Estetica del cinema” (Mulino, Bologna); “Insorgenza” (Jaca, Milano,
“Le nubi di Bor” (Zona, Arezzo); “La voce minima. Trauma e memoria storica” (Manifesto,
Roma); “Altrenapoli” (Rosemberg, Torino”; “I fantasmi” (Cattedrale, Ancona); “Il
volto dell’altro”; “L’ospite ingrate” (Quodlibet, Macerata); “I corpi del potere”
(Jaca, Milano); “Repubblica”; “Il bene
comune” (Il Ponte); “Gli spettri del capitale” (Il Ponte); “Il tempo del possible”;
“Attualità della Comune di Parigi” (Il Ponte); Utopia e insorgenza. Per Abensour”;
“Altraparola, Micheletti, Brescia); Alle frontiere del capitale. Comunismo
eretico e pensiero critico, Jaca, Milano. Pezzella. Keywords: Cesare deve
morire, Narcisso, “conversations with myself”, Antonino, nubi di Bor, Freud,
Narcissismus -- Refs.: Luigi Speranza: “Grice, Pezzella, Benjamin and Benjamin:
la memoria del possibile,” Villa Grice – The Swimming-Pool Library.
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