Grice ed Abbri: la ragione conversazionale e
l’implicatura conversazionale dei quattro elementi – la scuola d’Agliana –
filosofia toscana -- filosofia italiana – Luigi Speranza, per il Gruppo di
Gioco di H. P. Grice, The Swimming-Pool Library (Agliana). Filosofo toscano. Filosofo italiano. Agliana, Pisoia,
Toscana. Grice: “I like Abbri; he is the equivalent of what *I* would be if I
present myself as “The Philosopher of Staffordshire” – for Abbri is obsessed
with Toscana – “Toscana e la scienza nuova,” “Filosofia e scienza nella Toscana
del Seicento,” – he has also studied the philosophies (particelle) of Santi and
Volta. Si laurea in filosofia con ROSSI a
Firenze con una tesi su filosofia, chimica e linguaggio. Borsista della Domus
Galilaeana di Pisa e ricercatore presso il Dipartimento di filosofia di Firenze.
Collabora con l'Istituto di storia della scienza di Firenze, Museo Galileo,
come membro del comitato dell'Istituto e
come membro dell'editorial board della rivista Nuncius. Inoltre, fa parte del
comitato delle riviste Prospettiva EP e Arkete. Professore di storia della
filosofia a Cosenza. Dirige, con Crispini, la collana Storia delle idee di Rubbettino.
Professore di storia della filosofia e di storia della musica a Siena; della
Facoltà aretina è stato inoltre preside, nnonché direttore del Dipartimento di
studi storico-sociali e filosofici. Ha ricoperto la carica di segretario della
Società Italiana di storia della scienza. In più occasioni visiting scholar
all'Uppsala e al Centro di storia della scienza dell'Accademia reale svedese
delle scienze di Stoccolma e membro dello steering committee di un progetto
europeo sulla storia della chimica finanziato dalla Fondazione europea per la
scienza di Strasburgo. Insegna storia della filosofia ad Arezzo nel
Dipartimento di scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione
interculturale, e storia della filosofia e filosofia morale nel Dipartimento di
scienze storiche e dei beni culturali a Siena. Presidente del Comitato della
didattica della LM interclasse di storia e filosofia di Siena-Arezzo. I
suoi studi riguardano la storia delle idee filosofiche e scientifiche, con una
particolare attenzione per la storia dell'alchimia dal Medioevo al Seicento,
della prima chimica, da Paracelso a Lavoisier, della magia e della cultura filosofico-scientifica
europea, dal Rinascimento all'Età dei Lumi, dei rapporti tra religione e
scienza e tra musica e filosofia nell'Età moderna. Si interessa inoltre della
filosofia e della cultura britannica del Novecento, di storia della
storiografia filosofica e scientifica, del rapporto tra femminismo e scienza e tra
storia antica e narrazione cinematografica. I suoi numerosi studi hanno
portato alla pubblicazione di varie opere uscite in Italia e all'estero; i suoi
saggi sono apparsi in riviste italiane e straniere e in volumi editi in
Francia, Paesi Bassi, Svezia, Germania e USA. Si è interessato alla
cultura scandinava e in particolare alle relazioni tra Italia e Svezia nel
secolo XVIII e ha curato la pubblicazione di carteggi inediti di scienziati
toscani con scienziati svedesi e russi. Vari lavori riguardano la
letteratura, la filosofia e la musica nell'Inghilterra del Novecento, con particolare
riferimento a McTaggart, Moore, Bloomsbury Group; il suo libro più recente
riguarda la filosofia della musica. Alcuni saggi riguardano la metafisica e la
filosofia della religione di Linneo, Priestley e la tradizione sociniana e
unitariana. In previsione di un lavoro monografico su Priestley e l'apologetica
del cristianesimo, le sue indagini considerano le radici teologiche e
filosofiche dell'unitarismo del chimico e filosofo inglese, soprattutto la sua
lettura delle opere di Fausto Sozzini e della Catechesis Racoviensis. In
altri scritti analizza le vicende delle tradizioni storiografiche, filosofiche
e scientifiche in Italia, con particolare attenzione all'opera di Aldo Mieli
che fu uno dei promotori della moderna storia della scienza nel contesto
internazionale. I suoi saggi vertono sui dibattiti nell'ambito delle
varie tradizioni, relativi ai problemi connessi al gender e gli sviluppi della
tradizione sociniana nell'Età dei Lumi. OPAC del Museo Galileo, su
opac.museo galileo. Bensaude-Vincent, A.,
Lavoisier in European context: negotiating a new language for chemistry,
Canton, Science history publications, Ferdinando Abbri, Un dialogo dimenticato:
mondo nordico e cultura toscana nel Settecento, Milano, Angeli, Un altro
paesaggio: studi sulla musica britannica del Novecento, Firenze, Edifir, Miti,
sogni e storie: filosofia e musica, Milano, Angeli, A., Un paese musicale:
filosofie della musica nell'Ottocento britannico, Milano, Prometheus,, A., Professore,
Siena, su segreteriaonline.unisi. Dipartimento di scienze della
formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale, Università
degli studi di Siena, su dsfuci.unisi. Museo Galileo, su museogalileo. Nuncius: Journal
of the material and visual history of science, su museogalileo. Filosofi italiani Storici della scienza italiani
Agliana. socinianesimo Dottrina teologico-morale elaborata e sistematizzata dai
Socini. Del s. I seguaci di questa dottrina si davano il nome di unitarii o di
Fratres Poloni, perdurante fino alla metà del Seicento; mentre la qualifica di
sociniani appare solo durante l’esilio olandese, sono più comunemente noti il
razionalismo religioso (nella Scrittura non ci può essere nulla contro la
ragione, anche se ci può essere molto sopra la ragione; nella deduzione della
dottrina cristiana dalla Scrittura si deve procedere solo secondo ragione,
poiché ciò che nella Scrittura è detto sopra la ragione non può esser
commentato; dal che deriva che nessun dogma tradizionale, e tanto meno quello
trinitario, e nessuna istituzione, come i sacramenti, possono essere accettati,
in quanto appaiono irrazionali e non esplicitamente ed evidentemente dichiarati
nella Scrittura), il principio della tolleranza religiosa (purché la vita da
loro praticata corrisponda in pieno ai precetti evangelici, fra i quali anche
la non-violenza, tutte le Chiese o tutti i gruppi che riconoscono come norma di
vita i precetti di Cristo vanno riconosciuti come cristiani, quindi non vanno
perseguitati). Questi motivi sono fondati sulla concezione della religione
cristiana come metodo (via) per raggiungere la salvezza, rivelatoci con i suoi
precetti dall’uomo divino, ma mero uomo, Gesù, per volere di Dio che l’aveva
ispirato, e quindi sulla riduzione della religione a eticità fondata sul
complesso di norme del Vangelo. Concepita la religione in funzione
esclusivamente etica, essa non poteva essere interpretata che razionalmente e
le divergenze teologiche, dogmatiche, non potevano, di fronte alla preminenza
delle norme etiche, non apparire fantasie speculative. Tali principi furono
elaborati e argomentati con una esegesi sottilissima da Socini, che aveva
cominciato con il dimostrare razionalmente, con uno dei primi esempi di critica
filologica in grande stile applicata ai problemi religiosi, l’autenticità della
Sacra Scrittura e la preminenza della religione cristiana; ma raccolgono nella
formulazione estrema motivi diffusi già nel Rinascimento italiano e negli
ambienti ereticali del Cinquecento. I motivi schiettamente religiosi furono il
rinnovamento della pietà proposto da Contarini e da Sadoleto, l’ideale della
imitatio Christi raccolto in ambiente italiano da Curione e Castellione; altri
motivi, connessi e derivati dai primi, furono l’indifferenza valdesiana per le
questioni dogmatiche e la semplificazione dei dogmi condotta all’estremo da ACONZIO
(si veda) sulle orme di Erasmo. Agirono inoltre anche elementi di origine
filosofica, come la coscienza universalistica e irenica tratta dal
neoplatonismo toscano, l’estensione della critica filologica di Valla, l’uso di
argomentazioni familiari all’aristotelismo padovano. In Polonia il movimento
sociniano ebbe la sua capitale nel centro culturale di Raków; il periodo più
fiorente fu quello degli ultimi decenni del 16° sec. e dei primi del 17°. Dura
la persecuzione in Polonia, culminata con l’espulsione. Gli esuli andarono
parte presso gli unitari transilvani, dei quali condivisero la sorte di Chiesa
a mala pena tollerata sotto la preponderanza calvinista e poi perseguitata
dagli Asburgo cattolici; in parte, attraverso Holstein, in Olanda, dove già
erano conosciuti e condannati; ma furono accolti nelle riconosciute comunità
dei rimostranti, e poi dei collegianti, e poterono esercitare una vasta
attività culturale: i loro principi furono discussi da Spinoza e da Leibniz, e
permearono la cultura religiosa olandese. Dall’Olanda il s. si diffuse, per
mezzo della stampa, in Inghilterra, dove il terreno era stato preparato da ACONZIO
(si veda) e dove, se da un lato unì in gran parte la sua storia a quella della
Chiesa unitaria, dall’altro penetrò anche, attraverso le università, tra il
clero anglicano e nella società colta inglese: sociniani, benché non unitari,
furono Chillingworth, Baxter, Milton, Newton, Penn. La ‘controversia
antitrinitaria’ costituì lo sfondo storico della Lettera sulla tolleranza di
Locke. Così il s. cooperò alla preparazione del deismo e della libertà
religiosa, e assieme a essi fu combattuto dal metodismo. In America, dove il s.
assunse definitivamente il nome di unitarianismo, il razionalismo etico di
questa corrente religiosa alimentò figure come Parker. Ferdinando Abbri. Abbri.
Keywords: socianesimo, Socini, Sozzini, Fausto Sozzini, catechesis racoviensis,
socini -- Refs.: Luigi Speranza, “Grice ed Abri” – The Swimming-Pool Library.
Grice ed Abrotele:
la ragione conversazionale e la diaspora di Crotone -- Roma – filosofia
italiana – Luigi Speranza
(Taranto, Puglia). Filosofo italiano Pythagorean, according to Giamblico.
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