Grice e Pennisi: blityri, o dello
spirito nazionale – filosofia dell’isola – filosofia della sicilia – filosofia
siciliana – filosofia italiana -- Luigi Speranza (Catania). Filosofo italiano. Grice: “I like Pennisi’s irreverent
tone – typically Italian! – to evolution – and especially evolution of
language. By obsessing with linguistic tokens, we have lost our capacity to
mean otherwise than non-naturally!” Grice: “His metaphor of ‘the price of
lingo’ is very apt – we win, we lose!” – Grice: “Pennisi is a Griceian at heart
in that in his study of both schizo ad paranoic (both psychotic) systems of
communication, he focus on what he and I call the ‘adequazione pragmatica,’
i.e. the ability or competence, to irritate Chomsky, to implicate!”
Dirigge il Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagoche e degli
Studi Culturali a Messina, presso cui è titolare della cattedra di filosofia
del linguaggio. I suoi interessi riguardano prevalentemente la psicopatologia
del linguaggio e, più in generale, la relazione tra linguaggio, evoluzione e
cognizione umana. Consegue la laurea in Lettere Moderne presso la Facoltà
di Lettere e Filosofia a Catania con una
tesi dal titolo “I presupposti ideologici della teoria della storia linguistica
di B. TERRACINI,” sotto la guida di PIPARO.
Vince il concorso libero per ricercatore e svolge la carica presso l'Istituto di
Filosofia della Facoltà di Magistero dell'Messina. Diventa professore associato
di filosofia del linguaggio nella Facoltà di Magistero di Messina. Vince la
procedura di valutazione per l'ordinariato--
è direttore del Dipartimento di Scienze cognitive e della formazione
della Facoltà di Scienze della Formazione e preside presso la stessa Facoltà.
-- è coordinatore del Collegio di Dottorato in Scienze cognitive
dell'Messina. Aree di ricerca Psicopatologia del linguaggio. L'ipotesi di
base per l'analisi del linguaggio psicopatologico parte da un confronto
sistematico tra il linguaggio psicotico nelle sue due declinazioni più
significativequella schizofrenica e quella paranoica con il linguaggio tipico
delle patologie cerebrali e con quello caratteristico dei soggetti normali. La
tesi di P. è che i soggetti psicotici, a differenza di quelli con deficit
cerebrali, non mostrino difficoltà visibili dal punto di vista
dell’articolazione fonica, della proprietà lessicale o della capacità
sintattica e semantica, ma che invece la cifra elettiva del loro linguaggio
consista in un depauperamento della complessità dei significati. Questo
impoverimento della dimensione della complessità si manifesta nella
schizofrenia con un linguaggio privato e pragmaticamente inadeguato, e nella
paranoia con un unico tema delirante che riassume e congela tutto il destino
del soggetto. La psicopatologia del linguaggio rappresenta inoltre una delle
sfide più difficili per le scienze cognitive, in quanto le psicosi, tra tutte
la schizofrenia, sembrano a tutt’oggi resistere ad ogni tentativo di
spiegazione neuroscientifica. Nella sua impostazionei, il linguaggio può essere
considerato una forma di tecnologia corporea. Il linguaggio è, in particolare,
la tecnologia specie-specifica di Homo sapiens che ne ha caratterizzato l'adattamento
a tal punto da rischiare di minacciarne l'esistenza. La cognitività linguistica
del Sapiens, infatti, modificando profondamente le regole stesse
dell'evoluzione biologica se da un lato ci ha consentito di essere i dominatori
naturali dell'intero pianeta, dall'altro è "ciò che beffardamente ci
avvicina alla fine, il messaggero della nostra imminente estinzione. In
continuità con le tesi sul linguaggio, propone un nuovo concetto di bio-politica,
in antitesi con il concetto sviluppato da Foucault. In particolare, propone di
investigare i fenomeni sociali e politici mediante la comprensione delle
dinamiche naturali che li sottendono. L'errore di Platone è, nel sistema di
idee proposto da P., l'idea di poter ingegnerizzare la società e di poterme
controllare ogni possibile esito. Ancora una volta, tale illusione è data dal
linguaggio e dalla razionalità linguistica che contraddistingue Homo sapiens.
Accadimenti come le crisi economicheal pari di altri fenomeni
socio-politicipossono essere compresi solo se si indagano i fenomeni naturali
che ne stabiliscono le dinamiche, come ad esempio i flussi migratori e la riproduzione. Altre
opere: “L'errore di Platone – biopolitca, linguaggio, e diritti civile in tempo
di crisi” (Bologna, Mulino); “Il prezzo del linguaggio” (Bologna, Mulino); “L’isola
timida: Forme di vita nella Sicilia che cambia” (Roma, Squilibri); “Le scienze
cognitive del linguaggio” (Bologna, Mulino); “Scienze cognitive e patologie del
linguaggio” (Bologna, Mulino); “Segni di luce” (Mannelli, Rubbettino). “Psicopatologia
del linguaggio: storia, analisi, filosofie della mente” (Roma, Carocci); “Le
lingue utole: le patologie del linguaggio fra teoria e storia” (Roma, Nuova
Italia Scientifica); "La tecnologia del linguaggio tra passato e presente,
in Blityri, Pisa, ETS, Pievani, Linguaggio, proprio tu, ci tradirai. Eugeni,
Per una biopolitica a-moderna. Il pensiero del potere in Kubrick oltre, in Le
ragioni della natura” (Messina, Corisco, Piparo, Mauro, Eco. Dip. Scienze
cognitive, psic., ped. su unime. Pennisi. Keywords: filosofia dell’isola,
filosofia della sicilia, filosofia siciliana, cariddi, capo peloro, blityri. Refs.:
Luigi Speranza, “Grice e Pennisi” – The Swimming-Pool Library.
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