Grice ed Argentieri

 ARGENTIERI E.: L'integrazione linguistica euratlantica. (Roma, Siderea, 1963).

1 vol. in-8°, 207 pp.

Questo ingegnosissimo libro dell'Argentieri agita il problema dell'unificazione

delle lingue parlate nell'area euratlantica, cioè dell'inglese, tedesco, olandese,

svedese, danese, norvegese, italiano, spagnolo, portoghese e francese, e propone una soluzione mediante l'integrazione, che dovrebbe aver luogo con metodo rigidamente democratico.

Tale metodo si articola in un itinerario di quattro tappe. La prima è la normalizzazione delle singole lingue mediante la semplificazione e il fissaggio della grammatica fondamentale comune e la valorizzazione del patrimonio comune vocabo-laristico. La seconda è l'assimilazione delle dieci lingue col rendere comune anche la grammatica complementare. La terza è l'arrivo alla costituzione di due lingue semi-atlantiche: quella sud-atlantica per il gruppo delle lingue latine, e quella nord-atlantica per il gruppo delle lingue germaniche: in queste due lingue ci

sarebbe un largo fondo comune di parole uguali, ugualmente scritte e pronunciate; ci sarebbe una struttura comune grammaticale e sintattica; e ci sarebbe divergenze soltanto nelle parole di radice strettamente latina o germanica, le quali però sarebbero unificate rispettivamente alla lingua di cui sono proprie. La quarta tappa è quella finale, in cui anche i dizionari semiatlantici si sono compene-trati, dando luogo al prevalere di una parola piuttosto che di un'altra nell'ambito delle masse delle due lingue integranti, in modo da aversi una lingua sola comune a circa gli 800 milioni di uomini dell'area euratlantica.

La nuova lingua, applicando tutti i suggerimenti dell'A., potrebbe essere un fatto compiuto nel giro di una trentina d'anni; sarebbe ricca, varia, piacevole, adatta alle esigenze della vita moderna, cara a tutti, perchè ottenuta senza offendere i sentimenti nazionalistici di nessun popolo.

Come si vede, anche nella sua scarna linearità, l'idea dell'Argentieri è estremamente suggestiva e meritevole dell'attenzione degli studiosi, dei politici, dei tecnici