Grice e Courmayeur: la ragione
conversazionale e l’implicatura
conversazionale di Hegel in Italia – scuola di Torino – filosofia torinese –
filosofia piemontese -- filosofia italiana – Luigi Speranza (Torino). Filosofo
torinese. Filosofo piemontese. Filosofo italiano. Torino, Piemonte. Grice: “The
most interesting thing about Courmayeur’s philosophy is that he is a count;
unlike Locke, or the common-or-garden English Oxonian philosopher who doesn’t
have a dime, this one has, as the Italians say, ‘all the money in the world’!
That helps with philosophy! His forte is moral philosophy AND HEGEL, which
proves that Hegel becomes the taste of aristocrats and not just dons like
Bosanquet!” - Dall'antica famiglia valdostana dei Passerin d'Entrèves et
Courmayeur. Ottenuta la maturità
classica al Massimo d'Azeglio di Torino, si laurea con Solari con “Hegel”
(Torino, Gobetti). Studia sotto Ruffini e Einaudi la filosofia politica del
medio evo e il concetto di costituzione. Insegna a Torino. Fu capitano di
complemento degli Alpini e membro del CLN, dal quale venne nominato, primo
prefetto di Aosta. Fu all'origine dello statuto della regione autonoma Valle
d'Aosta. Fra le sue opere più note, Il
concetto dello stato, è considerata da molti la sintesi del suo pensiero
storico-filosofico. Oltre che filosofo
del diritto e storico del pensiero politico, viene considerato il fondatore
della filosofia politica italiana come disciplina a sé stante, finalmente
distinta dalla filosofia dello stato. Paradossalmente ciò avviene proprio col
saggio, “Il concetto dello stato”. Ben diversamente dall'ordinamento tematico
della “Staatslehre” come pure dall'ordinamento cronologico per filosofi in uso
nella filosofia politica, ordina la filosofia politica secondo uno schema
concettuale schiettamente filosofico: "il concetto di forza – forzare ",
"il concetto di potere" (il verbo ‘potere’); "il concetto di autorità
– auctoritas --". Il concetto di faccia dello stato, secondo una scala di
qualificazione crescente. Il concetto di "forza" (il forzare) e
qualificato di un imperativo, un mando o commando efficace. Il concetto di
"potere" (potere del giurato) contiene il concetto di forza (il
forzare – come un mando o imperativo efficace), ma organizzato in una
istituzione e qualificato dal ‘giurato’. Finalmente la terza faccia, il
concetto di "autorità" come contenendo la second faccia del potere del
giurato, qualificato da una concetto di legge variable: la promozione del
giurato, la promozione del bene comune (la res publica), o la promozione della
piccolo patria. Altre opere: Il concetto dello stato (Torino: Giappichelli);
“La Valle d'Aosta, Bologna: Boni); “La filosofia della politica, Torino: POMBA);
“Filosofia politica nel medio evo italiano” (Torino: G. Giappichelli); “La
filosofia politica d’Alighieri” (Einaudi, Torino); “Morale, diritto ed
economia, Pavia: Libreria Internazionale F.lli Treves); “Morale, Roma:
Athenaeum); “Appunti di storia delle dottrine politiche: la filosofia politica
medioevale, Torino: Giappichelli); “Il
concetto dello stato in Zwingli", in Filosofia del diritto, Roma); La
teoria del diritto e della politica in Inghilterra all'inizio dell'età moderna,
Torino: Istituto giuridico della R. Università); “Obbedienza e resistenza” (Roma/Ivrea,
Edizioni di Comunità). La piccola patria, Milano: Franco Angeli); Obbligazione
Politica, Pensa Multimedia. Dizionario
biografico degli italiani. Biblioteca civica Passerin d'Entrèves. Ricerca Patria Lingua Nota disambigua.svg
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Patria (disambigua).
La Patria (dal latino = la terra dei padri) è il concetto di nazione e paese,
natio interiorizzato e idealizzato. L'Altare della Patria a Roma.
Descrizione La patria è un topos prettamente letterario (concetto ricorrente)
che è possibile ritrovare in tantissimi temi trattati e argomentati nelle
scienze umane, con particolare frequenza nell'area umanistica.
BibliografiaModifica Vincenzo Cappelletti, Patria e Stato nel Risorgimento, in
«Il Veltro», Finotti, Italia. L’invenzione della patria, Milano, Bompiani,
Ceccarelli, Patria. Da patria a nazione, in Guido Pescosolido e Giuseppe
Bedeschi (a cura di), Dizionario di storia, vol. 3, Roma, Istituto della
Enciclopedia Italiana “Giovanni Treccani”, «patria» Collegamenti esterniModifica
patria, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia
Italiana. patria, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana,
Thesaurus Portale Antropologia Portale Politica Portale
Storia Popolo insieme delle persone fisiche che sono in rapporto di
cittadinanza con uno Stato Statista personaggio politico deputato a
governare e regolare gli affari di Stato Sciovinismo forma fanatica ed
esasperata di nazionalismo o patriottismo. Grice: “It’s only natural that
Courmayeur had such an intricate concept of ‘state’ – he was born in a
minority, like Russell, who was born in a place which some called England, some
called Wales. The situation is so borderline that it reminded me of my ancestors,
the Ingvaeonic – and see all the problem the Frisians are having in Germany!
Now they do recognise the ‘anglo-frisiche’ – but hardly allow them to vote!” “It
is not clear how the collectivity has any bearing on the third state of ‘state’
– the ‘auctoritas’ – but then perhaps ‘auctoritas’ is the wrong concept, since
it just means ‘author’ – Courmayeur is making the point that all authority is
legitimate authority. “You have no authority” means ‘you have no legitimate power’ – and you have no power,
means you have no legal force, and you have no force means you cannot command!”
As Courmayeur would say: it’s all different in valaestan, the vernacular of
Aosta, which hardly has the same status as Italian (since giuridically Aosta
belongs to Italy) or French (since French is the official language, along with
Italian). But
don’t ask that imperialist Crystal for an answer!” Alexandre Passerin
d'Entrèves et Courmayeur. Alessandro Passerin d’Entrèves et Courmayeur.
Courmayeur. Keywords: Hegel in
Italia, piccola patria, il concetto dello stato, filosofia politica versus
staatslehre, prima faccia: il forzare come imperativo efficace; seconda faccia:
il potere come il forzare organizzato in una istituzione e qualificato dal
giurato; la terza e ultima faccia: l’autorita, come il potere qualificator da
una legge centrata in un concetto ideale variabile: il giurato, il bene comune
(res publica), la piccola patria. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e
Courmayeur” – The Swimming-Pool Library. Courtmayeur.
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