La lettera e lo spirito della legge non è il suo ultimo libro. Nel 1997 pubblica La democrazia nel XXI secolo, un vigoroso pamphlet nel quale viene valorizzata la libertà dell'individuo nella nuova democrazia di massa, caratterizzata dal circuito sempre più vasto e più rapido delle informazioni e della globalizzazione degli interessi politici ed econo- sentato poi a Roma nell'ottobre del 2000. Fu quasi un simbolico ritorno alla sua terra di Sicilia. Questo lavoro "stravagante", altri ce ne sono, dimostra e conferma che mio padre fu un eclettico. Era una critica che gli veniva mossa; e invero non ne capisco il perché se intesa in senso negativo, perché al contrario eclettico vuol dire avere molteplicità di interessi. Ciò che conta è che tali interessi vengano coltivati, studiati e acquisiti bene: in tal maniera la ecletticità è un fattore positivo come è naturale che sia in tutte le integrazioni e addizioni di saperi. Verrebbe anzi da dire che il suo cd. eclettismo è paragonabile a quello in archi-tettura, che definisce lo stile nato dalla mescolanza dei migliori stilemi ripresi da diversi movimenti architettonici, storici e anche esoticis. Il suo eclettismo siè manifestato nella capacità di sapere spaziare in molti campi del sapere, attraverso una notevole messe di pubblicazioni non solo giuridiche ma storiche, filosofiche, sociologiche e anche lettera-rie, oltre a una intensa attività come opinionista di diversi quotidiani 39. Come è stato scritto: «Dagli amici e dagli allievi Vittorio Frosini sarà sempre ricordato come Maestro di filosofia e di diritto e, ancor di più, come l'umanista che, immergendosi nel flusso della vita, seppe com-prendere e amare ogni manifestazione di intelligenza e di sensibilità» G. TOMASI DI LAMPEDUSA, Il Gattopardo, riduzione teatrale di Vittorio Frosini, Roma, Bulzoni, 2000; l'amore per la Sicilia, sempre vivo e mai interrotto, lo manifestò anche con un libretto: V. FroSiNI, Ideario siciliano, Palermo, Sellerio, 1988. Valorizzano l'eclettismo di mio padre, ritenendolo senz'altro un merito che lo aiu-tò, tra l'altro, a essere precursore in diversi campi, E. PATTARO, La filosofia del diritto di fronte all'informatica giuridica, in A. JELLAMO, F. RICCOBONO (a cura di), In ricordo di Vittorio Frosini, cit., 25 ss., e A. Punzi, La tolleranza dell'eclettico. Vittorio Frosini sui lumi e le ombre (del pensiero risorgimentale come di quello cristiano), in Riv. int. fil dir., n. 1-2/2019, 121 ss. Per una conferma, v. la raccolta: R. RUSSANO (a cura di), Vittorio Frosini Bibliografia degli scritti (1941-1993), Milano, Giuffrè, 1994. Fu collaboratore de La Sicilia, poi del Corriere della sera (sotto la direzione di Giovanni Spadolini), del Il Giornale nuovo (sotto la direzione di Indro Montanelli) e del Il Tempo (sotto la direzione di Gianni Letta). F. RIcCOBONo, Vittorio Frosini, in Riv. int. fil. dir., n. 4/2001, 534. Dopo la laurea pisana e quella catanese, continua il peregrinag-gio per la formazione accademica: nel 1950, va a specializzarsi, come Ph.D., in Political Science e Jurisprudence all'Università di Oxford, a seguito della vittoria di una borsa di studio del British Council, ottenuta insieme ai giovani "virgulti" Serio Galeotti e Pietro Rescigno. Da allora, con entrambi, si salderà una forte e sincera amicizia di tutta una vita. Ospite del Magdalen College di Oxford, lavora a una tesi sull'obbligazione politica, sotto la guida di John Mabbot, e frequenta Herber Hart, allora Lecturer in Philosophy 1 Si lega anche a Salvador de Madariaga, l'esule politico spagnolo e docente di letteratura spagnola a Oxford e ad Alessandro Passerin d'Entréves, il filosofo della politica torinese in quel periodo professore di Italian Studies". Gli anni oxo-niensi gli rimarranno sempre nel cuore e spesso amava rievocarli con storie e aneddoti. Non mancava mai alla cena annuale degli ex allievi del College (indossando rigorosamente la cravatta del College) e divenne socio dello esclusivo Oxford and Cambridge Club, nella cui foresteria, con sede a Pall Mall, alloggiava ogni qualvolta andava a Londra. Nel 1952 torna in Italia e inizia la collaborazione a Il Mondo di Mario Pannunzio Un mondo al quale rimarrà sempre legato nei ricordi e nella condivisione degli ideali liberaldemocratici13. Alle «care ombre» di Mario Pannunzio, Carlo Antoni, Vitaliano Brancati, Nicolò Carandini, Nicola Chiaromonte, Vittorio de Caprariis, dedicherà, «in segno di grata memoria», un suo libro 14.10 Il lavoro di tesi, anticipato in vari articoli, verrà pubblicato, ulteriormente svilup-pato, diversi anni dopo come libro: V. FRoSINI, La ragione dello Stato. Studi sul pensiero politi- primo lito pubbicato in fala: 1LA. Mart, Contributi al analist de Airto, a Cara dai Fro- sini, Milano, Giuffrè, 1964. V. FROSINI, Potrait of Salvador de Madariaga, in H. BRUGMANS ET R. MARTINEZ NADAL (a cura di), Liber Amicorum Salvador de Madariaga, Bruges, De Tempel, 1966, 97 ss.; V. FROSINI, Alessandro Passerin d'Entréves (1902-1985), in Riv. int. fil dir., n. 2/1986 (ora in IdEM, La coscienza giuridica, cit., 203 ss.). 12 Una cospicua serie di articoli apparsi su quel giornale, vennero raccolti in IDEM, "Il Mondo" e l'eredità del Risorgimento, pres. di E. Sciacca, Acireale, ed. Bonanno, 198%. 1 Sul punto, E. ScIAccA, Vittorio Frosini scrittore politico, in Aa. Vv., Liber Amicorum in onore di Vittorio Frosini, vol. I, cit., 1 ss. e A. JeLLamo, Vittorio Frosini e la tradizione liberale, in Ri int. do n io 019, 15 Valga altresi quale testimonianzo i daglione" Mar nelli, Rubbettino, 2015, 521 ss. 14 V. FROSINI, Costituzione e società civile, Milano, Comunità, 1975 (II ed., 1977).
Tuesday, October 29, 2024
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