Grice e Fineschi: la ragione conversaszionale e l’implicatura
conversazionale -- eroticologico, filologico – l’amore – scuola di Siena –
filosofia sienese – filosofia toscana -- filosofia italiana – Luigi Speranza (Siena). Filosofo sienese. Filosofo toscano. Filosofo italiano.
Siena, Toscana. Grice: “Fineschi shows how COMPLEX Marx’s theory of cooperation
is!” -- Grice: “I like Fineschi; when at
Harvard I played with ‘cooperation’ I didn’t really know what I was talking
about! Fineschi does! He calls me a Marxist – and that’s why I dubbed my
ontological occam’s razor as ‘ontological marxism’!” Studia a Siena sotto Mazzone con “Marx rivisitato”. Per
il suo dottorato, svoltosi sotto Domanico a Palermo, si occupa del rapporto
Marx-Hegel. Ha vinto la prima edizione del premio David-Rjazanov-Preises. Altre
opere: “Ripartire da Marx. Processo storico ed economia politica nella teoria
del “capitale”, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici La Città del Sole,
Napoli); “Marx: rivisitazioni e prospettive, Mimesis, Milano (Itinerari
filosofici) “Marx e Hegel. Contributi a una relectura” (Carocci, Roma); “Un
nuovo Marx. Filologia e interpretazione dopo la nuova edizione storico critica”
Carocci editore, Roma). Wikipedia Ricerca Al di là del principio di
piacere saggio di Freud. Al di là del principio di piacere Titolo
originaleJenseits des Lustprinzips Freud Jenseits des Lustprinzips. djvu Freud
1ª ed. Originale GenereSaggio Sottogenere Psicoanalisi Lingua originale tedesco
Al di là del principio di piacere (tedesco: Jenseits des Lustprinzips) è un
saggio di Sigmund Freud pubblicato nel 1920, incentrato sui temi dell'Eros e
del Thanatos, ovvero rispettivamente la "pulsione di vita" e la
"pulsione di morte" (Todestrieb[e]). Giuditta II di
Gustav Klimt, Venezia, Galleria internazionale d'arte moderna.[1] Achille
sorregge Pentesilea dopo averla colpita a morte, una delle leggende fiorite
sull'episodio vuole che l'eroe se ne innamori proprio in questo momento.
Bassorilievo dal tempio di Afrodite a Afrodisia Il dualismo di EmpedocleModifica
Freud formula il conflitto psicologico in termini dualistici fin dai suoi primi
scritti, ma è solo in questo testo che egli presenta un simile conflitto
mediante concetti desunti dal pensiero di Empedocle, il quale parla d'un
dissidio cosmico fra i princìpi o forze di Amore (o Amicizia) e Odio (o
Discordia). GIRGENTI (si veda) si presenta come una figura fra le più
eminenti e singolari della storia della civiltà siciliana. Il nostro interesse
si accentra su quella dottrina di GIRGENTI (si veda) che si avvicina talmente
alla dottrina psicoanalitica delle pulsioni, da indurci nella tentazione di
affermare che le due dottrine sarebbero identiche se non fosse per un'unica
differenza: quella del filosofo greco è una fantasia cosmica, la nostra aspira
più modestamente a una validità biologica. I due principi fondamentali di GIRGENTI
(si veda) – philìa (amore, amicizia) e neikos(discordia, odio) – sia per il
nome che per la funzione che assolvono, sono la stessa cosa delle nostre due
pulsioni originarie Eros e Distruzione.» Il nome di Eros deriva da quello della
divinità greca dell'amore, e tende a creare organizzazioni della realtà sempre
più complesse o armonizzate, [mentre] Thanatos tende a far tornare il vivente a
una forma d'esistenza inorganica. Queste sono pulsioni. Eros rappresenta per
Freud la pulsione alla vita, mentre Thanatos quella della distruzione. Qualora
l'autodistruzione diventasse oggetto di malattia però Thanatos diviene il nome
del conflitto che si crea tra energia negativa (autodistruzione) e positiva (la
rabbia del Thanatos viene utilizzata per distruggere la malattia stessa). Freud
riscontra anche in un altro filosofo, questa volta contemporaneo,
un'anticipazione della sua scoperta: "E ora le pulsioni nelle quali
crediamo si dividono in due gruppi: quelle erotiche, che vogliono convogliare
la sostanza vivente in unità sempre più grandi, e le pulsioni di morte, che si
oppongono a questa tendenza e riconducono ciò che è vivente allo stato
inorganico. Dall'azione congiunta e opposta di entrambe scaturiscono i fenomeni
della vita, ai quali mette fine la morte. Forse scrollerete le spalle: 'Questa
non è scienza della natura, è filosofia, la filosofia di Schopenhauer'. E
perché mai, Signore e Signori, un audace pensatore non dovrebbe aver intuito
ciò che una spassionata, faticosa e dettagliata ricerca è in grado di
convalidare?" Thanatos non compare negli scritti di Freud, ma egli, a
quanto riferisce Jones, l'avrebbe talvolta usato nella conversazione. L'uso nel
linguaggio psicoanalitico è probabilmente dovuto a Federn. Spielrein e Low Su
esplicita influenza di Sabina Nikolaevna Špil'rejn, citata in nota nel libro
del 1920,per Freud Thanatos segnala il desiderio di concludere la sofferenza
della vita e tornare al riposo, alla tomba. Concetto che non deve essere
confuso con quello di destrudo, vale a dire con l'energia della distruzione
(che si oppone alla libido). Thanatos è il principio di costanza,[9]
accennato fin dal capitolo sette de L'interpretazione dei sogni e che adesso,
sotto l'influsso del pensiero di Schopenhauer,[10] diventa identico al
principio del Nirvana proposto da Low: le eccitazioni della mente, del
cervello, dell'"apparato psichico" non vengono più solo sgomberate,
tenute costanti al più basso livello possibile, bensì estinte, eliminate sino
al grado zero della realtà inanimata. Freud sostiene che nella vita psichica
esiste davvero una coazione a ripetere la quale si afferma anche a prescindere
dal principio di piacere. Sulla falsariga del motto errare humanum est,
perseverare autem diabolicum, essa viene definita per quattro volte demoniaca. Vi
sono individui che nella loro vita ripetono sempre, senza correggersi, le
medesime reazioni a loro danno, o che sembrano addirittura perseguitati da un
destino inesorabile, mentre un più attento esame rivela che essi stessi si
creano inconsapevolmente con le loro mani questo destino. In tal caso
attribuiamo alla coazione a ripetere un carattere demoniaco" La coazione a
ripetere è riscontrabile anche nella nevrosi traumatica dei reduci della prima
guerra mondialeoppure di chi tende a rivivere o reinterpretare gli eventi più
violenti. Freud collocò la coazione a ripetere fra i sintomi della
nevrosi: si ripete il sintomo nevrotico invece di ricordare, si ripete per non
ricordare, con quello che Freud chiama «l'eterno ritorno dell'uguale. Per la
relazione tra pulsione e coazione a ripetere, Freud notò che le coazioni
tendono come la pulsione a una ripetizione assoluta e atemporale, mai
definitivamente appagata, e che tendono a sparire quando un fatto viene
riportato a conoscenza del paziente. Dalla rimozione di una pulsione (a muoversi
ovvero a ricordare un fatto doloroso o traumatico), la coazione a ripetere trae
l'energia per imporsi sulla volontà cosciente dell'Io. La coazione a ripetere
diventa il punto di partenza della terapia psicoanalitica. Occorre ricordare
per non ripetere gli errori del passato, gli stessi dubbi e conflitti per tutta
la vita, in amore, in amicizia, nel lavoro. Freud rileva questa coazione
anche nelle circostanze più ordinarie e naturali, persino nel gioco dei bambini
come quello con il rocchetto usato dal suo piccolo nipote di diciotto mesi. Il
bimbo, lanciando il rocchetto lontano da sé, simboleggia la perdita della madre
e, ritraendo il rocchetto a sé, rappresenta il ritorno della madre. Imparerebbe
così a padroneggiare l'assenza materna attraverso un duplice movimento, che è
sempre seguito dalla vocalizzazione di un "oooo..." (ted. fort,
«via!»), quando il rocchetto è lontano, e da un "da" (ted. da,
«Eccolo!»), quando il rocchetto è di nuovo vicino. Dopo l'esposizione d'una
serie di ipotesi (in particolare l'idea che ogni individuo ripete le esperienze
traumatiche per riprendere il controllo e limitarne l'effetto dopo il fatto),
Freud considera l'esistenza di un essenziale desiderio o pulsione di morte,
riferendosi al bisogno intrinseco di morire che ha ogni essere vivente. Gl’organismi,
secondo quest'idea, tendono a tornare a uno stato preorganico, inanimato – ma
vogliono farlo in un modo personale, intimo. In definitiva, «sembrerebbe
proprio che il principio di piacere si ponga al servizio delle pulsioni di
morte. A questo punto sorgono innumerevoli altri quesiti cui non siamo in grado
attualmente di dare una risposta. Dobbiamo aver pazienza e attendere che si
presentino nuovi strumenti e nuove occasioni di ricerca. E dobbiamo esser
disposti altresì ad abbandonare una strada che abbiamo seguito per un certo
periodo se essa, a quanto pare, non porta a nulla di buono. Solo quei credenti
che pretendono che la scienza sostituisca il catechismo a cui hanno rinunciato
se la prenderanno con il ricercatore che sviluppa o addirittura muta le proprie
opinioni. Uno psicoanalista con competenze pure di antropologia filosofica come
Sciacchitano sostiene che «a vera psicoanalisi fu il frutto tardivo
dell'attività teoretica di Freud. Bisogna aspettare la svolta degli anni Venti,
con l'invenzione della pulsione di morte, per parlare di vera e propria
psicoanalisi. Essa comincia con la rinuncia alle pretese e alle finalità
mediche della psicoterapia. Il nuovo modello freudiano individuava nello
psichico un nucleo patogeno fisso, qualcosa che non si scarica mai, ma continua
a ripetersi identicamente a se stesso e insensatamente, cioè fuori da ogni
intenzionalità soggettivistica e contro ogni teleologia vitalistica. Ce n'era
abbastanza per far crollare ogni illusione terapeutica. Parecchi allievi a
questo punto abbandonarono il maestro che toglieva avvenire, come si dice
terreno sotto i piedi, alle loro illusioni umanitarie. Freud non cambia più
idea. Ciò significa che il fondatore della psicoanalisi asserirà la sostanziale
inguaribilità' del disagio psichico per lo stesso arco di tempo, un ventennio,
in cui egli precedentemente aveva affermato l'esatto contrario. Reich, in
La funzione dell'orgasmo e Analisi del carattere, propose una propria ipotesi
di confutazione alla teoria della pulsione di morte. La madre morta, Egon
Schiele, Vienna, Leopold Museum. Nell'arte: Schiele Schiele sa che tutto ciò
che vive è anche morto, porta in sé il suo esistenziale compimento, fin
dall'istante del concepimento, come attesta il funesto dipinto: La madre morta,
in cui il grembo appare come un lugubre mantello, un involucro mortuario che
racchiude il Sein zum Tode Essere-per-la-morte del nascituro, ne circoscrive la
parabola esistenziale. (Vozza) Agonia, Schiele, Monaco di Baviera, Neue
Pinakothek. Madre con i due bambini, Vienna, Österreichische Galerie
Belvedere. «Schiele introduce un evento di grande rilievo nell'iconografia
della malinconia e della vanitas, operandone una trasfigurazione tragica:
l'uomo non medita più sulla morte raffigurata in un teschio posto nel suo
studiolo come altro da sé, ma assume sul proprio volto l'icona funebre, diventa
morte incarnata, esibita nel gesto d'esistere, nel godimento del sesso e nella
prostrazione della sofferenza. Nessuna iconoclastìa sopravvive nel gesto
pittorico di Schiele: si pensi all'Agonia [...], sacra rappresentazione di
stupefacente intensità cromatica, allegoria del dolore immedicabile, emblema di
una eterna e impietosa Passione, sublime omaggio a quell'incomparabile maestro
di sofferenza che è stato Grünewald.(Vozza). La Madre con i due bambini
esibisce un volto già visibilmente cadaverico, mentre un infante osserva
sgomento il deliquio orizzontale del fratellino. Nessuno meglio di Schiele ha
saputo render visibile quella che l'analitica esistenziale ha chiamato
Geworfenheit, l'indifeso essere gettati in un mondo ostile. Insieme a lui
soltanto Kokoschka, in seguito Dubuffet e Bacon. Vozza. Quadro che Sabina
Nikolaevna Špil'rejn sceglie come modello rappresentativo del connubio
Eros-Thanatos nel film biografico Prendimi l'anima (Roberto Faenza): Perché
Giuditta uccide Oloferne, estratto dal film su YouTube(vedi screenshot). ^
Sigmund Freud, Al di là del principio di piacere, in Opere di Sigmund Freud, L'Io
e l'Es e altri scritti, Torino, Bollati Boringhieri, Freud, Analisi terminabile
e interminabile, in OSF vol. 11. L'uomo Mosè e la religione monoteistica e
altri scritti Torino, Bollati Boringhieri,
Galimberti, Enciclopedia di psicologia, Garzanti, Torino, Freud Introduzione
alla psicoanalisi, Boringhieri, Jones, Vita e opere di Freud: L'ultima fase,
Milano, Garzanti, Laplanche, Jean-Bertrand Pontalis, a cura di Luciano Mecacci
e Cyhthia Puca, Enciclopedia della psicoanalisi, vol. 2, Bari-Roma, Laterza,
voce Thanatos, The language of psycho-analysis, Karnac, su books.google. Freud,
Al di là del principio del piacere,Mugnani, Analisi del testo di Freud: Il
problema economico del masochismo. Pasqua, Al di là del principio di piacere:
sul principio di Piacere e la Coscienza Laplanche, Jean Bertrand Pontalis, op.
cit., voce Principio di piacere. books.google.it. Freud, Laplanche, Pontalis,
op. cit., voce Coazione a ripetere. Google Libri. Freud, Cf. anche Il
perturbante, OSF Freud Introduzione alla psicoanalisi, Boringhieri; Freud, Al
di là del principio di piacere, Torino, Bollati Boringhieri, Sigmund Freud, Al
di là del principio di piacere, Freud, Sciacchitano, Il demone del godimento,
in AA.VV., Godimento e desiderio, aut aut; Vozza, Il senso della fine nell'arte
contemporanea, in L'Apocalisse nella storia, Humanitas Vozza, Vozza, ibidem.
Psicoanalisi Empedocle Eros (filosofia) Eros Il disagio della civiltà Libido
Destrudo Morte Sabina Nikolaevna Špil'rejn Tanato Edizioni e traduzioni di Al
di là del principio di piacere, su Open Library, Internet Archive. Edizioni e
traduzioni di Al di là del principio di piacere, su Progetto
Gutenberg.Laplanche, Pontalis, The language of psycho-analysis, Karnac,
Thanatos, Nirvana Principle, e Compulsion to Repeat, Thesaurus Portale
Letteratura Portale Psicologia Psicoanalisi teoria dell'inconscio e
relativa prassi psicoterapeutica che hanno preso l'avvio dal lavoro di Sigmund
Freud Differimento Resistenza (psicologia) ciò che negli atti e nel
discorso, si oppone all'accesso dei contenuti inconsci alla coscienza Grice: “The problem with erotico-logy is that
eros allows for myth as much as it does for logos!” – Grice: “Philology can
mean love for word as much as word for love, as philosophy can go from love of
wisdom and wisdom of love. If we have eros instead we have erotosophia and erotologia, erotology,
erotosophy – so there!” Grice: “It always irritated me that at Oxford a
philologist was supposed to be a sort of scientist whereas the logist is what
he loves (philein) – it’s a passion – unretrained even – for words!” –
unfettered – loose --. Keywords: eroticologico,
filologico, amore, Grice’s ontological Marxism, implicatura filologica –
Kantotle, Plathegel, eros e Thanatos. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Fineschi”
– The Swimming-Pool Library. Roberto Fineschi. Fineschi.
Grice e Fintia: la
ragione conversazionale e filosofia dell’isola -- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Siracusa). Filosofo italiano.A Pythagorean. It is said that
Dionisio I of Siracusa, at the instigation of others, condemns F. to death on
trumped-up charges, in order to test his moral strength. Fintia clamly asked
for some time to arrange his affairs, and asked his friend Damon to stand for
him while he was gone. Dionisio was amazed when Damon agreed to the
arrangement, and even more amazed when F. duly returned at the end of the day
to accept his punishment. Dionisio asked to join the sect, but he was turned
down. Fintia.
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