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Tuesday, February 11, 2025

LUIGI SPERANZA -- GRICE ITALO A-Z A AG

 

Luigi Speranza -- Grice ed Agamben: la ragione conversaazionale e l’implicatura conversazionale dei nudi – la scuola di Roma – filosofia romana – filosofia lazia. filosofia italiana – Luigi Speranza, pel Gruppo di Gioco di H. P. Grice, The Swimming-Pool Library (Roma). Filoofo romano. Filosofo lazio. Filosofo italiano. Grice: “Agamben is a terribly complex philosopher, and a fascinating one – he has philosophised on things I did: ‘fantasma,’ as used by Aristotle in ‘Interpretatione,’ the unsaid and the unsayable (indicible), that Aganbem might apply to ‘il ragazzo’ – or ‘fanciullino’ – he has philosophhised on ‘love’ (amore – eros – idea dell’amore – and semiology of the sphynx, imagine, and imagine perverse – the use of bodies (uso dei corpi) and ‘silence’ (il silenzio nel linguaggio): lingua, iinguaggio, dialetto – verita – the sacred dimension of language in swearing – ‘sacramgneto del linguaggio – the logic of commands and the commandmets – the power and the glory – he obviously enjoys in word play! Flosofo. D’origine armena, A. si laurea con una tesi su Weil. Scrive diversi saggi, che spaziano dall'estetica alla biopolitica. A Roma frequenta con intensità Morante, Pasolini (interpreta l'apostolo Filippo nel film Il Vangelo secondo Matteo), e Bachmann. Partecipa ai seminari promossi da Heidegger su Eraclito e Hegel a Le Thor. Si trasfere a Parigi, dove frequenta Klossowski, Debord, Calvino e altri filosofi, mentre insegna a Haute-Bretagne. Lavora a Londra. Dirige il Collegio di filosofia a Parigi, frequentando, tra gl’altri, Nancy, Derrida e Lyotard. Insegna a Macerata e Verona. Insegna presso l'Istituto universitario di Architettura di Venezia. Abbandona per protesta contro i dispositivi di controllo imposti dal governo statunitense d’America ai cittadini stranieri che si recano negli Stati Uniti d'America, cioè lasciare le proprie impronte digitali ed essere schedati l'incarico di professore illustre a New York. In precedenza è professore invitato in altre istituzioni, tra cui Northwestern, Heine di Düsseldorf e la School di Saas-Fee. In seguito si è dimesso dall'insegnamento nell'università italiana. Dirige la collana Quarta prosa presso Pozza e organizza un seminario a Saint-Denis.  Tra i filosofi che studia e propone: Benjamin, Taubes, Kojève, Foucault, Schmitt, Warburg, Tarso, ma anche Jesi, Melandri e in genere trattando temi di filosofia politica, bio-politica, in particolare i concetti di stato di emergenza, esilio e autorità, mistica cristiana ed ebraica, angelologia, storia dell'arte e letteratura. Collabora con "aut-aut", "Cultura tedesca" e con diverse altre riviste di filosofia. In occasione della laurea honoris causa in teologia presso l'Friburgo il 13 novembre  ha pronunciato la conferenza Mysterium iniquitatis, poi tradotta in Il mistero del male. H ricevuto il Premio europeo Charles Veillon per la saggistica e nel  il Premio Nonino "Maestro del nostro tempo".  Il pensiero di A., benché caratterizzato da una omogeneità che copre tutto l'arco evolutivo delle sue opere, può essere per comodità suddiviso in due momenti distinti. A fare da spartiacque è un testo fondamentale: Homo sacer. Il potere sovrano e la nuda vita, il quale si inscrive nelle tematiche e nel dibattito sollevati dalle ricerche di Foucault attorno al biopotere, indagando il rapporto fra diritto e vita e sulle dinamiche dei modelli di sovranità.  La prima riflessione agambeniana predilige tematiche estetiche, in particolar modo letterarie, nel contesto di un grande confronto con il pensiero di Martin Heideggerche ha conosciuto personalmente partecipando ai seminari estivi tenuti in Provenza ncon quello di un altro filosofo a lui caro: Benjamin, autore del quale curò la prima edizione italiana delle opere complete per Einaudi, ritrovando anche un discreto numero di testi inediti (tra cui quelli nascosti e conservati da Georges Bataille alla Biblioteca nazionale di Francia e riscoperti d’A. tra le carte di Bataille presenti nella biblioteca); la collaborazione con Einaudi si interruppe per sopravvenute incomprensioni con l'editore.  All'inizio degli anni novanta alcuni suoi allievi hanno fondato la casa editrice Quodlibet. I suoi studi hanno riguardato varie tematiche, dal linguaggio alla metafisica, approfondendo il significato dell'esistenza del linguaggio e dei suoi limiti referenziali esogeni ed endogeni., dall'estetica nella quale indaga sulle relazioni intercorrenti fra filosofia ed arte chiedendosi se quest'ultima permetta una differente espressione del linguaggio rispetto alla prima, all'etica che approfondisce le tematiche e gli aspetti emergenti dal contesto dei lager nazisti.  A sostegno del pensiero di A. riguardo alla sua concezione della "nuda vita" vale infine quanto scritto in un articolo intitolato Chiarimenti:  «È evidente che gli italiani sono disposti a sacrificare praticamente tutto, le condizioni normali di vita, i rapporti sociali, il lavoro, perfino le amicizie, gli affetti e le convinzioni religiose e politiche al pericolo di ammalarsi. La nuda vitae la paura di perderlanon è qualcosa che unisce gli uomini, ma li acceca e separa.»  Homo sacer A partire dal concetto latino di homo sacer, la sua ricerca principale si svolge nei seguenti volumi (ripresi nell'edizione definitiva: Homo Sacer. Edizione integrale.  I. Homo sacer. Il potere sovrano e la nuda vita, II,1. Stato d'eccezione, Stasis. La guerra civile come paradigma politico,  Il sacramento del linguaggio. Archeologia del giuramento,  Il regno e la gloria. Per una genealogia teologica dell'economia e del governo, Opus Dei. Archeologia dell'ufficio,  Quel che resta di Auschwitz. L'archivio e il testimone, Altissima povertà. Regole monastiche e forma di vita, L'uso dei corpi,  Al cinema Ha interpretato il ruolo di Filippo nel film Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini.  Opere: “Jarry o la divinità del riso”,  in Alfred Jarry, Il supermaschio, trad. G. A., Milano: Bompiani (poi Milano: SE,) Breton e Éluard, L'immacolata concezione, trad. G. Agamben, Milano: Forum, (poi Milano: ES). L'uomo senza contenuto, Milano: Rizzoli (poi Macerata: Quodlibet) (contiene: «La cosa più inquietante», «Frenhofer e il suo doppio», «L'uomo di gusto e la dialettica della lacerazione», «La camera delle meraviglie», «Les jugements sur la poésie ont plus de valeur que la poésie», «Un nulla che annienta se stesso», «La privazione è come un volto», «Poiesis e praxis», «La struttura originale dell'opera d'arte», «L'angelo malinconico») José Bergamin, in José Bergamín, Decadenza dell'analfabetismo, trad. Lucio D'Arcangelo, Milano: Rusconi,  (n.ed. Milano: Bompiani) La notte oscura di Juan de la Cruz, in Juan de la Cruz, Poesie, trad. A., Torino: Einaudi, Stanze. La parola e il fantasma nella cultura occidentale, Torino: Einaudi (ristampato Einaudi) (contiene: «Prefazione», «I fantasmi di Eros», «Nel mondo di Odradek. L'opera d'arte di fronte alla merce», «La parola e il fantasma. La teoria del fantasma nella poesia d'amore», «L'immagine perversa. La semiologia dal punto di vista della Sfinge») Griaule, Dio d'acqua, trad. G. Agamben, Milano: Bompiani, Infanzia e storia. Distruzione dell'esperienza e origine della storia, Torino: Einaudi. Contiene: «Infanzia e storia. Saggio sulla distruzione dell'esperienza», «Il paese dei balocchi. Riflessioni sulla storia e sul gioco», «Tempo e storia. Critica dell'istante e del continuo», «Il principe e il ranocchio. Il problema del metodo in Adorno e in Benjamin», «Fiaba e storia. Considerazioni sul presepe», «Programma per una rivista») Gusto, in Ruggiero Romano, Enciclopedia Einaudi, Torino: Einaudi,  L'io, l'occhio, la voce, in Valéry, Monsieur Teste, trad. Libero Salaroli, Milano: Il Saggiatore, nuova ed. Milano: SE; poi in La potenza del pensiero,  Il linguaggio e la morte. Un seminario sul luogo della negatività, Torino: Einaudi (ristampato Einaudi,) La fine del pensiero, Paris: Le Nouveau Commerce, Un importante ritrovamento di manoscritti di Walter Benjamin, in «aut-aut», (numero intitolato «Paesaggi benjaminiani»), Firenze: La Nuova Italia, La trasparenza della lingua, in «Alfabeta», Milano: Coop. Intrapresa, Il viso e il silenzio, in Ruggero Savinio, Opere Milano: Philippe Daverio, Il silenzio del linguaggio, in Paolo Bettiolo, Margaritae, Venezia: Arsenale, Idea della prosa, Milano: Feltrinelli, (poi Macerata: Quodlibet) (contiene: «Soglia», «I: Idea della materia, Idea della prosa, Idea della censura, Idea della vocazione, Idea dell'Unica, Idea del dettato, Idea della verità, Idea della Musa, Idea dell'amore, Idea dell'immemorabile», «II: Idea del potere, Idea del comunismo, Idea della giustizia, Idea della pace, Idea della vergogna, Idea dell'epoca, Idea della musica, Idea della felicità, Idea dell'infanzia, Idea del giudizio universale», «III: Idea del pensiero, Idea del nome, Idea dell'enigma, Idea del silenzio, Idea del linguaggio, Idea della luce, Idea dell'apparenza, Idea della gloria, Idea della morte, Idea del risveglio», «Soglia. Kafka difeso contro i suoi interpreti») Quattro glosse a Kafka, in «Rivista di estetica», Torino: Rosenberg et Sellier, La passione dell'indifferenza, in Proust, L'indifferente, trad. Mariolina Bongiovanni Bertini, Torino: Einaudi,  Il silenzio delle parole, in Ingeborg Bachmann, In cerca di frasi vere, trad. Cinzia Romani, Bari: Laterza, Sur Robert Walser, in «Détail», Paris: Pierre Alféri et Suzanne Doppelt (l'Atelier Cosmopolite de la Fondation Royaumont), autunno La comunità che viene, Torino: Einaudi, (n.ed. Torino: Bollati Boringhieri) (contiene: «La comunità che viene: Qualunque, Dal Limbo, Esempio, Aver luogo, Principium individuationis, Agio, Maneries, Demonico, Bartebly, Irreparabile, Etica, Collants Dim, Aureole, Pseudonimo, Senza classi, Fuori, Omonimi, Schechina, Tienanmen», «L'irreparabile») Disappropriata maniera, in Caproni, Res amissa, A., Milano: Garzanti (poi in Categorie italiane) Kommerell o del gesto, in Max Kommerell, Il poeta e l'indicibile, Genova: Marietti, VII-XV (poi in La potenza del pensiero,  Bartleby, la formula della creazione, Macerata: Quodlibet. Contiene: Gilles Deleuze, Bartebly o la formula trad. Stefano Verdicchio; A., Bartebly o della contingenza: Lo scriba o della creazione, La formula o della potenza, L'esperimento o della decreazione») Nota introduttiva a: René, Il testamento della ragazza morta, trad. Salvatico Estense, Macerata: Quodlibet,  Maniere del nulla, in Robert Walser, Pezzi in prosa, trad. Gino Giometti, Macerata: Quodlibet,  Il dettato della poesia, in Antonio Delfini, Poesie della fine del mondo e poesie escluse, Daniele Garbuglia, Macerata: Quodlibet,  VII-XX (poi in Categorie italiane) Homo sacer. Il potere sovrano e la nuda vita, Torino: Einaudi, -- contiene: «Introduzione», «Logica della sovranità», «Homo sacer», «Il campo come paradigma biopolitico del moderno», «») Il talismano di Furio Jesi, in Furio Jesi, Lettura del Bateau ivre di Rimbaud, Macerata: Quodlibet, Mezzi senza fine. Note sulla politica, Torino: Bollati Boringhieri,  (contiene: «Avvertenza», «I: Forma-di vita, Al di là dei diritti dell'uomo, Che cos'è un popolo?, Che cos'è un campo?», «II: Note sul gesto, Le lingue e i popoli, Glosse in margine ai Commentari sulla società dello spettacolo, Il volto», «III: Polizia sovrana, Note sulla politica, In questo esilio. Diario italiano») Per una filosofia dell'infanzia, in Franco La Cecla, Perfetti e indivisibili, Milano: Skira, Categorie italiane. Studi di poetica, Venezia: Marsilio (contiene: «Premessa», «Comedia», «Corn. Dall'anatomia alla poetica», «Il sogno e della lingua», «Pascoli e il pensiero della voce», «Il dettato della poesia», «Disappropriata maniera», «La festa del tesoro nascosto», «La fine del poema», «Un enigma della Basca», «La caccia della lingua», «I giusti non si nutrono di luce», «Il congedo della tragedia»). Nuova edizione (Roma-Bari: Laterza, ), accresciuta di otto testi e con un nuovo sottotitolo: Studi di poetica e di letteratura. Verità come erranza, in «Paradosso»,  (Sulla verità, Dona), Padova: Il Poligrafo, Image et mémoire, Paris: Hoëbeke, contiene: «Aby Warburg et la science sans nom», «L'origine et l'oubli. Parole du mythe et parole de la littérature», «Le cinéma de Guy Debord», «L'image immémoriale») Quel che resta di Auschwitz. L'archivio e il testimone. Homo sacer. III, Torino: Bollati Boringhieri (contiene: «Avvertenza», «Il testimone», «Il musulmano», «La vergogna o del soggetto», «L'archivio e la testimonianza»,  Introduzione, in Giorgio Manganelli, Contributo critico allo studio delle dottrine politiche del '600 italiano, Macerata: Quodlibet, La guerra e il dominio, in «aut-aut», Firenze: La Nuova Italia, settembre-dicembre poi anche in: Paolo Perticari, Biopolitica minore, Roma: Manifestolibri  Il tempo che resta. Un commento alla «Lettera ai romani», Torino: Bollati Boringhieri, contiene: «Prima giornata. Paulos doulos christoú Iësoú», «Seconda giornata. Klëtós», «Terza giornata. Aphörisménos», «Quarta giornata. Apóstolos», «Quinta giornata. Eis auaggélion theoú», «Sesta giornata», «Soglia o tornada», «Appendice. Riferimenti testuali paolini», Araldica e politica, in Viola Papetti, Le foglie messaggere. Scritti in onore di Giorgio Manganelli, Roma: Editori Riuniti Un possibile autoritratto di Gianni Carchia, in «Il manifesto» (supplemento «Alias»), Roma, Le pire des régimes, in «Le monde», Paris, The Time That Is Left, in «Epoché», VII, 1, Villanova: Villanova, L'aperto. L'uomo e l'animale, Torino: Bollati Boringhieri,  (contiene «Teromorfo, Acefalo, Snob, Mysterium disiunctionis, Fisiologia dei beati, Cognitio experimentalis, Tassonomie, Senza rango, Macchina antropologica, Umwelt, Zecca, Povertà di mondo, L'aperto, Noia profonda, Mondo e terra, Animalizzazione, Antropogenesi, Tra, Desoeuvrement, Fuori dall'essere», «») Nota, in Bachmann, Quel che ho visto e udito a Roma, Macerata: Quodlibet (con Piazza) L'ombre de l'amour, Paris: Rivages, Stato di Eccezione. Homo sacer. Torino: Bollati Boringhieri,  (contiene: «Lo stato di eccezione come paradigma di governo», «Forza di legge», «Iustitium», «Gigantomachia intorno a un vuoto», «Festa lutto anomia», «Auctoritas e potestas», «Riferimenti bibliografici») Intervista a Giorgio Agamben (sullo Stato di eccezione) in Antasofia 1, Mimesis, Milano Genius, Roma: Nottetempo (poi in Profanazioni,  Il giorno del giudizio, Roma: Nottetempo (poi in Profanazioni) La potenza del pensiero. Saggi e conferenze, Vicenza: Neri Pozza, (contiene: «La cosa stessa», «L'idea del linguaggio», «Lingua e storia», «Filosofia e linguistica», «Vocazione e voce», «L'io, l'occhio, la voce», «Sull'impossibilità di dire io», «Aby Warburg e la scienza senza nome», «Tradizione dell'immemorabile», «*Se. L'assoluto e l'Ereignis», «L'origine e l'oblio», «Walter Benjamin e il demonico», «Kommerell o del gesto», «Il Messia e il sovrano», «La potenza del pensiero», «La passione della fatticità», «Heidegger e il nazismo», «L'immagine immemoriale», «Pardes», «L'opera dell'uomo», «L'immanenza assoluta») Profanazioni, Roma: Nottetempo (contiene: «Genius», «Magia e felicità», «Il Giorno del Giudizio», «Gli aiutanti», «Parodia», «Desiderare», «L'essere speciale», «L'autore come gesto», «Elogio della profanazione», «I sei minuti più belli della storia del cinema») Introduzione, in Emanuele Coccia, La trasparenza delle immagini. Averroè e l'averroismo, Milano: Bruno Mondadori, Che cos'è un dispositivo?, Roma: Nottetempo, L'amico, Roma: Nottetempo, 2007 Ninfe, Torino: Bollati Boringhieri, Il regno e la gloria. Per una genealogia teologica dell'economia e del governo. Homo sacer, Vicenza: Neri Pozza (nuova ed. Torino: Bollati Boringhieri, contiene: «Premessa», «I due paradigmi», «Il mistero dell'economia», «Essere e agire», «Il regno e il governo», «La macchina provvidenziale», «Angelologia e burocrazia», «Il potere e la gloria», «Archeologia della gloria» preceduti, intervallati e seguiti da Soglie, «Appendice: L'economia dei moderni») Che cos'è il contemporaneo?, Roma: Nottetempo, Signatura rerum. Sul Metodo, Torino: Bollati Boringhieri, (contiene: «Avvertenza», «Che cos'è un paradigma?», «Teoria delle segnature», «Archeologia filosofica», «») Il sacramento del linguaggio. Archeologia del giuramento. Homo sacer II, 3, Roma-Bari: Laterza, Nudità, Roma: Nottetempo(contiene: «Creazione e salvezza», «Che cos'è il contemporaneo?», «K.», «Dell'utilità e degli inconvenienti del vivere fra spettri», «Su ciò che possiamo non fare», «Identità senza persona», «Nudità», «Il corpo glorioso», «Una fame da bue», «L'ultimo capitolo della storia del mondo») (con Emanuele Coccia) Angeli. Ebraismo, Cristianesimo, Islam, Vicenza: Neri Pozza,  La Chiesa e il Regno, Roma: Nottetempo (con Ferrando) La ragazza indicibile. Mito e mistero di Kore, Milano: Electa Mondadori,  Altissima povertà. Regole monastiche e forma di vita. Homo sacer IV, 1, Vicenza: Neri Pozza,  Opus Dei. Archeologia dell'ufficio. Homo sacer II, Torino: Bollati Boringhieri,  Il mistero del male. Benedetto e la fine dei tempi, Bari: Laterza,  Pilato e Gesù, Roma: Nottetempo,  Qu'est-ce que le commandement?, Parigi: Bibliothèque Rivages,  Il fuoco e il racconto, Roma: Nottetempo,  L'uso dei corpi. Homo sacer IV, 2, Vicenza: Neri Pozza,  To Whom Is Poetry Addressed?, in "New Observations", Stasis La guerra civile come paradigma politico. Homo sacer, Torino: Bollati Boringhieri,  L'avventura, Roma: nottetempo,  Pulcinella ovvero Divertimento per li regazzi, Roma: nottetempo,  Che cos'è la filosofia?, Macerata: Quodlibet,  Che cos'è reale? La scomparsa di Majorana, Vicenza: Neri Pozza,  Autoritratto nello studio, Milano: Nottetempo,  Karman. Breve trattato sull'azione, la colpa, il gesto, Torino: Bollati Boringhieri,  Creazione e anarchia. L'opera nell'età della religione capitalista, Vicenza: Neri Pozza,  Homo Sacer. Edizione integrale (1995-), Macerata, Quodlibet,  Il Regno e il Giardino, Vicenza: Neri Pozza,  Lo studiolo, Collana Saggi, Torino, Einaudi,. A che punto siamo? L'epidemia come politica, Macerata, Quodlibet. Farina, Enciclopedia della letteratura, Garzanti, Con il quale progetta una rivista. Cfr. l'ultimo capitolo di Infanzia e storia, Einaudi, Torino. Giorgio Agamben  Al quale si rivolge con L'amico, Nottetempo, Roma. Cfr. la lettera di solidarietà di Benedetti su "Nazione indiana":  la pagina sul sito della scuola.  Del quale ha diretto per qualche tempo le edizioni complete presso Einaudi, prima di abbandonare il progetto per contrasti con la casa editrice. cfr. la lettera a "la Repubblica" Tra l'altro ha lavorato per il Warburg Institute negli anni,grazie alla cortesia di Yates . Altri autori di cui si è occupato sono Baudelaire, Walser, Valéry, Delfini, Manganelli, Kommerell, Morante, Pascoli, Segalen, Caproni, Cavalli, Marcel Proust, Arnaut Daniel ecc.  Paolo Vernaglione, TEOLOGIAIl «Mistero del male» di A. Fuga dal tempo del dominio [collegamento interrotto], in il manifesto, Lettera ad H. Arendt (The Hannah Arendt Papers at the Library of Congress) Gilodi, Benjamin Uno «straccivendolo» alla ricerca capillare dei rifiuti di Baudelaire, in Alias, Roma, il manifesto,  iep.utm.edu/a/agamben  G.Agamben, Chiarimenti  Andrea Cavalletti, "La guerra civile, paradigma della politica" Archiviato il 4 marzo  in., il manifesto Prima della pubblicazione di Stasis, questo volume era numerato II,2. Thomas Carl Wall, Radical Passivity: Levinas, Blanchot and Agamben, postfazione di William Flesch, Albany: State University of New York Press, Philippe Mesnard e Claudine Kahan, A. à l'epreuve d'Auschwitz: temoignages, interpretations, Paris: Kimé, Eva Geulen, Giorgio A. zur Einführung, Hamburg: Junius,Alfonso Galindo Hervas, Politica y mesianismo: Giorgio Agamben, Madrid: Biblioteca nueva, Asselin e Jean-Francois Bourgeault, La littérature en puissance autour d’A., Montréal: VLB, Calarco e Steven DeCaroli, Giorgio A. Sovereignty and Life, Stanford; Valerio Tommasi, Homo sacer e i dispositivi. Sulla semantica del sacrificio in A., «Archivio di filosofia », Justin Clemens, Nicholas Heron e Alex Murray, The Work of A.. Law, Literature, Life, Edinburgh: Edinburgh University Press, Greg Bird. Containing Community: From Political Economy to Ontology in Agamben, Esposito, and Nancy. Albany: State University of New York Press, Leland de la Durantaye, A.: A Critical Introduction, Stanford; Murray, A., London: Routledge, Zartaloudis, A. Power, Law and the Uses of Criticism, London-New York: Routledge,Marchart, Die politische Differenz zum Denken des Politischen bei Nancy, Lefort, Badiou, Laclau und Agamben, Berlin: Suhrkamp, William Watkin, Literary Agamben: Adventures in Logopoiesis, London-New York: Continuum, Vittoria Borsò et alii, BenjaminAgamben, Wurzburg:, Konigshausen et Neumann, Aia, Studi su A., Milano: Ledizioni,  (con saggi di Witte, Liska, Dell'Aia, Talamo, Miranda, Recchia Luciani) Francesco Valerio Tommasi, "L'analogia in Carl Schmitt e A. Un contributo al chiarimento della teologia politica", in L'ircocervo, /1.Alonzo, "El origen de la nuda vida: política y lenguaje en el pensamiento de A.", in Revista Pléyade, C. Salzani, Introduzione a Giorgio A., Il Nuovo Melangolo, Mario Kopić, Giorgio A., «Tvrđa», Flavio Luzi, Quodlibet. Il problema della presupposizione nell'ontologia politica d’A., Stamen, Roma. E. Castano, A. e l'animale. La politica dalla norma all'eccezione, Novalogos,  Carlo Crosato, Critica della sovranità. Foucault e A.. Tra il superamento della teoria moderna della sovranità e il suo ripensamento in chiave ontologica, Orthotes,  V. Bonacci, A. Ontologia e politica, Quodlibet  Lucia Dell'Aia e Jacopo D'Alonzo, Lo scrigno delle segnature. Lingua e poesia in Giorgio Agamben, Istituto Italiano di Cultura, Amsterdam. Con uno scritto inedito di G. Agamben (Porta e soglia) e contributi di: L. Dell'Aia, R. Talamo, C. Salzani, J. D'Alonzo, V. BorsòColilli.  Bios (filosofia) Zoé (filosofia) Homo sacer. Opere di A. Opere riguardanti A., su Goodreads.   italiana di Giorgio A., su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. Giorgio Agamben, su Internet Movie Database, IMDb.com.  Catherine Mills, A., su Internet Encyclopedia of Philosophy. L'aperto. L'uomo e l'animale. Recensione da Liber Censor.net. Agambeniana.  delle opere di Giorgio Agamben, ferma al gennaio 2004, su agamben.web.fc2.com.Alonzo,  di Giorgio Agamben (aggiornata al dicembre ), su filosofia-italiana). "Il frutto maturo della redenzione", Negri su A. Altissima povertà. Regole monastiche e forma di vita recensione da Sitosophia Il mistero del male Traduzione Spagnola in "Fractal".  Agamben. Keywords: nudi, Ereignis, eye, occhio, occhi, polifemo, argo, i marziani di Grice – la etimologia accettata – ‘porre davanti agli occhi” – binocularismo – monocularismo – algarotti, il sacramento del linguaggio – Fjeld -- Refs.: Luigi Speranza, “Grice ed Agamben” – The Swimming-Pool Library.

 

Luigi Speranza -- Grice ed Agazzi: la ragione conversazionale e l’implicatura conversazionale dell’Apollo febo, ovvero, l’impegno della ragione – la scuola di Genova – filosofia genovese – filosofia ligure -- filosofia italiana – Luigi Speranza, pel Gruppo di Gioco di H. P. Grice, The Swimming-Pool Library  (Genova). Filosofo genovese Filosofo ligure. Filosofo italiano. Genova, Liguria Grice: “I like [Emilio] Agazzi; his tutees thought he was into the ‘impegno della ragione,’ but then MY tutees thought that I was into the philosophical grounds (as in coffee) of rationality: intentions, categories, ends – I go by “H. P. Grice,” so surely I can find an acronym that would NOT leave the essential “H” out – as in Speranza’s GHP – a highly powerful or hopefully plausible version of Myro’s system G – “in gratitude to Paul Grice.” Grice: “Agazzi is a marxist – cf. my ontological Marxism, I am one, too – so his ‘ragione’ is Hegelian – he has also philosophised on Croce, and idealism, but the idea that there is ‘impegno’ behind reason is tutorial – surely reason is a natural faculty that does- not require much of an ‘impegno’ – the more impegno, the less rational you will be counted – if he means that!” -- Filosofo. Agazzi nacque a Genova. Qui conseguì la maturità classica a la laurea in lettere e filosofia con una tesi su Il pensiero filosofico di Piero Martinetti presso l'Università Statale. Fu assistente volontario di storia della filosofia dapprima a Genova dove fu in particolare influenzato dal pensiero di Adelchi Baratono, ordinario di filosofia teoretica, e successivamente a Pavia (ove in particolare collaborò con Ludovico Geymonat e Vittorio Enzo Alfieri); contemporaneamente, insegnò filosofia nei licei di Genova, Voghera e Pavia. Conseguì la libera docenza in storia della filosofia moderna e contemporanea; insegnò filosofia della religione nella facoltà di Lettere e filosofia a Milano, in particolare riprendendo il suo interesse per Piero Martinetti; mentre nella stessa facoltà insegnò filosofia della storia, ottenendo un incarico stabile.  Dalla seconda metà degli anni Settanta si dedicò in particolare allo studio della filosofia tedesca moderna contemporanea, accentrando la sua attenzione sulla Scuola di Francoforte, città in cui svolse ricerche approfondite ed ebbe contatti con docenti universitari; negli stessi anni frequentò ripetutamente università tedesche, polacche e jugoslave.  Impegno politico Da sempre attento agli sviluppi del pensiero marxista in Italia e in Europa, accompagnò la sua intensa attività di ricerca scientifica ad un attivo impegno politico: esponente del Partito Socialista Italiano negli anni Cinquanta, nei decenni successivi aderì dapprima al PSIUP, quindi al PDUP e a Democrazia Proletaria. Collaborò in varie forme a molte riviste e quotidiani della sinistra (tra gli altri Il Lavoro Nuovo, l'Avanti!, Mondoperaio, Quaderni Rossi, Passato e Presente, Classe); fondò la rivista di teoria politica Marx centouno. Gravemente ammalato, dovette rinunciare ai suoi studi, lasciando l'insegnamento. Morì a Pavia. Archivio L'archivio di Emilio Agazzi e gran parte della sua biblioteca sono stati do dagli eredi alla Fondazione Turati, dove è tutt'ora conservato presso l'archivio della Fondazione; il fondo contiene quaderni di appunti, manoscritti e materiali di lavoro per il periodo dagli anni Quaranta agli anni Ottanta del Novecento. Opere: “Croce e il marxismo” (Einaudi); “Linee fondamentali della ricezione della teoria critica in Italia”; “L'impegno della ragione” (Cingoli, Calloni, Ferraro, Milano, Unicopli); Filosofia della natura. Scienza e cosmologia, Piemme, Casale Monferrato); “La filosofia di Piero Martinetti, Sandro Mancini, Vigorelli e Zanantoni, Edizioni Unicopli, Milano,. Traduzioni Habermas, “Etica del discorso” Laterza, Bari-Roma  Note  A., su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. Fondo Agazzi Emilio, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.  Collezione Emilio Agazzi  su Fondazione di studi storici "Filippo Turati".  E. Capannelli ed E. Insabato, Guida agli Archivi delle personalità della cultura in Toscana. L'area fiorentina, Firenze, Olschki, Scuola di Milano  Emilio Agazzi, su siusa.archivi.beniculturali, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.Collezione Emilio Agazzi su Fondazione di studi storici "Filippo Turati". Filosofia Filosofo Professore  Genova Pavia. Emilio Agazzi. Agazzi. Keywords: Apollo febo, ovvero, l’impegno della ragione; etica del discorso. Refs.: Luigi Speranza, “Grice ed Agazzi” – The Swimming-Pool Library.

 

Luigi Speranza -- Grice ed Agazzi: la ragione conversazionale e implicatura conversazionale dialettica – la scuola di Bergamo – filosofia lombarda -- filosofia italiana – Luigi Speranza, pel Gruppo di Gioco di H. P. Grice, The Swimming-Pool Library  (Bergamo). Filosofo lombardo. Filosofo italiano. Bergamo, Lombardia. Grice: “[Evandro] Agazzi has all the best intentions, but perhaps he lacks a Lit. Hum. background – he basically approaches my topic of “logica filosofica” which he contrasts with ‘logica matematica,’ and he has a special tract on my pont about ‘formalismo’,’ which I later called ‘modernism’ – “ragioni e limiti del formalismo” – his essay on ‘mondo incerto’ reminds me of my ‘intention and uncertainty’!” – Filosofo. Figlio di Agazzi, ordinario di pedagogia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Cattolica di Milano e preside della Facoltà di Magistero, fu allievo di Gustavo Bontadini e amico di Ludovico Geymonat, con cui a lungo collaborò, durante gli studi di filosofia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e di fisica presso l'Università Statale di Milano. In seguito si è perfezionato all'Oxford, a quella di Marburg ed a quella di Münster;  è libero docente in Filosofia della scienza e in Logica matematica.  Evandro Agazzi ha inizialmente insegnato Geometria superiore, Logica matematica e Matematiche complementari presso la facoltà di Scienze dell'Genova; ha insegnato altresì Logica simbolica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, Filosofia della scienza e Logica matematica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.  Professore di Filosofia della scienza presso l'Genova e  detiene la cattedra di Antropologia filosofica, Filosofia della scienza e Filosofia della natura presso l'Friburgo in Svizzera. È stato professore invitato nelle Berna, Ginevra, Düsseldorf, Pittsburgh ed anche all'Stanford; è dottore honoris causa dell'Córdoba (Argentina).  Ha presieduto numerose associazioni filosofiche nazionali e internazionali: Società Filosofica Italiana, Società Italiana di Logica e Filosofia delle scienze, Società svizzera di Logica e Filosofia delle scienze, Federazione internazionale delle Società filosofiche; è stato membro del Comitato Nazionale per la Bioetica. Attualmente è presidente della Académie Internationale de Philosophie des Sciences e dell'Institut International de Philosophie.  Pensiero I settori ai quali Evandro Agazzi ha rivolto prevalentemente i suoi interessi sono stati: la filosofia generale della scienza, la filosofia di alcune scienze particolari (matematica, fisica, scienze sociali, psicologia), logica, teoria dei sistemi, etica della scienza, bioetica, storia della scienza, filosofia del linguaggio, metafisica antropologia filosofica, pedagogia.  Attualmente le sue ricerche riguardano per un verso la caratterizzazione dell'oggettività scientifica e la difesa di un realismo scientifico basato su un approfondimento delle nozioni di riferimento e di verità, con le relative implicazioni di tipo ontologico, per un altro l'approfondimento del concetto di persona e delle varie conseguenze che ne derivano, in particolare nel campo della bioetica.  Filosofia della scienza La riflessione di Agazzi assume come punto di partenza la necessità gnoseologica di stabilire nella conoscenza scientifica «la più perfetta forma di conoscenza oggi a disposizione dell'uomo». Su questa base, anche i metafisici devono necessariamente passare per l'epistemologia, intesa come fondazione delle «strutture metodologichedella scienza». L'epistemologia, come la intende Agazzi, assume la scienza come un sapere oggettivamente rigoroso: tuttavia l'oggettività in questione non è quella metafisica delle essenze o quella fisica delle qualità, bensì un'oggettualità e intersoggettività.  Sulla base di questi due punti, come Agazzi specifica nel suo celebre libro intitolato Temi e problemi di filosofia della fisica, l'oggetto di una disciplina scientifica è la cosa, esaminata da un punto di vista tale per cui il ricercatore si pone grazie a una precisissima impostazione metodologica, tramite la quale ritaglia su una cosa un aspetto (oggettività), condiviso dai ricercatori che accettano gli stessi criteri di oggettivazione (intersoggettività). Il rigore scientifico cessa di essere inteso in senso dialettico e confutatorio o in senso matematico e quantitativo: è piuttosto inteso nel senso di dar ragione tramite l'immediato empirico o il mediato logico.  In questa prospettiva, la scienza assume la forma di un linguaggio che parla di un universo di oggetti. La configurazione della scienza è caratterizzata da quattro peculiarità:  è realistica, giacché fa costante riferimento alla realtà; è relativa, giacché costituisce il proprio oggetto; è rigorosa, giacché ha una valenza che è sia logica sia linguistica; è responsabile, giacché si pone il problema etico delle conseguenze che da essa scaturiscono. Per Agazzi, la filosofia non deve però limitarsi a fare queste riflessioni sulla scienza: deve anche operare un'incessante ricerca del fondamento, sia attraverso la critica dello scientismo e dell'ideologismo, sia attraverso la proposta di quello che Agazzi chiama, in I compiti della ragione, un «uso costruttivo della ragione: quello che si avvale dell'argomentazione, quello che cerca di comprendere e, al massimo, di persuadere».  Opere: “Lógica Simbólica”; “Temi e problemi di filosofia della fisica”; “Il bene, il male e la scienza”; “Introduzione ai problemi dell’assiomatica”; “Le geometrie non euclidee e i fondamenti della geometria”; “I sistemi fra scienza e filosofia”; “Studi sul problema del significato”; “Scienzia e fede. Nuove prospettive su un vecchio problema”; “Storia delle scienze La filosofia della scienza in Italia nel '900”; “Filosofia, scienza e verità”; “Logica filosofica e logica matematica”; “Quale etica per la Bioetica?” “Bioetica e persona”; “Cultura scientifica e interdisciplinarità  Interpretazioni attuali dell’uomo: filosofia, scienza, religione Il tempo nella scienza e nella filosofia; “Filosofia della natura, Scienza e cosmologia”; Prefazione di F. Minazzi. “Novecento e Novecenti”; “Paidéia, verità, educazione”; “Valore e limiti del senso comune”; “Scienza”; “Le rivoluzioni scientifiche e il mondo moderno”; “Ragioni e limiti del formalismo”. Note  Cfr. l'articolo ”Don Carlì, una vita al Seminario. Un libro per l'uomo cuore di Città Alta“, in L'eco di Bergamo, Storia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Le fonti, Volume 1, Alberto Cova, Vita e Pensiero, Milano, Scuola di Milano Epistemologia Altri progetti Collabora a Wikiquote Citazionio su Evandro Agazzi. Evandro Agazzi, su TreccaniEnciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.  Evandro Agazzi, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.  Opere di Evandro Agazzi, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.  Pagina personale di Evandro Agazzi sul sito dell'Genova. Valori e limiti del senso comune, Evandro Agazzi, Milano, Angeli. Evandro Agazzi. Agazzi. Keywords: dialettica, significato, segno, segnato, segnante, seminarone a Genova ‘studi sul problema del significato’ – Grice, Peirce, segno, segno e comunicazione, segno per comunicare, comunicazione che lascia segno, tiro al segno – segno naturale --.  Refs.: Luigi Speranza, “Grice ed Agazzi” – The Swimming-Pool Library.

 

Luigi Speranza -- Grice ed Agela: la setta di Crotone -- Roma – filosofia italiana –Luigi Speranza (Crotone). Filosofo italiano. According to Iamblichus of Chalcis (“Vita di Pitagora”), a Pythagorean.

 

Luigi Speranza -- Grice ed Agesarco: la diaspora di Crotone -- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Metaponto). Filosofo italiano. Agesarchus -- According to Iamblichus of Chalcis, a Pythagorean.

 

Luigi Speranza -- Grice ed Agesidamo: la diaspora di Crotone -- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Metaponto). Filosofo italiano. According to Giamblico di Calcide (“Vita di Pitagora”), a Pythagorean.

 

Luigi Speranza -- Grice ed Agilo: la setta di Crotone -- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza (Crotone). Filosofo italiano. According to Giamblico di Calcide (“Vita di Pitagora”), a Pythagorian.

 

Luigi Speranza -- Grice ed Agostino: la ragione conversazionale e  l’implicatura conversazionale della GIVSTIZIA – scuola di Roma – filosofia romana – filosofia lazia -- filosofia italiana – Luigi Speranza (Roma). Filosofo romano. Filosofo lazio. Filosofo italiano. Roma, Lazio. Grice: “I like Agostino; he has philosophised exactly about what I did: identita personale; libero albitrio; and some of the topics that I philosophised with H. L. A. Hart, notably ‘parole di giustizia,’ and ‘bias’: ‘violenza e giustizia’ -- Filosofo.  Consegue la laurea in giurisprudenza nel 1968. Ha insegnato nelle Lecce, Urbino e Catania. Ordinario è professore di Filosofia del diritto e di Teoria generale del diritto presso l'Università degli studi di Roma Tor Vergata, in cui ha diretto il Dipartimento di "Storia e Teoria del Diritto". Insegna altresì alla LUMSA e alla Pontificia Università Lateranense ed è professore visitatore in diverse università straniere.  Tra i maestri che hanno influenzato il suo pensiero figurano Sergio Cotta e Vittorio Mathieu. Particolare attenzione è dedicata nella sua produzione scientifica alla teoria della giustizia, alle tematiche della bioetica, e quindi alle problematiche della tutela del diritto alla vita, alla teoria della famiglia.  Nel suo scritto La sanzione nell'esperienza giuridica, del 1989, sostiene e riattualizza la teoria retributiva della pena.  Già membro del Consiglio Scientifico dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, attualmente è Presidente onorario del Comitato nazionale per la bioetica, di cui è membro fondatore e di cui è stato presidente. Ricopre inoltre la carica di Presidente dell'Unione Giuristi Cattolici Italiani. È membro della Pontificia Accademia per la Vita.  È stato direttore di Iustitia e Nuovi Studi Politici; attualmente è condirettore della Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto. Dirige per l'editore Giappichelli la collana Recta Ratio. Testi e studi di Filosofia del diritto, nella quale sono apparsi più di cento volumi. È inoltre editorialista del quotidiano Avvenire. Grazie a queste cariche e alle sue pubblicazioni, oggi D'Agostino è considerato uno degli intellettuali di riferimento del movimento teocon italiano.  Ha coordinato la sessione "I cattolici, la politica e le istituzioni" nell'ambito dei lavori del X Forum del Progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana sui 150 anni dell'Unità d'Italia.  Polemiche sul tema dell'omosessualità Ha suscitato polemiche la constatazione di A. per cui le unioni omosessuali sono «costitutivamente sterili»: la constatazione fu ripresa dal ministro Mara Carfagna che affermava che «non c'è nessuna ragione per la quale lo Stato debba riconoscere le coppie omosessuali, visto che costituzionalmente sono sterili» e che «per volersi bene il requisito fondamentale è poter procreare».  Opere: “La sanzione nell'esperienza giuridica”; “Una filosofia della famiglia”; “Diritto e Giustizia”; “Filosofia del diritto, Parole di Bioetica, Parole di Giustizia, Lezioni di filosofia del diritto”; “Lezioni di teoria generale del diritto, Bioetica, nozioni fondamentali, Il peso politico della Chiesa, Un Magistero per i giuristi. Riflessioni sugli insegnamenti di Benedetto XVI,  Bioetica e Biopolitica. Ventuno voci fondamentali  Corso breve di filosofia del diritto,  Jus quia justum. Lezioni di filosofia del diritto e della religione  Famiglia, matrimonio, sessualità. Nuovi temi e nuovi problemi. Carfagna: "Gay costituzionalmente sterili" da La Repubblica. Francesco D’Agostino. Francesco D’Agostino. D’Agostino. Agostino. Keywords: giustizia, ius quia iustum non ius quia iussum – iussum – iubeo, perh. ‘jus habere’ to regard as right. Refs.: Luigi Speranza, “Grice ed Agostino” – The Swimming-Pool Library, Villa Speranza.

 

Luigi Speranza -- Grice ed Agresta: la ragione conversazionale e l’implicatura conversazionale – la scuola di Reggio Calabria – la scuola di Mammola – filosofia calabrese -- filosofia italiana – Luigi Speranza, pel Gruppo di Gioco di H. P. Grice, The Swimming-Pool Library (Mammola). Filosofo italiano. Mammola, Reggio Calabria, Calabria. Grice: “I would hardly call Agresta a philosopher, but then my working site was formerly a Cisterian monastery and bore the name of San Giovanni il Battista, so who am I to judge?! In any case, I always wondered why Loeb (in the Macmillan edition) cared to publish the four volumes of letters of Basil (of Blackwell fame) – now I know – Agresta dedicated his life to this saint – In a way I drew from him in my netasteousia, i. e. transubstantatio – how a pirot-1 becomes a pirot-2 – a human becomes a person. Pater used to say that at Oxford it’s all about Hellenism, no Ebraismo! Yet Agresta, an Italian, of sorts --  he was half-Greek! – is a good example, alla Basil, of how troublesome those with a classical – i. e. Graeco-Roman – education found all those ‘heresies’ of the Christian dogma! Three persons in one – and the rest of them. Hardie used to tell me, ‘Lay the blame on the Christian doctrine, not on Aristotle’s theory of the substdance!” --  Filosofo. Abate Generale dei Basiliani d'Italia è ritenuto tra i più illustri dell'ordine Basiliano. Muore a Messina. Al battesimo è chiamato Domenico, figlio di Giovanni Michele Agresta e di Dianora Scarfò. Inizia i primi studi alla Grancia Basiliana di Mammola, continua al seminario di Gerace, a 16 anni frequenta gli studi superiori a Napoli, ma viene colto da febbre maligna e miracolosamente come egli afferma recupera la guarigione ritornando a Mammola. Dopo due anni veste l'abito di San Basilio Magno nel monastero del San Salvatore di Messina. Abbandonando il nome Domenico prende quello di Paolo; l'anno successivo viene consacrato sacerdote nella basilica di Sant'Apollinare di Ravenna, ricevendo il nome di Apollinare e inizia la professione monastica.  Don Apollinare Agresta dotto teologo, filosofo, studioso, storico e scrittore. Insignito del titolo di Maestro di sacra teologia. Nominato Abate Generale dell'Ordine dei Basiliani d'Italia da Papa Clemente X, con l'incarico di riorganizzare l'ordine dei Basiliani; veniva ancora confermato, poi riconfermato d’Innocenzo XI, ed ancora un'altra volta d’Alessandro VIII. Conservò la carica fino alla morte.  Ha rivestito incarichi prestigiosi. Giovanissimo viene insignito di numerose cariche: è responsabile di diversi monasteri della Provincia di Calabria e d'Italia, introduce nuovi metodi di studio per gli studenti, procurandosi fama e onore dalle comunità locali e religiose. Ricopre la carica di Abate al monastero di S. Onofrio, presso Monteleone oggi Vibo Valentia, regge successivamente la Grangia di San Biagio del monastero basiliano di San Nicodemo di Mammola (RC); ma anche fu inviato al monastero italo-greco di San Giovanni Theresti di Stilo (RC), a reggere il monastero di Mater Domini in Nocera de' Pagani nella Campania, e dopo viene nominato Procuratore Generale della Badia di Grottaferrata, oggi Monastero di Santa Maria di Grottaferrata, meglio conosciuto come Monastero di San Nilo.   Roma Chiesa di San Basilio (Stemma visibile sugli archi della Chiesa)  RomaChiesa di San Basilio (Lapide a conferma della edificazione voluta dA.) A. ha sempre a cuore il decoro nel culto e delle costruzioni ed arredamenti degli edifici religiosi. Fu edificata la Chiesa di San Basilio agli Orti Sallustiani a Roma, che si trova in Via San Basilio vicino a Piazza Barberini, come conferma una lapide marmorea in latino dentro la chiesa. Nella Grancia Basiliana di Mammola edifica una cappella in onore di San Nicodemo Abate Basiliano e affidatala alla sorella Vittoria vi fece collocare le reliquie del santo (in seguito al terremoto le reliquie sono conservate nella cappella di San Nicodemo nella Chiesa Matrice di Mammola). Si adoperò per la costruzione del Collegio di San Basilio a Roma. Nel monastero di Rosarno restaurò la cappella della Madonna. Acquistò campi e case e restaurò numerosi monasteri permettendo ai monaci di vivere una vita più comoda. Donò indumenti liturgici in tutti i monasteri basiliani.  I Monaci Basiliani del Monastero di Grottaferrata (Roma) devotamente ricordano il loro Generale conservandone, con cura gelosa, un guanto pontificale. Marco Petta eFrancesco Russo, studiosi e storici del Monastero di Grottaferrata, sono state le ultime due personalità religiose che hanno scritto in ricordo dell'Abate Generale Don Apollinare Agresta, consultando all'interno del monastero la vasta biblioteca che conserva scritti di grande valore e importanza.  Nel Museo Diocesano di Reggio Calabria, si può ammirare un reliquario a braccio, che conserva le reliquie di San Giovanni Thereste, donate d’A. quando ricopriva la carica di Abate del Monastero italo-greco di Stilo.  Un ritratto in giovane età del monaco è pubblicata nel libro "Mammola" di Don Vincenzo Zavaglia. Autore di numerose pubblicazioni, i libri di Don Apollinare Agresta, a distanza di secoli, ancora oggi vengono consultati e citati da numerosi ricercatori e studiosi, tra le sue opere più importanti ricordiamo: “Vita di San Basilio Magno” (Roma) -- ancor oggi pregevole per le molte notizie che ci dà dei monasteri basiliani delle Calabrie e d'Italia --; “Vita di S. Giovanni Theristi” (Roma); “Vita di San Nicodemo A.B. (Roma Privilegi e concessioni fatti dal Gran Conte Ruggero al sacro archimandritale Monastero di Giov. Theristi (Roma); Constitutiones Monachorum Ordinis S. Basilii Magni Congregationis Italiae (Roma) Compendio delle Regole o vero Costitutioni monastiche di S. Basilio raccolto dal Bessarione (Roma). Sono rimaste inedite alcune biografie riguardanti San Luca di Tauriano, il beato Stefano di Rossano, San Proclo di Bisignano, la beata Teodora Vergine, San Onofrio di Belloforte e San Fantino di Tauriana.  D. Vincenzo Zavaglia, Mammola, Frama Sud, Chiaravalle C. Marco Petta, Apollinare Agresta Abate Generale Basiliano, Tipogr. Italo-Orientale S. Nilo Grottaferrata 1981. Apollinare Agresta, in Enciclopedia Treccani, 1929 Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.  Monastero di Santa Maria di Grottaferrata o Monastero di San Nilo, su abbaziagreca. Santuario di San Nicodemo, su sannicodemodimammola. Foto di Don Apollinare Agresta. Domenico Agresta (Domenico all’epigrafe) -- Apollinaire Agresta. Agresta. Keywords: stato laico. Refs.: Luigi Speranza, “Grice ed Agresta” – The Swimming-Pool Library, Villa Speranza, Liguria.

 

Luigi Speranza -- Grice ed Agricola – Roma – filosofia italiana -- Luigi Speranza. (Roma). Filosofo italiano. He makes his name as a politician and a philosopher expert in political philosophy. Governor of Bretagna – His son-in-law, Tacito, writes a biography of him, claiming that A. has a great passion for philosophy – and that it was his mother who hated it (“doing her best for his son to get rid of it”). She was largely unsuccessful, since A. claims to have acquired and retained a sense of proportion (proportio, proporzione) from his philosophical study. Cneo Giulio Agricola. Keywords: proporzione, analogia; a:b::c:d -- Gneo Giulio Agricola  Voce Discussione Leggi Modifica Modifica wikitesto Cronologia  Strumenti  Disambiguazione – "Giulio Agricola" rimanda qui. Se stai cercando la stazione della linea A della Metropolitana di Roma, vedi Giulio Agricola (metropolitana di Roma). Gneo Giulio Agricola Legatus Augusti pro praetore della Britannia  NascitaFréjus MorteRoma PredecessoreSesto Giulio Frontino SuccessoreSallustio Lucullo FigliGiulia Agricola Questura64 Tribunato della plebe66 Pretura68 Legatus legionis69-75 Legio XX Valeria Victrix Legatus Augusti pro praetore75-77 Gallia Aquitania e 78-84 Britannia romana Pontificato max77 Gneo Giulio Agricola NascitaFréjus, 13 giugno 40 MorteRoma, 23 agosto 93 EtniaItalico ReligioneReligione romana Dati militari Paese servitoImpero romano Forza armataEsercito romano GradoLegatus Augusti pro praetore ComandantiNerone Vespasiano Quinto Petillio Ceriale GuerreRivolta di Boudicca Guerra civile romana (68-69) Conquista della Britannia CampagneCampagne in Britannia di Agricola Comandante diLegio XX Valeria Victrix Legioni in Britannia Altre cariche Magistrato romano voci di militari presenti su Wikipedia Manuale Gneo Giulio Agricola (in latino Gnaeus Iulius Agricola; Forum Iulii, 13 giugno 40 – Roma, 23 agosto 93) è stato un politico, militare e generale romano che giocò un ruolo molto importante nella conquista della Britannia. La maggior parte delle informazioni sulla sua vita e sulla sua attività sono tratte dal De vita et moribus Iulii Agricolae, scritto dallo storico Tacito (suo genero), dalla Storia romana di Cassio Dione Cocceiano[1] e da tre iscrizioni ritrovate in Britannia (una di queste fu rinvenuta nel 1955 in frammenti nel foro di Verulamium).  Biografia Nato nella colonia di Forum Iulii, nella Gallia Narbonensis (odierna Francia meridionale), Agricola è figlio del senatore GIULIO GRECINO (si veda) e di Giulia Procilla, alto esponente della classe equestre. Entrambi i suoi nonni sono procuratori imperiali, mentre il padre è pretore ed è poi entrato a far parte del senato di Roma nell'anno in cui nacque Agricola. Il padre è condannato a morte dall'imperatore CALIGOLA (si veda), perché si rifiuta di accusare il cugino di quest'ultimo, SILANO (si veda).  Della madre di A., Tacito dice che è "una donna di singolare virtù" e che adora letteralmente suo figlio. A. studiò a Marsiglia, dove mostra un grande interesse per la FILOSOFIA  (come suo padre). Si sposa con la nobile Domizia Decidiana. Inizia la sua carriera come tribuno angusticlavio in Britannia, sotto il comando del governatore Gaio Svetonio Paolino, partecipando alla soppressione della rivolta della regina Budicca. Tornato a Roma, A. divenne questore e serve nella provincia d'Asia sotto il comando del corrotto TITIANO (si veda). Titiano. Divenne tribuno della plebe e poi pretore, incarico durante il quale ha l'ordine dall'imperatore GALBA (si veda) di fare un inventario dei tesori dei templi. Nel corso della guerra civile dell'anno dei quattro imperatori, A. decide di schierarsi con il generale VESPASIANO (si veda), anche perché la sua adorata madre è uccisa in estate in LIGVRIA d’alcuni soldati della flotta d’Otone.  Dopo la presa del potere da parte di Vespasiano, A. è posto a capo della XX Valeria Victrix,di stanza in Britannia, al posto di CELIO (si veda), poiché si era ribellato al governatore BOLANO (si veda), che si dimostra debole nello svolgimento del suo ufficio. A. impone di nuovo una ferrea disciplina alla legione e da un grosso aiuto a consolidare il dominio romano nell'isola. Bolano è sostituito con un uomo di maggior tempra, CERIALE (si veda), sotto il cui comando A. ha modo di distinguersi durante le campagne militari contro i Briganti. Divenne un patrizio ed è nominato governatore della Gallia Aquitania. Torna a Roma, dove divenne pontefice e da sua figlia Giulia Agricola in moglie a TACITO (si veda). In seguito torna in Britannia, ma questa volta in qualità di governatore (legatus Augusti pro praetore). Governatore in Britannia  Lo stesso argomento in dettaglio: Campagne in Britannia di Agricola. Mosse guerra e sconfisse gli Ordovici, tribù del Galles settentrionale, dopo di che sottomise di nuovo l'isola di Mona (Anglesey), che dopo essere stata conquistata da Svetonio Paolino era però stata riconquistata dai Britanni. A. si guadagna anche una buona fama come amministratore oltre che come comandante militare, combattendo la corruzione. Potenzia la romanizzazione della Britannia, incoraggia la costruzione di città sul modello di quelle romane e fa educare i figli dei nativi secondo i costumi romani.  Poi indirizza la sua azione militare verso la Scozia. Guida l'esercito fino all'estuario del fiume Taus (per la maggior parte degli studiosi l'estuario del Solway), dove fa costruire dei forti.  Agricola in Irlanda?  Lo stesso argomento in dettaglio: Irlanda ed Impero Romano. A. attraversa il mare e sconfide popoli fino ad allora sconosciuti ai Romani. Questo dice TACITO (si veda), che però non specifica quale mare il suocero abbia attraversato. Molti studiosi hanno ipotizzato che si tratti del Clyde o Forth. Tuttavia va notato che la restante parte del capitolo riguarda esclusivamente l'Irlanda. A. fortifica la costa britannica che guarda verso l'Irlanda e TACITO (si veda)  ricorda che il suocero dice spesso che quest'isola puo essere conquistata con una sola legione e poche truppe ausiliarie. Egli anche da rifugio a un re irlandese transfuga e si pensa che egli l'usa come scusa per attaccare e conquistare l'Irlanda. La conquista non ci è mai, ma alcuni storici pensano che la traversata e lo scontro con popoli sconosciuti ai Romani di cui parla Tacito si riferiscano a una qualche spedizione punitiva o esplorativa d’A. in Irlanda.  A supportare quest'ipotesi ci puo essere una tradizione irlandese che narra di un leggendario re supremo, Tuathal Teachtmhar, esiliato da ragazzo dall'Irlanda, il quale in seguito torna dalla Britannia alla testa di un esercito per reclamare il trono. Inoltre, l'archeologia porta alla luce manufatti romani o romano-britannici in diverse località associate a Tuathal. È stato scoperto un forte romano a Drumanargh vicino a Dublino, che alcuni studiosi come Raftery e Cooney credono è usato d’A. per una sua spedizione esplorativa in Hibernia.  La guerra in Scozia  Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia del Monte Graupio. A. mosse guerra alle tribù del Forth, ma i Caledoni attaccarono nella notte l'accampamento della IX Hispana. A. riusce però a respingerli con la cavalleria, dopo di che avanza ancora più a nord con le sue truppe. L'esercito romano si scontra nella battaglia del Monte Graupio contro un forte esercito di Caledoni, guidati da Calgaco. Le truppe d’A. misero in fuga i nemici che persero circa 10 000 uomini, mentre i Romani appena CCCLX.  Soddisfatto di questi risultati, A. prende ostaggi dai Caledoni e fa marciare le sue legioni fino all'area del fiordo Moray, costruendo vari forti come Cawdor vicino a Inverness. Poi torna a sud, nella provincia. Inoltre, nomina un prefetto navale con l'ordine di procedere con la flotta lungo la costa settentrionale. Questa circumnavigazione conferma per la prima volta che la Britannia è effettivamente una isola. A. È richiamato a Roma dall'imperatore DOMIZIANO (si veda), dopo un governatorato di inusuale lunghezza. Secondo Tacito, Domiziano prende questa decisione perché geloso dei grandi successi del generale, che metteno in ombra le modeste vittorie dell'imperatore sul fronte germanico.  I rapporti tra l'imperatore e A. non sono chiari. Se, da un lato, ad A. venneno tributati grandi onori e una statua (i più grandi riconoscimenti militari eccetto il trionfo), dall'altro egli non ricopre più alcuna carica civile o militare, nonostante il suo grande valore e la sua esperienza. Gli venne offerta la carica di governatore dell'Africa, ma la rifiuta, forse a causa della sua salute cagionevole o (come sostiene Tacito) delle macchinazioni di Domiziano. Muore in circostanze poco chiare, forse per malattia o forse, Tacito crede, avvelenato per ordine dello stesso imperatore. Resta il fatto che Domiziano venne nominato d’A. co-erede nel suo testamento, assieme a moglie e figlia e che l'imperatore, almeno FORMALMENTE, dice Tacito, ne è addolorato. Visione di Tacito  Lo stesso argomento in dettaglio: De vita et moribus Iulii Agricolae. Secondo il ritratto lasciato da Tacito, in Britannia A. cambia il modo di fare la guerra. I suoi predecessori sempre combatteno d'estate, concedendo così al nemico il tempo necessario per ri-organizzarsi. A., invece, impegna il nemico d'INVERNO, dedicandosi però anche a gestire nel migliore dei modi quello che è già stato conquistato. E così mise ordine nel sistema d’esazione dei tributi e pone fine agl’abusi. Insomma, stando a Tacito, A. è il politico perfetto e virtuoso: duro ma giusto, spietato ma intelligente.  Il ritratto è senza dubbio ingigantito, idealizzato e, soprattutto, ideologico, perché serve a Tacito, storico di parte senatoria, per creare una contrapposizione tra la meschinità dell'imperatore Domiziano e le alte virtù civiche di un uomo del Senato, appunto A., preoccupato del BENE COMUNE e non dei suoi interessi personali. Tacitus, Agricola; Cassio Dione Cocceiano (Roman History LXVI.20). ^ Tacito, De vita et moribus Iulii Agricolae 5. ^ Tacito, De vita et moribus Iulii Agricolae 7.3. ^ Tacito, De vita et moribus Iulii Agricolae 9.1. ^ AE 1975, 554; RIB-2-3, 02434,1-3. ^ William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology Vol 1 pp. 75-76 Archiviato il 28 luglio 2005 in Internet Archive. ^ Tacito, Agricola 24. ^ Vittorio di Martino (2003), Roman Ireland, The Collins Press. ^ R. B. Warner, "Tuathal Techtmar: a myth or ancient literary evidence for a Roman invasion?", Emania 13. ^ Raftery Barry. Pagan Celtic Ireland. ^ Cooney, Gabriel. Ireland, the Romans and all that. ^ Tacito, Agricola . ^ TACITO T4, Agricola 43, La fine di Agricola: morte naturale o avvelenamento?, su ime.mondadorieducation.it. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2021). Voci correlate Britannia Britannia romana Celti Iscrizione del foro di Verulamium Tomen y Mur Lista delle tribù celtiche delle isole britanniche Governatori romani della Britannia Provincia romana Storia del Northumberland Scozia Storia della Scozia Irlanda ed Impero Romano Drumanargh Publio Cornelio Tacito De vita et moribus Iulii Agricolae Domiziano Altri progetti Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gneo Giulio Agricola Collegamenti esterni Agrìcola, Gneo Giulio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata Massimo Lenchantin De Gubernatis, AGRICOLA, Gneo Giulio, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929. Modifica su Wikidata Agricola, Gneo Giulio, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010. Modifica su Wikidata Agrìcola, Gnèo Giùlio, su sapere.it, De Agostini. Modifica su Wikidata (EN) Gnaeus Julius Agricola, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata (EN) Gneo Giulio Agricola, su Goodreads. Modifica su Wikidata Gneo Giulio Agricola in Roman-Britain.org [1], Tacito, Agricola (in italiano) [2] Testo in latino con a fronte testo in italiano PredecessoreGovernatori romani della BritanniaSuccessore Sesto Giulio Frontino78-84Sallustio Lucullo? V · D · M Publio Cornelio Tacito Portale Antica Roma   Portale Biografie Categorie: Politici romani del I secoloMilitari romaniGenerali romaniMilitari del I secoloGenerali del I secoloNati nel 40Morti nel 93Nati il 13 giugnoMorti il 23 agostoMorti a Roma (città antica)Gneo Giulio AgricolaIuliiPretori romaniGovernatori romani della BritanniaConsoli imperiali romaniPublio Cornelio TacitoAnno dei quattro imperatori[altre]Agricola. Refs.: Luigi Speranza, “Grice ed Agricola,” pel Gruppo di Gioco di H. P. Grice, The Swimming-Pool Library. Agricola.

 

Luigi Speranza -- Grice ed Agrippa – Roma --  filosofia italiana – Luigi Speranza. Filosofo italiano. Diversi rappresentanti romani trova la scessi iniziato e forse tra essi può collocarsi anche uno dei più notevoli filosofi di quell’indirizzo, quell’A., di cui, per la vita e la cronologia, può dirsi soltanto che vie tra Enesidemo e Sesto Empirigo. I X tropi o argomenti d’Enesidemo in favore della sospensione del giudizio, riguardavano la conoscenza sensibile e la valutazione morale e si potevano ridurre ai due della divergenza fra le credenze degli uomini e fra le opinioni dei filosofi e alla relatività delle conoscenze. A. ne presentò V che avevano un carattere più generale, perchè si riferivano a ogni forma del conoscere, sensibile e intelligibile, e includevano, oltre i due ora ricordati (il X e il III), altri tre riguardanti, piuttosto che il contenuto, la forma della conoscenza. Propriamente, essi hanno per oggetto il tentativo di giustificare qualche tesi. Questi argomenti sono: 20 del processo all'infinito, perchè ciò che è in questione deve essere provato con altro e così via illimitatamente; IV delle premesse ingiustificate: se si vuole sfuggire al II argomento occorre partire da ipotesi che non si impongono più delle conseguenze; V del circolo, perchò a deve provarsi con d e è con a, altrimenti si ricade nei II casi precedenti. A. is one of the SCESSI whose name is often linked with a set of V ‘modes,’ or reasons for enteraining doubt, although his actual connection with them is unclear. I says that there are many issues on which people disagree, and it is impossible to know who is right and who is rong. The II says that every claim needs justification, but that each justification needs further justification, and so on ad infinitum. The III says that the appearance of a things is relative to the perceiver and the context in which the perception takes place. The IV says that claims are frequently based on unproven assumptions. The V says that arguments are frequently circular. Together the modes amount to grounds for questioning any claim to certainty. Barnes, The toils of scepticism, Cambirdge. Agrippa.

 

Luigi Speranza -- Grice ed Agrippa: la dedicatoria -- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza. Filosofo italiano. All that is known of THIS A. is that Giamblico of Calcide dedicates an essay to him, and he is assumed to have been a follower.

 

Luigi Speranza -- Grice ed Agrippino: il principe contro il portico – Nerone sotto il portico -- Roma – filosofia italiana – Luigi Speranza. Filosofo italiano A member of the opposition from the Porch to the prince NERONE As a result, A. is banished from the whole territory of Italy. Quinto Paconio Agrippino. Agrippino.

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