Nel 1939, infine, vide le stampe a Buenos Aires il progetto del padre Antonio da Monterosso,
denominato Neolatinus.I casi fin qui esaminati non esauriscono la moltitudine di quelli che videro realmente la luce: si ricordino pertanto anche i contributi di Tommaso Valperga di Caluso (grammatica universale,
1800), Alberto Rovere (proposta del provenzale come lingua internazionale, 1889), S. Consoli (Lingua nazionale della terra, 1925), A. Portalupi (Sten.ling, 1931), Angelo Faccioli (Lingue de nazioni e lingua universale), Gaj Magli (Antibabele, 1950), Carlo Allioni e Ernesto Boella (999
Cod.: codice di corrispondenza amichevole internazionale, 1956), J. Herpitt (Niuspik, 1956), Ilio Calabresi (Omnilingua, 1957), Emanuele Argenteri (Lingua Euratlantica, 1963), Hugo Pellegrini (Grammatica de lingua italiane semplificate, 1971), Primo Ciarlantini (Metodo tachigrafico, 1981). I progetti ivi citati non sono stati esaminati perché le informazioni che li concernono sono, per ora,
di difficile reperimento.
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