Grice e Chiodi: l’implicatura
conversazionale dell’esistenti – scuola di Corteno Golgi – filosofia bresciana –
filosofia lombarda -- filosofia italiana – Luigi Speranza (Corteno
Golgi). Filosofo bresciano. Filosofo lombardo. Filosofo italiano. Corteno Golgi,
Brescia, Lombardia. Grice: “I like Chiodi; for one, he plays, somethings
rather sneakily, with the Italian language as Heidegger played with the German
language: Heidegger is able to play with Latinate versus Germanic words: tat
(deed) versus fakt. The Italians only have ‘fatto’ and this leads Chiodi to
restrict ‘fatto’ to ‘tat’ and invent ‘effetto’ for ‘fakt!’ – “But other than
that he was a genius!” Frequenta le scuole elementari al paese natio e le
medie inferiori e superiori a Sondrio sotto la guida di Credaro, che lo avvia
allo studio della filosofia. Dopo aver conseguito l'abilitazione magistrale si
trasferì a Torino, dove si laureò sotto la guida di Abbagnano. Nell'anno
successivo ottenne la cattedra di storia e filosofia del liceo classico
Giuseppe Govone di Alba, dove insegnò/ Qui entrò in contatto con Cocito, del
quale divenne intimo amico, ed ebbe tra i suoi allievi Fenoglio. Questi
ricorderà più volte nei suoi scritti i due insegnanti, con i loro nomi o con
pseudonimi; Chiodi diventerà così, nel romanzo Il partigiano Johnny, il
personaggio di Monti. Grazie ai suoi
contatti con Cocito, fervente comunista e antifascista, C. entra far parte di
una formazione partigiana Giustizia e Libertà col nome di battaglia di “Piero”.
Venne catturato dalle SS italiane, assieme ai suoi compagni, e deportato in un
campo di prigionia a Bolzano, quindi a Innsbruck. Aiutato dal comandante del
lager e da un medico, ottenne il visto di rimpatrio. Era alla stazione di
Innsbruck diretto a Verona. Il 3 ottobre, verso sera, giunse nell'albese. Qui
riprese la sua attività di partigiano, ora sotto il nome di battaglia di
Valerio, mettendosi a capo, nelle Langhe, di un battaglione della CIII Brigate
Garibaldi intitolato al suo collega Cocito, impiccato dai tedeschi a Carignano
(località pilone Virle), insieme ad altri patrioti. Narrò la propria esperienza
di lotta, di prigionia e di guerra civile nel libro scritto in forma diaristica
e pubblicato dall'ANPI, Banditi, uno dei primi memoriali di deportati politici
italiani. Dopo la liberazione di Torino,
C. torna ad Alba. Si trasfere come
insegnante al Liceo di Chieri e poi al Liceo Alfieri del capoluogo piemontese. Ottenne
la libera docenza e fu incaricato e poi titolare della cattedra di Filosofia
della storia alla Facoltà di Lettere e filosofia a Torino. L’Accademia
Nazionale dei Lincei gli assegnò il premio del Ministero della Pubblica
Istruzione per la filosofia e negli fu conferito il Premio Bologna. Alla ristampa di Banditi C. premise questa
avvertenza, poi conservata nelle edizioni successive: «La presente ristampa si
rivolge particolarmente ai giovani, non già per far rivivere nel loro animo gli
odi del passato, ma affinché, guardando consapevolmente ad esso, vengano in
chiaro senza illusioni del futuro che li attende se per qualunque ragione
permetteranno che alcuni valoricome la libertà nei rapporti politici, la
giustizia nei rapporti economici e la tolleranza in tutti i rapportisiano
ancora una volta manomessi subdolamente o violentemente da chicchessia». Raccolse grande stima ed affetto tra suoi
allievi, che ne conservano tuttora il ricordo di un grande Maestro, limpido
esempio di tolleranza e serenità di giudizio.
Attività filosofica L'attività filosofica di C. si concentra
specialmente sull'Esistenzialismo, riletto in chiave positiva. La maggior parte
delle sue opere è dedicata a Heidegger.
Egli è il primo traduttore in italiano di “Essere e tempo.” Proprio a C.
si deve la definizione della terminologia heideggeriana in italiano, divenuta
poi abituale tra gli studiosi. Valga un caso per tutti: la traduzione di “Dasein”
come “esserci”, capolavoro di sintesi ed efficacia, spesso e volentieri non
ancora raggiunta in questo specifico caso in altre lingue. Al filosofo tedesco
dedica anche, ovviamente, diversi saggi: L'esistenzialismo di Heidegger,
L'ultimo Heidegger, Esistenzialismo e fenomenologia. È, inoltre, traduttore di
L'essenza del fondamento e Sentieri interrotti. A Kant dedica, invece, La
deduzione nell'opera di Kant e ne tradusse la Critica della ragion pura e gli Scritti
morali. È infine da ricordare il suo interesse per Sartre, del quale si occupa
nell'opera Sartre e il marxismo.
L'esperienza partigiana rimase sempre una pagina fondamentale nella vita
di C.i, per cui il valore della libertà occupa sempre il primo posto. Non è un
caso che Fenoglio fa rivolgere da parte di Monti, nel Partigiano Johnny,
proprio questo ammonimento ai giovani partigiani di Alba: «Ragazziteniamo di
vista la libertà». La sua unica opera narrativa, Banditi, ricca di valore non
solo storico e morale ma anche letterario, è stata definita da Lajolo «Il più
vivo, più semplice, più reale di tutta la letteratura partigiana» (L'Unità) e
da Fortini “un capolavoro.” Ci sono dei tratti straordinari, nel tragico come
nel comico». Opere C., Banditi, con
introduzione di Beccaria, Torino, Einaudi, C., Esistenzialismo e filosofia
contemporanea, Cambiano, Pisa, Edizioni della Normale, Deportati Politici
Italiani, su restellistoria.altervista.org. C., Banditi, Torino, Einaudi,
Conoscere la Resistenza, Milano, Unicopli, Resistenza italiana Deportati
politici italiani Esistenzialismo Heidegger Opere di C.,. Biografia di C. nel sito dell'Associazione
nazionale partigiani d'Italia, su anpi. Centro Studi Fenoglio C., su
centrostudibeppefenoglio.Antifascismo Filosofia Filosofo del XX
secoloPartigiani italiani Corteno Golgi TorinoBrigate Giustizia e
LibertàDeportati politici italiani. Chiodi. Keywords: esistenti,
nulla annhihila, Kant imperative, counsel of prudence, rule of ability,
practical reason, existentialism, Heidegger, greatest philosopher, maxim
universality, maxim universability. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Chiodi” –
The Swimming-Pool Library.
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