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Wednesday, January 8, 2025

GRICE ITALO A-Z C CACC

 

Grice e Cacciari: la ragione conversazionale e l’implicatura conversazionale dell’umanesimo italiano – umanesimo all’italiana – scuola di Venezia – filosofia veneziana – filosofia veneta -- filosofia italiana – Luigi Speranza, pel Gruppo di Gioco di H. P. Grice, The Swimming-Pool Library (Venezia). Filosofo veneziano. Filosofo veneto. Filosofo italiano. Venezia, Veneo. Grice: “If I were today to chose a philosophical piece by Cacciari that would be his ‘angelo’ – quite a concept! If Whitehead is right, as I claim he is, when he says all philosophy is footnotes to Cratylo, Plato does deal with ‘aggelos’ as ‘metaxu’ which he then develops in Symposium – Cacciari, like Reale, are fascinated by this!” – Grice: “Solomon, who read it, illustrated Alcebiades as Eros between Dionisos and Apollo!” Essential Italian philosopher. Filosofo, politico, accademico e opinionista italiano, ex sindaco di Venezia.  Di ascendenze emiliane per via paterna (il nonno Gino Ca., di Medicina, si era trasferito a Venezia per dirigere i cantieri navali della città), è figlio di Pietro, pediatra, e di una casalinga proveniente da una famiglia di artisti.  Dopo aver frequentato il Ginnasio Liceo Marco Polo di Venezia, si è laureato in Filosofia a Padova, con una tesi sulla Critica del Giudizio di Kant, con relatore Formaggio. Ancora studente, e collaboratore dei Diano, Bettini e Mazzariol. Professore associato di Estetica presso l'Istituto di Architettura di Venezia, dove diventa Professore. Fonda la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele a Cesano Maderno, di cui è preside. È tra i fondatori di alcune riviste di filosofia politica, che hanno segnato il dibattito dagli anni sessanta agli anni ottanta, tra cui Angelus Novus, Contropiano, il Centauro, Laboratorio politico.  Al centro della sua riflessione filosofica si colloca la crisi della razionalità moderna, che si è rivelata incapace di cogliere il senso ultimo del reale, abbandonando la ricerca dei fondamenti del conoscere. La sua visione muove dal concetto di "pensiero negativo", ravvisato nelle filosofie di Friedrich Nietzsche, di Martin Heidegger e di Ludwig Wittgenstein, per risalire ai suoi presupposti in alcuni aspetti della tradizione religiosa e del pensiero filosofico occidentali.  Ha pubblicato numerose opere e saggi, tra i quali meritano una particolare attenzione: Krisis; Pensiero negativo e razionalizzazione; Dallo Steinhof;  Icone della legge; L'angelo necessario; Dell'inizio; Della cosa ultima. Vincitore del Premio Cimitile. Hamletica, Adelphi, Milano,  è il suo lavoro. I volumi Icone della legge e L'angelo necessario presentano, inoltre, alcune pagine dedicate alla filosofia dell'icona e agli esiti del pensiero del mistico russo Florenskij.  Tra i numerosi riconoscimenti sono da ricordare la laurea honoris causa in Architettura conferita dall'Università degli Studi di Genova, la laurea honoris causa in Scienze politiche conferita dall'Bucarest e la laurea honoris causa in filologia, letteratura e tradizione classica conferita dall'Bologna. Presidente della fondazione Pellicani  e insegna Pensare filosofico e metafisica presso la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, di cui è stato anche prorettore vicario.  Suo fratello Paolo è stato deputato di Rifondazione Comunista. In Potere Operaio e nel PCI Da giovane fu un politico militante e occupò con gli operai della Montedison la stazione di Mestre. Collaborò negli anni sessanta alla rivista mensile Classe operaia e, dopo contrasti interni tra Mario Tronti, Alberto Asor Rosa e Toni Negri (il quale fu un incontro essenziale per la sua formazione), diresse insieme ad Asor Rosa la rivista, definita di "materiali marxisti", Contropiano con la quale si tentò la riunificazione del gruppo. Ma il tentativo fallì e il gruppo veneto trasformò la rivista nel giornale Potere Operaio "Giornale politico dagli operai di Porto Marghera" a cui Cacciari, deluso, non aderì. In seguito entrò nel Partito Comunista Italiano, ricoprendo cariche apparentemente lontane dai suoi interessi filosofici: responsabile della Commissione Industria del PCI Veneto negli anni settanta, fu poi eletto alla Camera dei deputati, e fu membro della Commissione Industria della Camera.  Sindaco di Venezia. Sindaco di Venezia schierato tra i principali sostenitori de I Democratici di Romano Prodi tanto che si parlò di lui come un probabile leader dell'Ulivo. Fin dall'inizio della sua attività politica vide nel federalismo una tradizione da recuperare per i progressisti italiani laddove buona parte dei dirigenti della sinistra vedevano in questa attenzione agli ideali federalisti un freno al consenso elettorale del centro-sud. In preparazione delle elezioni regionali, era convinto che per vincere in una regione tradizionalmente moderata, la sinistra avrebbe dovuto agganciare una parte dell'elettorato in fuga dalla ex DC e per questo scopo tentò di "aprire" ad un'alleanza con la Lega Nord (poi disapprovata dal centro-sinistra italiano), e mosse in questa direzione politica alcuni significativi passi, ma non riuscì a convincere fino in fondo l'elettorato autonomista.  È sua la volontà di realizzare il progetto per edificare il ponte di Calatrava, il quale ha portato continue polemiche con la Corte dei conti nel corso degli anni.  Europarlamentare e consigliere regionale veneto Alle europee si candida con la lista de I Democratici risultando eletto in due circoscrizioni: lui ha optato per quella nord-occidentale.  La sua sconfitta alle Regionali quando fu candidato per la presidenza della regione Veneto, fece tramontare l'ipotesi che potesse diventare il futuro leader dell'Ulivo. Cacciari ottenne in quella tornata il 38,2% dei voti, uscendo sconfitto dal rappresentante della Casa delle Libertà Galan, che ricevette il 54,9% dei consensi. In quella tornata elettorale Cacciari ottenne un seggio da consigliere regionale: per questo si dimise, per incompatibilità, da europarlamentare.  Sindaco di Venezia. Annuncia l'intenzione di ricandidarsi per la seconda volta a sindaco di Venezia. I partiti di sinistra dell'Ulivo, avevano però, già raggiunto l'accordo per la candidatura unitaria del magistrato Felice Casson, ma Cacciari dichiarò di non voler rinunciare alla propria candidatura, anche a costo di spaccare l'unità della coalizione, come effettivamente avvenne, con Cacciari sostenuto da UDEUR Popolari e La Margherita e Casson appoggiato da tutti gli altri partiti del centrosinistra.  Al primo turno delle votazioni Casson ebbe il 37,7% dei voti, mentre C. si fermò al 23,2%; sfruttando le divisioni presenti in maniera ancora più acuta nel centrodestra a Venezia, furono proprio i due rappresentanti del centro-sinistra ad andare al ballottaggio. A sorpresa C., seppur sostenuto da liste più deboli, riuscì a far leva sull'elettorato moderato e vinse la sfida con 1 341 voti di vantaggio sul suo competitore (50,5% contro 49,5%).  L'inattesa vittoria del politico-filosofo causò malumori all'interno della coalizione (Casson commentò il risultato esclamando: "Ha vinto C.? Allora ha vinto la destra!") e una particolare situazione nel consiglio comunale veneziano: la Margherita, con il 13,4% di voti, ebbe diritto a ben 26 seggi, (mentre i DS, che ottennero il 21,2%, si dovettero accontentare di 6 seggi) e l'UDEUR, nonostante un modesto 1,4%, si accaparrò 2 seggi (a differenza di Rifondazione Comunista che con il 6,8% si aggiudicò un solo seggio). Nel complesso, quindi, la coalizione C., con il 14,8% dei suffragi, ebbe diritto a 28 seggi, mentre il raggruppamento di Casson, con il 41%, risultò possessore di 9 seggi. Ciò consentì a C., iscritto alla Margherita, di cui era esponente di punta in Veneto, di poter governare la città con una solida maggioranza consiliare.  In occasione delle successive elezioni regionali, delle elezioni politiche, e delle amministrative C. mise in evidenza quella che egli chiamava la questione settentrionale.  Anche deluso dall'evoluzione del Partito Democratico, annunciò l'abbandono della politica attiva dopo la conclusione del mandato di sindaco, avvenuta nell'aprile.  Abbastanza accesa la politica condotta dalla sua giunta contro gli ambulanti abusivi e molto contestate furono anche le ordinanze che, ai fini del decoro urbano, imponevano il divieto di vendere dei cibi da asporto presso la piazza San Marco, di girare a torso nudo, di sdraiarsi in terra ecc. Inoltre, con la creazione del festival di Roma da parte dell'allora sindaco Veltroni, espresse disappunto nel caso in cui quello di Venezia ne fosse stato oscurato. Non pochi gli attriti con la Lega Nord in vista della sua intenzione di realizzare un campo Sinti, nella zona di Mestre. Celebre poi la campagna che favoriva l'uso dell'acqua pubblica in contrapposizione all'acquisto di quella in bottiglia. A lui si deve il restauro di Palazzo Grassi e di Punta della Dogana.  A Mogliano Veneto, presenta il manifesto politico Verso Nord, un'Italia più vicina, diretto a chi non si riconosceva né nel PD, né nel PdL e voleva una politica per il Nord diversa da quella attuata dalla Lega. Il manifesto si è poi trasfuso in un partito politico chiamato appunto Verso Nord, nato ufficialmente. Nelle sue saggi (Krisis, Pensiero negativo e razionalizzazione) C. sviluppa la sua riflessione che, prendendo spunto da Nietzsche, Wittgenstein e Heidegger, conferma «... la fine della razionalità classica e dialettica e l'emergere pieno, costruttivo, rifondativo e non distruttivo del "pensiero negativo. Dall'analisi della cultura viennese e mitteleuropea, che si forma sullo sfondo dei grandi mutamenti del sistema capitalistico, C. identifica una società reazionaria incapace di aprirsi alla modernità e improntata al nihilismo, punto d'arrivo del fallimento del pensiero dialettico della scuola hegeliano-marxista. In quest'ambito si origina il pensiero negativo (Negatives Denken) che ad iniziare da Schopenhauer sembra collegarsi all'irrazionalismo ma che in realtà è la conseguenza ultima della tradizione metafisica occidentale che pretendeva di superare ogni contraddizione e la negatività dell'esistenza stessa tramite quella libera volontà, coerentemente negata da Nietzsche e ancora presente invece nell'ascesi schopenhaueriana, come strumento per la liberazione dal dolore di vivere.  La crisi della metafisica occidentale è anche dimostrata dalla fiducia nella tecnica, presuntuosa esaltazione di quella ragione che invece rivela il sostanziale fallimento dei valori ultimi che dovrebbero guidare il progresso umano: «...la tecnica realizza la direzione implicita della metafisica modernama nel realizzarla ne critica e liquida anche l'idea centrale [il fondamento originario]» che era la certezza dei valori. Da qui un'epoca caratterizzata dal nulla dei valori e dalla fine della filosofia ormai rivolta «tutta al passato, a prima della ratio. Con l'avvento del pensiero negativo finalmente ci si libera «da un ideale totalitario del sapere, per cui non si dipende più da un ordine naturale, fisso ed immutabile, di cui la ragione scopre le leggi, ma si interviene creativamente, dando ordine alle cose, in una molteplicità di saperi. Nelle sue ultime opere C. intreccia la riflessione filosofica con quella teologica quasi risalendo ad una tradizione interpretativa platonica. Se ormai la filosofia si è specializzata e frantumata in una serie di campi specifici che cosa vorrà dire "pensare" al suo stesso inizio? C. cerca la risposta in quella tradizione filosofico-teologica che pone il principio, l'"inizio" nella nozione di "Deus-Esse". Fin dal libro primo della sua opera filosofica, Dell’Inizio, C. si colloca su un terreno complementare e diametralmente opposto a quello di Severino: se il primo evidenzia la contingenza dell'originato, il secondo enfatizza l'unicità eterna dell'origine. Mentre per C. l’originario è inizio a-logico, che conserva sempre inalterata la possibilità di non essere inizio di qualcosa che altro-da-sé, di negarsi come inizio e che quindi non esista originato alcuno, secondo Severino, invece, l’originario è la struttura logico-necessaria di significati il cui contenuto è tutto ciò che è, tale per cui non è mai potuto esistere, non è mai esistito e non potrà mai esistere alcun ente non originato da quell'unica totalità iniziale. Secondo Severino, la veracità di Dio e del Destino prevale sulla Sua onnipotenza, nel senso che è inevitabile e scontata in partenza la vittoria sul nemico, mentre è impossibile che Egli fugga davanti ad esso, finendo con il cadere nel nulla, il proprio contrario. Citazioni «Caro C., non possiamo proseguire la nostra via che attraverso lo straniero che ospitiamoe che chiamiamo 'nostro' Io. Questo è il vero volto dell'altro, del prossimo ineludibile, appiccicato a noi come un incubo! Hospes / hostis, necessariamente. 'Assicurarcelo' è impossibile.»  (C., Della cosa ultima, Adelphi, Mi) «Pietà afferra il poeta — pericolosissima pietà, sul limite estremo della misericordia inordinata.»  (Massimo Cacciari, "Della cosa ultima", Adelphi, Mi) Opere Introduzione di C. a Simmel, Saggi di estetica, Padova, Qualificazione e composizione di classe, in Contropiano, Ciclo chimico e lotte operaie, con S. Potenza, in Contropiano; Dopo l'autunno caldo: ristrutturazione e analisi di classe, Marsilio, Padova; Pensiero negativo e razionalizzazione. Problemi e funzione della critica del sistema dialettico; Metropolis, Roma, Officina; Piano economico e composizione di classe, Feltrinelli; Lavoro, valorizzazione, cervello sociale, in Aut Aut, Milano; Note intorno a «sull'uso capitalistico delle macchine» di Raniero Panzieri, in Aut Aut, Milano; Oikos. Da Loos a Wittgenstein, con Francesco Amendolagine, Roma; Krisis, Saggio sulla crisi del pensiero negativo da Nietzsche a Wittgenstein, Feltrinelli; Pensiero negativo e razionalizzazione, Marsilio, Venezia;  Il dispositivo Foucault, Venezia, Cluva; Dialettica e critica del politico. Saggio su Hegel, Feltrinelli; Rathenau e il suo a mbiente, De Donato; Crucialità del tempo: saggi sulla concezione nietzscheana del tempo, et al, Liguori; Dallo Steinhof, Adelphi; Adolf Loos e il suo angelo, Electa’ Feuerbach contro Agostino d'Ippona, Adelphi; Il potere: saggi di filosofia sociale e politica, con G. Penzo, Roma, Città Nuova; Icone della legge, Adelphi, Milano; Zeit ohne Kronos, Ritter Verlag, Klagenfurt; L'Angelo necessario, Adelphi, Milano; Drama y duelo, Tecnos, Madrid; Le forme del fare, con Massimo Donà e Romano Gasparotti, Liguori; Dell'Inizio, Adelphi; Dran, Méridiens de la décision dans la pensée contemporaine, Ediotions de L'Eclat; Architecture and Nihilism, Yale; Desde Nietzsche: Tiempo, Arte, Politica, Biblios, Buenos Aires; Geofilosofia dell'Europa, Adelphi, Milano; Großstadt, Baukunst, Nihilismus, Ritter, Klagenfurt; Migranten, Merve, Berlino; Introduzione a F. Bacone, Nuova Atlantide, Silvio Berlusconi Editore, Milano; L'Arcipelago, Adelphi, Milano; Vedova. Arbitrii luce, Catalogo della mostra, Skira; Arte, tragedia, tecnica, con Massimo Donà, Raffaello Cortina; El Dios que baila, Paidos, Buenos Aires; Duemilauno. Politica e futuro, Feltrinelli, Milano; Wohnen. Denken. Essays über Baukunst im Zeitalter der völligen Mobilmachung, Ritter Verlag, Klagenfurt und Wien; Della cosa ultima, Adelphi, Milano; La città, Pazzini; Il dolore dell'altro. Una lettura dell'Ecuba di Euripide e del libro di Giobbe, Saletta dell'Uva; Soledad acogedora. De Leopardi a Celan, Abada Editores, Madrid; Paraíso y naufragio. Musil y El hombre sin atributos, Abada Editores, Madrid, Magis Amicus Leopardi, Saletta dell'Uva; Maschere della tolleranza, Rizzoli, Milano; Introduzione a Max Weber, La politica come professione, La scienza come professione, Mondadori, Milano; Europa o Filosofia, Machado, Madrid; Tre icone, Adelphi, Milano; Anni decisivi, Saletta dell'Uva, Caserta; C. Mario Tronti, Teologia e politica al crocevia della storia, Milano, AlboVersorio; The Unpolitical. Essays on the Radical Critique of the Political Thought, Yale University Press; Hamletica, Milano, Adelphi; La città, Pazzini; Il dolore dell'altro. Una lettura dell'Ecuba di Euripide e del libro di Giobbe, Caserta, Saletta dell'Uva; Cacciari-Piero Coda, I comandamenti. Io sono il Signore Dio tuo, Bologna, Il Mulino;  Bianchi-C., I comandamenti. Ama il prossimo tuo, Bologna, Il Mulino; Doppio ritratto. San Francesco in Dante e Giotto, Milano, Adelphi; Il potere che frena, Milano, Adelphi; Labirinto filosofico, Milano, Adelphi; Filologia e filosofia, Bologna, Bononia; Re Lear. Padri, figli, eredi, Caserta, Saletta dell'Uva; Cacciari-Paolo Prodi, Occidente senza utopie, Bologna, Il Mulino; Cacciari-Bruno Forte, Dio nei doppi pensieri. Attualità di Italo Mancini, Brescia, Morcelliana,. Generare Dio, Bologna, Il Mulino, La mente inquieta. Saggio sull'Umanesimo, Torino, Einaudi; Ha preparato anche i testi per l'opera Prometeo. Tragedia dell'ascolto di Nono; Elogio del diritto (insieme a Natalino Irti, con un saggio di Werner Wilhelm Jaeger, Milanp) Onorificenze Grand'Ufficiale dell'Ordine pro Merito Melitensi (SMOM) nastrino per uniforme ordinariaGrand'Ufficiale dell'Ordine pro Merito Melitensi (SMOM) — Venezia, Laurea Honoris Causa in Architettura, conferita dall'Università degli Studi di Genova; nastrino per uniforme ordinariaLaurea Honoris Causa in Architettura, conferita dall'Università degli Studi di Genova; Laurea Honoris Causa in Scienze politiche, conferita dall'Università degli Studi di Bucarest, nastrino per uniforme ordinariaLaurea Honoris Causa in Scienze politiche, conferita dall'Università degli Studi di Bucarest; Laurea Honoris Causa in Filologia, Letteratura e Tradizione Classica, conferita dall'Alma Mater StudiorumBologna nel nastrino per uniforme ordinariaLaurea Honoris Causa in Filologia, Letteratura e Tradizione Classica, conferita dall'Alma Mater StudiorumBologna nel  Premi e riconoscimenti; Medaglia d'oro del Círculo de Bellas Artes di Madrid; Uomo per la pace International Chair Jacques Derrida (Torino) Note  Enciclopedia Treccani alla voce coripsondente  Barbara Romano, i panni sporchi si lavano in casa MA IL CAV., sul piano del gusto, è UNA catastrofe CONTRO VERONICA: "Se io ho qualcosa da dire a mio marito gli scrivo privatamente""Evelina MANNA è un'amica""vengo SEMPRE paparazzato dA qualche testa di cazzo", in Dagospia, Libero, Langone, Cari italiani vi invidio, Roma, Fazi; Arti, Biografia di C., cinquantamila; Città di VeneziaSindaco, su comune.venezia; C., Università Vita-Salute San Raffaele; vedi l'intervista "La predestinazione del male"  F. Dal Bo, L'utopia dell'angelo. Note a L'angelo necessario di C., in Bertagni, Architetture utopiche, «arcipelago», sito istituzionale della Fondazione Pellicani, su fondazionegiannipellicani, Corriere, Lettera firmata da C., su corriere. Negrello, A pugno chiuso. Il Partito comunista padovano dal biennio rosso alla stagione dei movimenti, Milano, FrancoAngeli, Adnkronos, su www1.adnkronos.com. Progetto Italia Federale, su progettoitaliafederale. C. "Addio alla politica. Sconfitti i miei progetti", in Corriere della Sera, codacons, pressreader.com Repubblica, lagazzettadelmezzogiorno su nuova Venezia.gelocal,  Copia archiviata, su corriere, Il manifesto politico in. di Verso Nord  Cacciari lancia Verso nord Ma non siamo il terzo polo, in la Repubblica, 24 luglio 13. 5 dicembre.  F. Restaino, Il dibattito filosofico in Italia in Abbagnano, Storia della filosofia,  IV, t. II, Torino; Restaino, Op.cit. ibidem In Maurizio Pancaldi, Mario Trombino, Maurizio Villani, Atlante della filosofia, Hoepli; Catapano, Coincidentia Oppositorum: Appunti sul pensiero di Massimo Cacciari a cura del Dipartimento di Filosofia, Padova  Cfr. Massimo Cacciari in EMSF, su emsf.rai.; Grossi, La differenza tra il discorso filosofico di Severino e quello di C., in Lo SguardoRivista di Filosofia, Ospitato su archive.is.  Dal sito web del Sovrano Militare Ordine di Malta; in.  architettura. unige/ inf/ documenti/  "facoltà di architettura di genova Laurea Honoris Causa a C. aggiornato ; "La Facoltà di Architettura di Genova, ha conferito la laurea Honoris Causa a C.. La motivazione della Facoltà sottolinea il contributo dato da C. alla cultura architettonica internazionale nel corso di oltre un trentennio."  F. Dal Bo, L'utopia dell'angelo. Note a L'angelo necessario di C., in Bertagni, Architetture utopiche, «arcipelago», Tussi, La confusione dialogica Intervista con C. Recensione di Geofilosofia dell'Europa, su Italia Libri Recensione di Hamletica, Andrea Fiamma Recensione di Il potere che frena, Andrea Fiamma Traduzione francese in versione integrale e gratuita di un libro inedito in italiano: Drân. Méridiens de la décision dans la pensée contemporaine (Drân. Meridiani della decisione nel pensiero contemporaneo)  Bertoletti, C. Filosofia come a-teismo, Edizioni ETS, Pisa, Borso, C., Mille lire stampa alternativa, Milano; Cantarano, Immagini del nulla. La filosofia italiana contemporanea, Mondadori, Milano, Catapano, Coincidentia oppositorum. Appunti sul pensiero di Massimo Cacciari, «Etica et Politica», Catapano, "Coincidentia oppositorum". Appunti sul pensiero di Massimo Cacciari, in Libertà, giustizia e bene in una società plurale, C. Vigna, Vita e Pensiero, Milano, León, “Ontología de crisis: Aion y dialéctica negativa en la crítica marxista italiana; Congreso de la Sociedad Académica de Filosofía: Experiencia de la crisis, crisis de la experiencia. Universidad Carlos III de Madrid; N. Magliulo, C. e Severino. Quaestiones disputatae, Mimesis, Milano-Udine,. N. Magliulo, La luce oscura. Invito al pensiero di Massimo Cacciari, Saletta Dell’Uva, Caserta; Magliulo, Un pensiero tragico. L’itinerario filosofico di Massimo Cacciari, Città Del Sole, Napoli, L. Mauceri, La hybris originaria. Massimo Cacciari ed Emanuele Severino, Orthotes Editrice, Napoli-Salerno; C. su TreccaniEnciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.  Opere di C. (altre versione) su open MLOL, Horizons Unlimited srl. Opere di C.  C., su europarl.europa.eu, Parlamento europeo. C., su storia. camera, Camera dei deputati.  C., su Openpolis, Associazione Openpolis.  Registrazioni di C. su Radio Radicale, Radio Radicale.  C.: la necessità della libertà, su RAI Filosofia, su filosofia. rai. Predecessore Sindaco di Venezia Successore Venezia- Stemma.svg Ugo Bergamo Paolo CostaI Paolo Costa, Orsoni II Vincitori del Premio Pavese Filosofia Politica  Politica Filosofo Filosofi italiani Politici italiani Politici italiani Accademici italiani Accademici italiani Professore Venezia Sindaci di Venezia Consiglieri regionali del Veneto Deputati della VII legislatura della Repubblica Italiana Deputati dell'VIII legislatura della Repubblica Italiana Direttori di periodici italiani Europarlamentari dell'Italia della V legislatura Federalisti Fondatori di riviste italiane Militanti di Potere Operaio Opinionisti italianiPolitici de I Democratici Politici della MargheritaPolitici del Partito Comunista Italiano Politici del Partito Democratico (Italia)Professori dell'Università IUAV di Venezia Studenti dell'Università degli Studi di Padova. Mercurio messegero di Giove e l’umo – angelus – mercurial – Giambologna – Villa Medici -- Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue e letterature classiche, considerate come strumento di elevazione spirituale per l’uomo, e perciò chiamati, secondo un’espressione ciceroniana, studia humanitatis. Si parla di u. filologico per distinguere l’attività degli umanisti intesa al recupero, allo studio, alla pubblicazione dei testi classici, dall’attività di quegli stessi umanisti intesa più generalmente alla creazione filosofica, all’elaborazione di una nuova civiltà. Si parla poi di u. volgare in relazione allo sbocco storico dell’U., quando gli ideali letterari di scrittura armoniosa e ornata sono trasferiti in Italia alle opere letterarie in volgare. Con riferimento, esplicito e implicito, all’U. quale periodo storico, il termine è usato infine per caratterizzare ogni orientamento che riprenda il senso e i valori affermatisi nella cultura umanistica: dall’amore per gli studi classici e per le humanae litterae alla concezione dell’uomo e della sua dignità quale autore della propria storia, punto di riferimento costante e centrale della riflessione filosofica. Intorno alla metà del 14° sec., e per impulso soprattutto di Petrarca, gli studi classici assunsero un carattere nuovo, il cui aspetto più appariscente fu la ricerca, nelle biblioteche chiesastiche e poi monastiche, dei codici antichi. Si manifestò, in pratica, l’esigenza di non contentarsi di quella parte della letteraturalatina che era giunta sino allora per tradizionescolastica e culturale ininterrotta, ma di recuperare anche la parte di essa che era stata dimenticata. Si cercò, inoltre, di restituire le testimonianze della grecità che, salvo nell’Italia meridionale, erano state sino allora dovunque trascurate. Si accompagnò a questa ricerca lo sforzo di sostituire alla lingua latina, più o meno profondamente corrotta durante il Medioevo, la lingua dei classici, cioè di recuperare la latinità (in particolare quella virgiliana e ciceroniana) anche come strumento linguistico: il latino così diventò, proprio quando i vari volgari avevano prodotto capolavori, la lingua letteraria per eccellenza. Nel costituire la sua ricca biblioteca, soprattutto durante la permanenza ad Avignone, punto d’incontro di varie correnti culturali, Petrarca esercitò un’azione decisiva nella storia testuale dei classici, sia scoprendo nuovi testi, sia riunendo in un unico corpo i documenti della tradizione manoscritta (come, per es., per Livio). A Petrarca si deve la scoperta di due orazioni ciceroniane, nonché il recupero delle epistole “Ad Atticum” e di un testo mutilo delle “Institutiones Quintilianee”. A Boccaccio le riconquiste, integrali o parziali, o la rivalorizzazione criticadi testi di Varrone, Marziale, Apuleio, Seneca, Ovidio, e soprattutto di Tacito. Segue per opera di Salutati, la riscoperta delle epistole ciceroniane “Ad familiars”. Bracciolini scopre, tra le molte altre, opere come le “Selve” di Stazio, le “Puniche” di Silio Italico, il “De rerum natura” di Lucrezio, altre orazioni ciceroniane ecc. Si può dire che tutto o quasi il patrimonio attuale di autori latini è stato scoperto o rimesso in circolazione tarda. Dopo, solo sporadicamente sono stati recuperati nuovi testi, sino alla fase di scoperte umanistiche greche determinata dalla papirologia.  Anche l’U. greco, almeno come desiderio di avvicinarsi alla grecità, se non come effettivo possesso della lingua, comincia da Petrarca e da Boccaccio, il quale ultimo ospitò a Firenze il calabrese Pilato e lo fa nominare lettore di greco allo Studio: da lui i due amici hanno facilmente la traduzione latina dei poemi omerici, dalla quale gli studi greci in Occidente hanno il loro effettivo inizio. Poco dopo Crisolora comincia a Firenze il suo insegnamento più tecnicamente umanistico, finché, come conseguenza anche dell’afflusso di eruditi (Pletone, il Bessarione) in occasione del Concilio di Ferrara-Firenze e per effetto della caduta di Costantinopoli in mano ai Turchi (Argiropulo, Calcondila,  Lascaris), l’U. greco raggiunse la sua piena fioritura.  Intanto, gli umanisti affinavano il loro latino, creando ex novo una grammatica e una stilisticadella lingua (Elegantiae latinae linguae di L. Valla), e sviluppavano la grande filologiaumanistica della quale era già stato iniziatore Petrarca. I testi da sempre conosciuti e quelli ora ritrovati erano corretti, interpretati, commentati dal punto di vista linguistico, storico, archeologico; s’instaurava così, al posto della semplice ricezione medievale, una lettura critica ad alto livello, nella quale consiste la più importante novità dell’Umanesimo.  In Italia, la ricerca erudita sull’antichità continuò nel primo Cinquecento, ma con minore libertà e inventività critica, mentre si sviluppavano le raccolte archeologico-antiquarie; la grande filologia riprese nel secondo Cinquecento (Vettori, Manuzio, Orsini, Panvinio, Sigonio). Alla fine del secolo, il primato filologico passa a Francesi, Olandesi (Lipsio), Tedeschi, Inglesi; ma ormai si trattava di attività filologica nel senso moderno, che escludeva cioè quei fini di costruzione integrale dell’uomo, che furono propri dell’Umanesimo.  Nel campo del diritto, l’intensificazione degli studi filologici contribuì a una completa riscoperta delle fonti di diritto romano, che portò in primis alla messa in discussione del Digesto risultante dalla Vulgata. I maggiori esponenti di questa corrente furono il francese Budé, il tedesco Zasius e l’italiano ALCIATO. Soprattutto la scuola francese è permeata dall’U., con lo sviluppo della scuola culta e l’affermarsi del mos gallicus iura docendi (culti, scuola dei).  L’U. VOLGARE Essendo l’educazione dell’uomo la meta finale dell’U., era naturale che presto o tardi, svanita l’antistorica speranza di una resurrezione pura e semplice della lingua latina, ci si accorgesse che essa non poteva essere raggiunta se non attraverso l’adozione della lingua da tutti parlata; era naturale dunque che l’U. latino volgesse verso l’U. volgare. Ciò avvenne in Italia nella seconda metà del Quattrocento. Ma occorreva che l’uso del volgare fosse sottratto all’arbitrio di ogni scrivente e sottoposto a regole fisse. Questa gara, a cui già Dante accenna ma non senza contraddizioni, diventa aperta e consapevole in Petrarca e in Boccaccio, i quali intesero realizzare in volgare opere in tutto degne dell’antico; giunse poi a piena maturazione nel secondo Quattrocento, accompagnando o causando il risorgere della poesia (Poliziano, Boiardo, Sannazzaro); ricevette infine nel primo Cinquecento da P. Bembo la sua sistemazione nella teoria e nel concreto campo grammaticale e stilistico.  SCRITTURA UMANISTICA Scrittura usata nei manoscritti, dopo la riforma scrittoria promossa dagli umanisti italiani. L’ammirazione per la scrittura chiara e sobria degli antichi manoscritti (per lo più dei sec. 9°-12°, in minuscola carolina) indusse a riportare in uso la littera antiqua, ritenuta la scrittura antica dei Romani, a riprodurre cioè l’alfabeto rotondo e aggraziato della carolina. Già con Petrarca ebbe inizio il movimento di reazione contro la scrittura gotica dominante; con Boccaccio la riforma si affermò più chiaramente e con N. Niccoli e P. Bracciolini la scrittura umanistica raggiunse il suo pieno sviluppo. Essa sorse a Firenze, diffondendosi poi negli altri centri di cultura italiani. Di solito i manoscritti umanistici si riconoscono per l’uso frequente della s di tipo maiuscolo, la gsempre chiusa, la t con l’asta oltrepassante la sbarra, la i con il puntino e altri caratteri, oltre che per la fattura accurata del codice, la bianchezza della pergamena e le miniature. Accanto all’umanistica libraria o rotonda si ebbe una forma corsiva (usata prevalentemente nei documenti) che rappresenta la trasformazione della gotica corsiva sotto l’influenza della rotonda. Grice: “Personally, I have been criticised for choosing ‘personally,’ rather than ‘humanely’!” Massimo Cacciari. Keywords: umanesimo italiano, ‘l’angelo necessario’ – l’angelo e il paisano -- the angel and the paysan – ‘Who art thou?’ ‘I am the necessary angel of the earth’, illuministi italiani – implicatura laberintica, Alighieri, umanesimo, implicatura dell’angelo e il contadino. Refs.: Luigi Speranza, "Grice e Cacciari," per Il Club Anglo-Italiano, The Swimming-Pool Library, Villa Grice, Liguria, Italia.

 

Grice e Cacciatore: la ragione conversazionale e l’implicatura conversazionale di napoleone in nudita eroica -- gl’eroi di Vico – filosofia italica – scuola di Salerno – filosofia campanese -- filosofia italiana – Luigi Speranza, pel Gruppo di Gioco di H. P. Grice, The Swimming-Pool Library (Salerno). Filosofo campanese. Filosofo italiano. Salerno, Campania. Grice: “Cacciatore is a good one; my favourite are three: his ‘dallo storicismo allo storicismo,’ and his ‘metafisica dell’espressione’ – I never knew it had one! – and ‘la lancia di Odino,’ a Wagnerian study of Dilthey, his specialty! Speranza, on the other hand, and naturally, prefers Cacciatore’s ‘dialogo con Vico’.” Grice: “Cacciatore co-philosophised, like I with Strawson, and called the thing, genially, ‘a four-hand piece’! Giuseppe Cacciatore (Salerno), filosofo. Laureatosi in Filosofia presso l'Università degli studi di Roma"La Sapienza" collabora con Tessitore nell'Salerno, dove ha anche avviato la sua carriera accademica. Ordinario di Storia della Filosofia presso la Facoltà di Filosofia dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, di cui è stato anche Presidente del Corso di Laurea. Nel 1995, inoltre, diventa direttore del Centro di Studi Vichiani del CNR di Napoli. Direttore del dipartimento di filosofia " Aliotta" dell'Università federiciana. Ha tenuto numerose conferenze presso le Barcellona, Berlino, (Freie Universität Berlin e Humboldt Universität), Bochum, Brema, Brno, Bruxelles, Düsseldorf, Essen, Graz, Halle, Lipsia, Maracaibo, Monaco di iera, Parigi, Potsdam, Valencia, Varsavia, Città del Messico (UNAM e UIC). È vicepresidente del CdA e membro del comitato scientifico dell'Istituto di Studi Latinoamericani (ISLA) di Pagani, del quale è diventato direttore. Nominato socio corrispondente dell'Accademia nazionale dei Lincei. Dal  è presidente della Società Salernitana di Storia Patria Nel  è stato insignito del premio nazionale “Frascati Filosofia”. È stato Presidente della Società Italiana degli storici della filosofia dal  al. È dal  coordinatore del dottorato di ricerca in Scienze filosofiche dell'Napoli “Federico II”. A partire dal  è stato nominato rappresentante dell'Napoli “Federico II” nel comitato tecnico-scientifico del Consorzio universitario Civiltà del Mediterraneo.   Altre saggi: “Splicare, comprendere” (Istituto di Filosofia, Salerno); “Splicare/comprendere” (Napoli, Guida);  “Ragione e speranza” (Bari, Dedalo); “La sinistra socialista nel dopoguerra, pref. di Martino, Bari, Dedalo); “Vita e forme della scienza storica. Saggi sulla storiografia – splicare, comprendere” (Napoli, Morano); “Storicismo problematico e metodo critico, Napoli, Guida); “La lancia di Odino: splicare/comprendere” (Milano, Guerini e associate); “La Quercia di Goethe. Note di viaggio dalla Germania, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino); “Goethe in Italia” –“La quercia di Goethe”, L'etica dello storicismo, Lecce, Milella); “Vico: metafisica, poesia e storia -- Akademie Verlag, Berlino);  “Bruno” (Edizioni Marte, Salerno); “Cassirer interprete di Kant e altri saggi, Siciliano Editore, Messina); “Il pratico e il civile civile in Croce” Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ); Labriola in un altro secolo. Saggi, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ); “Saperi umani e consulenza filosofica, Meltemi Editore, Roma); “Vico: L'infinito nella storia” (Edizioni scientifiche italiane, Napoli); “Interculturalità, Tra etica e politica (in coll. con G. D'ANNA), Carocci, Roma,. Interculturalità. Religione e teologia politica (in coll. con DIANA), Guida, Napoli,  A quattro mani. Saggi di filosofia e storia della filosofia (in coll. con CANTILLO), Martirano Marte, Salerno); Problemi di filosofia della storia nell'età di Kant e di Hegel. Filologia, critica, storia civile” (Aracne, Roma); “Mente, Corpo, Filosofia pratica, Interculturalità, Mimesis, Milano-Udine); “Dimensioni filosofiche e storiche dell'interculturalità, Mimesis, Milano); “Dallo storicismo allo storicismo, Introduzione di F. Tessitore, Ciriello, Anna, Giugliano, ETS, Pisa); In dialogo con Vico. Ricerche, note, discussioni, Sanna, Diana e Mascolo, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma. Francesco D’Amato editore è un marchio editoriale della società Infolio srls con sede in Sant’Egidio del Monte Albino (Salerno) alla via Alfonso Albanese. Scorrere i titoli di una bibliografia significa ripercorrere quella che Eco ha efficacemente definito come la memoria vegetale, ovvero il lento e graduale dispiegarsi delle idee e delle riflessioni consegnate per sempre alla scrittura e che hanno scandito le diverse tappe del cammino intellettuale del suo autore. Quando ci poniamo di fronte ad uno scritto, in effetti, cerchiamo di scorgere la persona che si cela dietro di esso, il suo modo individuale di vedere le cose. «Non cerchiamo solo di decifrare, ma cerchiamo anche di interpretare un pensiero, un’intenzione». La lettura diviene in tal senso un dialogo silente con l’autore che ci consente di riannodare i fili che intessono la trama della sua personale visione del mondo. Accade così che nello sfogliare la corposa Bibliografia degli scritti di C. emergano, pagina dopo pagina, i tratti salienti che ne delineano il profilo di uomo e, soprattutto, di intellettuale, e che ci si renda conto di come una bibliografia non sia altro che la narrazione fedele di una biografia, ovvero di una vita consacrata alla scrittura. Prefazione Armando Mascolo I libri si fanno solo per legarsi agli uomini al di là del nostro breve respiro e difendersi così dall’inesorabile avversario di ogni vita: la caducità e l’oblio. Stefan Zweig, Mendel dei libri 1 Cfr. Eco, La memoria vegetale e altri scritti di bibliofilia, Milano, Bompiani, È un’impresa quanto mai ardua poter restituire la complessità e la ricchezza che caratterizzano l’intero corpus dell’opera di C., vale a dire di uno studioso che nell’arco di più di cinquant’anni di attività (il suo primo articolo risale infatti al) ha saputo spaziare tra gli autori e le correnti filosofiche più diverse, tenendo sempre fermo, quale asse teoretico portante delle sue ricerche, lo studio storiografico e storico-filosofico dello storicismo. Tale linea d’indagine si è andata via via articolando, nel corso del tempo, attraverso differenti plessi tematici, autori e aree geografiche. In ambito tedesco, ad esempio, C. ha saputo confrontarsi, tra gli altri, con il pensiero di Kant, Marx, Dilthey, Bloch, Humboldt, Droysen, Troeltsch, Rickert e Cassirer, mentre nel panorama della storia del pensiero filosofico italiano ha offerto importanti studi su VICO, LABRIOLA, GRAMSCI, GENTILE, CROCE, CAPOGRASSI, e PIOVANI, per citarne solo alcuni. I suoi principali interessi di ricerca abbracciano una considerevole messe di questioni legate ai temi della storia, dell’immaginazione, del rapporto tra poesia e filosofia, dell’azione individuale e della sua dimensione etico-politica. In questa vasta ed eterogenea costellazione di studi e di interessi, un posto di tutto rispetto occupa ormai da tempo la filosofia di lingua spagnola quale ulteriore fonte che ha alimentato il peculiare storicismo “critico-problematico” espresso da C.3. Questi ha il merito di aver dato un decisivo impulso allo studio, all’approfondimento e alla diffusione della filosofia spagnola e ispanoamericana. Il suo primo lavoro su una delle figure simbolo del pensiero ispanico, Gasset, risale infatti all’anno in cui si celebrò il centenario della nascita del filosofo madrileno. Da allora, C. ha fornito alla comunità scientifica importanti contributi su alcune delle mas3 Per una puntuale ricognizione dell’itinerario filosofico di C., si veda il recente contributo di L. Anzalone, Lo storicismo etico-politico e la comunità democratico-interculturale di Giuseppe C., in «Logos. Rivista di Filosofia», sime espressioni del pensiero iberico e iberoamericano quali Briceño, Bello, Zambrano, Gaos, Zubiri, Nicol, Zea, Paz. Da alcuni anni, infine, C. dedica buona parte del suo impegno scientifico allo studio dei problemi filosofici inerenti all’interculturalità e alle categorie filosofiche in essi implicati come quelle di identità, riconoscimento, universalismo, cittadinanza, laicità, democrazia, diritti umani, intersoggettività e senso comune. Dagli scritti di C. emergono con forza alcune idee portanti che da sempre hanno sorretto e indirizzato la sua attività di studioso. Voglio soffermarmi su due di esse in particolare, in quanto espressione, a mio avviso, di un’opzione teorica e metodologica ben precisa. La prima riguarda il modo di concepire la storia della filosofia, intesa quale diramazione di una più vasta e articolata storia della cultura, prospettiva che lascia trasparire una profonda sintonia di C. con il pensiero orteghiano. Nel denso saggio introduttivo all’edizione argentina della Storia della filosofia di Bréhier, Gasset delinea i tratti più significativi di quella che definisce una «nuova filologia», il cui principio fondamentale si radica su una concezione vitalista e funzionalista dell’idea secondo la quale quest’ultima risulta essere sempre una reazione di un uomo ad una determinata situazione della sua vita», vale a dire, «un’azione che l’uomo realizza in vista di una determinata circostanza e con una precisa finalità.  Secondo il filosofo spagnolo,  Cfr.Bréhier, Historia de la filosofía, ed. a cargo de Náñez, prólogo de Gasset, Buenos Aires, Sudamericana, L’originaria edizione francese della monumentale opera di Bréhier era stata pubblicata – in due tomi divisi in sette volumi – per conto d’Alcan di Parigi. Gasset, Prólogo a “Historia de la filosofía”, de Émile Bréhier (Ideas para una historia de la filosofía), in Id., Obras completas, Madrid, Taurus; trad. it. La “Storia della filosofia” di Bréhier (Idee per una storia della filosofia), in J. Ortega y Gasset, Idee per una storia della filosofia, a cura di Savignano, Firenze, Sansoni, dunque, non esistono “idee eterne”, in quanto «ogni idea è ascritta irrimediabilmente alla situazione o circostanza di fronte alla quale rappresenta un compito attivo ed esercita una funzione» In questa prospettiva, la filosofia è da intendersi, pertanto, come «un sistema di azioni viventi»7 – un sistema di “idee” appunto – di cui non è possibile fare storia prescindendo dal luogo e dal tempo particolari che lo hanno generato. Un’effettiva storia della filosofia – conclude Ortega – non può, di conseguenza, ridursi a mera e astratta esposizione cronologica delle “dottrine filosofiche”, ma dovrebbe esser capace di «eliminare la presunta esistenza disumanizzata attraverso cui ci presenta le dottrine e tornare ad immergerle nel dinamismo della vita umana, mostrandocene in essa il funzionamento teleologico. Da questo punto di vista, il personale “saggismo filosofico” di cui C. ha dato prova durante l’intero dispiegarsi della sua parabola intellettuale sembra informarsi perfettamente al principio ispiratore della «nuova filologia» enunciato da Ortega, principio che presiede alla sua peculiare concezione della filosofia intesa come un’attività assolutamente universale, ma al contempo segnata da forti particolarismi nazionali e culturali, da quelli che Badiou ha definito come «momenti della filosofia»9, nello spazio e nel tempo. La filosofia, insomma, non è altro che «un’ambizione universale della ragione che si manifesta in momenti del tutto singolari» Il secondo aspetto che emerge dalla maggioranza degli scritti di C. consiste nella rilevanza che questi ha trad. it. Badiou, Panorama de la filosofía francesa contemporánea, in M. Abensour (a cura di), Voces de la filosofía francesa contemporánea, Buenos Aires, Colihue, Si veda ora la mia traduzione italiana, preceduta da un’introduzione intitolata Badiou e l’avventura filosofica francese, apparsa in «Archivio di storia della cultura», da sempre assegnato alla dimensione etico-pratica della filosofia, vale a dire alla sua intrinseca vocazione civile. Come ha osservato Marco, «la ricerca complessiva di C. presuppone una concezione e una pratica della filosofia a partire da un suo orizzonte storico. Ciò implica mettere in rapporto reciproco la filosofia e la vita concreta degli uomini, intesa come “vita civile”»11. In una recente intervista rilasciata ad un noto quotidiano nazionale, C. chiarisce la sua peculiare visione della filosofia e del ruolo che ad essa attribuisce nella società di oggi in questi termini: «La filosofia alla quale da sempre mi sono ispirato – dichiara C. – ha un profilo fondamentalmente storico (lo storicismo critico-problematico) ed etico-politico.Sono convinto che il destino stesso della filosofia, quella filosofia che aiuta l’uomo da sempre a meravigliarsi e interrogarsi senza affidarsi a disegni metafisici e a fondazionalismi ontologici, è nella sua declinazione etica». Una filosofia, insomma, «che si presenta non come fede o dogma (razionalistico o materialistico che sia, poco importa) ma come “credenza”, come complesso articolato e plurale di forme di pensiero e di modi di vivere il mondo». E conclude: «La scelta di vita che impone la filosofia è molto semplice e non comporta sacrifici o difficoltà, ma solo l’educazione quotidiana alla critica, al giudizio mai assoluto e sempre rivedibile sulle cose e sugli uomini, sulla storia passata, presente e futura, sulla vita e sulle scelte della comunità e della società». Sulla scorta di queste considerazioni, non sorpende constatare come gli autori con i quali C. ha saputo misurarsi nel corso della sua attività di studioso siano tutti indistintamente animati da una stessa passione filosofica e civile, rivelando così la precisa «intenzionalità etica» che  Cfr. Marco, Introduzione, in C., Sulla filosofia spagnola, Bologna, Il Mulino, Cfr. Meraviglia, arma del pensiero, intervista a cura di Palazzi, in «Il Roma», attraversa la sua intera produzione scritta. La bibliografia di C., in definitiva, è la chiara testimonianza, come ha ben messo in luce Fulvio Tessitore, di una costante «operosità scientifica», nonché di un solido «impegno civile» capace di coniugare fruttuosamente scienza e vita13, nel pieno convincimento di voler consacrare la propria professione intellettuale all’esercizio «etico» del pensiero, facendo dell’«educazione quotidiana alla critica» il proprio inconfondibile stile di vita. La presente Bibliografia vuole essere un omaggio a C. e al suo magistero in occasione del suo settantacinquesimo compleanno. Desidero rivolgere un sentito ringraziamento al Prof. Fabrizio Lomonaco per i preziosi consigli che mi ha fornito nella fase di allestimento del volume. Un ringraziamento particolare, infine, va a Grigoletto per il suo fondamentale aiuto nel lavoro di sistemazione e di uniformazione del materiale bibliografico qui raccolto. Portici, Cfr. F. Tessitore, Presentazione, in C., Sulla filosofia spagnola, C. si laurea a Roma con una Tesi sul pensiero di Dilthey sotto la direzione dei Giannantoni e Calabrò. Viene nominato, nello stesso anno, addetto alle esercitazioni presso la cattedra di Storia delle dottrine politiche della Facoltà di Magistero dell’Università di Salerno, tenuta allora da Fulvio Tessitore. Ottiene una borsa di studio presso l’Istituto italiano per gli studi storici Croce di Napoli. Segue, nel frattempo, il magistero di Pietro Piovani, frequentando e collaborando ai seminari di Filosofia morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Napoli Federico II. Nominato, a seguito di concorso, assistente ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di Salerno. Professore incaricato, prima di Filosofia della politica e, poi, di Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Salerno. Insegnato Storia della filosofia, in qualità di docente incaricato stabilizzato, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della medesima università. Vince il concorso a cattedra e a decorrere è chiamato a ricoprire, come professore straordinario, l’insegnamento di Storia della filosofia presso la Facoltà di Profilo Accademico 14 Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, conseguendo successivamente la nomina a professore ordinario. Ha al suo attivo numerosi volumi e pubblicazioni che si possono raggruppare intorno ad alcune specifiche aree tematiche: a) ricerche sullo storicismo tedesco contemporaneo e sulla filosofia tedesca otto-novecentesca, con libri e saggi su Dilthey, Humboldt, Droysen, Troeltsch, Cassirer, Rickert, Groethuysen; b) ricerche sulla FILOSOFIA ITALIANA con saggi su VICO, CUOCO, FERRARI, COLECCHI, MEIS, IMBRIANI, CROCE, sul neoidealismo, sull’esistenzialismo italiano, su CAPOGRASSI e PIOVANI; ricerche sul marxismo contemporaneo, con volumi e saggi su Bloch, Lukacs, Labriola, Gramsci, sulla sinistra socialista e meridionalista del secondo dopoguerra; d) ricerche di teoria e storia della storiografia, con saggi sulla storiografia tedesca dell’Ottocento, su Droysen, Lamprecht, sulla Neue Sozialgeschichte, su Villari e la storiografia positivistica, sulla storiografia italiana del dopoguerra;  ricerche sui nessi, storici e sistematici, tra alcuni motivi dell’etica e della filosofia pratica contemporanee e la tradizione dello storicismo, con saggi su Vico, Croce, e sulla generale relazione tra Historismus e filosofa della storia; fricerche e studi sulla filosofia e sulla cultura spagnola e latinoamericana contemporanea con saggi su Ortega, Nicol, Gaos, Zambrano, Zea, Zubiri, sulla filosofia dei diritti umani, sugli sviluppi della democrazia nel continente latinoamericano; ricerche e studi sulla filosofia dell’interculturalità nei suoi aspetti etici, ermeneutici, politico-filosofici ed epistemologici. Ha edito e tradotto testi di Dilthey, di Riedel, di Otto e si è distinto per aver organizzato diversi convegni internazionali su alcune figure fondamentali della storia del pensiero filosofico quali Dilthey, Marx, Vico, Abbagnano, Cassirer, Spengler, Gasset, Labriola e Croce. Ccollabora con numerose riviste scientifiche tra cui «Il Pensiero politico», «Critica marxista», «Criterio», «Rinascita», «Giornale critico della Filosofia italiana», «Studi storici», «Paradigmi», «Prospettive Settanta», «Iride», «L’Acropoli», «Rivista di Storia della filosofia», nonché, in qualità di giornalista pubblicista, con diverse testate giornalistiche tra cui «Il Mattino», «Il Giornale di Napoli», «La Città», «Corriere del Mezzogiorno», «Roma». È membro del Comitato direttivo del «Bollettino del Centro di studi vichiani» e fa parte del comitato scientifico di svariate riviste specializzate come «Discorsi», «Prospettive Settanta», «Studi critici», «Archivio di storia della cultura», «Geschichte und Gegenwart», «Diritto e Cultura», «Revista de Hispanismo filosófico». Ha diretto con Fulvio Tessitore la collana “Cultura e Storia” dell’editore Morano di Napoli. Dirige, sempre con Tessitore, la nuova serie della collana “Studi Vichiani” presso l’editore Guida di Napoli, la collana “La cultura storica” dell’editore Liguori di Napoli e la collana “Istorica” dell’editore Rubbettino di Soveria Mannelli. Presso il medesimo editore dirige, in collaborazione con Edoardo Massimilla, la collana “Riscontri”. Con Giuseppe Cantillo e con il compianto collega Antonello Giugliano ha diretto la collana “Parole chiave della filosofia” dell’editore Guida di Napoli. Dirige, con Armando Mascolo, la collana di testi della cultura spagnola e ispanoamericana “Parva Hispanica” dell’editore Rubbettino. È condirettore, con Antonio Scocozza, di «Cultura Latinoamericana», rivista della Maestría in Scienza politica dell’Università Cattolica della Colombia e dell’Università di Salerno. Ha fondato e dirige, con Armando Savignano, Luis de Llera e Antonio Scocozza, la rivista di studi di filosofia iberica e iberoamericana «Rocinante». Ha inoltre fondato, con Fabrizio Lomonaco e Antonello Giugliano, «Logos. Rivista di Filosofia», di cui è attualmente codirettore. Socio nazionale dell’Accademia di Scienze Morali e Politiche della Società nazionale di Scienze Lettere e Arti in Napoli. È altresì socio ordinario residente dell’Accademia Pontaniana di Napoli. È stato membro del Consiglio di amministrazione della “Fondazione Pietro Piovani per gli studi vichiani” e del Consiglio di amministrazione della “Fondazione Filiberto e Bianca Menna”. Presidente del corso di Laurea in Filosofia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Federico II di Napoli. Nel 1994 ha assunto la direzione del “Centro di studi vichiani” del CNR di Napoli. È stato Visiting Professor presso numerose Università straniere tra cui l’Universidad Central de Venezuela, l’Università di Monaco di Baviera e l’Università di Halle-Wittenberg. Oltre a partecipare a numerosi convegni, ha tenuto corsi, conferenze e seminari presso l’Università di Barcellona, Berlino (FU e “Humboldt”), Düsseldorf, Halle, L’Avana, Maracaibo, UNERMB (Cabimas, Venezuela), Carabobo (Valencia, Venezuela), München, Münster, Neuquén (Argentina), Potsdam, Valencia, Universidad Nacional Autónoma de México, Universidad Católica de Bogotá. È stato delegato del Rettore dell’Università Federico II di Napoli per i rapporti internazionali. Fa parte della Commissione scientifica del “Centro Interuniversitario di Ricerca bioetica”.  Direttore del Dipartimento di Filosofia “A. Aliotta” dell’Università Federico II di Napoli. Dal Presidente della giuria del Premio internazionale di saggistica “Salvatore Valitutti” e è stato insignito del Premio internazionale “Dorso”. È stato membro della Giunta esecutiva del Comitato nazionale per le celebrazioni di Bruno nel centenario della morte. Ricercatore associato presso l’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico (ISPF) del CNR di Napoli. È stato membro del collegio del Dottorato di ricerca in “Culture dei paesi di lingue iberiche e iberoamericane” dell’Università “L’Orienta- 17 le” di Napoli, nonché coordinatore del Dottorato di ricerca in “Geopolitica e culture del Mediterraneo” presso l’Istituto italiano di Scienze umane (SUM) e del Dottorato di ricerca in “Cultura, Storia e Architettura del Mediterraneo” della Scuola di alta formazione dell’Università Federico II di Napoli. Profesor Titular presso la Universidad Católica de Bogotá (Colombia). Socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Nello stesso anno è diventato Direttore dell’Istituto di Studi Latinoamericani. È stato coordinatore di due progetti di ricerca di interesse nazionale. Gli è stato assegnato il Premio Perrotta per il Giornalismo a Salerno e il Premio Internazionale di Filosofia Karl Otto Apel a Cosenza, e è stato insignito del Premio nazionale “Frascati Filosofia”. Nello stesso anno è stato nominato Presidente della “Società Salernitana di Storia Patria”, incarico che ha ricoperto anche per la “Società Italiana degli Storici della Filosofia”. Coordina il Dottorato di ricerca in “Scienze filosofiche” dell’Università di Napoli Federico II e, nell’anno successivo, è stato nominato rappresentante della medesima università nel Comitato tecnico-scientifico del Consorzio universitario “Civiltà del Mediterraneo”. Gli è stata conferita la laurea magistrale honoris causa in Scienze Pedagogiche presso l’Università di Salerno. È stato membro del Consiglio di Indirizzo della “Fondazione Ravello” e altresì componente del Consiglio di Indirizzo della “Fondazione Pietro Piovani per gli studi vichiani”.  Professore Emerito di Storia della Filosofia presso l’Università di Napoli Federico II e Presidente della Classe di Scienze Morali dell’Accademia Pontaniana di Napoli. Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei. Il momento della “prassi” nello storicismo di Dilthey, in «Rivista di studi salernitani», Il tricentenario vichiano, in «Atti della Accademia Pontaniana» di Napoli, dell’estratto. Hegel in Italia e in italiano, in F. Tessitore (a cura di), Incidenza di Hegel: studi raccolti in occasione del secondo centenario della nascita del filosofo, Napoli, Morano, Bibliografia degli scritti  Recensione di D. Ulle, N. Motroshilova, È rivoluzionaria la dottrina di Marcuse?, in «Rivista di studi salernitani», Recensione di K. Korsch, Karl Marx, in «Il Pensiero politico», Recensione di L. Althusser, Lenin e la filosofia, in «Il Pensiero politico», IScuola storica e diritto naturale in Dilthey, in «Il Pensiero», Un discorso raro di Angelo Camillo De Meis, in «Il Pensiero politico», Wilhelm Dilthey e il metodo delle scienze storico-sociali, Salerno, Istituto di Filosofia e Storia della filosofia dell’Università di Salerno, Recensione di H. Portelli, Gramsci et le bloc historique, in «Paese Sera Libri»,  Ancora sul giovane De Meis, in «Il Pensiero politico», Recensione di M. Weber, Scritti Politici, in «Il Pensiero politico», Cultura filosofica e pensiero Politico dal previchismo al 1860 (Lezione introduttiva al Seminario su “Il Mezzogiorno dalle riforme all’Unità”), Facoltà di Giurisprudenza, Universita di Salerno, Storia, filosofia e politica nell’attività Pubblicistica di Dilthey, in «Filosofia», Recensione di H. Medick, Naturzustand und Naturgeschichte der Bürgerlichen Gesellschaft, in «Il Pensiero politico», Salerno: un confronto da continuare, in «La Voce della Campania», Politicità dello storicismo, in «Il Pensiero politico», Scheda su I. Cervelli, Droysen dopo il 1848 e il cesarismo, in «Il Pensiero politico»,  Dilthey, Lo studio delle scienze umane sociali e politiche, trad. it. e cura di G. C., Napoli, Morano, Introduzione a W. Dilthey, Lo studio delle scienze umane sociali e politiche, Napoli, Morano, Scienza e filosofia in Dilthey, Napoli, Guida, Scheda su G. Armani, Gli scritti su Carlo Cattaneo, in «Bollettino del Centro di studi vichiani»,  Scheda su G. Mastroianni, Studi sovietici di filosofia italiana, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su M. Prisco, Gli ermellini neri, in «Bollettino del Centro di studi vichiani»,  Scheda su F. Tessitore, Storicismo e Pensiero politico, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scientificità del marxismo e pensiero utopico, in «Atti della Accademia di Scienze morali e politiche» di Napoli, Discutendo di Croce e il partito politico, in «Il Pensiero politico», Una lettera per guadagnare il paradiso (a proposito della lettera di Berlinguer a Mons. Bettazzi), in «Lineazeta», Scheda su N. Badaloni, Il marxismo di Gramsci, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su J. Freund, Les théories des sciences humaines, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Etica, storia e futuro in Ernst Troeltsch, in «Storia e politica», Su una lettura storica della questione sindacale, in «Il Pensiero politico», C. e la sinistra socialista. Politica unitaria e meridionalismo, in Aa.Vv., Mezzogiorno e fascismo, Napoli, ESI, Recensione di G. Acocella, Questione meridionale e sindacalismo cattolico, in «Il Tetto», Ragione e speranza nel marxismo. L’eredità di Ernst Bloch, Bari, Dedalo, La sinistra socialista nel dopoguerra. Meridionalismo e politica unitaria in Luigi C., prefazione di F. De Martino, Bari, Dedalo,  Economia e base materiale nell’utopia concreta di Ernst Bloch, in R. Crippa (a cura di), La dimensione dell’economico, Padova, Liviana, Vico e Dilthey. La storia dell’esperienza umana come relazione fondante di conoscere e fare, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Recensione di E. De Mas, Faucci, F. Nicolini, A. Verri, Vico e l’instaurazione delle scienze, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su H. Albert, Storia e legge: per la critica dello storicismo metodologico, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su M. Alicata, Lettere e Taccuini di Regina Coeli, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su Bobbio, Voce Democrazia / Dittatura (Enciclopedia Einaudi), in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su Bohler, Philosophische Hermeneutik und hermeneutische Methode, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su G. P. Caprettini, Voce Allegoria (Enciclopedia Einaudi), in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su E. Leach, Voce Anthropos (Enciclopedia Einaudi), in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su S. Otto, Die Geschichtsphilosophie Giambattista Vicos, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su K. Pomian, Voce Ciclo (Enciclopedia Einaudi), in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su C. Prandi, Voce Credenze (Enciclopedia Einaudi), in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su M. Riedel, Verstehen oder Erklären? Zur Theorie und Geschichte der hermeneutischen Wissenschaften, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su A. Salsano, Voce Enciclopedia (Enciclopedia Einaudi), in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Nota del curatore, in Federazione salernitana del PCI, Per i Settantacinque anni di Francesco C., prefazione di A. Alinovi, Salerno, Boccia, Bloch: l’utopia della realizzazione dell’“humanum”, in «Critica marxista», Recensione di G. Vico, Liber metaphysicus Risposte, ed. tedesca, S. Otto, H. Viechtbauer (hrsg.), Transzendentale Einsicht und Theorie der Geschichte. Überlegungen zu G. Vicos “Liber metaphysicus”, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su M. Jay, L’immaginazione dialettica. Storia della Scuola di Francoforte e dell’Istituto per le ricerche sociali, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su S. Otto, Die transzendentalphilosophische Relevanz des Axioms “verum et factum convertuntur”. Überlegungen zu G. Vicos “Liber metaphysicus”, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su S. Otto, Faktizität und Transzendentalität der Geschichte. Die Aktualität der Geschichtsphilosophie G. Vicos im Blick auf Kant und Hegel, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su S. Otto, Geistesgeschichte zwischen Philosophie und Feuilleton, in «Bollettino del Centro di studi vichiani»,  Sentimento metafisico e infelicità della ragione (a proposito di Metafisica di A. Masullo), in «Critica marxista», Materiali su “Vico in Germania” (in collab. con G. Cantillo), in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su G. Conte (a cura di), Metafora, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su M. Ciliberto, Come lavorava Gramsci, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su A. 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Studi in onore di Fulvio Tessitore, Napoli, Morano, Tanti auguri a Bossi da Jerome Cristian, in «La Città», Luzi: poeta, storico e filosofo, in «La Città», Scuola senza falsi egualitarismi, in «La Città», Filosofi tra la vita e la morte, in «La Città», Perdono, condanna e vacui moralisti, in «La Città», La calma inquieta del sapere. La vita e la storia: Giuseppe Cantillo interprete di Hegel, in «La Città», Confronto tra pochi intimi. Cultura assente, in «La Città», Il doppiofondo del secolo breve, in «La Città», Politici smemorati dal “core ‘ngrato”, in «La Città», Dall’intellettuale organico al “filosofo democratico”, in «La Città»,  Wojtyla imbavaglia la cultura, in «La Città», L’embrione e l’etica condivisibile, in «La Città», Salerno e l’etica contemporanea, in «Cronache del Mezzogiorno», La traccia storica della città borghese, in «La Città», Chiedi al “chierico” lealtà civile, in «La Città», Nel nome del Papa-re, in «La Città», Va’ dove ti porta il senso comune, in «La Città», Incenso di regime sul dialogo ecumenico, in «La Città», De Luca liberale? Macché..., in «La Città», Quell’Europa senza volto che batte moneta, in «La Città», Quelle domande cruciali sui principi dell’agire, in «La Città», La prospettiva dell’utopia. Gramsci tra etica e politica, in «La Città», Il conte Yorck nella Salerno senza memoria, in «La Città», Senza retorica né rimozioni. Una mostra sull’antifascismo nel segno di Giovanni Amendola, in «La Città», Ma l’abito “dalemiano” non si addice a Gramsci, in «La Città», Mediterraneo, rotta della tolleranza, in «La Città», Un fiume carsico bagna la politica, in «La Città», Liberalizzare contro il marcio (a proposito di aborti clandestini), in «La Città», Se la ricchezza non fa la felicità, in «La Città», Ricordando Giacumbi, in «La Città», De Luca ha fatto bene ad aprire il palazzo, in «La Città», L’eroe il prete e poi?, in «La Città», Vico? Meglio una suite di lusso, in «La Città», Le contraddizioni di un “liberatore”, in «La Città», Non c’è più rispetto per il popolo tifoso, in «La Città», Stupidità formato europeo, in «La Città», I camerati e il boia Hess, in «La Città», Solo silenzi e improvvisazione, in «La Città»,  Wojtyla un grande pontefice, in «La Città»,  Napoli, l’hegelismo e la filosofia civile, in «Corriere del Mezzogiorno», Intellettuali, liberatevi della società spettacolo, in «Corriere del Mezzogiorno», Berlino la “rossa”, in «La Città», La Berlino delle piazze, in «La Città», Filosofi a confronto nel nome di Valitutti, in «La Città», La “Cosa 2” non sia il comitato di De Luca, in «La Città», Berlino, oltre il muro, in «La Città», 5 oBerlino, storia senza “lezioni”, in «La Città», La civiltà delle “illusioni”, in «La Città», Staatsbibliothek, miracolo tedesco, in «La Città», Immagini della Germania. Arte da un paese diviso, in «La Città», Bohème e dittatura DDR. Ribelli nel segno dell’arte, in «La Città», I politici? Ultimi in classifica, in «La Città», La filosofia del lavoro e le riflessioni di Vico, in «Corriere del Mezzogiorno», Amarcord Brandeburgo. Pennellate sulla memoria, in «La Città», Fantasmi comunisti nella “metafisica” Halle, in «La Città», Con la collaborazione di tutti si può stroncare il fenomeno, in «La Città», Bravo, ma dopo di lui?, in «Corriere del Mezzogiorno», Che saggio quel clown! Fo, profeta fuori patria, in «La Città»,  Mezzogiorno e politica. La lezione di Machiavelli, in «Corriere del Mezzogiorno», Lipsia, gli ultimi venti e la rivoluzione, in «La Città», Salerno raccontata via etere, in «La Città», Così lontani così vicini. Miopi verso l’Europa, in «La Città», Il nipote di Heidegger, in «La Città», Le ragioni del compromesso, in «La Città», Dresda, l’arte è servita, in «La Città», Siamo più poveri. Gravi le colpe, in «La Città», Lettere di viaggiatori tedeschi da Salerno e dintorni, in «La Provincia di Salerno», La quercia di Goethe. Note di viaggio dalla Germania, introduzione di P. Chiarini, Soveria Mannelli, Rubbettino, Voce Storicismo, in N. Abbagnano, Dizionario di Filosofia, terza edizione, Torino, Pomba, Voce Storiografia, in N. Abbagnano, Dizionario di Filosofia, terza edizione, Torino, Pomba, Die Tradition des problematisch-kritischen Historismus im Rahmen der italienischen philosophischen Kultur der zweiten Hälfte des 20 Jahrhunderts, in «Geschichte und Gegenwart», Bio-Bibliographie von Tessitore, in F. Tessitore, Wilhelm von Humboldt und der Historismus, Nürnberg, Seubert Verlag, Dilthey e Cassirer interpreti del Rinascimento, in «Rinascimento», Gli studi su Vico fuori d’Italia nelle ricerche del “Centro di Studi vichiani”, in F. Fanizza, M. Signore (a cura di), Filosofia in dialogo. Scritti in onore di Antimo Negri, Roma, Pellicani Editore, Bloch su Feuerbach, in W. 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Dilthey, La dottrina delle visioni del mondo, Napoli, Guida, Senza tetto al di là del muro, in «La Città», L’onda d’urto del revisionismo lato “inedito” della Resistenza, in «La Città», Gli occhi dei bambini e la topografia del terrore, in «La Città», Scongiuro granata in salsa partenopea, in «La Città», La scuola napoletana rilegge Hegel, in «Corriere del Mezzogiorno», Una birra al tavolo della filosofia, in «La Città», L’altra faccia di Spencer Tracy, in «Corriere del Mezzogiorno», La quercia di Goethe sulle ceneri di Buchenwald, in «La Città», Così il modello americano ha stregato Amburgo e Brema, in «La Città», Noi cittadini in ospedale, in «Corriere del Mezzogiorno», Millennium. Chimere e paure, in «La Città», Vico e la cultura francese. Modernità di un rapporto, in «Corriere del Mezzogiorno», Vico, la storia nel castello, in «La Città»,  Editoria, la fabbrica dei casi, in «La Città», La filosofia e i “nipotini” di Kant, in «La Città», La Berlino di Brecht e di Mann, in «La Città», I grovigli positivistici. Errico De Marinis tra politica e sociologia, in «La Città», Bene il decisionismo. Ma la progettualità?, in «La Città», Berlino espressionista, in «La Città», Le tentazioni del leaderismo, in «Corriere del Mezzogiorno»,  Il decalogo neo-liberale di De Luca, in «Corriere del Mezzogiorno», Intellettuali dove siete finiti?, in «La Città»,Gli artigli dell’editoria minore, in «La Città», È morto Menna, il patriarca della “grande Salerno”, in «Corriere del Mezzogiorno”, Il sol levante riscoperto. Altri studi di storia orientale, in «La Città», Razzismo off limits, in «La Città», L’aberrazione della sproporzione tra il reato e la condanna, in «La Città», Tributo “di piazza” per Valitutti, in «La Città», L’urlo impegnato della politica, in «La Città», Bruno dalle censure al futuro, in «La Città», Giordano Bruno sopravvalutato?, in «Corriere del Mezzogiorno», La risorsa che ignoravamo, in «Corriere del Mezzogiorno», La forza? A Partenope. La Napoli degli intellettuali liberi, in «La Città»,  Il Novecento a Napoli. Modernità e arcaismo, in «Il Corriere del Mezzogiorno», Nella città senza memoria, in «La Città», Cassandra abitava a Sarno, in «La Città», La linea di ‘frontiera’ della scienza politica, in «La Città», Centocinquanta saggi per festeggiare Tessitore, in «Corriere del Mezzogiorno», Le ali blu e gli squarci rossi della storia, in «La Città», Sarno protesta. La politica frana, in «Corriere del Mezzogiorno», Il contenitore amorfo dell’estate, in «Corriere del Mezzogiorno», La politica dei re nudi, in «Corriere del Mezzogiorno»,  Ma il Novecento non è solo scontro tra totalitarismi, in «Il Mattino», Il viaggio di Bodei nell’identità nazionale, in «La Città», Autodafé oltre il luogo comune, in «La Città», Il barone assediato. Meridione e latifondo nell’era dei Borbone, in «La Città», Un’etica per la bioetica, in «Corriere del Mezzogiorno»,  Il PCI secondo Galasso. Viaggio fino alla Quercia, in «Corriere del Mezzogiorno», Quel “Manifesto” vecchio di 150 anni è ancora vivo nel dibattito attuale, in «Corriere del Mezzogiorno», 1799: ecco il boom degli ideali, in «La Città», L’Occidente che non ama il dissenso, in «Corriere del Mezzogiorno»,  Condannati dai numeri al ruolo di fanalino di coda, in «La Città»,   Metafisica. Appunti dalle lezioni, Napoli, E.DI.SU., Giordano Bruno, Napoli, Metis, C., V. Gessa Kurotschka, H. Poser, M. 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Jervolino (a cura di), Ermeneutica, Fenomenologia, Storia, Napoli, Liguori, Preferii Calogero a Carbonara, in «Corriere del Mezzogiorno»,Tutto previsto, molti hanno taciuto, in «Corriere del Mezzogiorno»,Ruggero Moscati e la tradizione liberale italiana, in «L’Agenda di Salerno e provincia», La fine del comunismo nella “filosofia” di Occhetto, in «Corriere del Mezzogiorno», E ora basta esagerazioni, in «La Città», Vecchi principi del foro e nuovi rampolli a confronto, in «La Città», Tra Cassandre e novelli manager della cultura, in «Corriere del Mezzogiorno», Sinergie positive per sfruttare le risorse, in «La Città», Caro Masullo, torna in campo, in «Corriere del Mezzogiorno», Gerratana, lo storico del marxismo che ancora adesso può far riflettere la sinistra, in «Corriere del Mezzogiorno», Salzano, non citarmi. Esigo più rispetto per la mia coerenza, in «Corriere del Mezzogiorno», Omaggio a Valentino Gerratana, in «L’agenda di Salerno e provincia», La sinistra e De Luca, in «La Città», Uno storico con le stellette racconta il dramma dell’emigrazione, in «Corriere del Mezzogiorno», La “Isla” felice della cultura ispanica, in «La Città», Quel busto trafugato e l’indifferenza della città per la sua memoria, in «Corriere del Mezzogiorno», DS oltre il risentimento, in «Corriere del Mezzogiorno», Caro Musi…, in «Corriere del Mezzogiorno», Ho aderito a quell’appello e non intendo pentirmi, in «Corriere del Mezzogiorno», I granata e il grande sogno del filosofo, in «Guida al campionato di calcio 2001-2002», supplemento a «La Città», L’Agenda festeggia 50 numeri, in «La Città», Globalizzazione, un processo ambiguo da “addomesticare”, in «Corriere del Mezzogiorno», DS a congresso, troppe pratiche da basso impero, in «Corriere del Mezzogiorno», Si scrive divisione, si legge estinzione, in «Il Mattino», Sylos Labini dà giudizi filosofici discutibili, in «Corriere del Mezzogiorno», Metaphysik, Poesie und Geschichte. Über die Philosophie von Giambattista Vico, Berlin, Akademie Verlag, C., M. Martirano (a cura di), Il Manifesto del partito comunista a 150 anni dalla sua pubblicazione, numero monografico di «Diritto e Cultura», C., R. Cangiano (a cura di), Per Salvatore Valitutti, Salerno, Provincia di Salerno, Il Manifesto tra “criticità” delle idee e immagini “funerarie”, in G. C., M. Martirano (a cura di), Il Manifesto del partito comunista a 150 anni dalla sua pubblicazione, numero monografico di «Diritto e Cultura», Le filosofie dello storicismo italiano, in P. Di Giovanni (a cura di), Milano, Franco Angeli, Etica, utopia, rivoluzione, in E. Granito, M. Schiavino (a cura di), Utopia e rivoluzione, Napoli, La Città del Sole, Etica e principio speranza, in G. Cantillo, G. 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Parola di Losurdo, in «Corriere del Mezzogiorno»,  “Colloqui” su Croce: cinque modi per rileggerne il pensiero, in «Corriere del Mezzogiorno», Non toccate Matteotti, in «Il Mattino», ed. di Salerno, Lanocita storico tra contadini e latifondisti, in «Il Mattino», ed. di Salerno, L’esempio di Ninì Di Marino, in «Il Salernitano», Le opinioni di Ietto e le intuizioni di Borges, in «Il Salernitano», Quel “sole nero” non scalda il Sud, in «Corriere del Mezzogiorno», Oscurantismo culturale o miopia amministrativa?, in «Corriere del Mezzogiorno», Altri viaggi nel Sud: quando la storia si fa paesaggio e avventura mentale, in «Corriere del Mezzogiorno», Il vescovo s’invischia in politica, in «Corriere del Mezzogiorno», Cuba, è svanito il sogno, in «Corriere del Mezzogiorno», Comunisti e cultura, il caso italiano, in «Il Mattino», La Spagna degli anni ’30 e la “guerra civile europea”, in «Corriere del Mezzogiorno», Lo Stato di Giffoni oltre le microstorie, in «Il Salernitano», La fortuna non fa miracoli due volte, in «Il Mattino», ed. di Salerno, Un forum per scegliere il candidato alla Provincia, in «Il Mattino», ed. di Salerno, Diametro? Ecco perché non potrò mai aderire, in «Corriere del Mezzogiorno», Cuoco e la filosofia politico-civile del nuovo secolo, in «Corriere del Mezzogiorno», Se l’unica variante è la fedeltà al leader, in «Il Mattino», ed. di Salerno, C., M. Martirano (a cura di), Vico nelle culture iberiche e lusitane, Napoli, Alfredo Guida Editore, 2C., V. Gessa Kurotschka, E. Nuzzo, M. Sanna (a cura di), Il sapere poetico e gli universali fantastici. La presenza di Vico nella riflessione filosofica contemporanea, Napoli, Alfredo Guida Editore, Su alcune interpretazioni tedesche del Rinascimento nel Novecento, in F. Meroi, E. Scapparone (a cura di), Humanistica. Per Cesare Vasoli, Firenze, Olschki, Commento a Rudolf Makkreel, in R. Bodei, G. Cantillo, A. Ferrara, V. Gessa Kurotschka, S. Maffettone, (a cura di), Ricostruzione della soggettività, Napoli, Liguori, Una filosofia per l’America Latina: Leopoldo Zea, in «Cultura Latinoamericana», Bruno tra Spaventa e Labriola, in F. 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Il cammino di Lorenz passa anche da Napoli, in «Corriere del Mezzogiorno», Il giorno della memoria senza riti, in «Il Mattino», ed. di Salerno, 27 gennaio 2004. 764 – L’indipendenza e le mosche, in «Il Salernitano», Martino e le varianti della smemoratezza, in «Il Mattino», ed. di Salerno, De Luca, l’autocritica di un Ulivo in affanno, in «Corriere del Mezzogiorno», Sinistra riformista e socialista, è ora di ritrovare vera unità (in collab. con E. Ajello e A. Trione), in «Corriere del Mezzogiorno», Diritti umani, questione non solo filosofica ma politica, in «Corriere del Mezzogiorno», Quelle lettere a Croce e a Engels (a proposito del Carteggio Labriola), in «Corriere del Mezzogiorno», Amendola: in volume quattro anni di lettere, in «Corriere del Mezzogiorno», Se l’Ulivo scopre le sue lobby di potere, in «Il Mattino», ed. di Salerno, Rinascita a S. Lucia, in «L’Articolo Domenica», Io, contribuente prigioniero di una voce, in «Il Mattino», ed. di Salerno, Il programma della coalizione priorità assoluta, in «L’Articolo Domenica», Il buonsenso dei cittadini. Quando gli elettori sono più convinti degli eletti, in «L’Articolo Domenica», Vico e il corpo: se la genetica attinge alla filosofia, in «Corriere del Mezzogiorno», Programmi condivisi, «L’Articolo Domenica», Cassirer interprete di Kant e altri saggi, Messina, Siciliano Editore, Filosofia pratica e filosofia civile nel pensiero di Benedetto Croce, presentazione di F. Tessitore, Soveria Mannelli, Rubbettino, C., G. Cotroneo, R. Viti Cavaliere, Croce filosofo, 2 voll., Soveria Mannelli, Rubbettino, G. C., V. Gessa Kurotschka, E. Nuzzo, M. Sanna, A. Scognamiglio (a cura di), Il corpo e le sue facoltà. Giambattista Vico, «Laboratorio dell’ISPF», Leben und Struktur. Dilthey und die Zweideutigkeit von Sprache der Geschichte, in J. 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Silvestri (a cura di), Il pensiero di María Zambrano, Udine, Forum, Identità e filosofia dell’interculturalità, in «Iride»,Riflessioni sui diritti umani nel pensiero di Giuseppe Capograssi, in «Civiltà del Mediterraneo», Interprétations historicistes de la “Scienza Nuova”, in «Noesis», Significato e prospettive della “cittadinanza attiva”, in «Ora Locale», Intervento del moderatore in L. Rossi (a cura di), Elea. Il divenire di una cultura, l’essere di un pensiero, Atti del Convegno, Ascea, Agropoli, Tipografia Iannuzzi, Ricordo di Nicola Badaloni, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Sull’edizione critica della Scienza Nuova 1730, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Interpretazioni storicistiche della Scienza Nuova, in F. Rizzo (a cura di), Filosofia e storiografia. Studi in onore di Girolamo Cotroneo, Soveria Mannelli, Rubbettino, Leer a Vico hoy, in «Cuadernos sobre Vico», La ingeniosa ratio de Vico entre sabiduria y prudencia, in «Cuadernos sobre Vico», Croce: l’idea di Europa tra crisi e trasformazione, in «Rassegna di Studi crociani», María Zambrano: ragione poetica e storia, in «Rocinante. Rivista di filosofia iberica e iberoamericana», Un libro sulle parole chiave di Gramsci, in «Archivio di storia della cultura», Recensione di E. Nuzzo, Tra ordine della storia e storicità. Saggi sui saperi della storia in Vico, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Recensione di F. Crispini, Idee e forme di pensiero. Brevi saggi di storiografia filosofica, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda di F. Marone, Narrare la differenza, Milano, Unicopli, 2003, in «L’Articolo», Introduzione e Presentazione (in collab. con L. Rossi) di Ricordo di Francesco C., Salerno, Plectica, Prefazione (in collab. con G. Cotroneo e R. Viti Cavaliere) a G. C., G. Cotroneo, R. Viti Cavaliere (a cura di), Croce filosofo, 2 voll., Soveria Mannelli, Rubbettino, Prefazione a E. Todaro, Vorrei, Salerno, Arti Grafiche Boccia,  Prefazione a G. Magnano San Lio, Forme del sapere e struttura della vita. Per una storia del concetto di Wel- 95 tanschauung. Tra Kant e Dilthey, Soveria Mannelli, Rubbettino, Presentazione di F. Lomonaco, Tracce di Vico nella polemica sulle origini delle pandette e delle XII Tavole nel Settecento italiano, Napoli, Liguori, Quando un filosofo-tifoso non la prende con filosofia, in «Corriere del Mezzogiorno», Andiamo oltre i tatticismi e le convenienze di parte, in «L’Articolo della Domenica», Brutta Salernitana. Un grazie a Rubino, in «Corriere del Mezzogiorno», Com’è destabilizzante il mercato di gennaio, in «Corriere del Mezzogiorno», Anche il computer contro la Salernitana, in «Corriere del Mezzogiorno», Alle regionali una lista unica delle sinistre, in «Il Mattino», ed. di Salerno, Ma non è solo sfortuna, sbaglia anche il tecnico, in «Corriere del Mezzogiorno», Quelle quattro “polpette” da stropicciarsi gli occhi, in «Corriere del Mezzogiorno», Se manca del tutto il blocco sociale di riferimento, in «L’Articolo della Domenica», Tra dottor Jekill e Mister Hyde, in «Corriere del Mezzogiorno», Difese le ragioni dei deboli, in «Agire», La forza dell’umiltà, ma secondi a nessuno, in «Corriere del Mezzogiorno», Gregucci fa le raccomandazioni agli altri e dimentica se stesso, in «Corriere del Mezzogiorno», Storia di umano dolore, in «Agire», Si conferma la storia di Davide. E Golia-Torino è stato fermato, in «Corriere del Mezzogiorno», Confesso: al fischio finale sono saltato in piedi come un ossesso, in «Corriere del Mezzogiorno», Più cittadinanza attiva nella Regione del futuro, in «L’Articolo della Domenica», Attenzione, bisognerà lottare fino alla fine, in «Corriere del Mezzogiorno», Dal Sud una leadership al servizio del paese, in «L’Articolo», Attore del Novecento, in «Agire», La Salernitana in stato di grazia. Ma ora non parliamo del futuro, in «Corriere del Mezzogiorno», Dopo il passo falso col Modena ora si spera nell’effetto trasferta, in «Corriere del Mezzogiorno», Sale all’Arechi contro il malocchio, in «Corriere del Mezzogiorno», Ora sono seriamente preoccupato dall’involuzione della Salernitana, in «Corriere del Mezzogiorno», Un grande impegno in difesa della Costituzione, in «Il Quartiere», L’auriga Gregucci tenga in equilibrio il “carro alato” della Salernitana, in «Corriere del Mezzogiorno», Occorre un ultimo sforzo per uscire dal labirinto, in «Corriere del Mezzogiorno», Che fatica essere più di Trenta, in «Il Mattino», ed. di Salerno, Sono preoccupato, in panchina c’è troppa confusione mentale, in «Corriere del Mezzogiorno», Adesso le armi migliori sono il cuore e il carattere, in «Corriere del Mezzogiorno», Democrazia progressiva. La lezione di Amendola, in «L’Articolo della Domenica», Non c’è tempo per diatribe e recriminazioni. Bisogna solo vincere per rimanere in B, in «Corriere del Mezzogiorno», È tempo di pensare al nuovo progetto, in «Corriere del Mezzogiorno», La solita telenovela, in «Corriere del Mezzogiorno», Isla: Italia e Venezuela incontro tra due culture, in «Corriere del Mezzogiorno», Con i DS divisi l’unità è impossibile, in «Corriere del Mezzogiorno», Levi della Vida, l’islamista del ’900 che sfidò Gentile, in «Corriere del Mezzogiorno», Non si può costruire fuori l’unità che manca nei DS, in «Corriere del Mezzogiorno»,  Le colpe di Aliberti e del Napoli, in «Corriere del Mezzogiorno», Pronti per il campionato, evitiamo dannose illusioni, in «Corriere del Mezzogiorno», Ora dobbiamo limitare i danni, in «Corriere del Mezzogiorno», Depressione addio, finalmente l’orgoglio, in «Corriere del Mezzogiorno», Carissima Salernitana, resto ancora ottimista, in «Corriere del Mezzogiorno»,  Un master per consulenti di filosofia, in «Il Mattino», ed. di Napoli, Salernitana grigia con sprazzi di colore, in «Corriere del Mezzogiorno», Occorre una frustata psicologica, in «Corriere del Mezzogiorno», Vent’anni dopo, siamo tornati alle beghe paesane, in «Corriere del Mezzogiorno», Cinque squilli di tromba: ora Salerno è più serena, in «Corriere del Mezzogiorno», Vico studiava l’Oriente. Oggi cinesi e giapponesi 98 rileggono il filosofo, in «Corriere del Mezzogiorno», Salernitana mi avevi illuso. Ora si giochi come si fa in serie C, in «Corriere del Mezzogiorno», Squallore e desolazione: domenica da dimenticare, in «Corriere del Mezzogiorno», Orgogliosi del “nostro” Zoro e della Salernitana di Cuoghi, in «Corriere del Mezzogiorno», Parola di filosofo. L’imponderabile fa bello il calcio, in «Corriere del Mezzogiorno», Per la Salernitana di Cuoghi una vittoria utile per il rilancio, in «Corriere del Mezzogiorno», Se la bravata di Ambrosio non sarà punita allo stadio non andrò più, in «Corriere del Mezzogiorno», Un’altra gara grigia e mediocre in attesa di un regalo a gennaio, in «Corriere del Mezzogiorno», Una questione di sistema, in «Corriere del Mezzogiorno», Ha ragione Cuoghi: gioco brutto ma la classifica adesso ci sorride, in «Corriere del Mezzogiorno», Il rischio è che la politica sia nuovamente sconfitta, in «Corriere del Mezzogiorno», Antonio Labriola in un altro secolo. Saggi, Soveria Mannelli, Rubbettino, L’interculturalità e le nuove dimensioni del sapere filosofico e delle sue pratiche, in V. Gessa Kurotschka (a cura di), I saperi dell’umano, il sapere umano, la consulenza filosofica, in www.unica.it L’etica e la sacralità del corpo umano, in F. Salvatore (a cura di), Le cellule staminali miniere di salute, «Come alla corte di Federico II», Relazione tenuta al convegno su Le forme del dissenso tra riformismo e globalizzazione, in Aa.Vv., Le forme del dissenso tra riformismo e globalizzazione, Napoli, Istituto italiano per gli studi filosofici, Si sta imponendo un laboratorio politico al negativo, in «Mezzogiorno Europa», Il concetto di progresso e la critica della filosofia della storia in Benedetto Croce, in M. Agrimi, R. Ciafardone, B. Razzotti (a cura di), Croce all’aprirsi del XXI secolo, Lanciano, Rocco Barabba, Per Leopoldo Zea, in «Cultura Latinoamericana»,  Capire il racconto degli altri, in «Reset», Vita e struttura: Dilthey e l’“ambiguità” della lingua della storia, in M. Failla (a cura di), «Bene navigavi». Studi in onore di Franco Bianco, Macerata, Quodlibet, Croce e l’autobiografia, in A. Marini (a cura di), Temi crociani della “nuova Italia”, numero monografico di «Magazzino di filosofia», Cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria di Salerno a Fulvio Tessitore, Laudatio, Comune di Salerno, 18 gennaio 2005, Napoli, Arte Tipografica, Croce nell’interpretazione di Alberto Caracciolo, in «Archivio di storia della cultura», L’unità di storia filologica e logica speculativa. Gentile e la storia della filosofia, in G. Gentile, Il concetto della storia della filosofia, a cura di P. Di Giovanni, Firenze, Le Lettere, Riflessioni sui diritti umani nel pensiero di Giuseppe Capograssi, in «Civiltà del Mediterraneo», [numero monografico a cura di S. Langella, che raccoglie gli Atti del Convegno su “Genesi, sviluppi e prospettive dei diritti umani in Europa e nel Mediterraneo”, Genova; La sinistra tra omologazione culturale e frammentazione partitica, in M. Cimino, M. Alcaro (a cura di), Politica e cultura in Calabria. Ora Locale, Cosenza, Klipper, Ancora sulla storia in Sartre, in «Bollettino Studi sartriani», La Escolástica española y la génesis de la filosofía latinoamericana. Alonso Briceño: metafísica e individualidad, in «Límite. Revista de filosofía y Psicología», Universidad de Tarapacá, Arica (Chile); María Zambrano. Ragione poetica e storia, in «Il Pensiero», Di alcuni pensieri filosofici sul Chisciotte, in «Rocinante. Rivista di filosofia iberica e iberoamericana», Voce Sviluppo (in collab. con G. D’Anna), in Enciclopedia filosofica Bompiani, vol. XI, Milano, Bompiani, Editoriale in «Logos. Rivista annuale del Dipartimento di Filosofia “A. Aliotta”», Nota introduttiva (in collab. con P. Di Giovanni) a P. Di Giovanni (a cura di), La cultura filosofica italiana attraverso le riviste, Milano, Franco Angeli, Introduzione a Poesia e filosofia, raccolta di testi del Seminario tenutosi a Cagliari, «Bollettino del Centro di studi vichiani», Tifo venezuelano per la Salernitana, in «Corriere del Mezzogiorno», I granata ancora a bagnomaria. Ma il gioco incoraggia a sperare, in «Corriere del Mezzogiorno»,  Ma senza vittorie non si cantano messe, in «Corriere del Mezzogiorno», Una vittoria macchiata, in «Corriere del Mezzogiorno», Una giornata negativa proprio contro la migliore, in «Corriere del Mezzogiorno», Gli arbitri difendano il “povero” Di Vicino. Ma prima che finisca in ospedale come Totti, in «Corriere del Mezzogiorno», Altro che Pinturicchio. L’artista ora è Di Vicino, in «Corriere del Mezzogiorno», Diversità è ricchezza, in «Agire», Playoff, io lascio aperto uno spiraglio alla speranza, in «Corriere del Mezzogiorno», La sacralità del corpo umano e l’etica della ricerca, in «Corriere del Mezzogiorno», Ora è inutile recriminare. Bisogna stringere i denti, in «Corriere del Mezzogiorno», Cresce il rammarico per i punti perduti, in «Corriere del Mezzogiorno», Quel nervosismo è di buon auspicio, in «Corriere del Mezzogiorno», “De Profundis” da veri caimani, in «Corriere del Mezzogiorno», Finale emozionante. Tifosi in prima linea, in «Corriere del Mezzogiorno», Amendola, democrazia come dono, in «Corriere del Mezzogiorno», Manteniamo i nervi saldi e l’impresa si concretizzerà, in «Corriere del Mezzogiorno», Non cediamo all’isterismo. Bisogna lottare e sperare, in «Corriere del Mezzogiorno», Il Teramo è l’unica squadra che possiamo acciuffare, in «Corriere del Mezzogiorno», Non è stata solo sfortuna, il tecnico ha qualche colpa, in «Corriere del Mezzogiorno», In attesa della giustizia sportiva non posso che promuovere tutti, in «Corriere del Mezzogiorno», Da filosofo granata a Tifoso Accademico: Rettore non smettere, in «Corriere del Mezzogiorno», Sono più che convinto, il Genoa sarà eliminato, in «Corriere del Mezzogiorno»,  Cari D’Alema e Fassino, sul caso Salerno schieratevi, in «Corriere del Mezzogiorno», Il sogno non è finito e la rinascita è sicura, in «Corriere del Mezzogiorno», Un’altra politica: qualcuno ci aveva creduto, in «Corriere del Mezzogiorno», Salernitana d’alta quota, in «Corriere del Mezzogiorno», Rimettiamo i piedi a terra. E regoliamo bene la difesa, in «Corriere del Mezzogiorno», Giuseppe Cantillo: indagine sull’uomo tra storia e natura, in «Corriere del Mezzogiorno», Rispetto le scelte di Novelli. Ma non rimproveri Mattioli, in «Corriere del Mezzogiorno», Né cappa né spada, solo politica, in «Il Mattino», ed. di Salerno, Una vittoria ottenuta senza spettacolo, in «Corriere del Mezzogiorno», Quei minuti di pura follia con tanti, troppi colpevoli, in «Corriere del Mezzogiorno», Così non va: per aspirare ai playoff il club dovrà intervenire sul mercato, in «Corriere del Mezzogiorno», Una squadra troppo mediocre contro un combattivo Lanciano, in «Corriere del Mezzogiorno», Come nacque e come morì il gruppo dei Trenta, in «Il Mattino», ed. di Salerno, 1 dicembre 2006. 933 – Olio nelle giunture e pedalare. E che non si parli di sfortuna, in «Corriere del Mezzogiorno», Ma senza (il criticato) Mancini sarebbero tornati a mani vuote, in «Corriere del Mezzogiorno», La crisi non si cura con l’aspirina, in «Corriere del Mezzogiorno», C., A. Giugliano (a cura di), Storicismo e storicismi, Milano, Paravia Bruno Mondadori, C., V. Gessa Kurotschka (a cura di), Saperi umani e consulenza filosofica, Roma, Meltemi, C., D. Conte, F. Lomonaco, E. Massimilla (a cura di), Filosofia, storia, letteratura. Scritti in onore di Fulvio Tessitore, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, Finito e infinito nella filosofia vichiana della storia, in D. Venturelli, R. Celada Ballanti, G. Cunico (a cura di), 104 Etica, religione e storia. Studi in memoria di Giovanni Moretto, Genova, Il Melangolo, Immaginazione, identità e interculturalità, in «Postfilosofie», La filosofia dello storicismo come narrazione della storia pensata e della storia vissuta, in G. C., A. Giugliano (a cura di), Storicismo e storicismi, Milano, Paravia Bruno Mondadori, 2Dall’ermeneutica allo storicismo, e ritorno, in F. Coniglione, R. Longo (a cura di), La filosofia generosa. Studi in onore di Anna Escher Di Stefano, Catania, Bonanno Editore, Genesi crisi e trasformazioni della filosofia civile italiana, in F. Coniglione, R. Longo (a cura di), La filosofia generosa. Studi in onore di Anna Escher Di Stefano, Catania, Bonanno Editore, La Escolástica española y la génesis de la filosofía latinoamericana. Alonso Briceño: metafísica e individualidad, in M. Kaufmann, R. Schnepf (hrsg.), Politische Metaphysik. Die Entstehung moderner Rechtskonzeptionen in der Spanischen Scholastik, Bern, Peter Lang, Riflessioni sui diritti umani nel pensiero di Giuseppe Capograssi, in A. De Simone (a cura di), Diritto, giustizia e logiche del dominio, Perugia, Morlacchi, El historicismo como ciencia ética y como hermenéutica de la individualidad, in M.E. Borsani, C.E. 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Una introduzione alla filosofia politica, Napoli, Liguori, Verità e storicità nella metafisica dell’espressione di Nicol, prefazione a E. Nicol, Metafisica dell’espressione, traduzione, introduzione e cura di M.L. Mollo, Napoli, La Città del Sole,  La Pedagogia come etica civile, premessa a S. Valitutti, La rivoluzione giovanile, Roma, Armando, Presentación di J.M. Sevilla, El Espejo de la época. Capítulos sobre G. Vico en la cultura hispánica, Napoli, La città del Sole, Prefazione (in collab. con V. Gessa Kurotschka) a G. C., V. Gessa Kurotschka (a cura di), Saper umani e consulenza filosofica, Roma, Meltemi, Presentazione di G. Magnano San Lio, Forme del sapere e struttura della vita. Per una storia del concetto di Weltanschauung. Dopo Dilthey, Soveria Mannelli (Cz), Rubbettino, Fulvio Tessitore. Lo storicismo come filosofia dell’evento. Dialogo filosofico a cura di G. C., in «Iride», Vacca, il riformismo italiano in odore di controriformismo, in «Corriere del Mezzogiorno», Una svolta necessaria, in «Corriere del Mezzogiorno», Nuove professioni. Il filosofo diventa consulente etico, in «Corriere del Mezzogiorno», Zero centrocampisti. È l’ultimo schema, in «Corriere del Mezzogiorno», Tutte soluzioni tampone, ma per tre anni nessuno ha pensato ai lavori, in «Corriere del Mezzogiorno», La presunzione a volte gioca brutti scherzi, in «Corriere del Mezzogiorno», Dovremo sorbirci un altro anno di C, in «Corriere del Mezzogiorno», Squadra senza muscoli e senza dignità, in «Corriere del Mezzogiorno», 3 aprile 2007. 974 – È bene riflettere solo sul futuro, in «Corriere del Mezzogiorno», Relativismo e relatività nel dibattito filosofico contemporaneo, in «Corriere del Mezzogiorno»,  [anche in Come alla corte di Federico II, 8, Università di Napoli Federico II, Diversità e tolleranza, una lunga storia europea, in «Corriere del Mezzogiorno», Due volumi in onore dei settant’anni di Fulvio Tessitore, in «Corriere del Mezzogiorno», Venezuela: a proposito di un articolo di Pierluigi Battista, in «Liberazione», Carlo Pisacane, il volto democratico e socialista del Risorgimento, in «Liberazione», Vi spiego perché di calcio non scrivo più, in «Corriere del Mezzogiorno»,  Chavez e la visione apocalittica della stampa italiana, in «Liberazione», De Luca va oltre i poli, ma per rafforzare se stesso, in «Corriere del Mezzogiorno», Valitutti, l’etica che diventa azione politica, in «Il Mattino» (cronaca di Napoli), [anche su «Il Mattino», cronaca di Salerno, Apriamo un dibattito serio ed informato sulla riforma della Costituzione di Chavez, in «Liberazione», Valitutti e la scuola nel libro di Ietto, in «Corriere del Mezzogiorno» (ed. di Salerno), La lezione democratica e il caudillo inesistente, in «Liberazione», C., P. Colonnello, S. Santasilia (a cura di), Ermeneutica tra Europa e America Latina, Roma, Armando Editore, 2008. 988 – G. C., M. Martirano (a cura di), Momenti della filosofia civile italiana, Napoli, La Città del Sole, C., I. Gallo, A. Placanica (a cura di), Storia di Salerno, 3 voll., Avellino, Sellino, C., L. Rossi (a cura di), Salerno in età contemporanea, vol. III di Storia di Salerno, a cura di G. C., I. Gallo, A. Placanica, Avellino, Sellino Editore, Ermeneutica e interculturalità, in G. C., P. Colonnello, S. Santasilia (a cura di), Ermeneutica tra Europa e America Latina, Roma, Armando, Ermeneutica e interculturalità, in G. Coccolini (a cura di), Interculturalità come sfida. Filosofi e teologi a confronto, Bologna, Dehoniana Libri/Pardes Edizioni, Geschichte zwischen Leben und Struktur. Die Zweideutigkeit der Sprache der Geschichte bei Dilthey, in G.  Kühne-Bertram, F. Rodi (hrsg.), Dilthey und die hermeneutische Wende in der Philosophie. 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Martirano (a cura di), Momenti della filosofia civile italiana, Napoli, La Città del Sole, Carlo Pisacane: Socialismo e Risorgimento, in R. Diana (a cura di), Il pensiero civile a Napoli fra Ottocento e Novecento, Napoli, Il Denaro Libri, 2008, pp. Croce: l’idea di Europa tra crisi e trasformazione, in R. Diana (a cura di), Il pensiero civile a Napoli fra Ottocento e Novecento, Napoli, Il Denaro Libri, Etica filosofica ed etica politica in Giovanni Amendola, in R. Diana (a cura di), Il pensiero civile a Napoli fra 111 Ottocento e Novecento, Napoli, Il Denaro Libri,  L’unità di storia filologica e logica speculativa. Gentile e la storia della filosofia, in R. Lazzari, M. Mezzanzanica, S. Storace (a cura di) Vita, concettualizzazione, libertà. Studi in onore di Alfredo Marini, Mimesis, Milano, Ancora sul positivismo e la storia, in G. Bentivegna, F. Coniglione, G. Magnano San Lio (a cura di), Il positivismo italiano: una questione chiusa?, Acireale-Roma, Bonanno, Giovanni Cuomo. Le istituzioni culturali e la nascita del Magistero, in V. Bonani (a cura di), Giovanni Cuomo. Una vita per Salerno e il Mezzogiorno, Salerno, Editrice Gaia,  Il posto dell’Oriente nel pensiero di Vico, in D. Armando, F. Masini, M. Sanna (a cura di), Vico e l’Oriente: Cina, Giappone, Corea, Roma, Tiellemedia Editore, Filosofia e crisi in Ortega e Nicol, in G. M. Pizzuti (a cura di), Studi in onore di Ciro Senofonte, Napoli, ESI, Universalismo etico e differenza: a partire da Vico, in «Bollettino del Centro di Studi vichiani», L’oggetto della scienza in Vico, in G. Federici Vescovini, O. Rignani (a cura di), Oggetto e spazio: fenomenologia dell’oggetto, forma e cosa dai secoli XIII-XIV ai postcartesiani, Firenze, Sismel Edizioni, La logica poetica e l’identità meticcia. Note sul nesso tra immaginazione, identità e interculturalità, in V. Gessa Kurotschka, C. De Luzenberger (a cura di), Immaginazione etica interculturalità, Milano, Mimesis, Storia e marxismo in Sartre, in G. 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Di Giovanni (a cura di), La cultura filosofica italiana attraverso le riviste, Milano, Franco Angeli, Giunte nuove, sono d’accordo, in «Corriere del Mezzogiorno», “Guernica 1937”, un pezzo di storia che spiega il Novecento, in «Corriere del Mezzogiorno», Il socialismo affronta la globalizzazione, in «Corriere del Mezzogiorno», D’Agostino e la Salerno yiddish, in «Corriere del Mezzogiorno», Il mercato cancellò la politica, in «Roma», Promessa mantenuta. E adesso arrivederci in serie A, in «Corriere del Mezzogiorno», Teologia politica. Il nuovo pericolo per l’Occidente, in «Il Mattino» (Cultura Napoli), L’emergenza della fame, in «Roma», PD campano, afasia totale, in «Roma», Le due virtù della politica, in «Roma», 22 giugno 2008. 1041 – Sopportare, c’è un limite, in «Roma»,  Università nel mirino, in «Roma», Eutanasia, ieri e oggi, in «Roma», Una chance per rinascere, in «Roma», Mezzogiorno, ora si svolti, in «Roma», Dai militari alla fiducia, in «Roma», Olimpiadi tra sport e politica, in «Roma», La brutta fine della sinistra senza più idee, in «Roma», Torniamo alla realtà, in «Roma», Il meridione e la scuola, in «Roma»,  Caso Englaro, non cambia nulla, in «Roma», Ora si teme un effetto boomerang, in «Roma», Via gli slogan dalla scuola, in «Roma», Kalashnikov e zone franche, in «Roma», Un’analisi spietata senza risentimento, in «Corriere del Mezzogiorno», 23 settembre L’economia? La sinistra parli, in «Roma», Psicosi razzista: limiti culturali, più che politici, in «Roma», Vitiello interpreta Vico tra storia sacra e profana, in «Corriere del Mezzogiorno», Cara sinistra, non solo cortei, in «Roma», Sì a Obama per l’economia, in «Roma», Atenei, mai più risse e steccati, in «Roma», Eluana, norme e poco clamore, in «Roma», Lévi-Strauss: cent’anni di vita, in «Roma», Inquietudini dall’Oriente, in «Roma», Commissariare il Comune e la Regione, in «Roma», Umanità, ferite e diritti violati, in «Roma», PD, a chi serve tenerlo in vita?, in «Roma», 21 dicembre 2008. 1068 – 2009: povertà in agenda, in «Roma», L’infinito nella storia. Saggi su Vico, con una postfazione di V. Vitiello, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, G. C., A. Di Miele (a cura di), In ricordo di un maestro. Enzo Paci a trent’anni dalla morte, Napoli, Scripta Web,Tango: tra filosofia di vita e intercultura, in «Cultura Latinoamericana», Universalismo e particolarismo, oggi. Un punto di vista filosofico, in A. Pirni (a cura di), Logiche dell’alterità, Pisa, ETS, Intercultura e diritti di cittadinanza, in «Pedagogia più Didattica», Fenomenologia esistenzialismo storicismo (in collab. con G. Cantillo), in G. C., A. Di Miele (a cura di), In ricordo di un maestro. Enzo Paci a trent’anni dalla morte, Napoli, Scripta Web, Vico tra Storicismo e Historismus, in «Philosophia. Bollettino della Società Italiana degli storici della filosofia», Momenti della filosofia napoletana attraverso le riviste, in A. Garzya (a cura di), Le riviste a Napoli dal XVIII secolo al primo Novecento, “Quaderni dell’Accademia Pontaniana”, “Rivoluzione passiva” e critica del presente, in «Logos», La “duplice fiamma della vita”. Divagazioni filosofiche su amore e desiderio, in A. Amendola, E. D’Agostino, S. Santonicola (a cura di), Il desiderio preso per la coda, Salerno, Plectica, La philosophie de l’historisme de Vincenzo Cuoco, in M. Boussy (éd.), Vincenzo Cuoco. 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La grande stagione delle riforme: utopie, speranze realtà, Soveria Mannelli (Cz), Rubbettino, 2008, in «Historia Magistra», Presentazione (in collab. con A. Di Miele) di G. C., A. Di Miele (a cura di), In ricordo di un maestro. Enzo Paci a trent’anni dalla morte, Napoli, Scripta Web, Prefazione a A. Manzi, Un sacco brutto. Trentuno tesi sulla Napoli del degrado, Sarno (Sa), Edizioni dell’Ippogrifo, Premessa a F. Perricelli (a cura di), Miti, antimiti e storie al femminile nelle letterature e nelle culture ispaniche, Salerno, Edizioni Arcoiris, Napoli, la crisi e la via d’uscita di Napolitano, in «Roma», Solo lo tsunami li spazzerà via, in 1«Roma», Guerre vere e baruffe TV, in «Roma», Lo storico umbro Salvatorelli e la ricca eredità dell’antifascismo, in «Corriere del Mezzogiorno», Con Obama, oltre il buio, in «Roma», I cattolici napoletani dal moderatismo al partito popolare, in «Corriere del Mezzogiorno», Lo “sfasciume” del nostro Sud, in «Roma», È una sinistra ormai immobile, in «Roma», I migliori anni del PCI nel libro di Colasante, «Corriere del Mezzogiorno», Città discariche e incubo ronde, in «Roma», Contraddizioni globali e soluzioni locali: l’integrazione possibile, in «Corriere del Mezzogiorno», Città in crisi, antiche colpe, in «Roma», Piazza fatua e politica out, in «Roma», Il PD sempre nel tunnel, in «Roma», Nuove identità per i moderati, in «Roma», Non si ripetano vecchi scenari, in «Roma», Sinistra a picco perché rimuove i bisogni veri, in «Roma», Stato, partiti e tanti conflitti, in «Roma», Parlate un pò dell’Europa, in «Roma», Obama: mai negare la storia, in «Roma», Un’occasione per riflettere, in «Roma», Calcio-spettacolo e mezze verità, in «Roma»,  La questione cattolica e il caso Napoli, in «Il Mattino» (cronaca di Napoli), La Napoli del degrado in 31 voci, in «Roma», Sicurezza sì, emotività no, in «Roma», Il Papa, l’etica e il mercato, in «Roma», Se il Sud perde anche i cervelli, in «Roma», Lo scandalo del “Crescent”, in «Roma», Crescent: siamo alla bega strapaesana, in «Cronache del Mezzogiorno», Il mare, un limite e un confine, «Roma», Salerno, dal locale al globale (in collab. con L. Rossi), in «Roma», Il nuovo tempo della politica, in «Roma», Nuovi riflettori sul povero sud, in «Roma», Democrazia senza eccessi, in «Roma», Nella riflessione morale il riscatto del paese, in «Roma», L’ateneo non è un’azienda, in «Roma», Il muro cadde, ripartiamo da lì, in «Roma», Avanza la fame, non c’è giustizia, in «Roma», Disoccupazione oltre il dramma, in «Roma», L’individuo e la comunità: l’etica secondo Cantillo, in «Roma», Il consulente filosofico? Ecco a che cosa serve (in collab. con R. Viti Cavaliere), in «Corriere del Mezzogiorno», Niente sinistra senza cultura, in «Roma», Quando i partiti perdono grinta, in «Roma», C., G. D’Anna (a cura di), Interculturalità. Tra etica e politica, Roma, Carocci, C., G. Cantillo, A quattro mani. Saggi di filosofia e storia della filosofia, a cura di M. Martirano, Salerno, Edizioni Marte, C., R. Diana (a cura di), Interculturalità. Religione e teologia politica, Napoli, Guida, Fatti Analisi Opinioni. Scritti giornalistici, a cura di M. 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L’Africa di Giorgio Turco luogo dell’anima, in «La Città», Primarie PD tra programmi e giacobinismi, in «La Città», Berlusconismo, quale futuro, in «Il Roma», Il giusto peso della politica, in «Il Roma», L’idea di De Martino. Unificazione socialista dell’intera sinistra, in «La Città»,  Democrazia da risanare, in «Il Roma», I buoni motivi per votare Bersani, in «La Città», Limiti e ombre delle primarie, in «Il Roma»,Dove ci porta Berlusconi, in «il Roma», Centrodestra senza agenda, in «Il Roma», Sulla filosofia spagnola. Saggi e ricerche, presentazione di F. Tessitore, introduzione di G.A. Di Marco, Bologna, Il Mulino, Problemi di filosofia della storia nell’età di Kant e di Hegel. Filologia, critica, storia civile, presentazione di F. Lomonaco, Roma, Aracne, C., G. D’Anna, R. Diana (a cura di), Mente, corpo, filosofia pratica, interculturalità. Scritti in memoria di Vanna Gessa Kurotschka, Milano-Udine, Mimesis,  Un’etica per la contemporaneità. 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Venezuela al bivio, in «l’Unità», I meriti di Chavez, in «Il Roma», Il Papa e la cura per il prossimo, in «Il Roma», Verso un governo del Presidente, in «Il Roma», Quando la speranza si prosciuga, in «Il Roma», Usciamo dall’impasse e diamo un governo all’Italia, in «l’Unità», Democrazia del web e i rischi di internet, in «Il Roma», La nuova dottrina di Papa Francesco, in «Il Roma», 19 maggio 2013. 1399 – Presidenzialismo scelta oligarchica, in «Il Roma», Astensionismo e antipolitica, in «Il Roma», Fenomenologia del berlusconismo, in «Il Roma», Enciclica, più marcata la mano di Ratzinger, in «Il Roma», Terra di veleni, è un genocidio, in «Il Roma», Ma il vero allarme è per i nuovi poveri, in «Il Roma», Il PD, il congresso e i falsi rinnovatori, in «Il Roma», Basta cannoneggiare il PD. È il sistema che è in crisi, in «La Città», Ma il berlusconismo non è mai tramontato, in «Il Roma», I casi di Silvio e il ruolo dei giudici, in «La Città», Spunti di riflessione dagli affreschi ritrovati, in «La Città», Berlusconi e le richieste impossibili, in «La Città»,  La sorte di Berlusconi e la destra che verrà, in «Roma», L’olocausto e il gesto della Merkel, in «La Città», I limiti dell’intervento militare in Siria, in «Roma», Lo spettro di una guerra totale, in «La Città»,  Il paradosso dell’America, in «Roma», Il peso politico di Allende 40 anni dopo, in «La Città», Il linguaggio nuovo del Papa, in «Roma», Memorie sulfuree di un testimone, in «Roma»,  Il PDL e il bluff delle dimissioni, in «Roma», Tessitore alla ricerca dello storicismo di Croce, in «Corriere del Mezzogiorno», 9 ottobre 2013. 1421 – Grillo, populismo e diritti umani, in «Roma», Quello che (mi) spaventa dell’astro splendente Renzi, in «La Città», Il negazionismo, idiozia o reato?, in «Roma», Se il PDL piange, il PD non ride, in «Roma», Il ruolo della sinistra nel mondo che cambia, in «La Città», Congressi e tessere, l’anima perduta del partito democratico, in «Roma», Revisionismo e l’egemonia culturale, in «La Città», La lezione storica di Mannucci, in «La Città», Ma il “miracolo” di Nelson Mandela non è ancora stato completato, in «Roma», Rabbia e antipolitica, un mix esplosivo, in «Roma», Passate le primarie, il PD ritrovi i contenuti, in «Roma», C., A. Giugliano (a cura di), Dimensioni filosofiche e storiche dell’interculturalità, Milano-Udine, Mimesis, Storicismo critico-problematico e interculturalità, in «Research Trends in Humanities. Education et Philosophy», Banfi dall’umanesimo critico all’umanesimo storicistico integrale, in «Critica Marxista»,  Machiavelli e l’Italia moderna nelle analisi di Francesco De Sanctis, in G. Lencan Stoica, S. Dragulin (coord.), New Studies on Machiavelli and Machiavellism. Approaches and Historiography, Universitatea Din Bucarest, Ars Docendi, Contributo su la Scienza Nuova. Le tre edizioni del 1725, 1730 e 1744, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Presentación del libro de J.M. Sevilla, Prolegómenos para una crítica de la razón problemática. Motivos en 144 Vico y Ortega, in «Cuadernos sobre Vico», Geschichte/Geschichtsphilosophie, in H.D. Brandt (hrsg.), Disziplinen der Philosophie. Ein Kompendium, Hamburg, Meiner Verlag, Teorie e metodi dell’interculturalità nella prospettiva di un nuovo umanesimo, in G. C., A. Giugliano (a cura di), Dimensioni filosofiche e storiche dell’interculturalità, Milano-Udine, Mimesis, Contro le “Borie ritornanti”: per un sano uso della critica, in «Trans/Form/Ação. Revista de Filosofia», Universidad Estadual Paulista, Paolo Rossi storico del presente, in D. Balzano, D. Bigalli (a cura di), La ragione curiosa. Atti del convegno in memoria di Paolo Rossi, Roma, Aracne, Nuovi percorsi dello storicismo critico: la filosofia interculturale, in M. Castagna, R. Pititto, S. Venezia (a cura di), I dialoghi dell’interpretazione. Studi in onore di Domenico Jervolino, Pomigliano D’Arco (Na), Diogene Edizioni, Nuovo umanesimo e filosofia interculturale, in «Humanitas», Bloch e il futuro della dignità umana, in R. Viti Cavaliere, R. Peluso (a cura di), La coscienza del futuro, Napoli, La Scuola di Pitagora Editrice, Tra ragione storica e ragione narrativa. Sulla critica della ragione problematica di José Manuel Sevilla, in «Rocinante. Rivista di filosofia iberica e iberoamericana», Storia e rivoluzione. Per Giuseppe Prestipino, in T. Serra (a cura di), Giuseppe Prestipino. Un Maestro, Roma, Edizioni Nuova Cultura, Recensione di F. Gallo, Dalla patria allo Stato. 145 Bertrando Spaventa, una biografia intellettuale, Roma-Bari, Laterza, 2013, in «Logos», Recensione di A. Agosti, Il partito provvisorio. Storia del Psiup nel lungo Sessantotto italiano, Roma-Bari, Laterza, 2013, in «Historia Magistra», Passione politica e passioni morali per salvare la dignità dell’intellettuale (a proposito del carteggio Levi Della Vida-Salvatorelli), in «Historia Magistra», Introduzione a Evolving Philosophy, in «Research Trends in Humanities. Education et Philosophy», Introduzione (in collab. con A. Giugliano) a G. C., A. Giugliano (a cura di), Dimensioni filosofiche e storiche dell’interculturalità, Milano-Udine, Mimesis, Presentazione (in collab. con C. Cantillo) del fascicolo di «Rocinante. Rivista di filosofia iberica e iberoamericana», Il futuro di Renzi e la legge elettorale, in «Roma», Attenti al razzismo strisciante della Lega, in «Roma», Legge elettorale, quante perplessità, in «Roma», Lo sfascismo intollerabile del M5S, in «Roma», L’Europa sappia ripartire dai suoi valori fondamentali, in «Roma», Renzi, la fretta e il filo del rasoio, in «Roma», Quell’indifferenza nei confronti del Sud, in «Roma», Psiup, il partito provvisorio, in «l’Unità», Nazionalismi e populismi, in «Roma», Aprile ’44: la svolta di Salerno. I partiti antifascisti al governo, in « La Città», Europa delle élites o Europa dei cittadini?, in «Roma», Renzi, oppositori deboli e divisi, in «Roma», Le ragioni del successo di Papa Francesco, in «Roma», Embrioni scambiati e questioni morali, in “«Roma», 25 Aprile: non stanca retorica ma omaggio ai combattenti, in «La Città», I quattro Papi e la forza della Chiesa, in «Roma», Ma l’Europa non merita la morte, in «Roma», Uno scatto d’orgoglio partendo dall’Unità d’Italia, in «l’Unità», Occorre cambiare politica e uomini, in «Roma», Disoccupazione giovanile, i dati sono catastrofici, in «Roma», Un uomo diventato eroe negli anni bui della dittatura, in «La Città», Vero leader. Basta revival nostalgici (a proposito di Berlinguer), in «La Città», Corruzione politica e sete di potere, in «Roma», La doppia sfida di Renzi a Bruxelles, in «Roma»,  Immigrati, 4 capitoli per un’agenda Ue, in «Roma», Autodifesa e rappresaglia, in «Roma», Il patto del Nazareno? È solo fantapolitica, in «Roma», Gli opposti estremismi dell’ostruzionismo, in «Roma», Riforme istituzionali teatrino della politica, in «Roma», Gemelli “contesi”, dibattito aperto, in «Roma», Togliatti, il leader politico che realizzò un capolavoro, in «La Città», Contro i terroristi un corpo dell’ONU, in «Roma», Amarante negli scritti d’agosto, in «Il Mattino», La violazione della dignità umana, in «Roma», La questione italiana nell’ottica del Mezzogiorno. A proposito del libro di Barbagallo, in «La Città», Sindacati e politica, basta con gli slogan, in «Roma», Contro l’Isis scenda in campo l’ONU, in «Roma», Solo oggi il virus Ebola è un problema globale, in «Roma», L’ergastolo cancellato da Papa Francesco, in «Roma», Non resta che dire: povera Italia!, in «Roma», Enrico Berlinguer e la questione morale, in «La Città», Venticinque anni dopo, la Germania e l’Europa, in «Roma», L’intangibilità del diritto d’asilo, in «Roma», Se l’Università fa più (e meglio) del Comune, in «Roma»,  Berlinguer e Togliatti. Un errore storico cercare le analogie, in «La Città», I partiti macchine di potere e clientele, in «Roma», Napolitano e i rischi dell’antipolitica, in «Roma», Quel duetto comico tra anima e corpo, in «Roma», Il Papa e le quindici piaghe della Chiesa, in «Roma», Dallo storicismo allo storicismo, introduzione di F. Tessitore, a cura di G. Ciriello, G. D’Anna, A. Giugliano, Pisa, ETS,  In dialogo con Vico. Ricerche, note, discussioni, introduzione di M. Sanna, a cura di M. Sanna, R. Diana, A. Mascolo, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, Vita, opuscolo dal Lessico Crociano, a cura di R. Peluso, Napoli, La Scuola di Pitagora, C., S. Cicenia (a cura di), Antonio Genovesi a trecento anni dalla nascita, Battipaglia (SA), Laveglia&Carlone, Del “pensare in proprio” nell’epoca delle filosofie mediatiche, in «Research Trends in Humanities. Education et Philosophy», Il potere che frena. Una riflessione sulla teologia politica di Massimo Cacciari, in «Jura Gentium», La critica in soccorso dell’umano. Filologia e Umanesimo, in F. Mora (a cura di), Metamorfosi dell’umano, Milano-Udine, Mimesis, Intervento su Labirinto filosofico di Massimo Cacciari, in «Logos», Religione e violenza. Qualche riflessione a partire da Charlie Hebdo, in «Historia Magistra. Rivista di storia critica», Contro le borie “ritornanti”. Per un sano uso della critica, in R. Diana (a cura di) Le “borie” vichiane come paradigma euristico. Hybris dei popoli e dei saperi tra moderno e contemporaneo, Napoli, ISPF Lab - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ancora sul Vico di Pietro Siciliani, in F. Luceri (a cura di), Pietro Siciliani e Cesira Pozzolini, Filosofia e Letteratura, introduzione di F. Tessitore, Lecce, Edizioni Grifo, Filosofare dopo Ortega: su alcuni modelli di storia della filosofia e storia delle idee nella Spagna della seconda metà del Novecento, in «Philosophia», Filosofi e intellettuali spagnoli nell’opera di Sciascia, in «Todomodo. Rivista Internazionale di Studi Sciasciani», L’idea genovesiana di libertà, in G. C., S. Cicenia (a cura di), Antonio Genovesi a trecento anni dalla nascita, Battipaglia (SA), Laveglia&Carlone, Il Croce di Girolamo Cotroneo, in G. Gembillo 150 (a cura di), Lo storicismo di Girolamo Cotroneo, Soveria Mannelli (Cz), Rubbettino, Il mio Gramsci, in «Gramsciana», Presentazione di C. Scudieri, Ascesa e fine della classe operaia angrese, Angri (SA), Centro Iniziative Culturali, Introduzione (in collab. con S. Cicenia) a G. C., S. Cicenia (a cura di), Antonio Genovesi a trecento anni dalla nascita, Battipaglia (SA), Laveglia&Carlone, Biondi, esempio di storiografia etico-politica, in «Il Quotidiano del Sud», Ma le colpe sono anche dell’Occidente, in «Roma», Grazie Napolitano, presidente dei cittadini, in «Roma», Il PD di Renzi non è di sinistra, in «Roma», Il messaggio di Pierro nelle poesie, in «Il Mattino», Dalla balena bianca al Partito della Nazione, in «Roma», Il gravissimo errore delle sedute notturne, in «Roma», Lo scontro armato tra culture e religioni, in «Roma», L’idea pericolosa del Partito della Nazione, in «Roma», Quello spirito che serve alla Campania e al Sud, in «Roma», La misericordia e il messaggio evangelico, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), Aiutare Tunisia e Libia contro la minaccia Isis, in «Roma», La strage di immigrati e l’inerzia della politica, in «Roma», Il 25 aprile e la resistenza dei profughi, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), Italicum, un colpo letale per la nostra democrazia, in «Roma», Il protagonismo tedesco e la sua colpa storica, in «Roma», Amarante. Il dovere storico della memoria e il futuro da salvare, in «La Città», La globalizzazione della cieca violenza, in «Roma», La Resistenza di Salerno e il dovere della memoria, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), L’Occidente miope e l’avanzata dell’Is, in «Roma», Partito della Nazione: il progetto è fallito, in «Roma», Relazione virtuosa tra scienza e vangelo, in «Roma», La conversione ecologica di Papa Francesco, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), Che fine ha fatto la sinistra moderata?, in «Roma», Reddito di cittadinanza nelle riforme di Renzi, in «Roma»,  Il pianeta “gemello” e il futuro della terra, in «Roma», Serve un piano Marshall per il Mezzogiorno, in «Roma», Barbarie post-atomica e dominio della ragione, in «Roma», Isis, serve un’alleanza come contro il nazismo, in «Roma», Come si uccidono le università del Sud, in «Roma», La “nuova” S. Teresa e la politica del territorio, in «La Città», Germania più europea grazie ai profughi, in «Roma», Tragedia immigrati e diritto d’asilo, in «Roma», Quando il rapporto dolore-paziente diventa consapevole, in «La Città», L’apocalisse delle migrazioni, in «Roma», La forza del papa che parla ai Sud del mondo, in «Il Mattino», La lobby delle armi e le stragi in Usa, in «Roma», Il Sud dimenticato da questo governo, in «Roma», Non illudiamoci sul Sud. Il governo lo ha abbandonato, in «Roma», La risposta forte del papa ai corvi e ai faraoni, in «Roma», Bisogna evitare reazioni emotive, in «Roma», Il reciproco rispetto di tutte le religioni, in «Roma», La misericordia non è un atto autoreferenziale, in «Roma», L’università verso un’irreversibile agonia, in «Roma, Lo spettacolo gender e il paradigma dell’identità sessuale, in «Il Mattino», C., C. Cantillo (a cura di), Omaggio a Ortega. A cento anni dalle Meditazioni del Chisciotte, Napoli, Guida Editori, Time, Narration, Memory: Paul Ricoeur’s Theory of History, in F. Santoianni (ed.), The Concept of Time in Early Twentieth-Century Philosophy. A Philosophical Thematic Atlas, Switzerland, Springer, Le nuove edizioni delle Scienze Nuove nel contesto del progetto per l’edizione critica dell’opera vichiana, in «Rendiconti. Atti della Accademia Nazionale dei Lincei», Roma, Bardi Edizioni, La polemica sulla «Voce» tra filosofi ‘amici’, in Aa.Vv., Croce e Gentile. La cultura italiana e l’Europa, Roma, Istituto dell’Enciclopedia italiana, Da Gramsci a Said. Filologia vivente e critica democratica, in Aa.Vv., Attualità del pensiero di Antonio Gramsci, «Atti dei Convegni Lincei - Accademia Nazionale dei Lincei», Roma, Bardi Edizioni, Bruno Trentin: la critica del finalismo storicistico e del comunismo “schematico” e “ossificato”, in A. Gramolato, G. Mari (a cura di), Il lavoro dopo il Novecento: da produttori sociali ad attori sociali, Firenze, Firenze University Press, El pensamiento mediterráneo y la filosofía intercultural, in P. Badillo O’Farrel, J.M. Sevilla Fernández (eds.), La Brújula hacia el sur. Estudios sobre filosofía meridional, Madrid, Biblioteca Nueva, Il posto della parola: lo stile filosofico di Ortega tra meditazione e saggio, in G. C., C. Cantillo (a cura di), 154 Omaggio a Ortega. A cento anni dalle Meditazioni del Chisciotte, Napoli, Guida Editori, In ricordo di Franco Crispini, in «Logos», Die Freiheitsidee bei Genovesi, in M. Kaufmann, J. Renzikowski (hrsg.), Freiheit als Rechtsbegriff, Berlin, Duncker und Humblot, Per Roberto Volpe. A quarant’anni dalla morte, in «Rassegna Storica Salernitana», Ordine e disciplina: usura di parole e di idee, in «Archivio di storia della cultura», Ricostruzione, interpretazione, storicità. Ancora sul rapporto tra psicoanalisi e storia, in «Bollettino Filosofico», Filosofia pratica e filosofia civile, in A. Musci, R. Russo (a cura di), Filosofia civile e crisi della ragione. Croce filosofo europeo, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, Etica, progresso, marxismo, in «Materialismo storico», Il concetto di cittadinanza in Vico come manifestazione del nesso tra universalità della legge e storicità empirica della civitas, in «Laboratorio dell’ISPF», Diversioni e riflessioni in un recente libro sul Chisciotte, in «Rocinante. Rivista di filosofia iberica, iberoamericana e interculturale», Recensione di A. Labriola, Tra Hegel e Spinoza. Scritti 1863-1869, a cura di A. Savorelli e A. Zanardo, Napoli, Biblipolis, 2015, in «Historia Magistra», Ortega y Gasset, Meditazioni del Chisciotte e altri saggi, a cura di G. C. e M.L. Mollo, Napoli, Guida, Introduzione (in collab. con C. Cantillo) a G. C., C. Cantillo (a cura di), Omaggio a Ortega. A cento anni dalle Meditazioni del Chisciotte, Napoli, Guida Editori, Premessa a J. Ortega y Gasset, Meditazioni del Chisciotte e altri saggi, a cura di G. C. e M.L. Mollo, Napoli, Guida, Introduzione a D. Di Iasio, Dark Age. Per una rinascita dell’umano, Manfredonia, Pacilli, Introduzione a M Scalercio, Umanesimo e storia da Said a Vico. Una prospettiva vichiana sugli studi postcolionali, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, Introduzione a L. Anzalone, Eroi nel paese della mafia. Storie italiane: Impastato, Ambrosoli, Falcone e Borsellino, Don Puglisi, S. Cesario di Lecce, Pensa Editore, Vecchi e nuovi conflitti: scenari inquietanti, in «Roma», 4 gennaio 2016. 1590 – Zanone, studioso e politico legatissimo a Salerno (in collab. con R. Cangiano), in «La Città», Immigrazione, politici sull’onda dell’emozione, in «Roma», Esprit de finesse et de géométrie. Il connubio felice di Cicenia, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), L’America di Obama profondamente divisa, in «Roma», Le unioni civili e i dubbi del Papa, in «Roma», La sconfitta del socialismo democratico e riformista, in «Roma», L’adozione del figliastro, quanta confusione, in «Roma», Umberto Eco, l’Europa e l’uscita degli inglesi, in «Roma», Volpe e la città ricostruita dalle macerie, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), Facciamo attenzione alla polveriera Libia, in «Roma», La crisi della sinistra con la nascita del PD, in «Roma», La nazione napoletana tra mito e realtà, in «Corriere del Mezzogiorno», Francesco De Martino, un uomo che ci manca, in «Roma», La misericordia del Papa e i fallimenti dei politici, in «Roma», Questa spaccatura non serve a nessuno, in «Roma», La realtà di una metropoli tra immagini e parole, in «La Città», Papa Bergoglio e il sogno di un’Europa nuova, in «Roma», Il populismo dell’antipolitica, in «Roma», I politici studino il rapporto Istat per capire cosa fare, in «Roma», Un appuntamento importante campo di prova per Renzi, in “Roma», L’obiettivo deve essere la serie A, in «La Città», Un libro che diffonde l’odio contro l’uomo, in «Roma», Anche con la Brexit l’Europa non muore, in «Roma», Si è concesso troppo ai conservatori inglesi, in «Roma», Gli errori che uccidono le nostre democrazie, in «Roma», È una g uerra figlia della globalizzazione, in «Roma», La religione strumento di pace per Francesco, in «Roma», Sicurezza e democrazia per battere la paura, in «Roma», Burkini vietati, non è vera laicità, in «Roma», Subito un piano nazionale di sicurezza degli edifici, in «Roma», Lo storicismo secondo Tessitore, in «Corriere del Mezzogiorno», Il mondo di “Bella ciao”, la canzone della libertà, il «Il Mattino» (ed. di Salerno), Ma Ciampi non fu solo un grande europeista, in «Roma», Quell’inchino davanti al PCI, in «La Città», Obama e l’agenda delle sfide globali, in «Roma», Amendola contro i populismi, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), Il pericolo del populsimo demagogico-qualunquista. A proposito della crisi del socialismo europeo, in «Roma», Dialoghi sull’anima. Insondabile mistero, il «Il Mattino» (ed. di Salerno), Scuola dimenticata, tornano le proteste, in «Roma», Penalizzati le donne e i lavoratori meridionali, in «Roma», Crisi e mutamento nel senso dell’umano, in «Roma», Quegli eroi di una scelta contrastata, in «Il Quotidiano del Sud», Presidenziali in Usa, scontro tra due mondi, in «Roma», Apocalittici o rassegnati, ma c’è una terza via, in «Roma», Fine del l’esperimento del socialismo cubano?, in «Roma», Personalizzazione politica nelle logiche di partito, in «Roma», Le voci del secolo breve, in «Corriere del Mezzogiorno”, Responsabilità degli storici nella vita civile, in «La Città», La politica torni giudice di se stessa, in «Roma», Il corpo a corpo di Galasso con la storia, in «Corriere del Mezzogiorno»,  Laurea Honoris Causa in Scienze Pedagogiche. Lectio Magistralis. Il futuro della filosofia sta nel suo passato, presentazione di A.Tommasetti, Laudatio: Sullo storicismo di G. C. di F. Tessitore, Salerno, Università degli Studi di Salerno, L’esperienza filosofica di Fulvio Tessitore in forma di dialogo. Intervista di Giuseppe C., a cura di S. Tarantino, in appendice la bibliografia degli scritti a cura di F. Lomonaco, presentazione di M. De Dominicis, Napoli, Editoriale Scientifica, Giuseppe Giarrizzo, Napoli, Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, “Profili e Ricordi” Ricostruzione, interpretazione, storicità. Ancora sul rapporto tra psicoanalisi e storia, in «Research Trend in Humanties», IV, Croce e Dilthey. Le due vie dello storicismo europeo, in C. Tuozzolo (a cura di), Benedetto Croce. Riflessioni a 150 anni dalla nascita, Canterano (RM), Aracne [anche in S. Di Bella, F. Rizzo Celona (a cura di), Croce e la modernità tedesca, Roma, Aracne, In memoria di Italo Gallo, in «Rassegna Storica Salernitana», Il sapere filosofico e la sua storia tra universalismo e relativismo, in «Storiografia. Rivista annuale di storia», Roma, Fabrizio Serra Editore, Dilthey e Humboldt. La fondazione filosofica dell’individualità e la nascita della coscienza storica, in A. Carrano, E. Massimilla, F. Tessitore (a cura di), Wilhelm von Humboldt, duecentocinquant’anni dopo. Incontri e confronti, Quaderni dell’«Archivio di storia della cultura», n.s., vol. 7, Napoli, Liguori, Tra etica dei principi ed etica pratica. I Frammenti di etica di Benedetto Croce, in «Il Pensiero italiano», Divagazioni filosofiche (e non) sulla felicità, in V. Caputo (a cura di), L’Io felice tra filosofia e letteratura, Milano, Franco Angeli, Tacito e il tacitismo in Spagna, in «Rocinante. Ri- 160 vista di filosofia iberica, iberoamericana e interculturale», Meticciato, ibridazione, etica interculturale, in G. Magnano San Lio, L. Ingaliso (a cura di), Alterità e cosmopolitismo nel pensiero moderno e contemporaneo, Soveria Mannelli, Rubbettino,  [anche in M. Longo, G. Miceli (a cura di), La filosofia e la sua storia. Studi in onore di G. Piaia, Padova, Cleup, Gramsci oggi. Tra marxismo critico ed etica della realizzazione dell’umano, in «Infiniti Mondi», Note introduttive, in «Rassegna storica salernitana», Prefazione a G. Magnano San Lio, Per una filosofia dello storicismo. Studi su Dilthey, Soveria Mannelli, Rubbettino, Non basta l’accoglienza senza vera integrazione, in «Roma», Il futuro dell’America nell’addio di Obama, in «Roma», Come cambiano gli Usa nell’era del populismo, in «Roma», Olocausto, una eredità da trasmettere ai giovani, in «Roma»,  Post, il prefisso che avvelena la democrazia, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), Le ambizioni di Renzi e il bene del paese, in «Roma», Tradizione socialista: è in crisi profonda, in «Roma», Diritto all’obiezione e all’autodeterminazione, in «Roma», La sinistra ora recuperi i valori espressi dal voto del 4 dicembre, in «La Città», Edizione nazionale di Labriola, spunta il testo su Spinoza, in «Corriere del Mezzogiorno», I nuovi schiavi del nostro secolo, in «Roma», Magistrati e politica, un rapporto irrisolto, in «Roma», Cambio d’epoca. 1917 l’anno della rivoluzione, in «La Città», Rappresentante e rappresentato, in «Roma», Ecco la nuova casa a sinistra del PD, in «Roma», Si va verso la terza catastrofe mondiale, «Roma»,  Francia, una risposta per il futuro europeo, in «Roma»,  Legittima difesa, tante incongruenze, in «Roma», Di che cosa sarà fatto il futuro? Emmanuel guardi alle ingiustizie, un «La Città», Tragedia e sofferenze di un popolo, in «La Città», De Sanctis, zoom su un maestro, in «Roma», I sette “grandi” e l’inutile incontro di Taormina, in «Roma», Ma la vera sinistra rischia di scomparire, in «Roma», La reintroduzione del sistema voucher, in «Roma»,  PD, è un dualismo di difficile soluzione, in «Roma», Le tante responsabilità dell’emergenza incendi, in «Roma», Migranti, sta fallendo lo spirito comunitario, in «Roma», Rapporto da chiarire tra obbligo e libertà, in «Roma», Migranti, l’Europa tradisce se stessa, in «Roma», Multinazionali estere libere di avvelenare, in «Roma», S. Matteo? Basta amenità, è culto storico, in «La Città», Raggi come Pilato. Serve buon senso, in «Roma», Il mondo dei robot, è l’era post-umana?, in «Roma», Gli abusi di potere di qualche magistrato, in «Roma», I mitici anni 60 dei primi “nettuniani”, in «La Città», Spagna e Catalogna sull’orlo del baratro, in «Roma», L’Università italiana non va criminalizzata, in «Roma», Così il “giornalista” Gramsci rilegge gli eventi della rivoluzione d’ottobre, in «La Città», Cosa si nasconde dietro la crisi catalana, in «Roma», Democrazia italiana: è sempre più stanca, in «Roma», I quattro populismi sula scena politica, in «Roma», Spagna, è a rischio il futuro democratico, in «Roma», Che fine ha fatto la sinistra italiana?, in «Roma», Ma dov’è finita la dignità umana?, in «Roma», Emergenza migranti, la sciagurata decisione di affidarsi alla Libia, «La Città» [anche in «Roma» col titolo Le ventisei migranti sepolte a Salerno]. 1700 – Quando ci dimentichiamo delle nostre origini, in «Roma», Passioni e debolezze di Gramsci nell’originale biografia di D’Orsi, in «La Città», Se patria e matria diventano contaminazione virtuosa, in «La Città», 4 dicembre 2017 [anche in «Roma» col titolo Il duro confronto tra Patria e Matria] Rinnovare la cultura politica per debellare i neo fascismi, in «La Città», La svolta umanistica del biotestamento, in «La Città», 18 dicembre 2017 [anche in «Roma» col titolo Biotestamento e dignità, una rivoluzione culturale] La Catalogna vittoriosa non rilanci lo scontro, in «La Città» [anche in «Roma», col titolo La questione catalana e i rischi per l’Europa]. 1706 – Umanesimo. La linea analitica di Cacciari. Interrogativi sulla crisi tra filologia e filosofia, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), Acerca de la génesis de los conceptos viquianos de ingenio y fantasía, in «Cuadernos sobre Vico», In difesa della Carta Costituzionale, oggi come ieri, in «Infiniti Mondi», Divagazioni sulla felicità, in P. Rumore (a cura di), Momenti di felicità. Per Massimo Mori, Bologna, Il Mulino, Humboldt und Dilthey. Die philosophische Begründung der Individualität und das Entstehen des geschichtlichen Bewusstseins, in J. Trabant (hrsg.), Wilhelm von Humboldt: Sprache, Dichtung, Geschichte, Paderborn, Wilhelm Fink Verlag, Etica e storia in Ernst Troeltsch, in G. Cantillo, D. Conte, A. Donise, E. Massimilla (a cura di), Ernst Troeltsch. Religione, etica, filosofia della storia, Quaderni dell’«Archivio di storia della cultura», n.s., vol. 8, Napoli, Liguori, Humanismus e Umanesimo, in «Archivio di storia della cultura», Sulla genesi dei concetti vichiani di ingegno e fantasia, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Pena di morte e letteratura. Una prospettiva storico-filosofica, in «Logos», A. Labriola, I problemi della filosofia della storia, Recensioni, a cura di G. C. e M. Martirano, Napoli, Bibliopolis,  Premessa a G. Cirillo (a cura di) L’italia a cento anni dalla grande guerra. Miti, interpretazioni, politiche industrali, Fisciano (SA), Gutenberg Edizioni, Prefazione a S. Tarantino, Chiaroscuri della ragio- 165 ne. Kant e le filosofe del Novecento. Napoli, Guida Editori, Introduzione a L. Cicalese, A Nocera Superiore dal 1943 al 1946, Nocera Superiore, PrintArt, La “vecchia” Costituzione che rianima la democrazia stanca, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), La Costituzione merita una riflessione storica, in «Roma», “Rubentus”, sperando nel gesto dell’ombrello, in «Roma», La Segre e gli orrori di ieri, oggi e domani, in «Roma», Si alla clonazione ma solo a fin di bene, in «Roma», [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo La clonazione tra ragionevoli e catastrofisti, Attenti al pericolo dei nuovi nazifascisti, in «Roma», [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo L’Olocausto e la legge polacca. L’aggettivo che nasconde i carnefici della porta accanto,  La storia e le rivoluzioni culturali e sociali, in «Roma»,  [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo Il Sessantotto delle libertà sospeso tra il silenzio e l’idillio della retorica, Sacralità della vita e libertà di suicidio, in «Roma», [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo La dignità della vita e i sentieri interrotti della ragion politica,  Intanto cresce l’odio verso gli immigrati, in «Roma», 26 febbraio 2018 [anche in «Il Mattino», ed. di 166 Salerno, col titolo Fascismo e antifascismo: le parole “vecchie” che nominano il nuovo, Restare ottimisti nonostante tutto, in «Roma» [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo Stare al mondo con ottimismo nel grigio weekend, Quella scintilla viva nell’idea di socialismo, in «Roma», [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, La coperta del socialismo che contamina lo scandalo della modernità, I populismi, malattia senile della democrazia, in «Roma» [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo Il “possibile” dei partiti senza demonizzare i congiuntivi sbagliati, La preoccupazione per i due populismi, in «Roma» [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo L’aventinismo nullista travolto dall’onda populista, Giornalismo d’inchiesta tra politica e informazione, in «Il Mattino», ed. di Salerno, La razza non esiste, lo dice la scienza, in «Roma» [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, Informazione digitale: uso improprio e illegale, in «Roma»,  [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, Perché i diritti sono radice immutabile della sinistra, in «Il Mattino», ed. di Salerno [anche in «Roma», Le istituzioni possono fermare un altro declino. A proposito della chiusura della Libreria Internazionale, in «Il Mattino», ed. di Salerno, Internazionale, patrimonio culturale della città, in «YouCamp», Recuperare Marx senza totalitarismi, in «Roma» [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo A che condizione non possiamo non dirci marxisti, La strada stretta tra populisti e sovranisti, in «Il Mattino», ed. di Salerno [anche in «Roma» col titolo L’ultima spiaggia: potere a Mattarella, Fionda e cecchini. Il nuovo apartheid dei palestinesi, in «Il Mattino», ed. di Salerno [anche in «Roma» col titolo Non resta che diventare cittadini israeliani, Uno scontro istituzionale che non ha precedenti, in «Roma», Apprendisti stregoni contro la costituzione, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), La mutazione genetica del populismo tradizionale, in «Roma», La piazza multiclassista e la sinistra incerta, in «Il Mattino» (ed. di Salerno),  Governo muto su diritti e lavoro, in «Roma» [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo La testa dura dei fatti e le visioni innegabili, La sinistra sconfitta ma non ancora sepolta, in «Roma», 18 giugno 2018 [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo Un nuovo socialismo per la nuova sinistra, Ambiente e cervello: un dialogo continuo, in “«Roma», [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo Tra anoressia dei valori e bulimia dei consumi, Se la nostra Europa rinnega la vocazione umanitaria, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), La perdita d’influenza della classe operaia, in «Roma»,  Guardiamo la storia come “Magistra Vitae”, in «Roma», Immigrati, il razzista della porta accanto, in «Roma», L’indifferenza convive con l’odio, dal giudice xenofobo a Federica, in «La Città», Il mondo cattolico argine al razzismo, in «Roma», Sud nel baratro. Governo assente, in «Roma», Renato Cangiano, l’anima del premio Salvatore Valitutti, in «La Città», Basta proclami, ora servono i fatti, in «Roma», La democrazia “sostituita” dai social, in «Roma», Dalla Chiesa l’appello in difesa dell’ambiente, in «Roma»,  L’ignoranza “democratica” che genera i populismi, in «Il Mattino», [anche in «Roma» col titolo La storia è il sapere più vicino alla politica, Amendola, le lettere della libertà, in «La Città», Bergoglio e la dura critica al populismo dilagante, in «Roma», Verso la “dittatura della maggioranza” [titolo originale del giornale: Verso una dittatura delle fake-news], in «Roma», Perché i populisti odiano la storia, in «Roma», Scivoliamo verso il baratro con gli apprendisti stregoni, in «Roma», Il nemico non è alle porte, ma il pre-fascismo sì, in «Roma», Salerno e la sua storia, in «Cronache della sera», Ecco come nascono i governi autoritari, in «Roma», Dalle veline fasciste ai messaggi grillini, in «Roma», Dalle donne parta una rivolta civile, in «Roma», I preoccupanti dati del rapporto Censis, in «Roma», Diritti umani ancora calpestati nel mondo, in «Roma», Dilthey zwischen Universalismus und Relativismus, in «Aoristo. Journal of Phenomenology, Hermeneutics and Metaphysics», Etica e storia in Troeltsch, in «Aoristo. Journal of Phenomenology, Hermeneutics and Metaphysics», “Mis” Vico, in «Cuadernos sobre Vico», La lingua della Scienza Nuova di Vico. In dialogo con una inedita interpretazione della lingua vichiana, in F. Cacciapuoti (a cura di), Il corpo dell’idea. Immaginazione e linguaggio in Vico e Leopardi, Roma, Donzelli, Un appuntamento mancato? Il carteggio AndersLukács in A. Meccariello, A. Infranca (a cura di), Vie traverse. Lukács e Anders a confronto, Trieste, Asterios, Bloch e l’alleanza tra diritto naturale e diritti umani, in «Infiniti Mondi»,  L’Europa nelle riflessioni di Benedetto Croce e Thomas Mann, in Aa.Vv., Adotta un filosofo, pogetto di formazione rivolto alle scuole superiori, Fondazione Campania dei Festival, Il marxismo di Antonio Banfi, in «Critica Marxista», Bloch e l’utopia della Menschenwürde, in «B@belonline»,  Storia filosofica o storia storica della filosofia?, in «Iride», Weimar 100 anni dopo. Lezioni da meditare, in «Historia Magistra», Recensione di F. Esposito, R. Guerriero, Il capitano. La storia di Donato Vestuti, in «Rassegna Storica Salernitana», Rivolta anti-Salvini, disobbedire è giusto, in «Roma», Sconfessare le promesse dei nostri governanti, in «Roma», Così vogliono demolire la democrazia parlamentare, in «Roma», Lelio Basso e quell’incontro mancato tra Marx e Kant, in «Salerno Sera»,  Il giorno della memoria e la nuova barbarie, in «Roma», Italiani abbindolati grazie alla paura, in «Roma» [anche in «Salerno Sera», 4 febbraio 2019, col titolo Prigionieri dell’istrionismo salviniano]. 1790 – La pietà verso i morti e i diritti dei migranti, in «Roma», [anche in «Salerno Sera» col titolo Il volto salato dei naufraghi]  L’eutanasia del Sud, morte lenta indotta, in «Roma» [anche in «Salerno Sera», col titolo Giù le mani dalla Costituzione].L’attacco alla storia: rischia di scomparire, in «Roma»  [anche in «Salerno Sera», col titolo Giù le mani dalla storia] La “Città” e quei pirati sulla nave di Teseo, in «Salerno Sera», [anche in «Roma» col titolo La truffa delle tre tavolette de “La Città” di Salerno, Diseguaglianze e violenze, una svolta per le donne, in «Roma», [anche in «Salerno Sera» col titolo Non una di meno, Nuova Zelanda, l’orrore si rinnova, in «Salerno Sera» [anche in «Roma», col titolo Abbassiamo a 14 anni il diritto al voto, Ius soli, è solo un dovere, in «Salerno Sera» [anche in «Roma», col titolo Populismo e sovranismo, una miscela pericolosa, No al suprematismo neofascista, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo Il populismo italiano e la tragedia umanitartia, La letteratura e il senso del viaggio, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo “Giornalisti all’inferno”, romanzo sorprendente, Difendiamo la storia o si vendicherà, in “«Roma» [anche in «Salerno Sera», col titolo La storia un bene comune, se ignorata si vendica] La necessità storica dell’Europa, in «Salerno Sera» [anche in «Roma», col titolo Un’Europa unita contro il nazionalismo] Per Roberto Visconti, in «Le Cronache», Decreto sicurezza? È incostituzionale, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo La Costituzione non resti sulla carta, La dittatura della Rete, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo La dittatura informatica dei social network, Il Presidente Mattarella è l’ombrello protettivo, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo Meno male che Mattarella c’è, L’ambiente, occasione persa per la sinistra, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo La sinistra si allei con i movimenti ecologisti,  L’eredità perduta della classe operaia, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo La sinistra riscopra la “fatica del lavoro”, La vergognosa politica antimeridionalista, in «Roma», Attenti al populismo penale, in «Salerno Sera»  [anche in «Roma» col titolo Populismo penale e sequestro di persone, I testi Invalsi e la crisi del linguaggio pubblico, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo La scuola scivola sui testi Invalsi, È un pianeta dominato dall’egoismo del potere, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo Fermiamo la catastrofe ecologica, Il Sud è all’ultima spiaggia, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo Sud, serve un piano di emergenza, Tutti uniti contro il pericolo sovranista, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo Il sussulto di orgoglio del premier Conte, Amazzonia-Italia, così va in fumo il futuro, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo Il balletto PD-5Stelle mentre il mondo brucia, Il “nuovo umanesimo” e l’insidia dei fondamentalismi, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo L’umanesimo di Conte e i rifugiati in alto mare, Non basta aver messo Salvini fuori gioco, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» Il governo giallorosso tiri fuori il coraggio, Diritti umani universali e libera circolazione, in «Roma», 16 settembre 2019 [anche in «Salerno Sera» col titolo Ma i diritti dell’uomo sono ancora universali?, L’urlo di Greta e il silenzio assordante delle istituzioni, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo E il decreto sull’ambiente ancora una volta rinviato, Se l’essere umano batte l’algoritmo, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo Se l’algoritmo diventa rischio per la democrazia, Il dramma dei curdi, un popolo senza, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo La tragedia dei curdi e l’ipocrisia dell’Europa, Finalmente un disegno per la difesa della storia, in «Roma», 28 ottobre 2019 [anche in «Salerno Sera» col titolo Il ritorno della storia contro la civiltà delle fake news, Ricordando la caduta del muro di Berlino, in «Roma» [anche in «Salerno Sera», col titolo 30 anni fa la caduta del muro, ma l’Europa dov’è?, Ora la classe operaia si scuota dal letargo, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo La lenta “dismissione” della lotta operaia, Quello delle sardine è un mare promettente, in «Salerno Sera», 2 dicembre 2019 [anche in «Roma» col titolo Le sardine e la polemica contro i populismi, Dai movimenti di piazza un’inversione di tendenza, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo Se le classi più deboli invocano l’uomo forte,  La brexit e i doveri della sinistra europea, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo La classe operaia cambiata, lo sfruttamento invece no, Altri tagli alla ricerca, ci vuole uno sciopero,in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo Tagli alla ricerca, l’Italia sempre più povera, Sulla Pandemia. Appunti di un filosofo in quarantena, Sant’Egidio del Monte Albino, Francesco D’Amato, C., M. Kaufmann, F. Lomonaco (hrsg.), Zwischen Sprache und Geschichte. Vicos Methode beim Umgang mit Recht und Naturrecht, Berlin, Peter Lang, C., M. Sanna, A. Mascolo (a cura di), Le trame dell’ingegno. Vico nell’orizzonte della cultura iberica e iberoamericana, «Rocinante. Rivista di filosofia iberica, iberoamericana e interculturale», ISPF-CNR, Napoli, Diogene, Giuseppe Capograssi e Pietro Piovani. Riflessioni sull’opera di due maestri, Lettera ad un amico a guisa di introduzione di F. Tessitore, Napoli, Liguori Editore, Der Zusammenhang zwischen der Universalität des Gesetzes und der empirischen Geschichtlichkeit der Civitas in Vicos Begriff der Bürgerschaft, in G. C., M. Kaufmann, F. Lomonaco (hrsg.), Zwischen Sprache und Geschichte. Vicos Methode beim Umgang mit Recht und Naturrecht, Berlin, Peter Lang, Una “svolta” negli studi su Vico in Spagna. Note in margine all’opera di José M. Sevilla Fernández, in G. C., M. Sanna, A. Mascolo (a cura di), Le trame dell’ingegno. Vico nell’orizzonte della cultura iberica e iberoamericana, «Rocinante. Rivista di filosofia iberica, iberoamericana e interculturale», ISPF-CNR, Napoli, Diogene, Pisacane. Risorgimento e questione sociale, in L. Melillo (a cura di), La lezione di Carlo Pisacane, «Il Pozzo», Mito e storia in Vico, in P. De Lucia, S. Langella, M. Longo, F.L. Marcolungo, L. Mauro, S. Zanardi (a cura di), Storiografia filosofica e storiografia religiosa. Due punti di vista a confronto. Scritti in onore di Luciano Malusa, Milano, Franco Angeli, Una nuova edizione de La Giovinezza di De Sanctis, in M. Trotta (a cura di), Francesco De Sanctis tra storia e memoria. Sulla Giovinezza, edizione critica di Giovanni Brancaccio, Milano, Biblion Edizioni, “Meine” Vico, in A. Krause, D. Simmermacher (hrsg.), Denken und Handeln. Festschrift für Matthias Kaufmann zum 65. Geburtstag, Berlin, Duncker et Humblot, L’identità ritrovata, in L. Libero (a cura di), Cosa ci resta? Ambiente, Risorse, Cultura, prefazione di T. Montanari, Salerno, Oèdipus edizioni, Banfi e il marxismo tra razionalismo critico e materialismo storico, in C. Tuozzolo (a cura di), Marx in Italia. Ricerche nel bicentenario della morte di Karl Marx, Roma, Aracne, Masullo. Tra fenomenologia della soggettività e geneaologia dell’umano, in «Infiniti Mondi», Per la critica della “storia debole”, in G. Cirillo, M.A. Noto (a cura di), Stagioni e ragioni della storia. Le 176 “vie” della ricerca di Aurelio Musi, Soveria Mannelli, Rubbettino, Il centenario della Società Salernitana di Storia Patria, in «Rassegna Storica Salernitana», Per Aldo Masullo, maestro di vita e di pensiero, in «Rassegna Storica Salernitana», Fausto Andria. Una vita esemplare, in «Rassegna Storica Salernitana», Croce und Dilthey: die zwei Wege des europäischen Historismus, in R. Faraone, M. Kaufmann (hrsg.), Benedetto Croce, Deutschland und die Moderne, Berlin, Peter Lang, Per Antonello Giugliano, in «Archivio di Storia della Cultura», Per la critica della “storia debole”, in G. Cirillo, M.A. Noto (a cura di), Ragioni e stagioni della storia. Le “vie” della ricerca di Aurelio Musi, Soveria Mannelli, Rubbettino, La ricerca della giustizia tra diritto religione e società, in C. De Angelis, A. Scalone (a cura di), Πολιτεία. Liber amicorum Agostino Carrino, Milano-Udine, Mimesis, Dilthey. La ragione tra storia e vita, in M. Cambi, R. Carbone, A. Carrano, E. Massimilla (a cura di), Ragione, razionalità e razionalizzazione in età moderna e contemporanea, Napoli, Federico II, Ricordo di Antonello Giugliano (in collab. con F. Lomonaco), in «Logos», Recensione di U. Baldi, A un semplice cenno del capo. La lotta alla Gambardella nel 1974, un episodio di “Resistenza Operaia”, Nocera Superiore (SA), Polis SA 177 Edizioni, 2020, in «Rassegna Storica Salernitana», Presentazione di A. Franco, F. De Martino, A. Odierna (a cura di), “Studi storici sarnesi”. L’affermazione dei “civili”: il caso degli Hodierna, Torre del Greco, ESA Edizioni scientifiche ed artistiche, Introduzione a La filosofia del Tressette, Sant’Egidio del Monte Albino, Francesco D’Amato editore, Introduzione (in collab. con M. Martirano) a G. Cantillo, La filosofia del soggetto. Saggi su etica, comunità e storicità, Sant’Egidio del Monte Albino, Francesco D’Amato, Prefazione a A. Mondillo, L. Barricelli, G. Ianniello, M. Dalmotto (a cura di), Fratelli di libertà, fumetto sulla rivolta cilentana del 1828, Castelnuovo Cilento, B.M.P. Group, Il ruolo dell’Italia nella guerra Usa/Iran, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo Venti di guerra, Italia e Europa senza voce, Habermas, la forza del pensiero, in «Il Quotidiano», ed. di Salerno, Il proporzionale è più democratico, in «Roma» [anche in «Quotidiano del Sud», ed. di Salerno, col titolo Proporzionale prima di tutto, Nell’anno centenario una sinergia virtuosa tra stampa e Storia Patria, in «Quotidiano del Sud», ed. di Salerno, Il 27 gennaio resti per sempre nella coscienza collettiva, in «Salerno Sera» [anche in 178 «Roma» col titolo Comprendere è impossibile, conoscere è necessario, Il diritto per la comprensione dei processi storici e sociali, in «Salerno Sera»,  L’olocausto dimenticato e l’alleanza in Turingia, in «Roma» [anche in «Il Quotidiano», ed. di Salerno, col titolo Le democrazie, il lavoro e i rischi della libertà, Ambiguità del masaniellismo, in «Il Quotidiano», ed. di Salerno [anche in «Roma» col titolo Il libro: Masaniello e il masaniellismo, Serve un vaccino contro la paura, in «Roma» [anche in «Il Quotidiano», ed. di Salerno, col titolo Il morbo è la paura, Stare uniti per superare singoli interessi e paure, in «Roma» [anche in «Il Quotidiano», ed. di Salerno, col titolo Una task force europea per tutelare la salute, Quando la fratellanza viene prima della libertà, in «Roma» [anche in «Il Quotidiano», ed. di Salerno, col titolo Sì a barriere protettive pur di bloccare il virus, Non violiamo la dignità dell’essere umano, in «Roma»,  Il valore insostituibile delle persone anziane, in «Roma»,  Qualche filosofo parla di invenzione ma sbaglia, in «Roma», Masullo, il filosofo che amava confrontarsi, in «Roma», “Prudenza” e “buon senso” negli attacchi al governo, in «Roma», La drammatica ricaduta sulla occupazione, in «Roma», Liberi di circolare ma con prudenza, in «Roma», Virus: ancora sui più indifesi: gli ultrasessantenni, in «Roma», La vita di ogni uomo ha la medesima dignità, in «Roma», Una miope politica per l’occupazione, in «Roma», Dopo la fratellanza arrivano i nuovi caini, in «Roma», Mondragone, si rischia uno scontro esplosivo, in «Roma», La pandemia e il crollo del tasso di natalità, in «Roma», Il “massacro sociale” è stato quasi compiuto, in «Roma», Unione europea: rinvio? È un colpo mortale, in «Roma», L’Europa sta a guardare la dittatura di Erdogan, in «Roma», 27 luglio, 2020. 1882 – Libertà non significa fare ammalare gli altri, in «Roma», Abbiamo il diritto di difendere la vita, in «Roma», Amarante e la necessità della storia, in «La Città», I pericoli del Sì al Referendum, in «Roma», Confindustria e Sindacati un conflitto che preoccupa, in «Roma», Il Sud, nuovo motore per la ripresa del Paese, in «Roma», L’indignazione di Saviano sull’attuale politica del PD, in «Roma», Costruire un’unione europea della salute, in «Roma», Migranti, è inaccettabile la solidarietà solo per i rimpatri, in «Roma», 28 settembre 2020. 180 1891 – Misure immediate contro gli irresponsabili, in «Roma», Bergoglio alla fraternità aggiunge l’amicizia sociale, in «Roma», I giovani e il concetto di responsabilità, in «Roma», Salute ed economia in conflitto, in «Roma», Il concetto di libertà non significa arbitrio, in «Roma», Joe Biden, uniti contro pandemia e razzismo, in «Roma», La sconcertante discrasia tra potere centrale e locale, in «Roma», Il difficile compito del Presidente Biden, in «Roma». PER L’INAUGURAZIONE DELLA STATUA COLOSSALE   DI NAPOLEONE I, OPERA DI CANOVA IN MILANO. CARCANO MILANO  COI TIPI DI LUIGI DI GIACOMO PIROLA. ] tira costume di andar cercando nelle vicissitudini di antichi  imperi, in lontane epoche della storia, i solenni ammonimenti  della verità e i riscontri de’ fatti sociali che manifestano F invincibile potere della volontà umana, o lasciano indovinare il  misterioso cammino delle nazioni. Que’grandi esempj furono raccolti e magnificati in mille volumi, ascoltati nelle scuole, con quell’entusiasmo eh 1 è il convincimento de 1 cuori giovani e forti. Noi pure li udimmo raccontare, noi pure abbiamo palpitato a queste ricordanze di  gloria, di senno antico, a quelle gigantesche contese dell’oppressione colla libertà, di cui non credevamo potersi più  rinnovare l’esempio. Ma qual vi fu mai, ne’ libri della storia,  più grande, più maraviglioso spettacolo di quello a cui le  nostre generazioni furono presenti, nella parte di secolo che  hanno percorsa? Una rivoluzione, lenta opera di secoli, e che attraverso a  tanti inciampi, in mezzo alle rovine da essa lasciate, non è  stanca della sua via, aveva diffuso F ardente suo soffio sul  mondo: in Francia, alla guerra civile, che si era spenta nel  sangue, succedeva la guerra contro tutta Europa: era la lotta  suprema della società nuova contro l’antica. A que 1 giorni, uscito da un 1 isola oscura un oscuro predestinato mette il piede in terra di Francia, in quella terra  che ben presto deve parer troppa angusta al cammino delle  sue schiere, al desiderio della sua grand’anima. Egli viene; in poco tempo signoreggia l’Europa, ricompone questo mare agitato da tante tempeste, questi elementi della vita sociale confusi tra loro in una guerra feroce; e getta sovra un nuovo  sentiero le nazioni, di cui vuol essere F arbitro e la guida. Passano pochi anni, i più gloriosi del secolo; ed ecco, in  mezzo a immortali vittorie e a sventure immortali, quell’uomo  tocca il termine del suo cammino; e dispare nel carcere e  nell’esilio, lasciando la terra d’Europa feconda dei germi dell’avvenire. Così un gran fiume, così quel Nilo dalle ignote  sorgenti, che un giorno gli aveva obbedito, finisce nel mare,  dopo aver deposti tesori di fecondità nelle campagne attraversate dalle vaste sue acque. Dall’esilio, invece, e dal carcere, colF eterna giovinezza del  genio, con gli stessi suoi concepimenti, con la sua anima  stessa — dopo il giro di pochi lustri, in cui l’Europa tentò  invano di ricomporsi ne’ vecchi ordini e in nuove libertà —  ecco che, per mirabile mutamento di fortuna, vediamo comparire l’erede de’pensieri e de’propositi di quell’uomo. Fu come una di quelle comete che s’accostano alla terra,  poi ne vanno perdute nelle regioni dell’atmosfera: dopo lunga  stagione esse ritornano; la moltitudine vede in loro delle nuove  viaggiatrici del cielo, ma il sapiente le riconosce e sa che sono  le stesse, già da lui salutate e che ricompajono sull’orizzonte,  belle d’eterno splendore.  Ed ora, perchè siamo qui a contemplare un miracolo dell’arte nostra che ricorda quel Grande? I posteri hanno  data l’ardua sentenza? Questa gloria fu vera?  Sì — la gloria fu vera ! Napoleone è stato iniziatore d’ un  grande principio — il diritto della nazione; quel diritto per cui  abbiamo, oggi, un re ch’è nostro, e nostri sono questi soldati che  custodiscono le mura e i sacri campi della patria. E questi altri valorosi, che insieme coi nostri hanno combattuto le fraterne battaglie dell’indipendenza e sparso il sangue per l’Italia,  sono testimonj che noi pure siamo degni di avere una patria,  che per essa abbiamo saputo morire e vincere. Lasciate che ora io rammenti per che vie da lui procedesse questo gran fatto dell’italica nazione risorgente. L'uragano rivoluzionario, al finir dell’altro secolo, disperdendo i principi italiani, aveva costretto ad allontanarsi dalle Alpi quello che n’era stato il più antico e vigile custode :  e così, in quel momento, l’arbitro delle nostre sorti, solo all’opera della rigenerazione di questo paese, non fece che gettare i fondamenti di un regno italiano. E fu in quegli anni  che, resi a noi stessi, parve che risorgessimo a vita tutta  nuova: benché il fanatismo e 1’astio di quelli che sconfessano il bene, perchè da loro non è proceduto, siansi sforzati di mostrare che quell’epoca corresse per una brutta via  di servitù, di licenza e di tirannide. Non ci era dato il più  sacro dei diritti, la libertà civile e politica, e da lontano centro doveva giungere fino a noi il cenno imperiale: ma nostri  erano i giudici, i savj del corpo legislatore, i consultori dello stato; e avevamo fiorenti scuole cittadine e militari, e stupende alpine vie, e ponti e canali, e quanto più muniva la difesa e la sicurezza interna dello stato; raccolte in un solo  codice le leggi, fondato un sistema ipotecario, e misure e monete eguali; diffusa e fatta — come dev’essere — un beneficio  popolare, l’istruzione; e gl’ingegni sovrani nella scienza e nell'arte cercati, venerati; e sacri i nomi di Oriani, di Volta,  dì Spallanzani, di Scarpa; e, più che tutto, avevamo una milizia nostra, che in breve doveva levare a tanta altezza il  nome e il valore de’ nostri soldati; di quei soldati che più di  una volta seguirono i passi dell'Eroe ne’ campi della Germania, contro a stirpi da loro detestate: poiché a Lui medesimo,  sospinto dall’ardente genio del mezzodì contro la lunga oppressione delle razze settentrionali, pareva ribollissero in fondo  al cuore le antipatie del SUO SANGUE LATINO. Ma, per la seconda volta, contro al nuovo Impero d’ Occidente, rifluiva la vasta marea del mondo barbarico: il rancore de’ vinti seppe affrettare il giorno di una terribile riscossa. E, sciolto tutto quel fascio di forze eh’ egli solo aveva saputo stringere in sua mano, sembrò dissiparsi, come un ampio miraggio, quel mondo creato da lui. Compiuta questa gran vendetta dei re, quasi ogni gente di  Europa poteva almeno riposarsi nella propria nazionalità: a  noi italiani non rimase che la oppressione, e con essa la memoria di quel regno d’Italia, risorto dopo mille anni per così  breve tempo; la memoria di quella parola nuova e feconda,  di quegli anni gloriosi e non perituri. E ben lo sapevano  gli antichi dominatori, qui ritornali a ribadire la nostra catena:  essi, con la paura nell’ animo, proibivano perfino le imagini  dell’ Uomo Fatale: ma come, in ogni casolare di Francia, il  soldato, tornato lavoratore, venerava quella' sembianza; qui da  noi, gli ultimi véliti, compagni di tante sue battaglie, andavano narrando quei fatti con mesto orgoglio. Poi a poco a  poco codesti testimonj d’ una grandezza caduta si diradarono;  quelle imprese divennero come una leggenda, una storia tanto  grande da non parer più vera a genti che cominciavano ad  infiacchirsi nella pace. E così, la virtù di un’ idea, come  un’ eco che si perde, andava a morire. Morire?., la vita, l’anima d’ un popolo non ponno morire:  esse languono spossate, ma poi si risvegliano e risorgono. Questa necessità di una patria trapassava da un avanzo  d’eroi dispersi a una generazione di giovani, i quali crescevano amando e aspirando a una libertà da loro non provala. E fu tra que’ giovani, soldati e màrtiri del pensiero  nazionale, che ricomparve ben presto queir istesso nome che  i monarchi avevano creduto di poter cancellare, col paragrafo  d'un trattato, dalla mente d’Europa. D’ allora in poi, uno spirito ravvivalore si diffuse per tutta  la penisola. Come il navigante che, in oceani lontani, ha fede  di giungere a una terra conosciuta, ma non sa il giorno nè  l’ora; un solo principe italiano vegliava al piede dell’ Alpi,  attento a quello spirilo, e ascoltandone la gran voce, non  per soffocarla ma per intenderla.   E il giorno e F ora, eli’ egli aspettava, vennero finalmente. Se non che, nelle battaglie dei popoli, coloro che fanno il  primo impeto contro la possa nemica si consacrano da sè  stessi alla morte. Così egli cadde: così, dopo dieci anni, lun-  ghi al servaggio, brevi alla speranza, uscì dall’ animo del  tìglio suo il grido della nuova guerra; mentre, salito al sommo del potere, 1’ erede del primo Napoleone gli stendeva la  mano ajutatrice.   Qui, dalle mura di Milano, il giorno della liberazione,  quest’ uomo che sente di comprendere i suoi tempi, annun-  zia un diritto nuovo all’Europa attonita, prima ch’ella osi di  interrompere col bisbiglio d’una gelosa diplomazia il corso  di quelle vittorie, che in noi destarono un entusiasmo non  ancora spento. È un monarca che confessa il diritto dei popoli, apertamente, altamente, con parole che non si dovranno  più cancellare. E quand’ egli le scrisse, là sul campo sanguinoso di Magenta, sapeva bene che queste parole risponde-  vano all’idea divinatrice e profonda del suo grande antecessore; a quell’affetto che, in Sant’Elena, gli faceva rimpian-  gere di non aver pensato di più all’ Italia, di non averla resa  libera e forte e signora di sè medesima. E nella solennità di  questo giorno, al cospetto di questa statua del Vincitore  d’Europa che trionfa ancora, dopo essere stata nove lustri  inonoratamente sepolta ne’recinti sotterranei di codesto mu-  seo dell’ arti nostre — sacrilegio consumato dalla stoltezza e  dalla paura — in oggi, dico, parmi che quel memorabile suo  desiderio per l’Italia riceva alfine adempimento. A buon dritto, in mezzo alle sue vittorie, il Conquistatore,  che tanto in sè ritraeva dell’antico, trovò un artefice degno  de’ migliori tempi di Grecia che lo seppe effigiare. Al severo  volgere del capo, si scorge l’imperioso profilo dell’eroe, improntato di quella fermezza pensosa, di quella volontà possente che gli fecero eseguire tanti grandi cose. Nella perfetta  proporzione delle membra, ne’ loro robusti contorni, lo scultore, io credo, volle rendere quell’ ideale che rappresenta,  nell’armonia della forma, l’unità delle forze umane. Sul globo. che tiene in una mano, sta la Vittoria alata, divenuta ora  simbolo verace d’ un altro potere; di quell’influenza morale  cercata con orgoglio, che può regnare ancora sul mondo, e  regnarvi col nome di un Bonaparte. Nella sua vita e nei  trionfi, egli ottenne l’omaggio di re paurosi, le adulazioni  degli scienziati, il plauso delle moltitudini; ebbe onori quasi  divini, che talvolta lo inebbriarono : ma, forse, i due omaggi  più puri gli vennero da quest’ITALIA; dalla voce del poeta che  pianse sul suo sepolcro, e dall' opera sublime dello scultore  che, effigiandolo, ardiva di consigliarlo, e in segreto sperava  eli’ egli desse la libertà alla sua patria. Questo capolavoro giacque a lungo celato, quasiché il suo  aspetto fosse bastante a risvegliare una nazione. Poi, per simulata noncuranza d’ una gloria impossibile a rinascere, ne  era concessa la pubblica mostra per decreto di regnante straniero, qui dove prima s’era tentato di tòr via ogni orma  del Grande, mutando fino il nome dell’Arco trionfale a lui  dedicato e le imagini vittoriose che dovevano coronarlo.   Ma il vanto d’ inaugurare questo così nobile monumento  doveva essere serbato al solo re italiano che diede sé stesso  per la comune patria, e eh’ è degno di continuar le tradizioni  di quel nome e di quegli avvenimenti. Esso ci mostrò come  si combatte e si vince, ci pose in mano le armi, e i nostri  fratelli fece suoi compagni di guerra, e farà de’ figli nostri tanti  cittadini e soldati. E quando inostri figli qui ritorneranno, questa statua e la ricordanza del giorno in cui prima comparve,  e del re che la volle innalzata, richiameranno la vita civile  iniziata per noi dal primo Napoleone, l’alleanza e il generoso soccorso che l’altro Napoleone recò all’Italia; sicché ne venne dato di stringere quella spada che deve compiere la  nostra redenzione dallo straniero. Nè alcuno oserà più di toccare il monumento; vi stanno  a custodia, per serbarlo inviolabile, l’Arte, la Patria, e la Riconoscenza degl’italiani. A nome di Bonaparte primo Console, fu il Canova  invitato da Roma a Parigi, e con molto onore e affetto ricevuto nel castello  di Saint-Cloud dal grande eroe che vi teneva stanza. Fu allora che lo scultore italiano ebbe da Bonaparte medesimo l’incarico di fargli la sua statua;  e la modellò in cinque giorni, con dimensione alquanto gigantesca. Mentre  lo scultore era occupato al lavoro, l’eroe ora leggeva, or gli ragionava di cose  politiche: e l’ardente amore di patria e la schietta franchezza delle parole  dell’artista andarono cosi a verso del primo Console, che parve grandemente  compiacersi di trattarlo con una famigliarità non usata con nessun altro, e  di cui tutti si mostrarono gelosi. Di codesti particolari lasciò ricordo lo  stesso Canova in alcuni suoi manoscritti: e i colloquii di lui con Bonaparte,  durante l’Impero, quando ritornò a Parigi ove l’Imperatore desiderava ch’egli stabilisse la sua fìssa dimora, non sono di scarsa  importanza; giacche, in quell’ abbandono d’amichevoli discorsi, Napoleone —  come altri ebbe a notare — rivelò sè medesimo, più che no T facciano tanti  suoi atti politici fin qui pubblicati. E fu in que’giorni che, da Napoleone  richiesto del perchè non avesse fatta la sua statua colossale vestita, lo scultore  rispose « Nemmeno Dio avrebbe potuto far cosa bella, se avesse voluto ritraevi, Sire, cosi vestito coi calzoni e gli stivali alla francese. Noi, come in  tutte l’altre belle arti, abbiamo il nostro linguaggio sublime, e il linguaggio  dello statuario è IL NUDO. (Vedi Missirini, vita di Canova: Cicognara, storia  della scultura; e Artaud, Histoire d’Italie). Nel catalogo cronologico delle opere di Canova, pubblicato da Cicognara è ricordata questa statua colossale di Napoleone,  alta sedici palmi romani, in marmo di prima specie. Il colosso venne  spedito a Parigi; e di là poi passò in Inghilterra, per dono fattone dal re Luigi XVIII al duca di Wellington, a quel che si crede: di  poi ne fece acquisto lo stesso governo britannico, come osserva Cicognara. Per disposizione del principe Eugenio, viceré d’Italia, il ministro Alquier, ambasciadore di Francia a Roma, COMMISE A CANOVA UNA COPIA ESATTA IN BRONZO della stessa statua colossale; pattuendo il prezzo di cinquemila  luigi. Fu lo stesso viceré che ordinò che la statua, fusa  per opera di Francesco e Luigi Righetti, fosse innalzata in Milano, in conveniente luogo: per il che, il ministro dell’ interno, Vaccari, fece invito al senatore Castiglioni, presidente dell’Accademia di belle arti, di proporre il luogo e  un disegno del piedestallo. Quando arriva a Milano l’ opera di Canova, ne fu  ingiunto il pagamento sul tesoro del regno; e, quale essa stava incassata,  venne messa a giacere in un angolo del portico del palazzo delle scienze: i  membri dell’accademia, interrogati poi sul luogo più adatto ad innalzarvi la  statua, suggerirono o la piazza del duomo, o quella detta in allora del Tagliamelo - piazza Fontana - ovvero il nicchione dell’ antica piazza de’Tribunali,  dove altre volte era la statua di Filippo II. In codesta divergenza di proposte, il vice-ré dispose che fosse provvisoriamente collocata nel secondo cortile  del palazzo del Senato. Ma, ritardato l’adempimento di quest’ordine, il cavaliere Zanoja, allora presidente dell’Accademia, ottenne che  fosse interinalmente deposta nella sala delle antichità: e sono a notarsi il motivo e il tempo del trasporto cosi ordinato; che gli scolari, cioè, non avessero  a recarle guasto, e che il trasporto si facesse in ore di scuole non frequentate. Caduto Napoleone I, l’ammirabile opera dello scultore italiano disparve ne’sotterranei dell’Accademia milanese; e vi stette finché l’Imperatore d’Austria, durante il suo soggiorno  in Milano, ordina che per quella statua venisse sùbito eretto un conveniente piedestallo, a spese dello stato, e che sovr’ esso la si collocasse poi ne’ pubblici giardini di questa capitale. Fu uno degli ultimi decreti dati dal regnante austriaco in que’ giorni a  Milano; e nuovo tema di compro encomio a’ giornali ufficiali. Ma il monumento, il quale — per le cose che ci parve non inopportuno di ricordare — deve  risguardarsi come una nobilissima proprietà dello stato, non doveva sorgere qui  se non quando potesse essere restituito il nome di patria e di regno libero a  questa nostra eletta parte d’Italia. Giuseppe Cacciatore. Keywords: gl’eroi di Vico – filosofia italica -- Vico, Croce, Labriola, Bruno, dallo storicismo allo storicismo, linceo, centro di studii vichiani, nudita eroica --. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Cacciatore” – The Swimming-Pool Library.

 

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