Powered By Blogger

Welcome to Villa Speranza.

Welcome to Villa Speranza.

Search This Blog

Translate

Monday, October 28, 2024

Grice e Richeri

 Richeri Nel 1761 apparve nel terzo numero della rivista Mélanges de philosophie et de mathématique de la Société Royale de Turin l'articolo «Algebrae philosophicae in usum artis inveniendi specimen primum» dell'avvocato, filosofo e naturalista piemontese Ludovico Richeri, dove egli presenta in una ventina di pagine il suo progetto di lingua filosofica di rigore matematico, cui diede il nome di Sciagrafia."Ludovico Ignazio Richeri nacque nel 1723 a La Morra e morì nel 1799 a Torino. Dal 1760 fu socio nazionale

dell'Accademia delle Scienze di Torino. Nell'articolo lo studioso espone i metodi per associare dei caratteri astratti, di forma piuttosto semplice, a una ristretta rosa di significati, così come si fa nell'algebra - e in questo dimostra di conoscere le teorie combinatorie di Leibniz -, creando un metodo che permette di trattare della scienza metafisica secondo un sistema universalmente comprensibile.

Nelle prime pagine dello scritto egli distingue lo scibile nelle categorie seguenti:



l'impossibile, il contraddittorio, l'impossibilità, la contraddizione;

-


il possibile, la possibilità, la contraddizione non pura;

-

U

il qualcosa, la cosa, la realtà in senso lato;


n

il nulla, il negativo, la negazione strettamente intesa;

-

S

il determinato (suddiviso ulteriormente in segni che indicano il significato di



affermativo/positivo e negativo) e la determinazione (positiva e negativa);

-


l'indeterminato;



-Co il determinabile (positivo e negativo), la determinabilità (positiva e negativa):

-


l'indeterminabile;



il necessario (positivo e negativo), la necessità;



CO il contingente e la contingenza;

il mutabile (positivo e negativo), la mutevolezza (positiva e negativa);

- S l'immutabile, l'immutabilità;+2

e, come si vede, associa a ciascuna di queste un segno che lo determini. Il discorso filosofico è allora dato dalla composizione di questi caratteri e di altri simboli (di cui qui non si sono riportati che i primi esempi) che permettono di esprimere non tanto il significato degli oggetti in sé (rappresentati dalla parola latina corrispondente), quanto piuttosto i rapporti tra gli stessi.

Si rende noto al lettore che in realtà Richeri aveva già percorso la via dell'invenzione linguistica circa dieci anni prima, nel 1750, quando pubblicò l'Alfabeto della natura e dell'arte, progetto di

pasigrafia empirica.



Ludovico Ignazio Richeri.

No comments:

Post a Comment