Grice e Cacciari: la ragione conversazionale e l’implicatura
conversazionale dell’umanesimo italiano – umanesimo all’italiana – scuola di
Venezia – filosofia veneziana – filosofia veneta -- filosofia italiana – Luigi
Speranza, pel Gruppo di Gioco di H. P. Grice, The Swimming-Pool Library (Venezia). Filosofo
veneziano. Filosofo veneto. Filosofo italiano. Venezia, Veneo. Grice: “If I
were today to chose a philosophical piece by Cacciari that would be his
‘angelo’ – quite a concept! If Whitehead is right, as I claim he is, when he
says all philosophy is footnotes to Cratylo, Plato does deal with ‘aggelos’ as
‘metaxu’ which he then develops in Symposium – Cacciari, like Reale, are
fascinated by this!” – Grice: “Solomon, who read it, illustrated Alcebiades as
Eros between Dionisos and Apollo!” Essential Italian philosopher. Filosofo, politico,
accademico e opinionista italiano, ex sindaco di Venezia. Di ascendenze
emiliane per via paterna (il nonno Gino Ca., di Medicina, si era trasferito a
Venezia per dirigere i cantieri navali della città), è figlio di Pietro,
pediatra, e di una casalinga proveniente da una famiglia di artisti. Dopo
aver frequentato il Ginnasio Liceo Marco Polo di Venezia, si è laureato in
Filosofia a Padova, con una tesi sulla Critica del Giudizio di Kant, con
relatore Formaggio. Ancora studente, e collaboratore dei Diano, Bettini e
Mazzariol. Professore associato di Estetica presso l'Istituto di
Architettura di Venezia, dove diventa Professore. Fonda la Facoltà di Filosofia
dell'Università Vita-Salute San Raffaele a Cesano Maderno, di cui è preside. È
tra i fondatori di alcune riviste di filosofia politica, che hanno segnato il
dibattito dagli anni sessanta agli anni ottanta, tra cui Angelus Novus,
Contropiano, il Centauro, Laboratorio politico. Al centro della sua
riflessione filosofica si colloca la crisi della razionalità moderna, che si è
rivelata incapace di cogliere il senso ultimo del reale, abbandonando la
ricerca dei fondamenti del conoscere. La sua visione muove dal concetto di
"pensiero negativo", ravvisato nelle filosofie di Friedrich
Nietzsche, di Martin Heidegger e di Ludwig Wittgenstein, per risalire ai suoi
presupposti in alcuni aspetti della tradizione religiosa e del pensiero
filosofico occidentali. Ha pubblicato numerose opere e saggi, tra i quali
meritano una particolare attenzione: Krisis; Pensiero negativo e
razionalizzazione; Dallo Steinhof; Icone
della legge; L'angelo necessario; Dell'inizio; Della cosa ultima. Vincitore del
Premio Cimitile. Hamletica, Adelphi, Milano, è il suo lavoro. I volumi Icone della legge e
L'angelo necessario presentano, inoltre, alcune pagine dedicate alla filosofia
dell'icona e agli esiti del pensiero del mistico russo Florenskij. Tra i
numerosi riconoscimenti sono da ricordare la laurea honoris causa in
Architettura conferita dall'Università degli Studi di Genova, la laurea honoris
causa in Scienze politiche conferita dall'Bucarest e la laurea honoris causa in
filologia, letteratura e tradizione classica conferita dall'Bologna. Presidente
della fondazione Pellicani e insegna
Pensare filosofico e metafisica presso la Facoltà di Filosofia dell'Università
Vita-Salute San Raffaele di Milano, di cui è stato anche prorettore
vicario. Suo fratello Paolo è stato deputato di Rifondazione
Comunista. In Potere Operaio e nel PCI Da giovane fu un politico militante
e occupò con gli operai della Montedison la stazione di Mestre. Collaborò negli
anni sessanta alla rivista mensile Classe operaia e, dopo contrasti interni tra
Mario Tronti, Alberto Asor Rosa e Toni Negri (il quale fu un incontro
essenziale per la sua formazione), diresse insieme ad Asor Rosa la rivista,
definita di "materiali marxisti", Contropiano con la quale si tentò
la riunificazione del gruppo. Ma il tentativo fallì e il gruppo veneto
trasformò la rivista nel giornale Potere Operaio "Giornale politico dagli
operai di Porto Marghera" a cui Cacciari, deluso, non aderì. In seguito
entrò nel Partito Comunista Italiano, ricoprendo cariche apparentemente lontane
dai suoi interessi filosofici: responsabile della Commissione Industria del PCI
Veneto negli anni settanta, fu poi eletto alla Camera dei deputati, e fu membro
della Commissione Industria della Camera. Sindaco di Venezia. Sindaco di
Venezia schierato tra i principali sostenitori de I Democratici di Romano Prodi
tanto che si parlò di lui come un probabile leader dell'Ulivo. Fin dall'inizio
della sua attività politica vide nel federalismo una tradizione da recuperare
per i progressisti italiani laddove buona parte dei dirigenti della sinistra
vedevano in questa attenzione agli ideali federalisti un freno al consenso
elettorale del centro-sud. In preparazione delle elezioni regionali, era
convinto che per vincere in una regione tradizionalmente moderata, la sinistra
avrebbe dovuto agganciare una parte dell'elettorato in fuga dalla ex DC e per
questo scopo tentò di "aprire" ad un'alleanza con la Lega Nord (poi
disapprovata dal centro-sinistra italiano), e mosse in questa direzione
politica alcuni significativi passi, ma non riuscì a convincere fino in fondo
l'elettorato autonomista. È sua la volontà di realizzare il progetto per
edificare il ponte di Calatrava, il quale ha portato continue polemiche con la
Corte dei conti nel corso degli anni. Europarlamentare e consigliere
regionale veneto Alle europee si candida con la lista de I Democratici
risultando eletto in due circoscrizioni: lui ha optato per quella
nord-occidentale. La sua sconfitta alle Regionali quando fu candidato per
la presidenza della regione Veneto, fece tramontare l'ipotesi che potesse
diventare il futuro leader dell'Ulivo. Cacciari ottenne in quella tornata il
38,2% dei voti, uscendo sconfitto dal rappresentante della Casa delle Libertà
Galan, che ricevette il 54,9% dei consensi. In quella tornata elettorale
Cacciari ottenne un seggio da consigliere regionale: per questo si dimise, per
incompatibilità, da europarlamentare. Sindaco di Venezia. Annuncia
l'intenzione di ricandidarsi per la seconda volta a sindaco di Venezia. I
partiti di sinistra dell'Ulivo, avevano però, già raggiunto l'accordo per la
candidatura unitaria del magistrato Felice Casson, ma Cacciari dichiarò di non
voler rinunciare alla propria candidatura, anche a costo di spaccare l'unità
della coalizione, come effettivamente avvenne, con Cacciari sostenuto da UDEUR
Popolari e La Margherita e Casson appoggiato da tutti gli altri partiti del
centrosinistra. Al primo turno delle votazioni Casson ebbe il 37,7% dei
voti, mentre C. si fermò al 23,2%; sfruttando le divisioni presenti in maniera
ancora più acuta nel centrodestra a Venezia, furono proprio i due
rappresentanti del centro-sinistra ad andare al ballottaggio. A sorpresa C.,
seppur sostenuto da liste più deboli, riuscì a far leva sull'elettorato
moderato e vinse la sfida con 1 341 voti di vantaggio sul suo competitore
(50,5% contro 49,5%). L'inattesa vittoria del politico-filosofo causò
malumori all'interno della coalizione (Casson commentò il risultato esclamando:
"Ha vinto C.? Allora ha vinto la destra!") e una particolare
situazione nel consiglio comunale veneziano: la Margherita, con il 13,4% di
voti, ebbe diritto a ben 26 seggi, (mentre i DS, che ottennero il 21,2%, si
dovettero accontentare di 6 seggi) e l'UDEUR, nonostante un modesto 1,4%, si
accaparrò 2 seggi (a differenza di Rifondazione Comunista che con il 6,8% si
aggiudicò un solo seggio). Nel complesso, quindi, la coalizione C., con il
14,8% dei suffragi, ebbe diritto a 28 seggi, mentre il raggruppamento di
Casson, con il 41%, risultò possessore di 9 seggi. Ciò consentì a C., iscritto
alla Margherita, di cui era esponente di punta in Veneto, di poter governare la
città con una solida maggioranza consiliare. In occasione delle
successive elezioni regionali, delle elezioni politiche, e delle amministrative
C. mise in evidenza quella che egli chiamava la questione settentrionale.
Anche deluso dall'evoluzione del Partito Democratico, annunciò l'abbandono
della politica attiva dopo la conclusione del mandato di sindaco, avvenuta
nell'aprile. Abbastanza accesa la politica condotta dalla sua giunta
contro gli ambulanti abusivi e molto contestate furono anche le ordinanze che,
ai fini del decoro urbano, imponevano il divieto di vendere dei cibi da asporto
presso la piazza San Marco, di girare a torso nudo, di sdraiarsi in terra ecc. Inoltre,
con la creazione del festival di Roma da parte dell'allora sindaco Veltroni,
espresse disappunto nel caso in cui quello di Venezia ne fosse stato oscurato.
Non pochi gli attriti con la Lega Nord in vista della sua intenzione di
realizzare un campo Sinti, nella zona di Mestre. Celebre poi la campagna che
favoriva l'uso dell'acqua pubblica in contrapposizione all'acquisto di quella
in bottiglia. A lui si deve il restauro di Palazzo Grassi e di Punta della Dogana.
A Mogliano Veneto, presenta il manifesto politico Verso Nord, un'Italia più
vicina, diretto a chi non si riconosceva né nel PD, né nel PdL e voleva una
politica per il Nord diversa da quella attuata dalla Lega. Il manifesto si è
poi trasfuso in un partito politico chiamato appunto Verso Nord, nato
ufficialmente. Nelle sue saggi (Krisis, Pensiero negativo e
razionalizzazione) C. sviluppa la sua riflessione che, prendendo spunto da
Nietzsche, Wittgenstein e Heidegger, conferma «... la fine della razionalità
classica e dialettica e l'emergere pieno, costruttivo, rifondativo e non
distruttivo del "pensiero negativo. Dall'analisi della cultura viennese e
mitteleuropea, che si forma sullo sfondo dei grandi mutamenti del sistema
capitalistico, C. identifica una società reazionaria incapace di aprirsi alla
modernità e improntata al nihilismo, punto d'arrivo del fallimento del pensiero
dialettico della scuola hegeliano-marxista. In quest'ambito si origina il
pensiero negativo (Negatives Denken) che ad iniziare da Schopenhauer sembra
collegarsi all'irrazionalismo ma che in realtà è la conseguenza ultima della
tradizione metafisica occidentale che pretendeva di superare ogni
contraddizione e la negatività dell'esistenza stessa tramite quella libera
volontà, coerentemente negata da Nietzsche e ancora presente invece nell'ascesi
schopenhaueriana, come strumento per la liberazione dal dolore di vivere.
La crisi della metafisica occidentale è anche dimostrata dalla fiducia nella
tecnica, presuntuosa esaltazione di quella ragione che invece rivela il
sostanziale fallimento dei valori ultimi che dovrebbero guidare il progresso
umano: «...la tecnica realizza la direzione implicita della metafisica
modernama nel realizzarla ne critica e liquida anche l'idea centrale [il fondamento
originario]» che era la certezza dei valori. Da qui un'epoca caratterizzata dal
nulla dei valori e dalla fine della filosofia ormai rivolta «tutta al passato,
a prima della ratio. Con l'avvento del pensiero negativo finalmente ci si
libera «da un ideale totalitario del sapere, per cui non si dipende più da un
ordine naturale, fisso ed immutabile, di cui la ragione scopre le leggi, ma si
interviene creativamente, dando ordine alle cose, in una molteplicità di saperi.
Nelle sue ultime opere C. intreccia la riflessione filosofica con quella
teologica quasi risalendo ad una tradizione interpretativa platonica. Se ormai
la filosofia si è specializzata e frantumata in una serie di campi specifici
che cosa vorrà dire "pensare" al suo stesso inizio? C. cerca la
risposta in quella tradizione filosofico-teologica che pone il principio,
l'"inizio" nella nozione di "Deus-Esse". Fin dal libro
primo della sua opera filosofica, Dell’Inizio, C. si colloca su un terreno
complementare e diametralmente opposto a quello di Severino: se il primo
evidenzia la contingenza dell'originato, il secondo enfatizza l'unicità eterna
dell'origine. Mentre per C. l’originario è inizio a-logico, che conserva sempre
inalterata la possibilità di non essere inizio di qualcosa che altro-da-sé, di
negarsi come inizio e che quindi non esista originato alcuno, secondo Severino,
invece, l’originario è la struttura logico-necessaria di significati il cui
contenuto è tutto ciò che è, tale per cui non è mai potuto esistere, non è mai
esistito e non potrà mai esistere alcun ente non originato da quell'unica
totalità iniziale. Secondo Severino, la veracità di Dio e del Destino prevale
sulla Sua onnipotenza, nel senso che è inevitabile e scontata in partenza la
vittoria sul nemico, mentre è impossibile che Egli fugga davanti ad esso,
finendo con il cadere nel nulla, il proprio contrario. Citazioni «Caro C., non
possiamo proseguire la nostra via che attraverso lo straniero che ospitiamoe
che chiamiamo 'nostro' Io. Questo è il vero volto dell'altro, del prossimo
ineludibile, appiccicato a noi come un incubo! Hospes / hostis,
necessariamente. 'Assicurarcelo' è impossibile.» (C., Della cosa ultima,
Adelphi, Mi) «Pietà afferra il poeta — pericolosissima pietà, sul limite
estremo della misericordia inordinata.» (Massimo Cacciari, "Della
cosa ultima", Adelphi, Mi) Opere Introduzione di C. a Simmel, Saggi
di estetica, Padova, Qualificazione e composizione di classe, in Contropiano, Ciclo
chimico e lotte operaie, con S. Potenza, in Contropiano; Dopo l'autunno caldo:
ristrutturazione e analisi di classe, Marsilio, Padova; Pensiero negativo e
razionalizzazione. Problemi e funzione della critica del sistema dialettico; Metropolis,
Roma, Officina; Piano economico e composizione di classe, Feltrinelli; Lavoro,
valorizzazione, cervello sociale, in Aut Aut, Milano; Note intorno a «sull'uso
capitalistico delle macchine» di Raniero Panzieri, in Aut Aut, Milano; Oikos.
Da Loos a Wittgenstein, con Francesco Amendolagine, Roma; Krisis, Saggio sulla
crisi del pensiero negativo da Nietzsche a Wittgenstein, Feltrinelli; Pensiero
negativo e razionalizzazione, Marsilio, Venezia; Il dispositivo Foucault, Venezia, Cluva; Dialettica
e critica del politico. Saggio su Hegel, Feltrinelli; Rathenau e il suo
a mbiente, De Donato; Crucialità del tempo: saggi sulla concezione
nietzscheana del tempo, et al, Liguori; Dallo Steinhof, Adelphi; Adolf Loos e
il suo angelo, Electa’ Feuerbach contro Agostino d'Ippona, Adelphi; Il potere:
saggi di filosofia sociale e politica, con G. Penzo, Roma, Città Nuova; Icone
della legge, Adelphi, Milano; Zeit ohne Kronos, Ritter Verlag, Klagenfurt; L'Angelo
necessario, Adelphi, Milano; Drama y duelo, Tecnos, Madrid; Le forme del fare,
con Massimo Donà e Romano Gasparotti, Liguori; Dell'Inizio, Adelphi; Dran,
Méridiens de la décision dans la pensée contemporaine, Ediotions de L'Eclat; Architecture
and Nihilism, Yale; Desde Nietzsche: Tiempo, Arte, Politica, Biblios, Buenos
Aires; Geofilosofia dell'Europa, Adelphi, Milano; Großstadt, Baukunst,
Nihilismus, Ritter, Klagenfurt; Migranten, Merve, Berlino; Introduzione a F.
Bacone, Nuova Atlantide, Silvio Berlusconi Editore, Milano; L'Arcipelago,
Adelphi, Milano; Vedova. Arbitrii luce, Catalogo della mostra, Skira; Arte,
tragedia, tecnica, con Massimo Donà, Raffaello Cortina; El Dios que baila,
Paidos, Buenos Aires; Duemilauno. Politica e futuro, Feltrinelli, Milano; Wohnen.
Denken. Essays über Baukunst im Zeitalter der völligen Mobilmachung, Ritter
Verlag, Klagenfurt und Wien; Della cosa ultima, Adelphi, Milano; La città,
Pazzini; Il dolore dell'altro. Una lettura dell'Ecuba di Euripide e del libro
di Giobbe, Saletta dell'Uva; Soledad acogedora. De Leopardi a Celan, Abada Editores, Madrid; Paraíso y naufragio. Musil y El
hombre sin atributos, Abada Editores, Madrid, Magis Amicus Leopardi, Saletta
dell'Uva; Maschere della tolleranza, Rizzoli, Milano; Introduzione a Max Weber,
La politica come professione, La scienza come professione, Mondadori, Milano; Europa
o Filosofia, Machado, Madrid; Tre icone, Adelphi, Milano; Anni decisivi,
Saletta dell'Uva, Caserta; C. Mario Tronti, Teologia e politica al crocevia
della storia, Milano, AlboVersorio; The Unpolitical. Essays on the Radical
Critique of the Political Thought, Yale University Press; Hamletica, Milano,
Adelphi; La città, Pazzini; Il dolore dell'altro. Una lettura dell'Ecuba di
Euripide e del libro di Giobbe, Caserta, Saletta dell'Uva; Cacciari-Piero Coda,
I comandamenti. Io sono il Signore Dio tuo, Bologna, Il Mulino; Bianchi-C., I comandamenti. Ama il prossimo
tuo, Bologna, Il Mulino; Doppio ritratto. San Francesco in Dante e Giotto,
Milano, Adelphi; Il potere che frena, Milano, Adelphi; Labirinto filosofico,
Milano, Adelphi; Filologia e filosofia, Bologna, Bononia; Re Lear. Padri,
figli, eredi, Caserta, Saletta dell'Uva; Cacciari-Paolo Prodi, Occidente senza
utopie, Bologna, Il Mulino; Cacciari-Bruno Forte, Dio nei doppi pensieri.
Attualità di Italo Mancini, Brescia, Morcelliana,. Generare Dio, Bologna, Il
Mulino, La mente inquieta. Saggio sull'Umanesimo, Torino, Einaudi; Ha preparato
anche i testi per l'opera Prometeo. Tragedia dell'ascolto di Nono; Elogio del
diritto (insieme a Natalino Irti, con un saggio di Werner Wilhelm Jaeger, Milanp)
Onorificenze Grand'Ufficiale dell'Ordine pro Merito Melitensi (SMOM) nastrino
per uniforme ordinariaGrand'Ufficiale dell'Ordine pro Merito Melitensi (SMOM) —
Venezia, Laurea Honoris Causa in Architettura, conferita dall'Università degli
Studi di Genova; nastrino per uniforme ordinariaLaurea Honoris Causa in Architettura,
conferita dall'Università degli Studi di Genova; Laurea Honoris Causa in
Scienze politiche, conferita dall'Università degli Studi di Bucarest, nastrino
per uniforme ordinariaLaurea Honoris Causa in Scienze politiche, conferita
dall'Università degli Studi di Bucarest; Laurea Honoris Causa in Filologia,
Letteratura e Tradizione Classica, conferita dall'Alma Mater StudiorumBologna
nel nastrino per uniforme ordinariaLaurea Honoris Causa in Filologia,
Letteratura e Tradizione Classica, conferita dall'Alma Mater StudiorumBologna
nel Premi e riconoscimenti; Medaglia
d'oro del Círculo de Bellas Artes di Madrid; Uomo per la pace International
Chair Jacques Derrida (Torino) Note
Enciclopedia Treccani alla voce coripsondente Barbara Romano,
i panni sporchi si lavano in casa MA IL CAV., sul piano del gusto, è UNA catastrofe
CONTRO VERONICA: "Se io ho qualcosa da dire a mio marito gli scrivo
privatamente""Evelina MANNA è un'amica""vengo SEMPRE
paparazzato dA qualche testa di cazzo", in Dagospia, Libero, Langone, Cari
italiani vi invidio, Roma, Fazi; Arti, Biografia di C., cinquantamila; Città di
VeneziaSindaco, su comune.venezia; C., Università Vita-Salute San Raffaele; vedi
l'intervista "La predestinazione del male" F. Dal Bo, L'utopia dell'angelo. Note a
L'angelo necessario di C., in Bertagni, Architetture utopiche, «arcipelago»,
sito istituzionale della Fondazione Pellicani, su fondazionegiannipellicani, Corriere,
Lettera firmata da C., su corriere. Negrello, A pugno chiuso. Il Partito
comunista padovano dal biennio rosso alla stagione dei movimenti, Milano,
FrancoAngeli, Adnkronos, su www1.adnkronos.com. Progetto Italia Federale, su
progettoitaliafederale. C. "Addio alla politica. Sconfitti i miei
progetti", in Corriere della Sera, codacons, pressreader.com Repubblica,
lagazzettadelmezzogiorno su nuova Venezia.gelocal, Copia archiviata, su corriere, Il manifesto
politico in. di Verso Nord Cacciari
lancia Verso nord Ma non siamo il terzo polo, in la Repubblica, 24 luglio 13. 5
dicembre. F. Restaino, Il dibattito
filosofico in Italia in Abbagnano, Storia della filosofia, IV, t. II, Torino; Restaino, Op.cit. ibidem
In Maurizio Pancaldi, Mario Trombino, Maurizio Villani, Atlante della
filosofia, Hoepli; Catapano, Coincidentia Oppositorum: Appunti sul pensiero di
Massimo Cacciari a cura del Dipartimento di Filosofia, Padova Cfr. Massimo Cacciari in EMSF, su emsf.rai.; Grossi,
La differenza tra il discorso filosofico di Severino e quello di C., in Lo
SguardoRivista di Filosofia, Ospitato su archive.is. Dal sito web del Sovrano Militare Ordine di
Malta; in. architettura. unige/ inf/ documenti/
"facoltà di architettura di genova Laurea
Honoris Causa a C. aggiornato ; "La Facoltà di Architettura di Genova, ha
conferito la laurea Honoris Causa a C.. La motivazione della Facoltà sottolinea
il contributo dato da C. alla cultura architettonica internazionale nel corso
di oltre un trentennio." F. Dal Bo,
L'utopia dell'angelo. Note a L'angelo necessario di C., in Bertagni, Architetture
utopiche, «arcipelago», Tussi, La confusione dialogica Intervista con C. Recensione
di Geofilosofia dell'Europa, su Italia Libri Recensione di Hamletica, Andrea
Fiamma Recensione di Il potere che frena, Andrea Fiamma Traduzione francese in
versione integrale e gratuita di un libro inedito in italiano: Drân. Méridiens
de la décision dans la pensée contemporaine (Drân. Meridiani della decisione
nel pensiero contemporaneo) Bertoletti, C.
Filosofia come a-teismo, Edizioni ETS, Pisa, Borso, C., Mille lire stampa
alternativa, Milano; Cantarano, Immagini del nulla. La filosofia italiana
contemporanea, Mondadori, Milano, Catapano, Coincidentia oppositorum. Appunti
sul pensiero di Massimo Cacciari, «Etica et Politica», Catapano,
"Coincidentia oppositorum". Appunti sul pensiero di Massimo Cacciari,
in Libertà, giustizia e bene in una società plurale, C. Vigna, Vita e Pensiero,
Milano, León, “Ontología de crisis: Aion y dialéctica negativa en la crítica
marxista italiana; Congreso de la Sociedad Académica de Filosofía: Experiencia
de la crisis, crisis de la experiencia. Universidad
Carlos III de Madrid; N. Magliulo, C. e Severino. Quaestiones
disputatae, Mimesis, Milano-Udine,. N. Magliulo, La luce oscura. Invito al
pensiero di Massimo Cacciari, Saletta Dell’Uva, Caserta; Magliulo, Un pensiero
tragico. L’itinerario filosofico di Massimo Cacciari, Città Del Sole, Napoli,
L. Mauceri, La hybris originaria. Massimo Cacciari ed Emanuele Severino,
Orthotes Editrice, Napoli-Salerno; C. su TreccaniEnciclopedie on line, Istituto
dell'Enciclopedia Italiana. Opere di C.
(altre versione) su open MLOL, Horizons Unlimited srl. Opere di C. C., su europarl.europa.eu, Parlamento
europeo. C., su storia. camera, Camera dei deputati. C., su Openpolis, Associazione
Openpolis. Registrazioni di C. su Radio Radicale,
Radio Radicale. C.: la necessità della
libertà, su RAI Filosofia, su filosofia. rai. Predecessore Sindaco di
Venezia Successore Venezia- Stemma.svg Ugo Bergamo Paolo CostaI Paolo Costa, Orsoni
II Vincitori del Premio Pavese Filosofia Politica Politica Filosofo Filosofi italiani Politici
italiani Politici italiani Accademici italiani Accademici italiani Professore
Venezia Sindaci di Venezia Consiglieri regionali del Veneto Deputati della VII
legislatura della Repubblica Italiana Deputati dell'VIII legislatura della
Repubblica Italiana Direttori di periodici italiani Europarlamentari
dell'Italia della V legislatura Federalisti Fondatori di riviste italiane Militanti
di Potere Operaio Opinionisti italianiPolitici de I Democratici Politici della
MargheritaPolitici del Partito Comunista Italiano Politici del Partito
Democratico (Italia)Professori dell'Università IUAV di Venezia Studenti
dell'Università degli Studi di Padova. Mercurio messegero di Giove e l’umo – angelus –
mercurial – Giambologna – Villa Medici -- Umanesimo Periodo storico le
cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°:
tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli
studi sulle lingue e letterature classiche, considerate come strumento di
elevazione spirituale per l’uomo, e perciò chiamati, secondo un’espressione
ciceroniana, studia humanitatis. Si parla di u. filologico per distinguere l’attività
degli umanisti intesa al recupero, allo studio, alla pubblicazione dei testi
classici, dall’attività di quegli stessi umanisti intesa più generalmente alla
creazione filosofica, all’elaborazione di una nuova civiltà. Si parla poi di u.
volgare in relazione allo sbocco storico dell’U., quando gli ideali letterari
di scrittura armoniosa e ornata sono trasferiti in Italia alle opere letterarie
in volgare. Con riferimento, esplicito e implicito, all’U. quale periodo
storico, il termine è usato infine per caratterizzare ogni orientamento che
riprenda il senso e i valori affermatisi nella cultura umanistica: dall’amore
per gli studi classici e per le humanae litterae alla concezione dell’uomo e
della sua dignità quale autore della propria storia, punto di riferimento
costante e centrale della riflessione filosofica. Intorno alla metà del
14° sec., e per impulso soprattutto di Petrarca, gli studi classici assunsero
un carattere nuovo, il cui aspetto più appariscente fu la ricerca, nelle
biblioteche chiesastiche e poi monastiche, dei codici antichi. Si manifestò, in
pratica, l’esigenza di non contentarsi di quella parte della letteraturalatina
che era giunta sino allora per tradizionescolastica e culturale ininterrotta,
ma di recuperare anche la parte di essa che era stata dimenticata. Si cercò,
inoltre, di restituire le testimonianze della grecità che, salvo nell’Italia
meridionale, erano state sino allora dovunque trascurate. Si accompagnò a
questa ricerca lo sforzo di sostituire alla lingua latina, più o meno
profondamente corrotta durante il Medioevo, la lingua dei classici, cioè di
recuperare la latinità (in particolare quella virgiliana e ciceroniana) anche
come strumento linguistico: il latino così diventò, proprio quando i vari
volgari avevano prodotto capolavori, la lingua letteraria per eccellenza. Nel
costituire la sua ricca biblioteca, soprattutto durante la permanenza ad
Avignone, punto d’incontro di varie correnti culturali, Petrarca esercitò
un’azione decisiva nella storia testuale dei classici, sia scoprendo nuovi
testi, sia riunendo in un unico corpo i documenti della tradizione manoscritta
(come, per es., per Livio). A Petrarca si deve la scoperta di due orazioni
ciceroniane, nonché il recupero delle epistole “Ad Atticum” e di un testo
mutilo delle “Institutiones Quintilianee”. A Boccaccio le riconquiste,
integrali o parziali, o la rivalorizzazione criticadi testi di Varrone,
Marziale, Apuleio, Seneca, Ovidio, e soprattutto di Tacito. Segue per opera di Salutati,
la riscoperta delle epistole ciceroniane “Ad familiars”. Bracciolini scopre,
tra le molte altre, opere come le “Selve” di Stazio, le “Puniche” di Silio
Italico, il “De rerum natura” di Lucrezio, altre orazioni ciceroniane ecc. Si
può dire che tutto o quasi il patrimonio attuale di autori latini è stato
scoperto o rimesso in circolazione tarda. Dopo, solo sporadicamente sono stati
recuperati nuovi testi, sino alla fase di scoperte umanistiche greche
determinata dalla papirologia. Anche l’U. greco, almeno come desiderio di
avvicinarsi alla grecità, se non come effettivo possesso della lingua, comincia
da Petrarca e da Boccaccio, il quale ultimo ospitò a Firenze il calabrese
Pilato e lo fa nominare lettore di greco allo Studio: da lui i due amici hanno
facilmente la traduzione latina dei poemi omerici, dalla quale gli studi greci
in Occidente hanno il loro effettivo inizio. Poco dopo Crisolora comincia a
Firenze il suo insegnamento più tecnicamente umanistico, finché, come
conseguenza anche dell’afflusso di eruditi (Pletone, il Bessarione) in
occasione del Concilio di Ferrara-Firenze e per effetto della caduta di
Costantinopoli in mano ai Turchi (Argiropulo, Calcondila, Lascaris), l’U. greco raggiunse la sua piena
fioritura. Intanto, gli umanisti affinavano il loro latino, creando ex
novo una grammatica e una stilisticadella lingua (Elegantiae latinae linguae di
L. Valla), e sviluppavano la grande filologiaumanistica della quale era già
stato iniziatore Petrarca. I testi da sempre conosciuti e quelli ora ritrovati
erano corretti, interpretati, commentati dal punto di vista linguistico,
storico, archeologico; s’instaurava così, al posto della semplice ricezione
medievale, una lettura critica ad alto livello, nella quale consiste la più
importante novità dell’Umanesimo. In Italia, la ricerca erudita
sull’antichità continuò nel primo Cinquecento, ma con minore libertà e
inventività critica, mentre si sviluppavano le raccolte archeologico-antiquarie;
la grande filologia riprese nel secondo Cinquecento (Vettori, Manuzio, Orsini,
Panvinio, Sigonio). Alla fine del secolo, il primato filologico passa a
Francesi, Olandesi (Lipsio), Tedeschi, Inglesi; ma ormai si trattava di
attività filologica nel senso moderno, che escludeva cioè quei fini di
costruzione integrale dell’uomo, che furono propri dell’Umanesimo. Nel
campo del diritto, l’intensificazione degli studi filologici contribuì a una
completa riscoperta delle fonti di diritto romano, che portò in primis alla
messa in discussione del Digesto risultante dalla Vulgata. I maggiori esponenti
di questa corrente furono il francese Budé, il tedesco Zasius e l’italiano
ALCIATO. Soprattutto la scuola francese è permeata dall’U., con lo sviluppo
della scuola culta e l’affermarsi del mos gallicus iura docendi (culti, scuola
dei). L’U. VOLGARE Essendo l’educazione dell’uomo la meta finale dell’U.,
era naturale che presto o tardi, svanita l’antistorica speranza di una
resurrezione pura e semplice della lingua latina, ci si accorgesse che essa non
poteva essere raggiunta se non attraverso l’adozione della lingua da tutti
parlata; era naturale dunque che l’U. latino volgesse verso l’U. volgare. Ciò
avvenne in Italia nella seconda metà del Quattrocento. Ma occorreva che l’uso
del volgare fosse sottratto all’arbitrio di ogni scrivente e sottoposto a
regole fisse. Questa gara, a cui già Dante accenna ma non senza contraddizioni,
diventa aperta e consapevole in Petrarca e in Boccaccio, i quali intesero
realizzare in volgare opere in tutto degne dell’antico; giunse poi a piena
maturazione nel secondo Quattrocento, accompagnando o causando il risorgere
della poesia (Poliziano, Boiardo, Sannazzaro); ricevette infine nel primo
Cinquecento da P. Bembo la sua sistemazione nella teoria e nel concreto campo
grammaticale e stilistico. SCRITTURA UMANISTICA Scrittura usata nei
manoscritti, dopo la riforma scrittoria promossa dagli umanisti italiani.
L’ammirazione per la scrittura chiara e sobria degli antichi manoscritti (per
lo più dei sec. 9°-12°, in minuscola carolina) indusse a riportare in uso la
littera antiqua, ritenuta la scrittura antica dei Romani, a riprodurre cioè
l’alfabeto rotondo e aggraziato della carolina. Già con Petrarca ebbe inizio il
movimento di reazione contro la scrittura gotica dominante; con Boccaccio la
riforma si affermò più chiaramente e con N. Niccoli e P. Bracciolini la
scrittura umanistica raggiunse il suo pieno sviluppo. Essa sorse a Firenze,
diffondendosi poi negli altri centri di cultura italiani. Di solito i
manoscritti umanistici si riconoscono per l’uso frequente della s di tipo
maiuscolo, la gsempre chiusa, la t con l’asta oltrepassante la sbarra, la i con
il puntino e altri caratteri, oltre che per la fattura accurata del codice, la
bianchezza della pergamena e le miniature. Accanto all’umanistica libraria o
rotonda si ebbe una forma corsiva (usata prevalentemente nei documenti) che
rappresenta la trasformazione della gotica corsiva sotto l’influenza della
rotonda. Grice: “Personally, I have been criticised for
choosing ‘personally,’ rather than ‘humanely’!” Massimo Cacciari. Keywords:
umanesimo italiano, ‘l’angelo necessario’ – l’angelo e il paisano -- the angel
and the paysan – ‘Who art thou?’ ‘I am the necessary angel of the earth’,
illuministi italiani – implicatura laberintica, Alighieri, umanesimo,
implicatura dell’angelo e il contadino. Refs.: Luigi Speranza, "Grice e
Cacciari," per Il Club Anglo-Italiano, The Swimming-Pool Library, Villa
Grice, Liguria, Italia.
Grice e Cacciatore: la ragione
conversazionale e l’implicatura conversazionale di napoleone in nudita eroica
-- gl’eroi di Vico – filosofia italica – scuola di Salerno – filosofia
campanese -- filosofia italiana – Luigi Speranza, pel Gruppo di Gioco di H. P.
Grice, The Swimming-Pool Library (Salerno). Filosofo campanese. Filosofo italiano. Salerno, Campania. Grice:
“Cacciatore is a good one; my favourite are three: his ‘dallo storicismo allo
storicismo,’ and his ‘metafisica dell’espressione’ – I never knew it had one! –
and ‘la lancia di Odino,’ a Wagnerian study of Dilthey, his specialty!
Speranza, on the other hand, and naturally, prefers Cacciatore’s ‘dialogo con
Vico’.” Grice: “Cacciatore co-philosophised, like I with Strawson, and called
the thing, genially, ‘a four-hand piece’! Giuseppe Cacciatore
(Salerno), filosofo. Laureatosi in Filosofia presso l'Università degli
studi di Roma"La Sapienza" collabora con Tessitore nell'Salerno, dove
ha anche avviato la sua carriera accademica. Ordinario di Storia della Filosofia
presso la Facoltà di Filosofia dell'Università degli Studi di Napoli Federico
II, di cui è stato anche Presidente del Corso di Laurea. Nel 1995, inoltre,
diventa direttore del Centro di Studi Vichiani del CNR di Napoli. Direttore del
dipartimento di filosofia " Aliotta" dell'Università
federiciana. Ha tenuto numerose conferenze presso le Barcellona, Berlino,
(Freie Universität Berlin e Humboldt Universität), Bochum, Brema, Brno,
Bruxelles, Düsseldorf, Essen, Graz, Halle, Lipsia, Maracaibo, Monaco di iera,
Parigi, Potsdam, Valencia, Varsavia, Città del Messico (UNAM e UIC). È
vicepresidente del CdA e membro del comitato scientifico dell'Istituto di Studi
Latinoamericani (ISLA) di Pagani, del quale è diventato direttore. Nominato
socio corrispondente dell'Accademia nazionale dei Lincei. Dal è presidente della Società Salernitana di
Storia Patria Nel è stato insignito del
premio nazionale “Frascati Filosofia”. È stato Presidente della Società
Italiana degli storici della filosofia dal
al. È dal coordinatore del
dottorato di ricerca in Scienze filosofiche dell'Napoli “Federico II”. A
partire dal è stato nominato
rappresentante dell'Napoli “Federico II” nel comitato tecnico-scientifico del
Consorzio universitario Civiltà del Mediterraneo. Altre saggi: “Splicare, comprendere” (Istituto
di Filosofia, Salerno); “Splicare/comprendere” (Napoli, Guida); “Ragione e speranza” (Bari, Dedalo); “La
sinistra socialista nel dopoguerra, pref. di Martino, Bari, Dedalo); “Vita e
forme della scienza storica. Saggi sulla storiografia – splicare, comprendere”
(Napoli, Morano); “Storicismo problematico e metodo critico, Napoli, Guida);
“La lancia di Odino: splicare/comprendere” (Milano, Guerini e associate); “La
Quercia di Goethe. Note di viaggio dalla Germania, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino);
“Goethe in Italia” –“La quercia di Goethe”, L'etica dello storicismo, Lecce,
Milella); “Vico: metafisica, poesia e storia -- Akademie Verlag, Berlino); “Bruno” (Edizioni Marte, Salerno); “Cassirer
interprete di Kant e altri saggi, Siciliano Editore, Messina); “Il pratico e il
civile civile in Croce” Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ); Labriola in un altro
secolo. Saggi, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ); “Saperi umani e consulenza
filosofica, Meltemi Editore, Roma); “Vico: L'infinito nella storia” (Edizioni
scientifiche italiane, Napoli); “Interculturalità, Tra etica e politica (in
coll. con G. D'ANNA), Carocci, Roma,. Interculturalità. Religione e teologia
politica (in coll. con DIANA), Guida, Napoli,
A quattro mani. Saggi di filosofia e storia della filosofia (in coll.
con CANTILLO), Martirano Marte, Salerno); Problemi di filosofia della storia
nell'età di Kant e di Hegel. Filologia, critica, storia civile” (Aracne, Roma);
“Mente, Corpo, Filosofia pratica, Interculturalità, Mimesis, Milano-Udine); “Dimensioni
filosofiche e storiche dell'interculturalità, Mimesis, Milano); “Dallo
storicismo allo storicismo, Introduzione di F. Tessitore, Ciriello, Anna,
Giugliano, ETS, Pisa); In dialogo con Vico. Ricerche, note, discussioni, Sanna,
Diana e Mascolo, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma. Francesco D’Amato
editore è un marchio editoriale della società Infolio srls con sede in
Sant’Egidio del Monte Albino (Salerno) alla via Alfonso Albanese. Scorrere i
titoli di una bibliografia significa ripercorrere quella che Eco ha
efficacemente definito come la memoria vegetale, ovvero il lento e graduale
dispiegarsi delle idee e delle riflessioni consegnate per sempre alla scrittura
e che hanno scandito le diverse tappe del cammino intellettuale del suo autore.
Quando ci poniamo di fronte ad uno scritto, in effetti, cerchiamo di scorgere
la persona che si cela dietro di esso, il suo modo individuale di vedere le
cose. «Non cerchiamo solo di decifrare, ma cerchiamo anche di interpretare un
pensiero, un’intenzione». La lettura diviene in tal senso un dialogo silente
con l’autore che ci consente di riannodare i fili che intessono la trama della
sua personale visione del mondo. Accade così che nello sfogliare la corposa
Bibliografia degli scritti di C. emergano, pagina dopo pagina, i tratti
salienti che ne delineano il profilo di uomo e, soprattutto, di intellettuale,
e che ci si renda conto di come una bibliografia non sia altro che la
narrazione fedele di una biografia, ovvero di una vita consacrata alla
scrittura. Prefazione Armando Mascolo I libri si fanno solo per legarsi agli
uomini al di là del nostro breve respiro e difendersi così dall’inesorabile
avversario di ogni vita: la caducità e l’oblio. Stefan Zweig, Mendel dei libri 1
Cfr. Eco, La memoria vegetale e altri scritti di bibliofilia, Milano, Bompiani,
È un’impresa quanto mai ardua poter restituire la complessità e la ricchezza
che caratterizzano l’intero corpus dell’opera di C., vale a dire di uno
studioso che nell’arco di più di cinquant’anni di attività (il suo primo
articolo risale infatti al) ha saputo spaziare tra gli autori e le correnti
filosofiche più diverse, tenendo sempre fermo, quale asse teoretico portante
delle sue ricerche, lo studio storiografico e storico-filosofico dello
storicismo. Tale linea d’indagine si è andata via via articolando, nel corso
del tempo, attraverso differenti plessi tematici, autori e aree geografiche. In
ambito tedesco, ad esempio, C. ha saputo confrontarsi, tra gli altri, con il
pensiero di Kant, Marx, Dilthey, Bloch, Humboldt, Droysen, Troeltsch, Rickert e
Cassirer, mentre nel panorama della storia del pensiero filosofico italiano ha
offerto importanti studi su VICO, LABRIOLA, GRAMSCI, GENTILE, CROCE,
CAPOGRASSI, e PIOVANI, per citarne solo alcuni. I suoi principali interessi di
ricerca abbracciano una considerevole messe di questioni legate ai temi della
storia, dell’immaginazione, del rapporto tra poesia e filosofia, dell’azione
individuale e della sua dimensione etico-politica. In questa vasta ed
eterogenea costellazione di studi e di interessi, un posto di tutto rispetto
occupa ormai da tempo la filosofia di lingua spagnola quale ulteriore fonte che
ha alimentato il peculiare storicismo “critico-problematico” espresso da C.3.
Questi ha il merito di aver dato un decisivo impulso allo studio,
all’approfondimento e alla diffusione della filosofia spagnola e
ispanoamericana. Il suo primo lavoro su una delle figure simbolo del pensiero
ispanico, Gasset, risale infatti all’anno in cui si celebrò il centenario della
nascita del filosofo madrileno. Da allora, C. ha fornito alla comunità
scientifica importanti contributi su alcune delle mas3 Per una puntuale
ricognizione dell’itinerario filosofico di C., si veda il recente contributo di
L. Anzalone, Lo storicismo etico-politico e la comunità
democratico-interculturale di Giuseppe C., in «Logos. Rivista di Filosofia»,
sime espressioni del pensiero iberico e iberoamericano quali Briceño, Bello,
Zambrano, Gaos, Zubiri, Nicol, Zea, Paz. Da alcuni anni, infine, C. dedica
buona parte del suo impegno scientifico allo studio dei problemi filosofici
inerenti all’interculturalità e alle categorie filosofiche in essi implicati
come quelle di identità, riconoscimento, universalismo, cittadinanza, laicità,
democrazia, diritti umani, intersoggettività e senso comune. Dagli scritti di C.
emergono con forza alcune idee portanti che da sempre hanno sorretto e
indirizzato la sua attività di studioso. Voglio soffermarmi su due di esse in
particolare, in quanto espressione, a mio avviso, di un’opzione teorica e
metodologica ben precisa. La prima riguarda il modo di concepire la storia
della filosofia, intesa quale diramazione di una più vasta e articolata storia
della cultura, prospettiva che lascia trasparire una profonda sintonia di C.
con il pensiero orteghiano. Nel denso saggio introduttivo all’edizione
argentina della Storia della filosofia di Bréhier, Gasset delinea i tratti più
significativi di quella che definisce una «nuova filologia», il cui principio
fondamentale si radica su una concezione vitalista e funzionalista dell’idea
secondo la quale quest’ultima risulta essere sempre una reazione di un uomo ad
una determinata situazione della sua vita», vale a dire, «un’azione che l’uomo
realizza in vista di una determinata circostanza e con una precisa finalità. Secondo il filosofo spagnolo, Cfr.Bréhier, Historia de la filosofía, ed. a
cargo de Náñez, prólogo de Gasset, Buenos Aires, Sudamericana, L’originaria
edizione francese della monumentale opera di Bréhier era stata pubblicata – in
due tomi divisi in sette volumi – per conto d’Alcan di Parigi. Gasset, Prólogo a “Historia de la filosofía”, de Émile Bréhier (Ideas para
una historia de la filosofía), in Id., Obras completas, Madrid, Taurus; trad.
it. La
“Storia della filosofia” di Bréhier (Idee per una storia della filosofia), in
J. Ortega y Gasset, Idee per una storia della filosofia, a cura di Savignano,
Firenze, Sansoni, dunque, non esistono “idee eterne”, in quanto «ogni idea è
ascritta irrimediabilmente alla situazione o circostanza di fronte alla quale
rappresenta un compito attivo ed esercita una funzione» In questa prospettiva,
la filosofia è da intendersi, pertanto, come «un sistema di azioni viventi»7 –
un sistema di “idee” appunto – di cui non è possibile fare storia prescindendo
dal luogo e dal tempo particolari che lo hanno generato. Un’effettiva storia
della filosofia – conclude Ortega – non può, di conseguenza, ridursi a mera e
astratta esposizione cronologica delle “dottrine filosofiche”, ma dovrebbe
esser capace di «eliminare la presunta esistenza disumanizzata attraverso cui
ci presenta le dottrine e tornare ad immergerle nel dinamismo della vita umana,
mostrandocene in essa il funzionamento teleologico. Da questo punto di vista,
il personale “saggismo filosofico” di cui C. ha dato prova durante l’intero
dispiegarsi della sua parabola intellettuale sembra informarsi perfettamente al
principio ispiratore della «nuova filologia» enunciato da Ortega, principio che
presiede alla sua peculiare concezione della filosofia intesa come un’attività
assolutamente universale, ma al contempo segnata da forti particolarismi
nazionali e culturali, da quelli che Badiou ha definito come «momenti della
filosofia»9, nello spazio e nel tempo. La filosofia, insomma, non è altro che
«un’ambizione universale della ragione che si manifesta in momenti del tutto singolari»
Il secondo aspetto che emerge dalla maggioranza degli scritti di C. consiste
nella rilevanza che questi ha trad. it. Badiou, Panorama de la filosofía
francesa contemporánea, in M. Abensour (a cura di), Voces de la filosofía
francesa contemporánea, Buenos Aires, Colihue, Si veda ora la mia traduzione
italiana, preceduta da un’introduzione intitolata Badiou e l’avventura
filosofica francese, apparsa in «Archivio di storia della cultura», da sempre
assegnato alla dimensione etico-pratica della filosofia, vale a dire alla sua
intrinseca vocazione civile. Come ha osservato Marco, «la ricerca complessiva
di C. presuppone una concezione e una pratica della filosofia a partire da un
suo orizzonte storico. Ciò implica mettere in rapporto reciproco la filosofia e
la vita concreta degli uomini, intesa come “vita civile”»11. In una recente
intervista rilasciata ad un noto quotidiano nazionale, C. chiarisce la sua
peculiare visione della filosofia e del ruolo che ad essa attribuisce nella
società di oggi in questi termini: «La filosofia alla quale da sempre mi sono
ispirato – dichiara C. – ha un profilo fondamentalmente storico (lo storicismo
critico-problematico) ed etico-politico.Sono convinto che il destino stesso
della filosofia, quella filosofia che aiuta l’uomo da sempre a meravigliarsi e
interrogarsi senza affidarsi a disegni metafisici e a fondazionalismi ontologici,
è nella sua declinazione etica». Una filosofia, insomma, «che si presenta non
come fede o dogma (razionalistico o materialistico che sia, poco importa) ma
come “credenza”, come complesso articolato e plurale di forme di pensiero e di
modi di vivere il mondo». E conclude: «La scelta di vita che impone la
filosofia è molto semplice e non comporta sacrifici o difficoltà, ma solo
l’educazione quotidiana alla critica, al giudizio mai assoluto e sempre
rivedibile sulle cose e sugli uomini, sulla storia passata, presente e futura,
sulla vita e sulle scelte della comunità e della società». Sulla scorta di
queste considerazioni, non sorpende constatare come gli autori con i quali C.
ha saputo misurarsi nel corso della sua attività di studioso siano tutti indistintamente
animati da una stessa passione filosofica e civile, rivelando così la precisa
«intenzionalità etica» che Cfr. Marco,
Introduzione, in C., Sulla filosofia spagnola, Bologna, Il Mulino, Cfr.
Meraviglia, arma del pensiero, intervista a cura di Palazzi, in «Il Roma»,
attraversa la sua intera produzione scritta. La bibliografia di C., in
definitiva, è la chiara testimonianza, come ha ben messo in luce Fulvio
Tessitore, di una costante «operosità scientifica», nonché di un solido
«impegno civile» capace di coniugare fruttuosamente scienza e vita13, nel pieno
convincimento di voler consacrare la propria professione intellettuale
all’esercizio «etico» del pensiero, facendo dell’«educazione quotidiana alla
critica» il proprio inconfondibile stile di vita. La presente Bibliografia
vuole essere un omaggio a C. e al suo magistero in occasione del suo
settantacinquesimo compleanno. Desidero rivolgere un sentito ringraziamento al
Prof. Fabrizio Lomonaco per i preziosi consigli che mi ha fornito nella fase di
allestimento del volume. Un ringraziamento particolare, infine, va a Grigoletto
per il suo fondamentale aiuto nel lavoro di sistemazione e di uniformazione del
materiale bibliografico qui raccolto. Portici, Cfr. F. Tessitore,
Presentazione, in C., Sulla filosofia spagnola, C. si laurea a Roma con una
Tesi sul pensiero di Dilthey sotto la direzione dei Giannantoni e Calabrò.
Viene nominato, nello stesso anno, addetto alle esercitazioni presso la
cattedra di Storia delle dottrine politiche della Facoltà di Magistero
dell’Università di Salerno, tenuta allora da Fulvio Tessitore. Ottiene una
borsa di studio presso l’Istituto italiano per gli studi storici Croce di
Napoli. Segue, nel frattempo, il magistero di Pietro Piovani, frequentando e
collaborando ai seminari di Filosofia morale presso la Facoltà di Lettere e
Filosofia dell’Università di Napoli Federico II. Nominato, a seguito di
concorso, assistente ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di
Salerno. Professore incaricato, prima di Filosofia della politica e, poi, di
Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università di Salerno. Insegnato Storia della filosofia, in qualità di
docente incaricato stabilizzato, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia della
medesima università. Vince il concorso a cattedra e a decorrere è chiamato a
ricoprire, come professore straordinario, l’insegnamento di Storia della
filosofia presso la Facoltà di Profilo Accademico 14 Lettere e Filosofia
dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, conseguendo successivamente
la nomina a professore ordinario. Ha al suo attivo numerosi volumi e
pubblicazioni che si possono raggruppare intorno ad alcune specifiche aree
tematiche: a) ricerche sullo storicismo tedesco contemporaneo e sulla filosofia
tedesca otto-novecentesca, con libri e saggi su Dilthey, Humboldt, Droysen, Troeltsch,
Cassirer, Rickert, Groethuysen; b) ricerche sulla FILOSOFIA ITALIANA con saggi
su VICO, CUOCO, FERRARI, COLECCHI, MEIS, IMBRIANI, CROCE, sul neoidealismo,
sull’esistenzialismo italiano, su CAPOGRASSI e PIOVANI; ricerche sul marxismo
contemporaneo, con volumi e saggi su Bloch, Lukacs, Labriola, Gramsci, sulla
sinistra socialista e meridionalista del secondo dopoguerra; d) ricerche di
teoria e storia della storiografia, con saggi sulla storiografia tedesca dell’Ottocento,
su Droysen, Lamprecht, sulla Neue Sozialgeschichte, su Villari e la
storiografia positivistica, sulla storiografia italiana del dopoguerra; ricerche sui nessi, storici e sistematici,
tra alcuni motivi dell’etica e della filosofia pratica contemporanee e la
tradizione dello storicismo, con saggi su Vico, Croce, e sulla generale
relazione tra Historismus e filosofa della storia; fricerche e studi sulla
filosofia e sulla cultura spagnola e latinoamericana contemporanea con saggi su
Ortega, Nicol, Gaos, Zambrano, Zea, Zubiri, sulla filosofia dei diritti umani,
sugli sviluppi della democrazia nel continente latinoamericano; ricerche e
studi sulla filosofia dell’interculturalità nei suoi aspetti etici,
ermeneutici, politico-filosofici ed epistemologici. Ha edito e tradotto testi
di Dilthey, di Riedel, di Otto e si è distinto per aver organizzato diversi
convegni internazionali su alcune figure fondamentali della storia del pensiero
filosofico quali Dilthey, Marx, Vico, Abbagnano, Cassirer, Spengler, Gasset,
Labriola e Croce. Ccollabora con numerose riviste scientifiche tra cui «Il
Pensiero politico», «Critica marxista», «Criterio», «Rinascita», «Giornale
critico della Filosofia italiana», «Studi storici», «Paradigmi», «Prospettive
Settanta», «Iride», «L’Acropoli», «Rivista di Storia della filosofia», nonché,
in qualità di giornalista pubblicista, con diverse testate giornalistiche tra
cui «Il Mattino», «Il Giornale di Napoli», «La Città», «Corriere del
Mezzogiorno», «Roma». È membro del Comitato direttivo del «Bollettino del
Centro di studi vichiani» e fa parte del comitato scientifico di svariate
riviste specializzate come «Discorsi», «Prospettive Settanta», «Studi critici»,
«Archivio di storia della cultura», «Geschichte und Gegenwart», «Diritto e
Cultura», «Revista de Hispanismo filosófico». Ha diretto con Fulvio Tessitore
la collana “Cultura e Storia” dell’editore Morano di Napoli. Dirige, sempre con
Tessitore, la nuova serie della collana “Studi Vichiani” presso l’editore Guida
di Napoli, la collana “La cultura storica” dell’editore Liguori di Napoli e la
collana “Istorica” dell’editore Rubbettino di Soveria Mannelli. Presso il
medesimo editore dirige, in collaborazione con Edoardo Massimilla, la collana
“Riscontri”. Con Giuseppe Cantillo e con il compianto collega Antonello
Giugliano ha diretto la collana “Parole chiave della filosofia” dell’editore
Guida di Napoli. Dirige, con Armando Mascolo, la collana di testi della cultura
spagnola e ispanoamericana “Parva Hispanica” dell’editore Rubbettino. È
condirettore, con Antonio Scocozza, di «Cultura Latinoamericana», rivista della
Maestría in Scienza politica dell’Università Cattolica della Colombia e
dell’Università di Salerno. Ha fondato e dirige, con Armando Savignano, Luis de
Llera e Antonio Scocozza, la rivista di studi di filosofia iberica e
iberoamericana «Rocinante». Ha inoltre fondato, con Fabrizio Lomonaco e
Antonello Giugliano, «Logos. Rivista di Filosofia», di cui è attualmente
codirettore. Socio nazionale dell’Accademia di Scienze Morali e Politiche della
Società nazionale di Scienze Lettere e Arti in Napoli. È altresì socio
ordinario residente dell’Accademia Pontaniana di Napoli. È stato membro del
Consiglio di amministrazione della “Fondazione Pietro Piovani per gli studi
vichiani” e del Consiglio di amministrazione della “Fondazione Filiberto e
Bianca Menna”. Presidente del corso di Laurea in Filosofia della Facoltà di
Lettere e Filosofia dell’Università Federico II di Napoli. Nel 1994 ha assunto
la direzione del “Centro di studi vichiani” del CNR di Napoli. È stato Visiting
Professor presso numerose Università straniere tra cui l’Universidad Central de
Venezuela, l’Università di Monaco di Baviera e l’Università di Halle-Wittenberg.
Oltre a partecipare a numerosi convegni, ha tenuto corsi, conferenze e seminari
presso l’Università di Barcellona, Berlino (FU e “Humboldt”), Düsseldorf,
Halle, L’Avana, Maracaibo, UNERMB (Cabimas, Venezuela), Carabobo (Valencia,
Venezuela), München, Münster, Neuquén (Argentina), Potsdam, Valencia,
Universidad Nacional Autónoma de México, Universidad Católica de Bogotá. È
stato delegato del Rettore dell’Università Federico II di Napoli per i rapporti
internazionali. Fa parte della Commissione scientifica del “Centro
Interuniversitario di Ricerca bioetica”.
Direttore del Dipartimento di Filosofia “A. Aliotta” dell’Università
Federico II di Napoli. Dal Presidente della giuria del Premio internazionale di
saggistica “Salvatore Valitutti” e è stato insignito del Premio internazionale
“Dorso”. È stato membro della Giunta esecutiva del Comitato nazionale per le
celebrazioni di Bruno nel centenario della morte. Ricercatore associato presso
l’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico (ISPF) del CNR
di Napoli. È stato membro del collegio del Dottorato di ricerca in “Culture dei
paesi di lingue iberiche e iberoamericane” dell’Università “L’Orienta- 17 le”
di Napoli, nonché coordinatore del Dottorato di ricerca in “Geopolitica e
culture del Mediterraneo” presso l’Istituto italiano di Scienze umane (SUM) e
del Dottorato di ricerca in “Cultura, Storia e Architettura del Mediterraneo”
della Scuola di alta formazione dell’Università Federico II di Napoli. Profesor
Titular presso la Universidad Católica de Bogotá (Colombia). Socio
corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Nello stesso anno è
diventato Direttore dell’Istituto di Studi Latinoamericani. È stato
coordinatore di due progetti di ricerca di interesse nazionale. Gli è stato
assegnato il Premio Perrotta per il Giornalismo a Salerno e il Premio
Internazionale di Filosofia Karl Otto Apel a Cosenza, e è stato insignito del
Premio nazionale “Frascati Filosofia”. Nello stesso anno è stato nominato
Presidente della “Società Salernitana di Storia Patria”, incarico che ha
ricoperto anche per la “Società Italiana degli Storici della Filosofia”. Coordina
il Dottorato di ricerca in “Scienze filosofiche” dell’Università di Napoli
Federico II e, nell’anno successivo, è stato nominato rappresentante della
medesima università nel Comitato tecnico-scientifico del Consorzio
universitario “Civiltà del Mediterraneo”. Gli è stata conferita la laurea
magistrale honoris causa in Scienze Pedagogiche presso l’Università di Salerno.
È stato membro del Consiglio di Indirizzo della “Fondazione Ravello” e altresì
componente del Consiglio di Indirizzo della “Fondazione Pietro Piovani per gli
studi vichiani”. Professore Emerito di
Storia della Filosofia presso l’Università di Napoli Federico II e Presidente
della Classe di Scienze Morali dell’Accademia Pontaniana di Napoli. Socio
nazionale dell’Accademia dei Lincei. Il momento della “prassi” nello storicismo
di Dilthey, in «Rivista di studi salernitani», Il tricentenario vichiano, in
«Atti della Accademia Pontaniana» di Napoli, dell’estratto. Hegel in Italia e
in italiano, in F. Tessitore (a cura di), Incidenza di Hegel: studi raccolti in
occasione del secondo centenario della nascita del filosofo, Napoli, Morano,
Bibliografia degli scritti Recensione di
D. Ulle, N. Motroshilova, È rivoluzionaria la dottrina di Marcuse?, in «Rivista
di studi salernitani», Recensione di K. Korsch, Karl Marx, in «Il Pensiero
politico», Recensione di L. Althusser, Lenin e la filosofia, in «Il Pensiero
politico», IScuola storica e diritto naturale in Dilthey, in «Il Pensiero», Un
discorso raro di Angelo Camillo De Meis, in «Il Pensiero politico», Wilhelm
Dilthey e il metodo delle scienze storico-sociali, Salerno, Istituto di
Filosofia e Storia della filosofia dell’Università di Salerno, Recensione di H.
Portelli, Gramsci et le bloc historique, in «Paese Sera Libri», Ancora sul giovane De Meis, in «Il Pensiero
politico», Recensione di M. Weber, Scritti Politici, in «Il Pensiero politico»,
Cultura filosofica e pensiero Politico dal previchismo al 1860 (Lezione
introduttiva al Seminario su “Il Mezzogiorno dalle riforme all’Unità”), Facoltà
di Giurisprudenza, Universita di Salerno, Storia, filosofia e politica
nell’attività Pubblicistica di Dilthey, in «Filosofia», Recensione di H.
Medick, Naturzustand und Naturgeschichte der Bürgerlichen Gesellschaft, in «Il
Pensiero politico», Salerno: un confronto da continuare, in «La Voce della
Campania», Politicità dello storicismo, in «Il Pensiero politico», Scheda su I.
Cervelli, Droysen dopo il 1848 e il cesarismo, in «Il Pensiero politico», Dilthey, Lo studio delle scienze umane
sociali e politiche, trad. it. e cura di G. C., Napoli, Morano, Introduzione a
W. Dilthey, Lo studio delle scienze umane sociali e politiche, Napoli, Morano,
Scienza e filosofia in Dilthey, Napoli, Guida, Scheda su G. Armani, Gli scritti
su Carlo Cattaneo, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su G. Mastroianni, Studi sovietici di
filosofia italiana, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su M.
Prisco, Gli ermellini neri, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su F. Tessitore, Storicismo e Pensiero
politico, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scientificità del
marxismo e pensiero utopico, in «Atti della Accademia di Scienze morali e
politiche» di Napoli, Discutendo di Croce e il partito politico, in «Il
Pensiero politico», Una lettera per guadagnare il paradiso (a proposito della
lettera di Berlinguer a Mons. Bettazzi), in «Lineazeta», Scheda su N. Badaloni,
Il marxismo di Gramsci, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su
J. Freund, Les théories des sciences humaines, in «Bollettino del Centro di
studi vichiani», Etica, storia e futuro in Ernst Troeltsch, in «Storia e
politica», Su una lettura storica della questione sindacale, in «Il Pensiero
politico», C. e la sinistra socialista. Politica unitaria e meridionalismo, in
Aa.Vv., Mezzogiorno e fascismo, Napoli, ESI, Recensione di G. Acocella,
Questione meridionale e sindacalismo cattolico, in «Il Tetto», Ragione e
speranza nel marxismo. L’eredità di Ernst Bloch, Bari, Dedalo, La sinistra
socialista nel dopoguerra. Meridionalismo e politica unitaria in Luigi C.,
prefazione di F. De Martino, Bari, Dedalo,
Economia e base materiale nell’utopia concreta di Ernst Bloch, in R.
Crippa (a cura di), La dimensione dell’economico, Padova, Liviana, Vico e
Dilthey. La storia dell’esperienza umana come relazione fondante di conoscere e
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Faucci, F. Nicolini, A. Verri, Vico e l’instaurazione delle scienze, in
«Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su H. Albert, Storia e legge:
per la critica dello storicismo metodologico, in «Bollettino del Centro di
studi vichiani», Scheda su M. Alicata, Lettere e Taccuini di Regina Coeli, in
«Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su Bobbio, Voce Democrazia /
Dittatura (Enciclopedia Einaudi), in «Bollettino del Centro di studi vichiani»,
Scheda su Bohler, Philosophische Hermeneutik und hermeneutische Methode, in
«Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su G. P. Caprettini, Voce
Allegoria (Enciclopedia Einaudi), in «Bollettino del Centro di studi vichiani»,
Scheda su E. Leach, Voce Anthropos (Enciclopedia Einaudi), in «Bollettino del
Centro di studi vichiani», Scheda su S. Otto, Die Geschichtsphilosophie
Giambattista Vicos, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su K.
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Erklären? Zur Theorie und Geschichte der hermeneutischen Wissenschaften, in
«Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su A. Salsano, Voce
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studi vichiani», Scheda su M. Jay, L’immaginazione dialettica. Storia della
Scuola di Francoforte e dell’Istituto per le ricerche sociali, in «Bollettino
del Centro di studi vichiani», Scheda su S. Otto, Die
transzendentalphilosophische Relevanz des Axioms “verum et factum
convertuntur”. Überlegungen zu G. Vicos “Liber metaphysicus”, in «Bollettino
del Centro di studi vichiani», Scheda su S. Otto, Faktizität und Transzendentalität
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studi vichiani», Scheda su A. Di Nola, Voce Origini (Enciclopedia Einaudi), in
«Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su Eco, Voce Metafora
(Enciclopedia Einaudi), in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su
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«Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda su S. Otto, Materialen zur
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il primato della filosofia, Napoli, ESI, Vico e Kant nella filosofia di Ottavio
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di vita in Croce, in «Criterio»,Per aprire il discorso. Note sulla recente
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dell’area riformista salernitana, in «La Piazza», Recensione di B. De Giovanni,
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Napoli», Quale stile di vita?, in «Il Giornale di Napoli», Oltre la fine del leninismo, in «Il Giornale
di Napoli», La filosofia dell’individualità (a proposito di W.V. Humboldt), in
«Il Giornale di Napoli», Alle origini della vita, tra miti e simboli, in «Il
Giornale di Napoli», Il tempo della vitalità, in «Il Giornale di Napoli», Quei
valori da non smarrire. A proposito del bene comune in ogni momento della
storia, in «Il Giornale di Napoli», La legge del Principe (recensione di F.
Lomonaco, Lex regia, Napoli, Guida), in «Il Mattino», I “principi” della
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und heute, “Comparativ” (Leipziger Beiträge zur Universalgeschichte und
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«Prospettive Settanta», Introduzione a E. Todaro, Sottovoce, Salerno, Boccia,
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Giornale di Napoli», Un esempio di coraggio (a proposito di Nicola Fiore), in
«Il Giornale di Napoli», A confronto con i valori del passato, in «Il Giornale
di Napoli», Quale ideale di emancipazione, in «Il Giornale di Napoli», In viaggio da settant’anni (Festa di
compleanno per Mario Carotenuto), in «Il Giornale di Napoli», Le strade per
l’unità della sinistra, in «Il Giornale di Napoli», Il paesaggio come risorsa,
in «Il Giornale di Napoli», Il
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di Napoli», Quella parabola della neutralità (a proposito del libro di G.
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superano i separatismi, in «Il Giornale di Napoli», Sul mare del tempo, in «Il
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Salerno, «Lo Sciacallo». Al telefono con
uno sconosciuto, in «La Città», 24 maggio 1996. 286 – Renzo De Felice. La
fatica dietro ogni pagina, in «La Città», Nicolini o della poliedricità, in «La
Città», Amendola contro la babele dei liberalismi, in «La Città», Vico e i
codici della ragione, in «La Città», A rischio l’equilibrio tra i poteri, in
«La Città», La sinistra illiberale vinta dalla Coca Cola, in «La Città», Il
mercato e la “ragionevolezza” della fame, in «La Città», La democrazia dei
decimali, in «La Città», La solida incertezza della ragione contro le
“prigioni” della memoria, in «La Città», Le gabbie etiche dello sviluppo, in
«La Città», Smitizziamo la memoria
storica, in «La Città», Come è miope il tatticismo dell’Ulivo, in «La Città»,
Un caso di colpa oggettiva, in «La Città», Bassolino e un’esperienza da
esportare, in «La Città», La speranza “sopportabile”, in «La Città», Chi paga
il conto dello sviluppo, in «La Città», Enrico e la buona ideologia, in «La
Città», Il pianto e le scelte di sviluppo, in «La Città»,C., G. Cantillo, G.
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tra “devoti” e “iconoclasti” vichiani (in collab. con F. Tessitore), in
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«La Città», Luzi: poeta, storico e filosofo, in «La Città», Scuola senza falsi
egualitarismi, in «La Città», Filosofi tra la vita e la morte, in «La Città»,
Perdono, condanna e vacui moralisti, in «La Città», La calma inquieta del
sapere. La vita e la storia: Giuseppe Cantillo interprete di Hegel, in «La
Città», Confronto tra pochi intimi. Cultura assente, in «La Città», Il
doppiofondo del secolo breve, in «La Città», Politici smemorati dal “core
‘ngrato”, in «La Città», Dall’intellettuale organico al “filosofo democratico”,
in «La Città», Wojtyla imbavaglia la
cultura, in «La Città», L’embrione e l’etica condivisibile, in «La Città»,
Salerno e l’etica contemporanea, in «Cronache del Mezzogiorno», La traccia
storica della città borghese, in «La Città», Chiedi al “chierico” lealtà
civile, in «La Città», Nel nome del Papa-re, in «La Città», Va’ dove ti porta
il senso comune, in «La Città», Incenso di regime sul dialogo ecumenico, in «La
Città», De Luca liberale? Macché..., in «La Città», Quell’Europa senza volto
che batte moneta, in «La Città», Quelle domande cruciali sui principi dell’agire,
in «La Città», La prospettiva dell’utopia. Gramsci tra etica e politica, in «La
Città», Il conte Yorck nella Salerno senza memoria, in «La Città», Senza
retorica né rimozioni. Una mostra sull’antifascismo nel segno di Giovanni
Amendola, in «La Città», Ma l’abito “dalemiano” non si addice a Gramsci, in «La
Città», Mediterraneo, rotta della tolleranza, in «La Città», Un fiume carsico
bagna la politica, in «La Città», Liberalizzare contro il marcio (a proposito
di aborti clandestini), in «La Città», Se la ricchezza non fa la felicità, in
«La Città», Ricordando Giacumbi, in «La Città», De Luca ha fatto bene ad aprire
il palazzo, in «La Città», L’eroe il prete e poi?, in «La Città», Vico? Meglio
una suite di lusso, in «La Città», Le contraddizioni di un “liberatore”, in «La
Città», Non c’è più rispetto per il popolo tifoso, in «La Città», Stupidità
formato europeo, in «La Città», I camerati e il boia Hess, in «La Città», Solo
silenzi e improvvisazione, in «La Città»,
Wojtyla un grande pontefice, in «La Città», Napoli, l’hegelismo e la filosofia civile, in
«Corriere del Mezzogiorno», Intellettuali, liberatevi della società spettacolo,
in «Corriere del Mezzogiorno», Berlino la “rossa”, in «La Città», La Berlino
delle piazze, in «La Città», Filosofi a confronto nel nome di Valitutti, in «La
Città», La “Cosa 2” non sia il comitato di De Luca, in «La Città», Berlino,
oltre il muro, in «La Città», 5 oBerlino, storia senza “lezioni”, in «La
Città», La civiltà delle “illusioni”, in «La Città», Staatsbibliothek, miracolo
tedesco, in «La Città», Immagini della Germania. Arte da un paese diviso, in
«La Città», Bohème e dittatura DDR. Ribelli nel segno dell’arte, in «La Città»,
I politici? Ultimi in classifica, in «La Città», La filosofia del lavoro e le
riflessioni di Vico, in «Corriere del Mezzogiorno», Amarcord Brandeburgo.
Pennellate sulla memoria, in «La Città», Fantasmi comunisti nella “metafisica”
Halle, in «La Città», Con la collaborazione di tutti si può stroncare il
fenomeno, in «La Città», Bravo, ma dopo di lui?, in «Corriere del Mezzogiorno»,
Che saggio quel clown! Fo, profeta fuori patria, in «La Città», Mezzogiorno e politica. La lezione di
Machiavelli, in «Corriere del Mezzogiorno», Lipsia, gli ultimi venti e la
rivoluzione, in «La Città», Salerno raccontata via etere, in «La Città», Così
lontani così vicini. Miopi verso l’Europa, in «La Città», Il nipote di
Heidegger, in «La Città», Le ragioni del compromesso, in «La Città», Dresda,
l’arte è servita, in «La Città», Siamo più poveri. Gravi le colpe, in «La Città»,
Lettere di viaggiatori tedeschi da Salerno e dintorni, in «La Provincia di
Salerno», La quercia di Goethe. Note di viaggio dalla Germania, introduzione di
P. Chiarini, Soveria Mannelli, Rubbettino, Voce Storicismo, in N. Abbagnano,
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cultura, presentazione di A. Giugliano, La storia della cultura fra Gothein e
Lamprecht, Soveria Mannelli, Rubbettino, Un “intermezzo” vichiano sul concetto
di cittadinanza, introduzione a G. Cordini, Studi giuridici in tema di
cittadinanza, Napoli, Metis, Vita, coscienza storica e visioni del mondo,
prefazione a W. Dilthey, La dottrina delle visioni del mondo, Napoli, Guida,
Senza tetto al di là del muro, in «La Città», L’onda d’urto del revisionismo
lato “inedito” della Resistenza, in «La Città», Gli occhi dei bambini e la
topografia del terrore, in «La Città», Scongiuro granata in salsa partenopea,
in «La Città», La scuola napoletana rilegge Hegel, in «Corriere del
Mezzogiorno», Una birra al tavolo della filosofia, in «La Città», L’altra
faccia di Spencer Tracy, in «Corriere del Mezzogiorno», La quercia di Goethe
sulle ceneri di Buchenwald, in «La Città», Così il modello americano ha
stregato Amburgo e Brema, in «La Città», Noi cittadini in ospedale, in
«Corriere del Mezzogiorno», Millennium. Chimere e paure, in «La Città», Vico e
la cultura francese. Modernità di un rapporto, in «Corriere del Mezzogiorno»,
Vico, la storia nel castello, in «La Città»,
Editoria, la fabbrica dei casi, in «La Città», La filosofia e i
“nipotini” di Kant, in «La Città», La Berlino di Brecht e di Mann, in «La
Città», I grovigli positivistici. Errico De Marinis tra politica e sociologia,
in «La Città», Bene il decisionismo. Ma la progettualità?, in «La Città»,
Berlino espressionista, in «La Città», Le tentazioni del leaderismo, in
«Corriere del Mezzogiorno», Il decalogo
neo-liberale di De Luca, in «Corriere del Mezzogiorno», Intellettuali dove
siete finiti?, in «La Città»,Gli artigli dell’editoria minore, in «La Città», È
morto Menna, il patriarca della “grande Salerno”, in «Corriere del
Mezzogiorno”, Il sol levante riscoperto. Altri studi di storia orientale, in
«La Città», Razzismo off limits, in «La Città», L’aberrazione della
sproporzione tra il reato e la condanna, in «La Città», Tributo “di piazza” per
Valitutti, in «La Città», L’urlo impegnato della politica, in «La Città», Bruno
dalle censure al futuro, in «La Città», Giordano Bruno sopravvalutato?, in
«Corriere del Mezzogiorno», La risorsa che ignoravamo, in «Corriere del
Mezzogiorno», La forza? A Partenope. La Napoli degli intellettuali liberi, in
«La Città», Il Novecento a Napoli.
Modernità e arcaismo, in «Il Corriere del Mezzogiorno», Nella città senza
memoria, in «La Città», Cassandra abitava a Sarno, in «La Città», La linea di
‘frontiera’ della scienza politica, in «La Città», Centocinquanta saggi per
festeggiare Tessitore, in «Corriere del Mezzogiorno», Le ali blu e gli squarci
rossi della storia, in «La Città», Sarno protesta. La politica frana, in
«Corriere del Mezzogiorno», Il contenitore amorfo dell’estate, in «Corriere del
Mezzogiorno», La politica dei re nudi, in «Corriere del Mezzogiorno», Ma il Novecento non è solo scontro tra
totalitarismi, in «Il Mattino», Il viaggio di Bodei nell’identità nazionale, in
«La Città», Autodafé oltre il luogo comune, in «La Città», Il barone assediato.
Meridione e latifondo nell’era dei Borbone, in «La Città», Un’etica per la
bioetica, in «Corriere del Mezzogiorno», Il PCI secondo Galasso. Viaggio fino alla
Quercia, in «Corriere del Mezzogiorno», Quel “Manifesto” vecchio di 150 anni è
ancora vivo nel dibattito attuale, in «Corriere del Mezzogiorno», 1799: ecco il
boom degli ideali, in «La Città», L’Occidente che non ama il dissenso, in
«Corriere del Mezzogiorno», Condannati
dai numeri al ruolo di fanalino di coda, in «La Città», Metafisica. Appunti dalle lezioni, Napoli,
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Città», Il Referendum non ci salverà, in «Corriere del Mezzogiorno», Camorrista. Un insulto senza limiti, in
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oscuri conflitti della fede, in «La Città», “La mia Napoli”, autobiografia
intellettuale tra ricordi e pensieri, in «Corriere del Mezzogiorno», Salernitani per la Liberazione, in «La
Città», Troppe analisi “nordiste”, in «Corriere del Mezzogiorno», Colpevole
tolleranza, in «Corriere del Mezzogiorno», L’impolitico della democrazia, in
«La Città», La plebe inesistente di Salerno, in «Corriere del Mezzogiorno»,
Salerno saluta Kristeller, in «La Città»,
Incontri ravvicinati con cultura, letteratura e politica del Sud
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storicismo napoletano è vivo e invidiato, in «Corriere del Mezzogiorno», Quel
popolo in bilico tra ragione e sentimento, in «La Città», Lo storicismo messo
alla gogna, in «Corriere del Mezzogiorno»,
Dopo l’urbanistica un sintomo di svolta, in «La Città», Non siamo un’isola felice, in «La Città»,
Tattiche e passioni del burocrate illuminato, in «La Città», Salerno e il
destino dei numeri, in «Corriere del Mezzogiorno», Una terza via tra ottimismo
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Gerratana, un rosso sotto il sole di Vietri, in «La Città», Galasso. Storicismo
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“rilegge” il diritto penale: una denuncia della crisi della giustizia, in
«Corriere del Mezzogiorno», Quando si spia dalla serratura, in «La Città», I
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di G. Amarante, Memoria storica. Scritti vari, Salerno, Edizioni Marte, Presentazione
(in collab. con P. Colonnello, D. 77 Jervolino) di G. C., P. Colonnello, D.
Jervolino (a cura di), Ermeneutica, Fenomenologia, Storia, Napoli, Liguori,
Preferii Calogero a Carbonara, in «Corriere del Mezzogiorno»,Tutto previsto,
molti hanno taciuto, in «Corriere del Mezzogiorno»,Ruggero Moscati e la
tradizione liberale italiana, in «L’Agenda di Salerno e provincia», La fine del
comunismo nella “filosofia” di Occhetto, in «Corriere del Mezzogiorno», E ora
basta esagerazioni, in «La Città», Vecchi principi del foro e nuovi rampolli a
confronto, in «La Città», Tra Cassandre e novelli manager della cultura, in
«Corriere del Mezzogiorno», Sinergie positive per sfruttare le risorse, in «La
Città», Caro Masullo, torna in campo, in «Corriere del Mezzogiorno», Gerratana,
lo storico del marxismo che ancora adesso può far riflettere la sinistra, in
«Corriere del Mezzogiorno», Salzano, non citarmi. Esigo più rispetto per la mia
coerenza, in «Corriere del Mezzogiorno», Omaggio a Valentino Gerratana, in
«L’agenda di Salerno e provincia», La sinistra e De Luca, in «La Città», Uno
storico con le stellette racconta il dramma dell’emigrazione, in «Corriere del
Mezzogiorno», La “Isla” felice della cultura ispanica, in «La Città», Quel
busto trafugato e l’indifferenza della città per la sua memoria, in «Corriere
del Mezzogiorno», DS oltre il risentimento, in «Corriere del Mezzogiorno», Caro
Musi…, in «Corriere del Mezzogiorno», Ho aderito a quell’appello e non intendo
pentirmi, in «Corriere del Mezzogiorno», I granata e il grande sogno del
filosofo, in «Guida al campionato di calcio 2001-2002», supplemento a «La
Città», L’Agenda festeggia 50 numeri, in «La Città», Globalizzazione, un
processo ambiguo da “addomesticare”, in «Corriere del Mezzogiorno», DS a
congresso, troppe pratiche da basso impero, in «Corriere del Mezzogiorno», Si
scrive divisione, si legge estinzione, in «Il Mattino», Sylos Labini dà giudizi
filosofici discutibili, in «Corriere del Mezzogiorno», Metaphysik, Poesie und
Geschichte. Über die Philosophie von Giambattista Vico, Berlin, Akademie
Verlag, C., M. Martirano (a cura di), Il Manifesto del partito comunista a 150
anni dalla sua pubblicazione, numero monografico di «Diritto e Cultura», C., R.
Cangiano (a cura di), Per Salvatore Valitutti, Salerno, Provincia di Salerno,
Il Manifesto tra “criticità” delle idee e immagini “funerarie”, in G. C., M.
Martirano (a cura di), Il Manifesto del partito comunista a 150 anni dalla sua
pubblicazione, numero monografico di «Diritto e Cultura», Le filosofie dello
storicismo italiano, in P. Di Giovanni (a cura di), Milano, Franco Angeli,
Etica, utopia, rivoluzione, in E. Granito, M. Schiavino (a cura di), Utopia e
rivoluzione, Napoli, La Città del Sole, Etica e principio speranza, in G.
Cantillo, G. Mangrella (a cura di), Politica, arte, religione nel pensiero
utopico di Ernst Bloch, «Quaderni del Centro studi di filosofia e teoria delle
scienze umane Maurizio Mangrella», Salerno, Boccia, Storicismo e Historismus a
confronto nella seconda metà del Novecento, in M. Martirano, E. Massimilla (a
cura di), I percorsi dello storicismo italiano nel secondo Novecento, Quaderni
dell’«Archivio di storia della cultura», Napoli, Liguori editore, Quale Europa
vogliamo costruire. Non bastano entusiasmo e fedeltà, in «Mezzogiorno Europa»,
Un deficit di risposte alle insicurezze, in «Mezzogiorno Europa», Un pesante
deficit di ricerca storica e sociologica, in «Mezzogiorno Europa», Relativo e
sapere del relativo, in «L’Acropoli», Liberalismo filosofico e liberalismo
politico in Valitutti, in G. C., R. Cangiano (a cura di), Per Salvatore
Valitutti, Salerno, Provincia di Salerno, Etica e diritti umani nella
democrazia. Una prospettiva comparata, in «Cultura latinoamericana», La
filosofia italiana tra storia europea e tradizione nazionale, in N. Pirillo (a
cura di), I filosofi e la città, Dipartimento di Scienze filologiche e
storiche, Trento, Editrice Università degli Studi di Trento, Simbolo e segno in
Vico. La storia tra fantasia e razionalità, in «Il Pensiero», Machiavelli e
l’Italia moderna nelle analisi di Francesco De Sanctis e Pasquale Villari, in
G. Bentivegna, S. Burgio, G. Magnano San Lio (a cura di), Filosofia Scienza
Cultura. Studi in onore di Corrado Dollo, Soveria Mannelli, Rubbettino, Il
giorno della memoria. Monito per i giovani, in «L’Agenda di Salerno e
provincia», La transumanza, in «L’Agenda di Salerno e provincia», Il
Mediterraneo tra idea filosofico-culturale e progetto politico, in «Critica
Marxista», Le “nonne coraggio” argentine, in «Critica Marxista», Lo storicismo “prospettico” di Raffaello
Franchini, in G. Cotroneo, R. Viti Cavaliere (a cura di), Il diritto alla
filosofia, Soveria Mannelli, Rubbettino, Storicismo e antistoricismo tra Croce
e Gentile, in P. Colonnello, G. Spadafora (a cura di), Croce e Dewey cinquanta
anni dopo, Napoli, Bibliopolis, Congedo, in «Bollettino del Centro di studi
vichiani», Passioni e ragione nella filosofia civile di Vico, in «Bollettino
del Centro di studi vichiani», Musica e Utopia, in «Rivista di storia della
filosofia», Presentación de las Actas de Sevilla (a proposito del volume Pensar
para el nuevo siglo. Vico y la cultura europea), in «Cuadernos sobre Vico»,
Premessa (in collab. con M. Martirano) a G. C., M. Martirano (a cura di), Il
Manifesto del partito comunista a 150 anni dalla sua pubblicazione, numero
monografico di «Diritto e Cultura», Premessa a F. Tessitore, Bibliografia degli
scritti, Salerno-Milano, Oèdipus, Introduzione a J.M. Sevilla Fernández,
Ragione narrativa e ragione storica. Una prospettiva vichiana su Ortega y
Gasset, Perugia, Guerra, Prefazione a W. Dilthey, Federico il Grande e
l’illuminismo tedesco, a cura di G. Magnano San Lio, Soneria Mannelli,
Rubbettino, Io, filosofo, tra giudici giacobini e teste tagliate per sbaglio,
in «Corriere del Mezzogiorno», Vico, un punto di riferimento anche per la
cultura ispanica, in «Corriere del Mezzogiorno», Una vigile e calma memoria, in
«Corriere del Mezzogiorno», Ma l’argentino doveva entrare in campo prima (sul
derby Napoli-Salernitana), in «La Città», Con il patto scompare la sinistra, in
«Corriere del Mezzogiorno», L’effetto Moretti e un partito che continua a farsi
del male, in «Corriere del Mezzogiorno», Storia e politica nel volume di Amarante,
in «La Città», L’etica secondo Croce: una riflessione ancora aperta nel suo
sistema filosofico, in «Corriere del Mezzogiorno», L’uscita dalla minorità, in
«Corriere del Mezzogiorno», Quella storia della costiera raccontata attraverso
i suoi limoni, in «Corriere del Mezzogiorno», Le opere magiche di Giordano
Bruno, riscoperta di un “eroico furore”, in «Corriere del Mezzogiorno», La
transumanza e le ritualità della pastorizia, in «La Città», Attualità di Vico,
profeta del mito e della fantasia accanto alla ragione, in «Il Mattino»,
Centrosinistra senza progetto, in «Corriere del Mezzogiorno», Fondazione Menna,
un “Quaderno” su Bloch e la musica, in «Corriere del Mezzogiorno», Il coraggio
di ricostruire la Quercia, in «La Repubblica», ed. di Napoli, Ds e spoil system
clientelare, in «Corriere del Mezzogiorno», La protesta è generosa, ma non
basta, in «Corriere del Mezzogiorno», L’intellettuale che sapeva indignarsi, in
«Il Mattino», Addio a De Martino, in «Il Salernitano», Croce, la libertà che si
rinnova, in «La Repubblica», ed. Napoli, È ora di accorgersi che troppi giovani
si stanno perdendo, in «Corriere del Mezzogiorno», Salerno-Regione. La sinergia
assente, in «Corriere del Mezzgiorno», Giordano Bruno e noi. Momenti della sua
fortuna tra ’700 e ’900, Salerno, edizioni Marte, Passioni e ragione nella
filosofia civile di Vico, in P. Venditti (a cura di), La filosofia e le
emozioni, Atti dCongresso nazionale della Società Filosofia Italiana (Urbino),
Firenze, Le Monnier, Luigi C.: una vita per il socialismo e l’unità della
classe operaia, in L. Rossi (a cura di), Luigi C.. La vita politica di un
socialista a cento anni dalla nascita, Salerno, Plectica, Il concetto di
imputazione in alcuni momenti della filosofia giuridica italiana: Vico,
Filangieri, Pagano, in «Diritto e Cultura», Die Idee der Moderne bei Dilthey
und Cassirer, in Th. Leinkauf (hrsg.), Dilthey und Cassirer. Die Deutung der
Neuzeit als Muster von Geistes – und Kulturgeschichte, Hamburg, Meiner Verlag,
Vico e Bruno, in N. Pirillo (a cura di), Autobiografia e filosofia.
L’esperienza di Giordano Bruno, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura,
Historicisme, philologie, herméneutique chez August Boeckh, in «Le Cercle
Herméneutique», Vico, héritier de Bruno?, in «L’art du Comprendre», Salvatore Valitutti a dieci anni dalla morte,
in «L’Agenda di Salerno e Provincia», Una prefazione mai pubblicata a un libro
su Luigi Angrisani, in «L’Agenda di Salerno e Provincia», La storia della
cultura salernitana nella ricerca di Italo Gallo, in «L’Agenda di Salerno e
Provincia», Arte e letteratura in altri
viaggi al Sud, in «L’Agenda di Salerno e Provincia», Intellettuali italiani del
secondo dopoguerra, in «L’Agenda di Salerno e Provincia», Il Mediterraneo tra
idea filosofico-culturale e progetto politico, in «Civiltà del Mediterraneo»,
Destini personali per l’individualità post-metafisica, in «Iride», Lo
storicismo come scienza etica e come ermeneutica dell’individualità, in
«Magazzino di filosofia», Dal “logo astratto” al “logo concreto”, dal tempo
all’eternità. Gentile e la storia, in P. Di Giovanni (a cura di), Giovanni
Gentile. La filosofia italiana tra idealismo e anti-idealismo, Milano, Franco
Angeli, Le Opere magiche di Giordano Bruno, in «Archivio di storia della
cultura», Mediterraneo tra idea filosofico-culturale e progetto politico, in
Aa.Vv., Mediterraneo e cultura europea, Soveria Mannelli, Rubbettino, Vico:
narrazione storica e narrazione fantastica, in G. Marchetti, O. Rignani, V.
Sorge (eds.), Ratio et Su- 85 perstitio. Essays in Honor of Graziella Federici
Vescovili, Fédération Internationale des Institus d’Études Médiévales,
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accademico 2003, Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli,
Napoli, Giannini, La filosofia dello storicismo di Vincenzo Cuoco, in «Rassegna
storica salernitana», n.s., XX, Per la critica del riformismo “apatico”, in
«Ora Locale», Una nuova morfologia del potere, in «Mezzogiorno Europa», La
“Quercia di Goethe”. Note di viaggio dalla Germania (conversazione registrata
non corretta) in «Rotary Club Salerno. Il Bollettino», Bellum justum, bellum
sanctum, in «Iride», Die “politische” Dimension des kritisch-problematische
Historismus in Italien, in K.E. Lönne (hrsg.), Historismus in den
Kulturwissenschaften, Düsseldorf, Francke Verlag, Dilthey: connessione psichica
e connessione storica, in M.G. Lombardo (a cura di), Una logica per la
psicologia: Dilthey e la sua scuola, Padova, Il Poligrafo, Sul concetto di
progresso. L’interpretazione di Hegel in Croce e Bloch, in P. Cipolletta (a
cura di), Ereditare e sperare. Un confronto con il pensiero di Ernst Bloch,
Milano, Mimesis, 2Storia, memoria, immagini tra Vico e Hegel, in «Bollettino
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della rimozione?, in M. Schiavino (a cura di), Un secolo di libri. La libreria
Carrano a Salerno (1920-1986), Salerno, Marte Editore, Note in margine al
problema del modello francese nella filosofia e nella politica della
rivoluzione napoletana, in E. Di Rienzo, A. Musi (a cura di), Storia e vita
civile. Studi in memoria di Giuseppe Nuzzo, Napoli, ESI, Scheda di M. Perniola,
Del Sentire, Torino, 2002, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Prólogo
a H. Calello, Gramsci del “americanismo” al talibán. Globalización, imperialismo y reconstrucción en America Latina, Buenos
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Introduzione a A. Di Maio, M. Malatesta, La filosofia di Cleto Carbonara,
Napoli, Luciano, Com’è politica la filosofia di Nietzsche. Parola di Losurdo,
in «Corriere del Mezzogiorno»,
“Colloqui” su Croce: cinque modi per rileggerne il pensiero, in
«Corriere del Mezzogiorno», Non toccate Matteotti, in «Il Mattino», ed. di
Salerno, Lanocita storico tra contadini e latifondisti, in «Il Mattino», ed. di
Salerno, L’esempio di Ninì Di Marino, in «Il Salernitano», Le opinioni di Ietto
e le intuizioni di Borges, in «Il Salernitano», Quel “sole nero” non scalda il
Sud, in «Corriere del Mezzogiorno», Oscurantismo culturale o miopia
amministrativa?, in «Corriere del Mezzogiorno», Altri viaggi nel Sud: quando la
storia si fa paesaggio e avventura mentale, in «Corriere del Mezzogiorno», Il
vescovo s’invischia in politica, in «Corriere del Mezzogiorno», Cuba, è svanito
il sogno, in «Corriere del Mezzogiorno», Comunisti e cultura, il caso italiano,
in «Il Mattino», La Spagna degli anni ’30 e la “guerra civile europea”, in
«Corriere del Mezzogiorno», Lo Stato di Giffoni oltre le microstorie, in «Il
Salernitano», La fortuna non fa miracoli due volte, in «Il Mattino», ed. di
Salerno, Un forum per scegliere il candidato alla Provincia, in «Il Mattino»,
ed. di Salerno, Diametro? Ecco perché non potrò mai aderire, in «Corriere del
Mezzogiorno», Cuoco e la filosofia politico-civile del nuovo secolo, in
«Corriere del Mezzogiorno», Se l’unica variante è la fedeltà al leader, in «Il
Mattino», ed. di Salerno, C., M. Martirano (a cura di), Vico nelle culture
iberiche e lusitane, Napoli, Alfredo Guida Editore, 2C., V. Gessa Kurotschka,
E. Nuzzo, M. Sanna (a cura di), Il sapere poetico e gli universali fantastici.
La presenza di Vico nella riflessione filosofica contemporanea, Napoli, Alfredo
Guida Editore, Su alcune interpretazioni tedesche del Rinascimento nel Novecento,
in F. Meroi, E. Scapparone (a cura di), Humanistica. Per Cesare Vasoli,
Firenze, Olschki, Commento a Rudolf Makkreel, in R. Bodei, G. Cantillo, A.
Ferrara, V. Gessa Kurotschka, S. Maffettone, (a cura di), Ricostruzione della
soggettività, Napoli, Liguori, Una filosofia per l’America Latina: Leopoldo
Zea, in «Cultura Latinoamericana», Bruno tra Spaventa e Labriola, in F. Meroi
(a cura di), La mente di Giordano Bruno, Firenze, Olschki, Qualche riflessione
filosofica sulla giustizia, in «La Giustizia», Socialismo meridionale. Mancini
e De Martino, in «Ora locale», Il meridionalismo socialista di Francesco De
Martino e Giacomo Mancini, in «Rassegna storica salernitana», Marxismo e storia
tra Labriola e Croce, in M. Griffo (a cura di), Croce e il marxismo un secolo
dopo, Napoli, Editoriale Scientifica, Vico: narrazione storica e narrazione
fantastica, in G. C., V. Gessa Kurotschka, E. Nuzzo, M. Sanna (a cura di), Il
sapere poetico e gli universali fantastici. La presenza di Vico nella
riflessione filosofica contemporanea, Napoli, Alfredo Guida, Der Begriff der
Zurechnung in einer Phase der italienischen Rechtsphilosophie: Vico,
Filangieri, Pagano, in M. Kaufmann, J. Renzikowski (hrsg.), Zurechnung als
Operationalisierung von Verantwortung, Frankfurt a. M., Peter Lang, Cassirer
interprete di Kant, in A. Anselmo (a cura di), La presenza di Kant nella
filosofia del Novecento, Messina, Siciliano, Croce: il concetto di progresso e
la critica della filosofia della storia, in M. Meletti Bertolini (a cura di),
Etica e politica. Saggi in memoria di Ferruccio Focher, Milano, Franco Angeli,
Manfred Riedel, der Freund und Lehrer, in H. Seubert ((hrsg.), Verstehen in
Wort und Schrift. Europäische Denkgespräche. Für Manfred Riedel, Köln Weimar
Wien, Böhlau Verlag, Storicismo, filologia, ermeneutica in August Boeckh, in G.
Indelli, G. Leone, F. Longo Auricchio (a cura di), Mathesis e Mneme. Studi in
memoria di Marcello Gigante, Napoli, Pubblicazioni Dipartimento di Filologia
Classica “F. Arnaldi”, Leggere Vico, in M. Filoni (a cura di), Leggere e
rileggere i classici. Per Livio Sichirollo, Macerata, Quodlibet, Un’idea
moderna di certezza: la filologia di Vico tra ermeneutica e filosofia, in S.
Caianiello, A. Viana (a cura di), Vico nella storia della filologia, Napoli,
Alfredo Guida Editore, Croce und Bloch über den Begriff des Fortschritts, in
«Jahrbuch für Recht und Ethik», “Eranos” nella storia della cultura europea del
’900, in «Archivio di storia della cultura», Gramsci: problemas de ética en Los
Cuadernos, in «Telos. Revista de estudios interdisciplinarios en ciencias
sociales», Maracaibo, Presentazione (in collab. con A. Scocozza) di G. Bellini,
Dal Mediterraneo al mare oceano. Saggi tra storia e letteratura,
Salerno-Milano, Oèdipus, Il contributo delle culture ispaniche e lusitane alla
conoscenza di Vico, introduzione a G. C., M. Martirano (a cura di), Vico nelle
culture iberiche e lusitane, Napoli, Guida, Il futuro di Salerno, in «Il
Quartiere», L’avvocato militante. Ricordo di mio padre, in «Cronache del
Mezzogiorno», Dall’etologia all’etica. Il cammino di Lorenz passa anche da
Napoli, in «Corriere del Mezzogiorno», Il giorno della memoria senza riti, in
«Il Mattino», ed. di Salerno, 27 gennaio 2004. 764 – L’indipendenza e le
mosche, in «Il Salernitano», Martino e le varianti della smemoratezza, in «Il
Mattino», ed. di Salerno, De Luca, l’autocritica di un Ulivo in affanno, in
«Corriere del Mezzogiorno», Sinistra riformista e socialista, è ora di
ritrovare vera unità (in collab. con E. Ajello e A. Trione), in «Corriere del
Mezzogiorno», Diritti umani, questione non solo filosofica ma politica, in
«Corriere del Mezzogiorno», Quelle lettere a Croce e a Engels (a proposito del
Carteggio Labriola), in «Corriere del Mezzogiorno», Amendola: in volume quattro
anni di lettere, in «Corriere del Mezzogiorno», Se l’Ulivo scopre le sue lobby
di potere, in «Il Mattino», ed. di Salerno, Rinascita a S. Lucia, in
«L’Articolo Domenica», Io, contribuente prigioniero di una voce, in «Il
Mattino», ed. di Salerno, Il programma della coalizione priorità assoluta, in
«L’Articolo Domenica», Il buonsenso dei cittadini. Quando gli elettori sono più
convinti degli eletti, in «L’Articolo Domenica», Vico e il corpo: se la
genetica attinge alla filosofia, in «Corriere del Mezzogiorno», Programmi
condivisi, «L’Articolo Domenica», Cassirer interprete di Kant e altri saggi,
Messina, Siciliano Editore, Filosofia pratica e filosofia civile nel pensiero
di Benedetto Croce, presentazione di F. Tessitore, Soveria Mannelli,
Rubbettino, C., G. Cotroneo, R. Viti Cavaliere, Croce filosofo, 2 voll.,
Soveria Mannelli, Rubbettino, G. C., V. Gessa Kurotschka, E. Nuzzo, M. Sanna,
A. Scognamiglio (a cura di), Il corpo e le sue facoltà. Giambattista Vico,
«Laboratorio dell’ISPF», Leben und Struktur. Dilthey und die Zweideutigkeit von
Sprache der Geschichte, in J. Trabant (hrsg.), Sprache der Geschichte,
Schriften des Historischen Kollegs Kolloquien 62, München, Oldenbourg,
Identità, pluralismo, universalismo dei diritti, in A. De Simone (a cura di),
Identità, spazio e vita quotidiana, Urbino, Edizioni QuattroVenti, Capograssi e
l’idealismo, in P. Di Giovanni (a cura di), Idealismo e anti-idealismo nella
filosofia italiana del Novecento, Milano, Franco Angeli, La cultura storica a
Napoli nella seconda metà dell’Ottocento, in G. Vitolo (a cura di), Storia,
filologia, erudizione nella Napoli dell’Ottocento, Napoli, Guida, Croce: l’idea
di Europa tra crisi e trasformazione, in G. C., G. Cotroneo, R. Viti Cavaliere
(a cura di), Croce filosofo, 2 voll., Soveria Mannelli, Rubbettino, Il concetto
di imputazione in alcuni momenti della filosofia giuridica italiana, in C.
Giarratana, I. Randazzo (a cura di), Seminari di Filosofia Corrado Dollo, I,
Soveria Mannelli, Rubbettino, Il Marx “democratico”, in M. Musto (a cura di),
Sulle tracce di un fantasma. L’opera di Karl Marx tra filologia e filosofia,
Roma, Manifestolibri, Le facoltà della mente “rintuzzata dentro il corpo”, in
G. C., V. Gessa Kurotschka, E. Nuzzo, M. Sanna, A. Scognamiglio (a cura di), Il
corpo e le sue facoltà. Giambattista Vico, «Laboratorio dell’ISPF», Modernità e
filosofia. Per una discussione del rapporto fede ragione, in E. Granito (a cura
di), La fede nella ragione e le ragioni della fede, Napoli, La Città del Sole,
[cfr. in questo stesso volume gli interventi nella tavola rotonda, Una
filosofia per l’America latina: Leopoldo Zea, in P. Colonnello (a cura di),
Filosofia e politica in America latina, Roma, Armando Editore, Vico e Kant
sulla storia, in «Studi Italo-Tedeschi / Deutsch-Italienische Studie», Collana
di Monografie dell’Accademia di Studi italo-tedeschi, Merano, María Zambrano:
la storia come “delirio” e “destino”, in L. Silvestri (a cura di), Il pensiero
di María Zambrano, Udine, Forum, Identità e filosofia dell’interculturalità, in
«Iride»,Riflessioni sui diritti umani nel pensiero di Giuseppe Capograssi, in
«Civiltà del Mediterraneo», Interprétations historicistes de la “Scienza
Nuova”, in «Noesis», Significato e prospettive della “cittadinanza attiva”, in
«Ora Locale», Intervento del moderatore in L. Rossi (a cura di), Elea. Il
divenire di una cultura, l’essere di un pensiero, Atti del Convegno, Ascea, Agropoli,
Tipografia Iannuzzi, Ricordo di Nicola Badaloni, in «Bollettino del Centro di
studi vichiani», Sull’edizione critica della Scienza Nuova 1730, in «Bollettino
del Centro di studi vichiani», Interpretazioni storicistiche della Scienza
Nuova, in F. Rizzo (a cura di), Filosofia e storiografia. Studi in onore di
Girolamo Cotroneo, Soveria Mannelli, Rubbettino, Leer a Vico hoy, in «Cuadernos
sobre Vico», La ingeniosa ratio de Vico entre sabiduria y prudencia, in
«Cuadernos sobre Vico», Croce: l’idea di Europa tra crisi e trasformazione, in
«Rassegna di Studi crociani», María Zambrano: ragione poetica e storia, in
«Rocinante. Rivista di filosofia iberica e iberoamericana», Un libro sulle
parole chiave di Gramsci, in «Archivio di storia della cultura», Recensione di
E. Nuzzo, Tra ordine della storia e storicità. Saggi sui saperi della storia in
Vico, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Recensione di F. Crispini,
Idee e forme di pensiero. Brevi saggi di storiografia filosofica, in
«Bollettino del Centro di studi vichiani», Scheda di F. Marone, Narrare la
differenza, Milano, Unicopli, 2003, in «L’Articolo», Introduzione e
Presentazione (in collab. con L. Rossi) di Ricordo di Francesco C., Salerno,
Plectica, Prefazione (in collab. con G. Cotroneo e R. Viti Cavaliere) a G. C.,
G. Cotroneo, R. Viti Cavaliere (a cura di), Croce filosofo, 2 voll., Soveria
Mannelli, Rubbettino, Prefazione a E. Todaro, Vorrei, Salerno, Arti Grafiche
Boccia, Prefazione a G. Magnano San Lio,
Forme del sapere e struttura della vita. Per una storia del concetto di Wel- 95
tanschauung. Tra Kant e Dilthey, Soveria Mannelli, Rubbettino, Presentazione di
F. Lomonaco, Tracce di Vico nella polemica sulle origini delle pandette e delle
XII Tavole nel Settecento italiano, Napoli, Liguori, Quando un filosofo-tifoso
non la prende con filosofia, in «Corriere del Mezzogiorno», Andiamo oltre i
tatticismi e le convenienze di parte, in «L’Articolo della Domenica», Brutta
Salernitana. Un grazie a Rubino, in «Corriere del Mezzogiorno», Com’è
destabilizzante il mercato di gennaio, in «Corriere del Mezzogiorno», Anche il
computer contro la Salernitana, in «Corriere del Mezzogiorno», Alle regionali
una lista unica delle sinistre, in «Il Mattino», ed. di Salerno, Ma non è solo
sfortuna, sbaglia anche il tecnico, in «Corriere del Mezzogiorno», Quelle
quattro “polpette” da stropicciarsi gli occhi, in «Corriere del Mezzogiorno»,
Se manca del tutto il blocco sociale di riferimento, in «L’Articolo della
Domenica», Tra dottor Jekill e Mister Hyde, in «Corriere del Mezzogiorno», Difese
le ragioni dei deboli, in «Agire», La forza dell’umiltà, ma secondi a nessuno,
in «Corriere del Mezzogiorno», Gregucci fa le raccomandazioni agli altri e
dimentica se stesso, in «Corriere del Mezzogiorno», Storia di umano dolore, in
«Agire», Si conferma la storia di Davide. E Golia-Torino è stato fermato, in
«Corriere del Mezzogiorno», Confesso: al fischio finale sono saltato in piedi
come un ossesso, in «Corriere del Mezzogiorno», Più cittadinanza attiva nella
Regione del futuro, in «L’Articolo della Domenica», Attenzione, bisognerà
lottare fino alla fine, in «Corriere del Mezzogiorno», Dal Sud una leadership
al servizio del paese, in «L’Articolo», Attore del Novecento, in «Agire», La
Salernitana in stato di grazia. Ma ora non parliamo del futuro, in «Corriere
del Mezzogiorno», Dopo il passo falso col Modena ora si spera nell’effetto
trasferta, in «Corriere del Mezzogiorno», Sale all’Arechi contro il malocchio,
in «Corriere del Mezzogiorno», Ora sono seriamente preoccupato dall’involuzione
della Salernitana, in «Corriere del Mezzogiorno», Un grande impegno in difesa
della Costituzione, in «Il Quartiere», L’auriga Gregucci tenga in equilibrio il
“carro alato” della Salernitana, in «Corriere del Mezzogiorno», Occorre un
ultimo sforzo per uscire dal labirinto, in «Corriere del Mezzogiorno», Che
fatica essere più di Trenta, in «Il Mattino», ed. di Salerno, Sono preoccupato,
in panchina c’è troppa confusione mentale, in «Corriere del Mezzogiorno»,
Adesso le armi migliori sono il cuore e il carattere, in «Corriere del
Mezzogiorno», Democrazia progressiva. La lezione di Amendola, in «L’Articolo
della Domenica», Non c’è tempo per diatribe e recriminazioni. Bisogna solo
vincere per rimanere in B, in «Corriere del Mezzogiorno», È tempo di pensare al
nuovo progetto, in «Corriere del Mezzogiorno», La solita telenovela, in
«Corriere del Mezzogiorno», Isla: Italia e Venezuela incontro tra due culture,
in «Corriere del Mezzogiorno», Con i DS divisi l’unità è impossibile, in
«Corriere del Mezzogiorno», Levi della Vida, l’islamista del ’900 che sfidò
Gentile, in «Corriere del Mezzogiorno», Non si può costruire fuori l’unità che
manca nei DS, in «Corriere del Mezzogiorno»,
Le colpe di Aliberti e del Napoli, in «Corriere del Mezzogiorno», Pronti
per il campionato, evitiamo dannose illusioni, in «Corriere del Mezzogiorno»,
Ora dobbiamo limitare i danni, in «Corriere del Mezzogiorno», Depressione
addio, finalmente l’orgoglio, in «Corriere del Mezzogiorno», Carissima
Salernitana, resto ancora ottimista, in «Corriere del Mezzogiorno», Un master per consulenti di filosofia, in «Il
Mattino», ed. di Napoli, Salernitana grigia con sprazzi di colore, in «Corriere
del Mezzogiorno», Occorre una frustata psicologica, in «Corriere del
Mezzogiorno», Vent’anni dopo, siamo tornati alle beghe paesane, in «Corriere
del Mezzogiorno», Cinque squilli di tromba: ora Salerno è più serena, in
«Corriere del Mezzogiorno», Vico studiava l’Oriente. Oggi cinesi e giapponesi
98 rileggono il filosofo, in «Corriere del Mezzogiorno», Salernitana mi avevi
illuso. Ora si giochi come si fa in serie C, in «Corriere del Mezzogiorno»,
Squallore e desolazione: domenica da dimenticare, in «Corriere del
Mezzogiorno», Orgogliosi del “nostro” Zoro e della Salernitana di Cuoghi, in
«Corriere del Mezzogiorno», Parola di filosofo. L’imponderabile fa bello il
calcio, in «Corriere del Mezzogiorno», Per la Salernitana di Cuoghi una
vittoria utile per il rilancio, in «Corriere del Mezzogiorno», Se la bravata di
Ambrosio non sarà punita allo stadio non andrò più, in «Corriere del
Mezzogiorno», Un’altra gara grigia e mediocre in attesa di un regalo a gennaio,
in «Corriere del Mezzogiorno», Una questione di sistema, in «Corriere del
Mezzogiorno», Ha ragione Cuoghi: gioco brutto ma la classifica adesso ci
sorride, in «Corriere del Mezzogiorno», Il rischio è che la politica sia
nuovamente sconfitta, in «Corriere del Mezzogiorno», Antonio Labriola in un
altro secolo. Saggi, Soveria Mannelli, Rubbettino, L’interculturalità e le
nuove dimensioni del sapere filosofico e delle sue pratiche, in V. Gessa Kurotschka
(a cura di), I saperi dell’umano, il sapere umano, la consulenza filosofica, in
www.unica.it L’etica e
la sacralità del corpo umano, in F. Salvatore (a cura di), Le cellule staminali
miniere di salute, «Come alla corte di Federico II», Relazione tenuta al
convegno su Le forme del dissenso tra riformismo e globalizzazione, in Aa.Vv.,
Le forme del dissenso tra riformismo e globalizzazione, Napoli, Istituto
italiano per gli studi filosofici, Si sta imponendo un laboratorio politico al
negativo, in «Mezzogiorno Europa», Il concetto di progresso e la critica della
filosofia della storia in Benedetto Croce, in M. Agrimi, R. Ciafardone, B.
Razzotti (a cura di), Croce all’aprirsi del XXI secolo, Lanciano, Rocco Barabba,
Per Leopoldo Zea, in «Cultura Latinoamericana»,
Capire il racconto degli altri, in «Reset», Vita e struttura: Dilthey e
l’“ambiguità” della lingua della storia, in M. Failla (a cura di), «Bene
navigavi». Studi in onore di Franco Bianco, Macerata, Quodlibet, Croce e
l’autobiografia, in A. Marini (a cura di), Temi crociani della “nuova Italia”,
numero monografico di «Magazzino di filosofia», Cerimonia di conferimento della
cittadinanza onoraria di Salerno a Fulvio Tessitore, Laudatio, Comune di
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filologica e logica speculativa. Gentile e la storia della filosofia, in G.
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Firenze, Le Lettere, Riflessioni sui diritti umani nel pensiero di Giuseppe
Capograssi, in «Civiltà del Mediterraneo», [numero monografico a cura di S.
Langella, che raccoglie gli Atti del Convegno su “Genesi, sviluppi e
prospettive dei diritti umani in Europa e nel Mediterraneo”, Genova; La
sinistra tra omologazione culturale e frammentazione partitica, in M. Cimino,
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Chisciotte, in «Rocinante. Rivista di filosofia iberica e iberoamericana», Voce
Sviluppo (in collab. con G. D’Anna), in Enciclopedia filosofica Bompiani, vol.
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Filosofia “A. Aliotta”», Nota introduttiva (in collab. con P. Di Giovanni) a P.
Di Giovanni (a cura di), La cultura filosofica italiana attraverso le riviste, Milano,
Franco Angeli, Introduzione a Poesia e filosofia, raccolta di testi del
Seminario tenutosi a Cagliari, «Bollettino del Centro di studi vichiani», Tifo
venezuelano per la Salernitana, in «Corriere del Mezzogiorno», I granata ancora
a bagnomaria. Ma il gioco incoraggia a sperare, in «Corriere del
Mezzogiorno», Ma senza vittorie non si
cantano messe, in «Corriere del Mezzogiorno», Una vittoria macchiata, in
«Corriere del Mezzogiorno», Una giornata negativa proprio contro la migliore,
in «Corriere del Mezzogiorno», Gli arbitri difendano il “povero” Di Vicino. Ma
prima che finisca in ospedale come Totti, in «Corriere del Mezzogiorno», Altro
che Pinturicchio. L’artista ora è Di Vicino, in «Corriere del Mezzogiorno»,
Diversità è ricchezza, in «Agire», Playoff, io lascio aperto uno spiraglio alla
speranza, in «Corriere del Mezzogiorno», La sacralità del corpo umano e l’etica
della ricerca, in «Corriere del Mezzogiorno», Ora è inutile recriminare.
Bisogna stringere i denti, in «Corriere del Mezzogiorno», Cresce il rammarico
per i punti perduti, in «Corriere del Mezzogiorno», Quel nervosismo è di buon
auspicio, in «Corriere del Mezzogiorno», “De Profundis” da veri caimani, in
«Corriere del Mezzogiorno», Finale emozionante. Tifosi in prima linea, in
«Corriere del Mezzogiorno», Amendola, democrazia come dono, in «Corriere del
Mezzogiorno», Manteniamo i nervi saldi e l’impresa si concretizzerà, in
«Corriere del Mezzogiorno», Non cediamo all’isterismo. Bisogna lottare e
sperare, in «Corriere del Mezzogiorno», Il Teramo è l’unica squadra che
possiamo acciuffare, in «Corriere del Mezzogiorno», Non è stata solo sfortuna,
il tecnico ha qualche colpa, in «Corriere del Mezzogiorno», In attesa della
giustizia sportiva non posso che promuovere tutti, in «Corriere del
Mezzogiorno», Da filosofo granata a Tifoso Accademico: Rettore non smettere, in
«Corriere del Mezzogiorno», Sono più che convinto, il Genoa sarà eliminato, in
«Corriere del Mezzogiorno», Cari D’Alema
e Fassino, sul caso Salerno schieratevi, in «Corriere del Mezzogiorno», Il
sogno non è finito e la rinascita è sicura, in «Corriere del Mezzogiorno», Un’altra
politica: qualcuno ci aveva creduto, in «Corriere del Mezzogiorno», Salernitana
d’alta quota, in «Corriere del Mezzogiorno», Rimettiamo i piedi a terra. E
regoliamo bene la difesa, in «Corriere del Mezzogiorno», Giuseppe Cantillo:
indagine sull’uomo tra storia e natura, in «Corriere del Mezzogiorno», Rispetto
le scelte di Novelli. Ma non rimproveri Mattioli, in «Corriere del
Mezzogiorno», Né cappa né spada, solo politica, in «Il Mattino», ed. di
Salerno, Una vittoria ottenuta senza spettacolo, in «Corriere del Mezzogiorno»,
Quei minuti di pura follia con tanti, troppi colpevoli, in «Corriere del
Mezzogiorno», Così non va: per aspirare ai playoff il club dovrà intervenire
sul mercato, in «Corriere del Mezzogiorno», Una squadra troppo mediocre contro
un combattivo Lanciano, in «Corriere del Mezzogiorno», Come nacque e come morì
il gruppo dei Trenta, in «Il Mattino», ed. di Salerno, 1 dicembre 2006. 933 –
Olio nelle giunture e pedalare. E che non si parli di sfortuna, in «Corriere
del Mezzogiorno», Ma senza (il criticato) Mancini sarebbero tornati a mani
vuote, in «Corriere del Mezzogiorno», La crisi non si cura con l’aspirina, in
«Corriere del Mezzogiorno», C., A. Giugliano (a cura di), Storicismo e
storicismi, Milano, Paravia Bruno Mondadori, C., V. Gessa Kurotschka (a cura
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La Pedagogia come etica civile, premessa a S. Valitutti, La rivoluzione
giovanile, Roma, Armando, Presentación di J.M. Sevilla, El Espejo de la época.
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concetto di Weltanschauung. Dopo Dilthey, Soveria Mannelli (Cz), Rubbettino,
Fulvio Tessitore. Lo storicismo come filosofia dell’evento. Dialogo filosofico
a cura di G. C., in «Iride», Vacca, il riformismo italiano in odore di
controriformismo, in «Corriere del Mezzogiorno», Una svolta necessaria, in
«Corriere del Mezzogiorno», Nuove professioni. Il filosofo diventa consulente
etico, in «Corriere del Mezzogiorno», Zero centrocampisti. È l’ultimo schema,
in «Corriere del Mezzogiorno», Tutte soluzioni tampone, ma per tre anni nessuno
ha pensato ai lavori, in «Corriere del Mezzogiorno», La presunzione a volte
gioca brutti scherzi, in «Corriere del Mezzogiorno», Dovremo sorbirci un altro
anno di C, in «Corriere del Mezzogiorno», Squadra senza muscoli e senza
dignità, in «Corriere del Mezzogiorno», 3 aprile 2007. 974 – È bene riflettere
solo sul futuro, in «Corriere del Mezzogiorno», Relativismo e relatività nel
dibattito filosofico contemporaneo, in «Corriere del Mezzogiorno», [anche in Come alla corte di Federico II, 8,
Università di Napoli Federico II, Diversità e tolleranza, una lunga storia
europea, in «Corriere del Mezzogiorno», Due volumi in onore dei settant’anni di
Fulvio Tessitore, in «Corriere del Mezzogiorno», Venezuela: a proposito di un
articolo di Pierluigi Battista, in «Liberazione», Carlo Pisacane, il volto
democratico e socialista del Risorgimento, in «Liberazione», Vi spiego perché
di calcio non scrivo più, in «Corriere del Mezzogiorno», Chavez e la visione apocalittica della stampa
italiana, in «Liberazione», De Luca va oltre i poli, ma per rafforzare se
stesso, in «Corriere del Mezzogiorno», Valitutti, l’etica che diventa azione
politica, in «Il Mattino» (cronaca di Napoli), [anche su «Il Mattino», cronaca
di Salerno, Apriamo un dibattito serio ed informato sulla riforma della
Costituzione di Chavez, in «Liberazione», Valitutti e la scuola nel libro di
Ietto, in «Corriere del Mezzogiorno» (ed. di Salerno), La lezione democratica e
il caudillo inesistente, in «Liberazione», C., P. Colonnello, S. Santasilia (a
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socialismo affronta la globalizzazione, in «Corriere del Mezzogiorno», D’Agostino
e la Salerno yiddish, in «Corriere del Mezzogiorno», Il mercato cancellò la
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ieri e oggi, in «Roma», Una chance per rinascere, in «Roma», Mezzogiorno, ora
si svolti, in «Roma», Dai militari alla fiducia, in «Roma», Olimpiadi tra sport
e politica, in «Roma», La brutta fine della sinistra senza più idee, in «Roma»,
Torniamo alla realtà, in «Roma», Il meridione e la scuola, in «Roma», Caso Englaro, non cambia nulla, in «Roma»,
Ora si teme un effetto boomerang, in «Roma», Via gli slogan dalla scuola, in
«Roma», Kalashnikov e zone franche, in «Roma», Un’analisi spietata senza
risentimento, in «Corriere del Mezzogiorno», 23 settembre L’economia? La
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politici, in «Roma», Vitiello interpreta Vico tra storia sacra e profana, in
«Corriere del Mezzogiorno», Cara sinistra, non solo cortei, in «Roma», Sì a
Obama per l’economia, in «Roma», Atenei, mai più risse e steccati, in «Roma»,
Eluana, norme e poco clamore, in «Roma», Lévi-Strauss: cent’anni di vita, in
«Roma», Inquietudini dall’Oriente, in «Roma», Commissariare il Comune e la
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Edizioni Arcoiris, Napoli, la crisi e la via d’uscita di Napolitano, in «Roma»,
Solo lo tsunami li spazzerà via, in 1«Roma», Guerre vere e baruffe TV, in «Roma»,
Lo storico umbro Salvatorelli e la ricca eredità dell’antifascismo, in
«Corriere del Mezzogiorno», Con Obama, oltre il buio, in «Roma», I cattolici
napoletani dal moderatismo al partito popolare, in «Corriere del Mezzogiorno», Lo
“sfasciume” del nostro Sud, in «Roma», È una sinistra ormai immobile, in
«Roma», I migliori anni del PCI nel libro di Colasante, «Corriere del
Mezzogiorno», Città discariche e incubo ronde, in «Roma», Contraddizioni
globali e soluzioni locali: l’integrazione possibile, in «Corriere del
Mezzogiorno», Città in crisi, antiche colpe, in «Roma», Piazza fatua e politica
out, in «Roma», Il PD sempre nel tunnel, in «Roma», Nuove identità per i
moderati, in «Roma», Non si ripetano vecchi scenari, in «Roma», Sinistra a
picco perché rimuove i bisogni veri, in «Roma», Stato, partiti e tanti
conflitti, in «Roma», Parlate un pò dell’Europa, in «Roma», Obama: mai negare
la storia, in «Roma», Un’occasione per riflettere, in «Roma», Calcio-spettacolo
e mezze verità, in «Roma», La questione
cattolica e il caso Napoli, in «Il Mattino» (cronaca di Napoli), La Napoli del
degrado in 31 voci, in «Roma», Sicurezza sì, emotività no, in «Roma», Il Papa,
l’etica e il mercato, in «Roma», Se il Sud perde anche i cervelli, in «Roma»,
Lo scandalo del “Crescent”, in «Roma», Crescent: siamo alla bega strapaesana,
in «Cronache del Mezzogiorno», Il mare, un limite e un confine, «Roma»,
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tempo della politica, in «Roma», Nuovi riflettori sul povero sud, in «Roma»,
Democrazia senza eccessi, in «Roma», Nella riflessione morale il riscatto del
paese, in «Roma», L’ateneo non è un’azienda, in «Roma», Il muro cadde,
ripartiamo da lì, in «Roma», Avanza la fame, non c’è giustizia, in «Roma»,
Disoccupazione oltre il dramma, in «Roma», L’individuo e la comunità: l’etica
secondo Cantillo, in «Roma», Il consulente filosofico? Ecco a che cosa serve
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omaggio al prof. Vito Galeota, Salerno, Edizioni Arcoiris, Extracomunitari e
cittadinanza, in «Roma», Questa sinistra dei due cowboy, in «Roma», Mai
ideologia tra etica e diritti, in «Roma», Se la cultura salverà l’Italia, in
«Roma», In primo luogo sia la cultura, in «Roma», Sulla pedofilia solo la
verità, in «Roma», La sanità di Obama e i “primati” italiani, in «Roma»,
Riforme, l’ora della svolta, in «Roma», PDL, chiarezza. Mai più “inciuci”. in
«Roma», Salerno 1925. Il primo maggio
che sfidò il fascismo, in «Il Mattino» (cronaca di Salerno), Dramma lavoro,
riaccendere subito i riflettori, in «Roma»,Vitiello, quando l’io riesce a
incontare la seconda persona, in «Corriere del Mezzogiorno», Il Trombetti
assessore censurato da una sinistra sguaiata, in «Roma», Troppi tagli alla cultura,
in «Roma», Culture, intrecci nel pallone, in «Roma», Modelli politici in grave
crisi, in «Roma», I guasti dei tagli all’Università, in «Roma», Una cara
amicizia. Un rapporto al di là della fede e della politica, in «Agire»,
Disoccupati, una tragedia, in «Roma», L’Italia diventi un paese normale, in
«Roma», Le picconate contro Edwards, in
«Roma», Non c’è futuro senza ricerca, in «Roma», Gramsci, il Risorgimento e la
storia d’Italia, in «Corriere» (quotidiano di Avellino), L’unità, valore che
cementa, in «Roma», Triste tramonto del Cavaliere, in «Roma», 31 ottobre 2010
1206 – Il mea culpa di Obama, in «Roma», Troppe tattiche e il paese teme, in
«Roma», Nel cratere ancora sommersi dignità e bene comune, in «Roma», Benedetto
XVI e la modernità, in «Roma», La
volgarità di Verdini, in «Roma», Wikileaks, una sfida per la politica, in
«Roma», Sepe, chance per la politica, in «Roma», El búho y el cóndor. Ensayos en torno a la filosofía hispanoamericana, prólogo de A. Scocozza,
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«Philosophia», Bene comune e diritti sacri, in «Roma», Basta Gossip. Italia a pezzi, in «Roma» [con
il titolo Italia a pezzi. Basta Gossip, anche in «Roma», cronache di Salerno].
PCI, una storia contraddittoria, in «Roma»,
Se l’Italia non ha memoria, in «Roma», [con il titolo Il giorno della
memoria, anche in «Roma», cronache di Salerno]. Il mondo brucia e l’Italia
tace, in «Roma», Unità d’Italia, in «Corriere del Mezzogiorno», Atenei si spera
in Trombetti, in «Roma», Toccato il fondo vadano a casa, in «Roma», Scuola
pubblica perno dell’Italia, in «Roma», Basta pacchianate su Salerno capitale,
in «Corriere del Mezzogiorno», Dopo le catastrofi ripensare il mondo, in
«Roma», Non votiamo chi imbratta Salerno, «Corriere del Mezzogiorno», Lampedusa
come l’Aquila, in «Roma», Abbagnano, figlio esistenzialista di un’altra Salerno,
in «Corriere del Mezzogiorno» [edizione di Salerno], Chi controlla i libri di
scuola, in «Roma», – 25 aprile, Cirielli
non perde il vizio, in «Corriere del Mezzogiorno» [edizione di Salerno], Il
viaggio di Tessitore nello storicismo “religiosamente laico”, in «Corriere del
Mezzogiorno», Sud, l’opposizione faccia la sua parte, in «Roma», Correttezza
esemplare [titolo redazionale incongruo rispetto al contenuto], in «Roma»
[edizione di Salerno], Paese sfiduciato e politici distratti, in «Roma»,
Battisti e l’Italia incompresa, in «Roma»,
Il caos è colpa anche della Lega, in «Roma», Una manovra scellerata, in
«Roma», Senza lobby di umanisti ma comunque uniti nella ricerca del futuro (in
collab. con F. Lomonaco), in «Corriere del Mezzogiorno», Una carcassa che va a
fondo, in «Roma», Mostri in casa nell’Occidente, in «Roma», Giorni infernali,
la scure dei tagli, in «Roma», Rivolte giovanili, le cause del male, in «Roma»,
Giuseppe Amarante, il ricordo negli scritti del grande sindacalista, in
«Corriere del Mezzogiorno», Una manovra spericolata, in «Roma», Restituiteci il
vero Avanti, in «Roma», “Forza gnocca” e le morti bianche, in «Roma»,
Indignados e buona politica, in «Roma», E ora la Libia va ricostruita, in
«Roma», Masullo indaga “la libertà e le occasioni”, in «Roma», Ora il tempo è
scaduto, in «Roma», Nessun “golpe”. Svolta urgente, in «Roma», Napolitano
“risorgimentale”, in «Roma», Il logo è semplice, perciò a me piace, in
«Corriere del Mezzogiorno», 30 novembre 2011. 1280 – Ma Monti cosa chiede ai
ricchi?, in «Roma», Attacchi razzisti brutto segnale, in «Roma», C., G. D’Anna,
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guerra, i libri della leda, Ortega o la coscienza del naufragio, introduzione
(in collab. con A. Mascolo) a G. C., A. Mascolo (a cura di), La vocazione
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Bergamo, Moretti&Vitali, Lettera di saluto del presidente eletto, in
«Rassegna storica salernitana», Vincenzo
Giordano, sindaco socialista della grande Salerno, in «L’Agenda di Salerno e
provincia», È sul lavoro la vera sfida, in «Roma», Il “porcellum” e la
Consulta, in «Roma», Profitto ingordo e insaziabile, in «Roma», Politica e
cultura per salvare l’euro, in «Roma», Stragi naziste, vittime beffate, in
«Roma», Licenziamenti e giusti motivi, in «Roma», Il salvataggio della Grecia,
in «Roma», Ma in futuro torni la politica, in «Roma», La cultura sola contro la crisi, in «Roma»,
Questi partiti da rinnovare, in «Roma», L’art.18 e i rischi per la democrazia,
in «Roma», Ecco i numeri che preoccupano, in «Roma», I pericoli
dell’antipolitica, in «Roma», Ora si pensi alla crescita, in «Roma», Lo spettro
del terrorismo, in «Roma», Il Premio Valitutti, in «La Città», Calcio, vietiamo
le scommesse, in «Roma», Rai, meritato schiaffo ai partiti, in «Roma», La
corruzione politica dilaga, democrazia verso il naufragio, in «I Confronti», iconfronti.it].
Medicina, patrimonio da tutelare, in «La Città», Perché il colle è sotto
attacco, in «Il Roma», Agostino dico: politica imprescindibile per regolare i
conflitti, in «I Confronti», iconfronti.it]. 1338 – I due Mario e gli italiani,
in «Il Roma», Basta Moody’s, facciamo da soli, in «Il Roma», Quella lotta agli
sprechi di Berlinguer, in «La Città», La
riconquista della politica, in «Il Roma», I programmi e le primarie, in «Il
Roma», Crisi, egemonia della “finanza ombra” e nuove sfide della politica, in
«I Confronti», .iconfronti.it]. Se
prevalgono le urla, in «l’Unità», Germania e Europa si intenderanno, in «Il
Roma», Tra Nord e Sud rapporto virtuoso, in «Il Roma», La deriva islamica, in
«Il Roma», Sud, dati Svimez e ricette note, in «Il Roma», Montismo meglio del
berlusconismo, in «Il Roma», Recuperare l’etica in politica, in «Il Roma», Le
strade del mondo. L’Africa di Giorgio Turco luogo dell’anima, in «La Città»,
Primarie PD tra programmi e giacobinismi, in «La Città», Berlusconismo, quale
futuro, in «Il Roma», Il giusto peso della politica, in «Il Roma», L’idea di De
Martino. Unificazione socialista dell’intera sinistra, in «La Città», Democrazia da risanare, in «Il Roma», I buoni
motivi per votare Bersani, in «La Città», Limiti e ombre delle primarie, in «Il
Roma»,Dove ci porta Berlusconi, in «il Roma», Centrodestra senza agenda, in «Il
Roma», Sulla filosofia spagnola. Saggi e ricerche, presentazione di F.
Tessitore, introduzione di G.A. Di Marco, Bologna, Il Mulino, Problemi di
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civile, presentazione di F. Lomonaco, Roma, Aracne, C., G. D’Anna, R. Diana (a
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destra e sinistra, in «Il Roma», Se si ripete ancora il copione del 2006, in
«Il Roma», Se la filosofia aiuta la politica, in «Il Roma», L’idea della storia
congeniale al centrosinistra, in «l’Unità», La libertà e le occasioni. Ecco il
pensiero di Masullo, in «La Città», L’olocausto e l’indifferenza, in «Il Roma»,
Fuga dallo studio, segno del declino, in «Il Roma», “La scienza nuova”, un volume per capire.
Vitiello e il pre-testo per dialogare con le filosofie, in «Corriere del
Mezzogiorno», La Chiesa a un bivio, in «Il Roma», Attenti al rischio
ingovernabilità, in «Il Roma», I rischi
del dopo Chavez. Venezuela al bivio, in «l’Unità», I meriti di Chavez, in «Il
Roma», Il Papa e la cura per il prossimo, in «Il Roma», Verso un governo del
Presidente, in «Il Roma», Quando la speranza si prosciuga, in «Il Roma»,
Usciamo dall’impasse e diamo un governo all’Italia, in «l’Unità», Democrazia
del web e i rischi di internet, in «Il Roma», La nuova dottrina di Papa
Francesco, in «Il Roma», 19 maggio 2013. 1399 – Presidenzialismo scelta
oligarchica, in «Il Roma», Astensionismo e antipolitica, in «Il Roma»,
Fenomenologia del berlusconismo, in «Il Roma», Enciclica, più marcata la mano
di Ratzinger, in «Il Roma», Terra di veleni, è un genocidio, in «Il Roma», Ma
il vero allarme è per i nuovi poveri, in «Il Roma», Il PD, il congresso e i
falsi rinnovatori, in «Il Roma», Basta cannoneggiare il PD. È il sistema che è
in crisi, in «La Città», Ma il berlusconismo non è mai tramontato, in «Il
Roma», I casi di Silvio e il ruolo dei giudici, in «La Città», Spunti di
riflessione dagli affreschi ritrovati, in «La Città», Berlusconi e le richieste
impossibili, in «La Città», La sorte di
Berlusconi e la destra che verrà, in «Roma», L’olocausto e il gesto della
Merkel, in «La Città», I limiti dell’intervento militare in Siria, in «Roma»,
Lo spettro di una guerra totale, in «La Città»,
Il paradosso dell’America, in «Roma», Il peso politico di Allende 40
anni dopo, in «La Città», Il linguaggio nuovo del Papa, in «Roma», Memorie
sulfuree di un testimone, in «Roma», Il
PDL e il bluff delle dimissioni, in «Roma», Tessitore alla ricerca dello
storicismo di Croce, in «Corriere del Mezzogiorno», 9 ottobre 2013. 1421 –
Grillo, populismo e diritti umani, in «Roma», Quello che (mi) spaventa
dell’astro splendente Renzi, in «La Città», Il negazionismo, idiozia o reato?,
in «Roma», Se il PDL piange, il PD non ride, in «Roma», Il ruolo della sinistra
nel mondo che cambia, in «La Città», Congressi e tessere, l’anima perduta del
partito democratico, in «Roma», Revisionismo e l’egemonia culturale, in «La
Città», La lezione storica di Mannucci, in «La Città», Ma il “miracolo” di
Nelson Mandela non è ancora stato completato, in «Roma», Rabbia e antipolitica,
un mix esplosivo, in «Roma», Passate le primarie, il PD ritrovi i contenuti, in
«Roma», C., A. Giugliano (a cura di), Dimensioni filosofiche e storiche
dell’interculturalità, Milano-Udine, Mimesis, Storicismo critico-problematico e
interculturalità, in «Research Trends in Humanities. Education et Philosophy»,
Banfi dall’umanesimo critico all’umanesimo storicistico integrale, in «Critica
Marxista», Machiavelli e l’Italia
moderna nelle analisi di Francesco De Sanctis, in G. Lencan Stoica, S. Dragulin
(coord.), New Studies on Machiavelli and Machiavellism. Approaches and
Historiography, Universitatea Din Bucarest, Ars Docendi, Contributo su la
Scienza Nuova. Le tre edizioni del 1725, 1730 e 1744, in «Bollettino del Centro
di studi vichiani», Presentación del libro de J.M. Sevilla, Prolegómenos para
una crítica de la razón problemática. Motivos en 144 Vico y Ortega, in
«Cuadernos sobre Vico», Geschichte/Geschichtsphilosophie, in H.D. Brandt
(hrsg.), Disziplinen der Philosophie. Ein Kompendium, Hamburg, Meiner Verlag,
Teorie e metodi dell’interculturalità nella prospettiva di un nuovo umanesimo,
in G. C., A. Giugliano (a cura di), Dimensioni filosofiche e storiche
dell’interculturalità, Milano-Udine, Mimesis, Contro le “Borie ritornanti”: per
un sano uso della critica, in «Trans/Form/Ação. Revista de Filosofia»,
Universidad Estadual Paulista, Paolo Rossi storico del presente, in D. Balzano,
D. Bigalli (a cura di), La ragione curiosa. Atti del convegno in memoria di
Paolo Rossi, Roma, Aracne, Nuovi percorsi dello storicismo critico: la
filosofia interculturale, in M. Castagna, R. Pititto, S. Venezia (a cura di), I
dialoghi dell’interpretazione. Studi in onore di Domenico Jervolino, Pomigliano
D’Arco (Na), Diogene Edizioni, Nuovo umanesimo e filosofia interculturale, in
«Humanitas», Bloch e il futuro della dignità umana, in R. Viti Cavaliere, R.
Peluso (a cura di), La coscienza del futuro, Napoli, La Scuola di Pitagora
Editrice, Tra ragione storica e ragione narrativa. Sulla critica della ragione
problematica di José Manuel Sevilla, in «Rocinante. Rivista di filosofia
iberica e iberoamericana», Storia e rivoluzione. Per Giuseppe Prestipino, in T.
Serra (a cura di), Giuseppe Prestipino. Un Maestro, Roma, Edizioni Nuova
Cultura, Recensione di F. Gallo, Dalla patria allo Stato. 145 Bertrando
Spaventa, una biografia intellettuale, Roma-Bari, Laterza, 2013, in «Logos»,
Recensione di A. Agosti, Il partito provvisorio. Storia del Psiup nel lungo
Sessantotto italiano, Roma-Bari, Laterza, 2013, in «Historia Magistra»,
Passione politica e passioni morali per salvare la dignità dell’intellettuale
(a proposito del carteggio Levi Della Vida-Salvatorelli), in «Historia
Magistra», Introduzione a Evolving Philosophy, in «Research Trends in
Humanities. Education et Philosophy», Introduzione (in collab. con A.
Giugliano) a G. C., A. Giugliano (a cura di), Dimensioni filosofiche e storiche
dell’interculturalità, Milano-Udine, Mimesis, Presentazione (in collab. con C.
Cantillo) del fascicolo di «Rocinante. Rivista di filosofia iberica e
iberoamericana», Il futuro di Renzi e la legge elettorale, in «Roma», Attenti
al razzismo strisciante della Lega, in «Roma», Legge elettorale, quante
perplessità, in «Roma», Lo sfascismo intollerabile del M5S, in «Roma», L’Europa
sappia ripartire dai suoi valori fondamentali, in «Roma», Renzi, la fretta e il
filo del rasoio, in «Roma», Quell’indifferenza nei confronti del Sud, in
«Roma», Psiup, il partito provvisorio, in «l’Unità», Nazionalismi e populismi,
in «Roma», Aprile ’44: la svolta di Salerno. I partiti antifascisti al governo,
in « La Città», Europa delle élites o Europa dei cittadini?, in «Roma», Renzi,
oppositori deboli e divisi, in «Roma», Le ragioni del successo di Papa
Francesco, in «Roma», Embrioni scambiati e questioni morali, in “«Roma», 25
Aprile: non stanca retorica ma omaggio ai combattenti, in «La Città», I quattro
Papi e la forza della Chiesa, in «Roma», Ma l’Europa non merita la morte, in
«Roma», Uno scatto d’orgoglio partendo dall’Unità d’Italia, in «l’Unità»,
Occorre cambiare politica e uomini, in «Roma», Disoccupazione giovanile, i dati
sono catastrofici, in «Roma», Un uomo diventato eroe negli anni bui della
dittatura, in «La Città», Vero leader. Basta revival nostalgici (a proposito di
Berlinguer), in «La Città», Corruzione politica e sete di potere, in «Roma», La
doppia sfida di Renzi a Bruxelles, in «Roma»,
Immigrati, 4 capitoli per un’agenda Ue, in «Roma», Autodifesa e
rappresaglia, in «Roma», Il patto del Nazareno? È solo fantapolitica, in
«Roma», Gli opposti estremismi dell’ostruzionismo, in «Roma», Riforme
istituzionali teatrino della politica, in «Roma», Gemelli “contesi”, dibattito
aperto, in «Roma», Togliatti, il leader politico che realizzò un capolavoro, in
«La Città», Contro i terroristi un corpo dell’ONU, in «Roma», Amarante negli
scritti d’agosto, in «Il Mattino», La violazione della dignità umana, in
«Roma», La questione italiana nell’ottica del Mezzogiorno. A proposito del
libro di Barbagallo, in «La Città», Sindacati e politica, basta con gli slogan,
in «Roma», Contro l’Isis scenda in campo l’ONU, in «Roma», Solo oggi il virus
Ebola è un problema globale, in «Roma», L’ergastolo cancellato da Papa
Francesco, in «Roma», Non resta che dire: povera Italia!, in «Roma», Enrico
Berlinguer e la questione morale, in «La Città», Venticinque anni dopo, la
Germania e l’Europa, in «Roma», L’intangibilità del diritto d’asilo, in «Roma»,
Se l’Università fa più (e meglio) del Comune, in «Roma», Berlinguer e Togliatti. Un errore storico
cercare le analogie, in «La Città», I partiti macchine di potere e clientele,
in «Roma», Napolitano e i rischi dell’antipolitica, in «Roma», Quel duetto
comico tra anima e corpo, in «Roma», Il Papa e le quindici piaghe della Chiesa,
in «Roma», Dallo storicismo allo storicismo, introduzione di F. Tessitore, a
cura di G. Ciriello, G. D’Anna, A. Giugliano, Pisa, ETS, In dialogo con Vico. Ricerche, note,
discussioni, introduzione di M. Sanna, a cura di M. Sanna, R. Diana, A.
Mascolo, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, Vita, opuscolo dal Lessico
Crociano, a cura di R. Peluso, Napoli, La Scuola di Pitagora, C., S. Cicenia (a
cura di), Antonio Genovesi a trecento anni dalla nascita, Battipaglia (SA),
Laveglia&Carlone, Del “pensare in proprio” nell’epoca delle filosofie
mediatiche, in «Research Trends in Humanities. Education et Philosophy», Il
potere che frena. Una riflessione sulla teologia politica di Massimo Cacciari,
in «Jura Gentium», La critica in soccorso dell’umano. Filologia e Umanesimo, in
F. Mora (a cura di), Metamorfosi dell’umano, Milano-Udine, Mimesis, Intervento su
Labirinto filosofico di Massimo Cacciari, in «Logos», Religione e violenza.
Qualche riflessione a partire da Charlie Hebdo, in «Historia Magistra. Rivista
di storia critica», Contro le borie “ritornanti”. Per un sano uso della
critica, in R. Diana (a cura di) Le “borie” vichiane come paradigma euristico.
Hybris dei popoli e dei saperi tra moderno e contemporaneo, Napoli, ISPF Lab -
Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ancora sul Vico di Pietro Siciliani, in F.
Luceri (a cura di), Pietro Siciliani e Cesira Pozzolini, Filosofia e
Letteratura, introduzione di F. Tessitore, Lecce, Edizioni Grifo, Filosofare
dopo Ortega: su alcuni modelli di storia della filosofia e storia delle idee
nella Spagna della seconda metà del Novecento, in «Philosophia», Filosofi e
intellettuali spagnoli nell’opera di Sciascia, in «Todomodo. Rivista
Internazionale di Studi Sciasciani», L’idea genovesiana di libertà, in G. C.,
S. Cicenia (a cura di), Antonio Genovesi a trecento anni dalla nascita,
Battipaglia (SA), Laveglia&Carlone, Il Croce di Girolamo Cotroneo, in G.
Gembillo 150 (a cura di), Lo storicismo di Girolamo Cotroneo, Soveria Mannelli
(Cz), Rubbettino, Il mio Gramsci, in «Gramsciana», Presentazione di C.
Scudieri, Ascesa e fine della classe operaia angrese, Angri (SA), Centro
Iniziative Culturali, Introduzione (in collab. con S. Cicenia) a G. C., S.
Cicenia (a cura di), Antonio Genovesi a trecento anni dalla nascita,
Battipaglia (SA), Laveglia&Carlone, Biondi, esempio di storiografia
etico-politica, in «Il Quotidiano del Sud», Ma le colpe sono anche
dell’Occidente, in «Roma», Grazie Napolitano, presidente dei cittadini, in
«Roma», Il PD di Renzi non è di sinistra, in «Roma», Il messaggio di Pierro
nelle poesie, in «Il Mattino», Dalla balena bianca al Partito della Nazione, in
«Roma», Il gravissimo errore delle sedute notturne, in «Roma», Lo scontro
armato tra culture e religioni, in «Roma», L’idea pericolosa del Partito della
Nazione, in «Roma», Quello spirito che serve alla Campania e al Sud, in «Roma»,
La misericordia e il messaggio evangelico, in «Il Mattino» (ed. di Salerno),
Aiutare Tunisia e Libia contro la minaccia Isis, in «Roma», La strage di
immigrati e l’inerzia della politica, in «Roma», Il 25 aprile e la resistenza
dei profughi, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), Italicum, un colpo letale per
la nostra democrazia, in «Roma», Il protagonismo tedesco e la sua colpa
storica, in «Roma», Amarante. Il dovere storico della memoria e il futuro da
salvare, in «La Città», La globalizzazione della cieca violenza, in «Roma», La
Resistenza di Salerno e il dovere della memoria, in «Il Mattino» (ed. di
Salerno), L’Occidente miope e l’avanzata dell’Is, in «Roma», Partito della
Nazione: il progetto è fallito, in «Roma», Relazione virtuosa tra scienza e
vangelo, in «Roma», La conversione ecologica di Papa Francesco, in «Il Mattino»
(ed. di Salerno), Che fine ha fatto la sinistra moderata?, in «Roma», Reddito
di cittadinanza nelle riforme di Renzi, in «Roma», Il pianeta “gemello” e il futuro della terra,
in «Roma», Serve un piano Marshall per il Mezzogiorno, in «Roma», Barbarie
post-atomica e dominio della ragione, in «Roma», Isis, serve un’alleanza come
contro il nazismo, in «Roma», Come si uccidono le università del Sud, in
«Roma», La “nuova” S. Teresa e la politica del territorio, in «La Città»,
Germania più europea grazie ai profughi, in «Roma», Tragedia immigrati e
diritto d’asilo, in «Roma», Quando il rapporto dolore-paziente diventa
consapevole, in «La Città», L’apocalisse delle migrazioni, in «Roma», La forza
del papa che parla ai Sud del mondo, in «Il Mattino», La lobby delle armi e le
stragi in Usa, in «Roma», Il Sud dimenticato da questo governo, in «Roma», Non
illudiamoci sul Sud. Il governo lo ha abbandonato, in «Roma», La risposta forte
del papa ai corvi e ai faraoni, in «Roma», Bisogna evitare reazioni emotive, in
«Roma», Il reciproco rispetto di tutte le religioni, in «Roma», La misericordia
non è un atto autoreferenziale, in «Roma», L’università verso un’irreversibile
agonia, in «Roma, Lo spettacolo gender e il paradigma dell’identità sessuale,
in «Il Mattino», C., C. Cantillo (a cura di), Omaggio a Ortega. A cento anni
dalle Meditazioni del Chisciotte, Napoli, Guida Editori, Time, Narration,
Memory: Paul Ricoeur’s Theory of History, in F. Santoianni (ed.), The Concept
of Time in Early Twentieth-Century Philosophy. A Philosophical Thematic Atlas,
Switzerland, Springer, Le nuove edizioni delle Scienze Nuove nel contesto del
progetto per l’edizione critica dell’opera vichiana, in «Rendiconti. Atti della
Accademia Nazionale dei Lincei», Roma, Bardi Edizioni, La polemica sulla «Voce»
tra filosofi ‘amici’, in Aa.Vv., Croce e Gentile. La cultura italiana e
l’Europa, Roma, Istituto dell’Enciclopedia italiana, Da Gramsci a Said.
Filologia vivente e critica democratica, in Aa.Vv., Attualità del pensiero di
Antonio Gramsci, «Atti dei Convegni Lincei - Accademia Nazionale dei Lincei»,
Roma, Bardi Edizioni, Bruno Trentin: la critica del finalismo storicistico e
del comunismo “schematico” e “ossificato”, in A. Gramolato, G. Mari (a cura
di), Il lavoro dopo il Novecento: da produttori sociali ad attori sociali,
Firenze, Firenze University Press, El pensamiento mediterráneo y la filosofía
intercultural, in P. Badillo O’Farrel, J.M. Sevilla Fernández (eds.), La
Brújula hacia el sur. Estudios sobre filosofía meridional, Madrid, Biblioteca
Nueva, Il posto della parola: lo stile filosofico di Ortega tra meditazione e
saggio, in G. C., C. Cantillo (a cura di), 154 Omaggio a Ortega. A cento anni
dalle Meditazioni del Chisciotte, Napoli, Guida Editori, In ricordo di Franco
Crispini, in «Logos», Die Freiheitsidee bei Genovesi, in M. Kaufmann, J.
Renzikowski (hrsg.), Freiheit als Rechtsbegriff, Berlin, Duncker und Humblot,
Per Roberto Volpe. A quarant’anni dalla morte, in «Rassegna Storica
Salernitana», Ordine e disciplina: usura di parole e di idee, in «Archivio di
storia della cultura», Ricostruzione, interpretazione, storicità. Ancora sul
rapporto tra psicoanalisi e storia, in «Bollettino Filosofico», Filosofia
pratica e filosofia civile, in A. Musci, R. Russo (a cura di), Filosofia civile
e crisi della ragione. Croce filosofo europeo, Roma, Edizioni di Storia e
Letteratura, Etica, progresso, marxismo, in «Materialismo storico», Il concetto
di cittadinanza in Vico come manifestazione del nesso tra universalità della
legge e storicità empirica della civitas, in «Laboratorio dell’ISPF»,
Diversioni e riflessioni in un recente libro sul Chisciotte, in «Rocinante.
Rivista di filosofia iberica, iberoamericana e interculturale», Recensione di
A. Labriola, Tra Hegel e Spinoza. Scritti 1863-1869, a cura di A. Savorelli e
A. Zanardo, Napoli, Biblipolis, 2015, in «Historia Magistra», Ortega y Gasset,
Meditazioni del Chisciotte e altri saggi, a cura di G. C. e M.L. Mollo, Napoli,
Guida, Introduzione (in collab. con C. Cantillo) a G. C., C. Cantillo (a cura
di), Omaggio a Ortega. A cento anni dalle Meditazioni del Chisciotte, Napoli,
Guida Editori, Premessa a J. Ortega y Gasset, Meditazioni del Chisciotte e
altri saggi, a cura di G. C. e M.L. Mollo, Napoli, Guida, Introduzione a D. Di
Iasio, Dark Age. Per una rinascita dell’umano, Manfredonia, Pacilli, Introduzione
a M Scalercio, Umanesimo e storia da Said a Vico. Una prospettiva vichiana
sugli studi postcolionali, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, Introduzione
a L. Anzalone, Eroi nel paese della mafia. Storie italiane: Impastato,
Ambrosoli, Falcone e Borsellino, Don Puglisi, S. Cesario di Lecce, Pensa
Editore, Vecchi e nuovi conflitti: scenari inquietanti, in «Roma», 4 gennaio
2016. 1590 – Zanone, studioso e politico legatissimo a Salerno (in collab. con
R. Cangiano), in «La Città», Immigrazione, politici sull’onda dell’emozione, in
«Roma», Esprit de finesse et de géométrie. Il connubio felice di Cicenia, in
«Il Mattino» (ed. di Salerno), L’America di Obama profondamente divisa, in
«Roma», Le unioni civili e i dubbi del Papa, in «Roma», La sconfitta del
socialismo democratico e riformista, in «Roma», L’adozione del figliastro,
quanta confusione, in «Roma», Umberto Eco, l’Europa e l’uscita degli inglesi,
in «Roma», Volpe e la città ricostruita dalle macerie, in «Il Mattino» (ed. di
Salerno), Facciamo attenzione alla polveriera Libia, in «Roma», La crisi della
sinistra con la nascita del PD, in «Roma», La nazione napoletana tra mito e
realtà, in «Corriere del Mezzogiorno», Francesco De Martino, un uomo che ci
manca, in «Roma», La misericordia del Papa e i fallimenti dei politici, in
«Roma», Questa spaccatura non serve a nessuno, in «Roma», La realtà di una
metropoli tra immagini e parole, in «La Città», Papa Bergoglio e il sogno di
un’Europa nuova, in «Roma», Il populismo dell’antipolitica, in «Roma», I
politici studino il rapporto Istat per capire cosa fare, in «Roma», Un
appuntamento importante campo di prova per Renzi, in “Roma», L’obiettivo deve
essere la serie A, in «La Città», Un libro che diffonde l’odio contro l’uomo,
in «Roma», Anche con la Brexit l’Europa non muore, in «Roma», Si è concesso
troppo ai conservatori inglesi, in «Roma», Gli errori che uccidono le nostre
democrazie, in «Roma», È una g uerra figlia della globalizzazione, in «Roma», La
religione strumento di pace per Francesco, in «Roma», Sicurezza e democrazia
per battere la paura, in «Roma», Burkini vietati, non è vera laicità, in
«Roma», Subito un piano nazionale di sicurezza degli edifici, in «Roma», Lo
storicismo secondo Tessitore, in «Corriere del Mezzogiorno», Il mondo di “Bella
ciao”, la canzone della libertà, il «Il Mattino» (ed. di Salerno), Ma Ciampi
non fu solo un grande europeista, in «Roma», Quell’inchino davanti al PCI, in
«La Città», Obama e l’agenda delle sfide globali, in «Roma», Amendola contro i
populismi, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), Il pericolo del populsimo
demagogico-qualunquista. A proposito della crisi del socialismo europeo, in
«Roma», Dialoghi sull’anima. Insondabile mistero, il «Il Mattino» (ed. di
Salerno), Scuola dimenticata, tornano le proteste, in «Roma», Penalizzati le
donne e i lavoratori meridionali, in «Roma», Crisi e mutamento nel senso
dell’umano, in «Roma», Quegli eroi di una scelta contrastata, in «Il Quotidiano
del Sud», Presidenziali in Usa, scontro tra due mondi, in «Roma», Apocalittici
o rassegnati, ma c’è una terza via, in «Roma», Fine del l’esperimento del
socialismo cubano?, in «Roma», Personalizzazione politica nelle logiche di
partito, in «Roma», Le voci del secolo breve, in «Corriere del Mezzogiorno”,
Responsabilità degli storici nella vita civile, in «La Città», La politica
torni giudice di se stessa, in «Roma», Il corpo a corpo di Galasso con la
storia, in «Corriere del Mezzogiorno», Laurea
Honoris Causa in Scienze Pedagogiche. Lectio Magistralis. Il futuro della
filosofia sta nel suo passato, presentazione di A.Tommasetti, Laudatio: Sullo
storicismo di G. C. di F. Tessitore, Salerno, Università degli Studi di
Salerno, L’esperienza filosofica di Fulvio Tessitore in forma di dialogo.
Intervista di Giuseppe C., a cura di S. Tarantino, in appendice la bibliografia
degli scritti a cura di F. Lomonaco, presentazione di M. De Dominicis, Napoli,
Editoriale Scientifica, Giuseppe Giarrizzo, Napoli, Società Nazionale di
Scienze, Lettere e Arti, “Profili e Ricordi” Ricostruzione, interpretazione,
storicità. Ancora sul rapporto tra psicoanalisi e storia, in «Research Trend in
Humanties», IV, Croce e Dilthey. Le due vie dello storicismo europeo, in C.
Tuozzolo (a cura di), Benedetto Croce. Riflessioni a 150 anni dalla nascita,
Canterano (RM), Aracne [anche in S. Di Bella, F. Rizzo Celona (a cura di),
Croce e la modernità tedesca, Roma, Aracne, In memoria di Italo Gallo, in
«Rassegna Storica Salernitana», Il sapere filosofico e la sua storia tra
universalismo e relativismo, in «Storiografia. Rivista annuale di storia»,
Roma, Fabrizio Serra Editore, Dilthey e Humboldt. La fondazione filosofica
dell’individualità e la nascita della coscienza storica, in A. Carrano, E.
Massimilla, F. Tessitore (a cura di), Wilhelm von Humboldt, duecentocinquant’anni
dopo. Incontri e confronti, Quaderni dell’«Archivio di storia della cultura»,
n.s., vol. 7, Napoli, Liguori, Tra etica dei principi ed etica pratica. I
Frammenti di etica di Benedetto Croce, in «Il Pensiero italiano», Divagazioni
filosofiche (e non) sulla felicità, in V. Caputo (a cura di), L’Io felice tra
filosofia e letteratura, Milano, Franco Angeli, Tacito e il tacitismo in
Spagna, in «Rocinante. Ri- 160 vista di filosofia iberica, iberoamericana e
interculturale», Meticciato, ibridazione, etica interculturale, in G. Magnano
San Lio, L. Ingaliso (a cura di), Alterità e cosmopolitismo nel pensiero
moderno e contemporaneo, Soveria Mannelli, Rubbettino, [anche in M. Longo, G. Miceli (a cura di), La
filosofia e la sua storia. Studi in onore di G. Piaia, Padova, Cleup, Gramsci
oggi. Tra marxismo critico ed etica della realizzazione dell’umano, in
«Infiniti Mondi», Note introduttive, in «Rassegna storica salernitana»,
Prefazione a G. Magnano San Lio, Per una filosofia dello storicismo. Studi su
Dilthey, Soveria Mannelli, Rubbettino, Non basta l’accoglienza senza vera
integrazione, in «Roma», Il futuro dell’America nell’addio di Obama, in «Roma»,
Come cambiano gli Usa nell’era del populismo, in «Roma», Olocausto, una eredità
da trasmettere ai giovani, in «Roma»,
Post, il prefisso che avvelena la democrazia, in «Il Mattino» (ed. di
Salerno), Le ambizioni di Renzi e il bene del paese, in «Roma», Tradizione
socialista: è in crisi profonda, in «Roma», Diritto all’obiezione e
all’autodeterminazione, in «Roma», La sinistra ora recuperi i valori espressi
dal voto del 4 dicembre, in «La Città», Edizione nazionale di Labriola, spunta
il testo su Spinoza, in «Corriere del Mezzogiorno», I nuovi schiavi del nostro
secolo, in «Roma», Magistrati e politica, un rapporto irrisolto, in «Roma»,
Cambio d’epoca. 1917 l’anno della rivoluzione, in «La Città», Rappresentante e
rappresentato, in «Roma», Ecco la nuova casa a sinistra del PD, in «Roma», Si
va verso la terza catastrofe mondiale, «Roma»,
Francia, una risposta per il futuro europeo, in «Roma», Legittima difesa, tante incongruenze, in
«Roma», Di che cosa sarà fatto il futuro? Emmanuel guardi alle ingiustizie, un
«La Città», Tragedia e sofferenze di un popolo, in «La Città», De Sanctis, zoom
su un maestro, in «Roma», I sette “grandi” e l’inutile incontro di Taormina, in
«Roma», Ma la vera sinistra rischia di scomparire, in «Roma», La reintroduzione
del sistema voucher, in «Roma», PD, è un
dualismo di difficile soluzione, in «Roma», Le tante responsabilità
dell’emergenza incendi, in «Roma», Migranti, sta fallendo lo spirito
comunitario, in «Roma», Rapporto da chiarire tra obbligo e libertà, in «Roma»,
Migranti, l’Europa tradisce se stessa, in «Roma», Multinazionali estere libere
di avvelenare, in «Roma», S. Matteo? Basta amenità, è culto storico, in «La
Città», Raggi come Pilato. Serve buon senso, in «Roma», Il mondo dei robot, è
l’era post-umana?, in «Roma», Gli abusi di potere di qualche magistrato, in
«Roma», I mitici anni 60 dei primi “nettuniani”, in «La Città», Spagna e
Catalogna sull’orlo del baratro, in «Roma», L’Università italiana non va
criminalizzata, in «Roma», Così il “giornalista” Gramsci rilegge gli eventi
della rivoluzione d’ottobre, in «La Città», Cosa si nasconde dietro la crisi
catalana, in «Roma», Democrazia italiana: è sempre più stanca, in «Roma», I
quattro populismi sula scena politica, in «Roma», Spagna, è a rischio il futuro
democratico, in «Roma», Che fine ha fatto la sinistra italiana?, in «Roma», Ma
dov’è finita la dignità umana?, in «Roma», Emergenza migranti, la sciagurata
decisione di affidarsi alla Libia, «La Città» [anche in «Roma» col titolo Le
ventisei migranti sepolte a Salerno]. 1700 – Quando ci dimentichiamo delle
nostre origini, in «Roma», Passioni e debolezze di Gramsci nell’originale
biografia di D’Orsi, in «La Città», Se patria e matria diventano contaminazione
virtuosa, in «La Città», 4 dicembre 2017 [anche in «Roma» col titolo Il duro
confronto tra Patria e Matria] Rinnovare la cultura politica per debellare i
neo fascismi, in «La Città», La svolta umanistica del biotestamento, in «La
Città», 18 dicembre 2017 [anche in «Roma» col titolo Biotestamento e dignità,
una rivoluzione culturale] La Catalogna vittoriosa non rilanci lo scontro, in
«La Città» [anche in «Roma», col titolo La questione catalana e i rischi per
l’Europa]. 1706 – Umanesimo. La linea analitica di Cacciari. Interrogativi
sulla crisi tra filologia e filosofia, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), Acerca
de la génesis de los conceptos viquianos de ingenio y fantasía, in «Cuadernos
sobre Vico», In difesa della Carta Costituzionale, oggi come ieri, in «Infiniti
Mondi», Divagazioni sulla felicità, in P. Rumore (a cura di), Momenti di
felicità. Per Massimo Mori, Bologna, Il Mulino, Humboldt und Dilthey. Die philosophische
Begründung der Individualität und das Entstehen des geschichtlichen
Bewusstseins, in J. Trabant (hrsg.), Wilhelm von Humboldt: Sprache, Dichtung,
Geschichte, Paderborn, Wilhelm Fink Verlag, Etica e storia in Ernst Troeltsch,
in G. Cantillo, D. Conte, A. Donise, E. Massimilla (a cura di), Ernst
Troeltsch. Religione, etica, filosofia della storia, Quaderni dell’«Archivio di
storia della cultura», n.s., vol. 8, Napoli, Liguori, Humanismus e Umanesimo,
in «Archivio di storia della cultura», Sulla genesi dei concetti vichiani di
ingegno e fantasia, in «Bollettino del Centro di studi vichiani», Pena di morte
e letteratura. Una prospettiva storico-filosofica, in «Logos», A. Labriola, I
problemi della filosofia della storia, Recensioni, a cura di G. C. e M.
Martirano, Napoli, Bibliopolis, Premessa
a G. Cirillo (a cura di) L’italia a cento anni dalla grande guerra. Miti,
interpretazioni, politiche industrali, Fisciano (SA), Gutenberg Edizioni,
Prefazione a S. Tarantino, Chiaroscuri della ragio- 165 ne. Kant e le filosofe
del Novecento. Napoli, Guida Editori, Introduzione a L. Cicalese, A Nocera
Superiore dal 1943 al 1946, Nocera Superiore, PrintArt, La “vecchia”
Costituzione che rianima la democrazia stanca, in «Il Mattino» (ed. di
Salerno), La Costituzione merita una riflessione storica, in «Roma»,
“Rubentus”, sperando nel gesto dell’ombrello, in «Roma», La Segre e gli orrori
di ieri, oggi e domani, in «Roma», Si alla clonazione ma solo a fin di bene, in
«Roma», [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo La clonazione tra
ragionevoli e catastrofisti, Attenti al pericolo dei nuovi nazifascisti, in
«Roma», [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo L’Olocausto e la
legge polacca. L’aggettivo che nasconde i carnefici della porta accanto, La storia e le rivoluzioni culturali e
sociali, in «Roma», [anche in «Il
Mattino», ed. di Salerno, col titolo Il Sessantotto delle libertà sospeso tra
il silenzio e l’idillio della retorica, Sacralità della vita e libertà di
suicidio, in «Roma», [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo La
dignità della vita e i sentieri interrotti della ragion politica, Intanto cresce l’odio verso gli immigrati, in
«Roma», 26 febbraio 2018 [anche in «Il Mattino», ed. di 166 Salerno, col titolo
Fascismo e antifascismo: le parole “vecchie” che nominano il nuovo, Restare
ottimisti nonostante tutto, in «Roma» [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno,
col titolo Stare al mondo con ottimismo nel grigio weekend, Quella scintilla
viva nell’idea di socialismo, in «Roma», [anche in «Il Mattino», ed. di
Salerno, La coperta del socialismo che contamina lo scandalo della modernità, I
populismi, malattia senile della democrazia, in «Roma» [anche in «Il Mattino»,
ed. di Salerno, col titolo Il “possibile” dei partiti senza demonizzare i
congiuntivi sbagliati, La preoccupazione per i due populismi, in «Roma» [anche
in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo L’aventinismo nullista travolto
dall’onda populista, Giornalismo d’inchiesta tra politica e informazione, in
«Il Mattino», ed. di Salerno, La razza non esiste, lo dice la scienza, in
«Roma» [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, Informazione digitale: uso
improprio e illegale, in «Roma», [anche
in «Il Mattino», ed. di Salerno, Perché i diritti sono radice immutabile della
sinistra, in «Il Mattino», ed. di Salerno [anche in «Roma», Le istituzioni
possono fermare un altro declino. A proposito della chiusura della Libreria
Internazionale, in «Il Mattino», ed. di Salerno, Internazionale, patrimonio
culturale della città, in «YouCamp», Recuperare Marx senza totalitarismi, in
«Roma» [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo A che condizione non
possiamo non dirci marxisti, La strada stretta tra populisti e sovranisti, in
«Il Mattino», ed. di Salerno [anche in «Roma» col titolo L’ultima spiaggia:
potere a Mattarella, Fionda e cecchini. Il nuovo apartheid dei palestinesi, in
«Il Mattino», ed. di Salerno [anche in «Roma» col titolo Non resta che
diventare cittadini israeliani, Uno scontro istituzionale che non ha
precedenti, in «Roma», Apprendisti stregoni contro la costituzione, in «Il
Mattino» (ed. di Salerno), La mutazione genetica del populismo tradizionale, in
«Roma», La piazza multiclassista e la sinistra incerta, in «Il Mattino» (ed. di
Salerno), Governo muto su diritti e
lavoro, in «Roma» [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col titolo La testa
dura dei fatti e le visioni innegabili, La sinistra sconfitta ma non ancora
sepolta, in «Roma», 18 giugno 2018 [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col
titolo Un nuovo socialismo per la nuova sinistra, Ambiente e cervello: un
dialogo continuo, in “«Roma», [anche in «Il Mattino», ed. di Salerno, col
titolo Tra anoressia dei valori e bulimia dei consumi, Se la nostra Europa
rinnega la vocazione umanitaria, in «Il Mattino» (ed. di Salerno), La perdita
d’influenza della classe operaia, in «Roma», Guardiamo la storia come “Magistra Vitae”, in
«Roma», Immigrati, il razzista della porta accanto, in «Roma», L’indifferenza
convive con l’odio, dal giudice xenofobo a Federica, in «La Città», Il mondo
cattolico argine al razzismo, in «Roma», Sud nel baratro. Governo assente, in
«Roma», Renato Cangiano, l’anima del premio Salvatore Valitutti, in «La Città»,
Basta proclami, ora servono i fatti, in «Roma», La democrazia “sostituita” dai
social, in «Roma», Dalla Chiesa l’appello in difesa dell’ambiente, in
«Roma», L’ignoranza “democratica” che
genera i populismi, in «Il Mattino», [anche in «Roma» col titolo La storia è il
sapere più vicino alla politica, Amendola, le lettere della libertà, in «La
Città», Bergoglio e la dura critica al populismo dilagante, in «Roma», Verso la
“dittatura della maggioranza” [titolo originale del giornale: Verso una
dittatura delle fake-news], in «Roma», Perché i populisti odiano la storia, in
«Roma», Scivoliamo verso il baratro con gli apprendisti stregoni, in «Roma», Il
nemico non è alle porte, ma il pre-fascismo sì, in «Roma», Salerno e la sua
storia, in «Cronache della sera», Ecco come nascono i governi autoritari, in
«Roma», Dalle veline fasciste ai messaggi grillini, in «Roma», Dalle donne
parta una rivolta civile, in «Roma», I preoccupanti dati del rapporto Censis,
in «Roma», Diritti umani ancora calpestati nel mondo, in «Roma», Dilthey
zwischen Universalismus und Relativismus, in «Aoristo. Journal of Phenomenology, Hermeneutics and Metaphysics», Etica e storia
in Troeltsch, in «Aoristo. Journal of Phenomenology, Hermeneutics and
Metaphysics», “Mis” Vico, in «Cuadernos sobre Vico», La lingua della Scienza
Nuova di Vico. In dialogo con una inedita interpretazione della lingua
vichiana, in F. Cacciapuoti (a cura di), Il corpo dell’idea. Immaginazione e
linguaggio in Vico e Leopardi, Roma, Donzelli, Un appuntamento mancato? Il
carteggio AndersLukács in A. Meccariello, A. Infranca (a cura di), Vie
traverse. Lukács e Anders a confronto, Trieste, Asterios, Bloch e l’alleanza
tra diritto naturale e diritti umani, in «Infiniti Mondi», L’Europa nelle riflessioni di Benedetto Croce
e Thomas Mann, in Aa.Vv., Adotta un filosofo, pogetto di formazione rivolto
alle scuole superiori, Fondazione Campania dei Festival, Il marxismo di Antonio
Banfi, in «Critica Marxista», Bloch e l’utopia della Menschenwürde, in
«B@belonline», Storia filosofica o
storia storica della filosofia?, in «Iride», Weimar 100 anni dopo. Lezioni da
meditare, in «Historia Magistra», Recensione di F. Esposito, R. Guerriero, Il
capitano. La storia di Donato Vestuti, in «Rassegna Storica Salernitana»,
Rivolta anti-Salvini, disobbedire è giusto, in «Roma», Sconfessare le promesse
dei nostri governanti, in «Roma», Così vogliono demolire la democrazia
parlamentare, in «Roma», Lelio Basso e quell’incontro mancato tra Marx e Kant,
in «Salerno Sera», Il giorno della
memoria e la nuova barbarie, in «Roma», Italiani abbindolati grazie alla paura,
in «Roma» [anche in «Salerno Sera», 4 febbraio 2019, col titolo Prigionieri
dell’istrionismo salviniano]. 1790 – La pietà verso i morti e i diritti dei
migranti, in «Roma», [anche in «Salerno Sera» col titolo Il volto salato dei
naufraghi] L’eutanasia del Sud, morte
lenta indotta, in «Roma» [anche in «Salerno Sera», col titolo Giù le mani dalla
Costituzione].L’attacco alla storia: rischia di scomparire, in «Roma» [anche in «Salerno Sera», col titolo Giù le
mani dalla storia] La “Città” e quei pirati sulla nave di Teseo, in «Salerno
Sera», [anche in «Roma» col titolo La truffa delle tre tavolette de “La Città”
di Salerno, Diseguaglianze e violenze, una svolta per le donne, in «Roma»,
[anche in «Salerno Sera» col titolo Non una di meno, Nuova Zelanda, l’orrore si
rinnova, in «Salerno Sera» [anche in «Roma», col titolo Abbassiamo a 14 anni il
diritto al voto, Ius soli, è solo un dovere, in «Salerno Sera» [anche in
«Roma», col titolo Populismo e sovranismo, una miscela pericolosa, No al
suprematismo neofascista, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo Il
populismo italiano e la tragedia umanitartia, La letteratura e il senso del
viaggio, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo “Giornalisti
all’inferno”, romanzo sorprendente, Difendiamo la storia o si vendicherà, in
“«Roma» [anche in «Salerno Sera», col titolo La storia un bene comune, se
ignorata si vendica] La necessità storica dell’Europa, in «Salerno Sera» [anche
in «Roma», col titolo Un’Europa unita contro il nazionalismo] Per Roberto
Visconti, in «Le Cronache», Decreto sicurezza? È incostituzionale, in «Roma»
[anche in «Salerno Sera» col titolo La Costituzione non resti sulla carta, La
dittatura della Rete, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo La
dittatura informatica dei social network, Il Presidente Mattarella è l’ombrello
protettivo, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo Meno male che
Mattarella c’è, L’ambiente, occasione persa per la sinistra, in «Roma» [anche
in «Salerno Sera» col titolo La sinistra si allei con i movimenti
ecologisti, L’eredità perduta della
classe operaia, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo La sinistra
riscopra la “fatica del lavoro”, La vergognosa politica antimeridionalista, in
«Roma», Attenti al populismo penale, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo Populismo penale e
sequestro di persone, I testi Invalsi e la crisi del linguaggio pubblico, in
«Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo La scuola scivola sui testi Invalsi,
È un pianeta dominato dall’egoismo del potere, in «Roma» [anche in «Salerno
Sera» col titolo Fermiamo la catastrofe ecologica, Il Sud è all’ultima
spiaggia, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo Sud, serve un piano di
emergenza, Tutti uniti contro il pericolo sovranista, in «Salerno Sera» [anche
in «Roma» col titolo Il sussulto di orgoglio del premier Conte,
Amazzonia-Italia, così va in fumo il futuro, in «Salerno Sera» [anche in «Roma»
col titolo Il balletto PD-5Stelle mentre il mondo brucia, Il “nuovo umanesimo”
e l’insidia dei fondamentalismi, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo
L’umanesimo di Conte e i rifugiati in alto mare, Non basta aver messo Salvini
fuori gioco, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» Il governo giallorosso tiri
fuori il coraggio, Diritti umani universali e libera circolazione, in «Roma»,
16 settembre 2019 [anche in «Salerno Sera» col titolo Ma i diritti dell’uomo
sono ancora universali?, L’urlo di Greta e il silenzio assordante delle
istituzioni, in «Salerno Sera» [anche in «Roma» col titolo E il decreto
sull’ambiente ancora una volta rinviato, Se l’essere umano batte l’algoritmo,
in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo Se l’algoritmo diventa rischio
per la democrazia, Il dramma dei curdi, un popolo senza, in «Roma» [anche in
«Salerno Sera» col titolo La tragedia dei curdi e l’ipocrisia dell’Europa,
Finalmente un disegno per la difesa della storia, in «Roma», 28 ottobre 2019
[anche in «Salerno Sera» col titolo Il ritorno della storia contro la civiltà
delle fake news, Ricordando la caduta del muro di Berlino, in «Roma» [anche in
«Salerno Sera», col titolo 30 anni fa la caduta del muro, ma l’Europa dov’è?,
Ora la classe operaia si scuota dal letargo, in «Salerno Sera» [anche in «Roma»
col titolo La lenta “dismissione” della lotta operaia, Quello delle sardine è
un mare promettente, in «Salerno Sera», 2 dicembre 2019 [anche in «Roma» col
titolo Le sardine e la polemica contro i populismi, Dai movimenti di piazza
un’inversione di tendenza, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col titolo Se le
classi più deboli invocano l’uomo forte,
La brexit e i doveri della sinistra europea, in «Salerno Sera» [anche in
«Roma» col titolo La classe operaia cambiata, lo sfruttamento invece no, Altri
tagli alla ricerca, ci vuole uno sciopero,in «Roma» [anche in «Salerno Sera»
col titolo Tagli alla ricerca, l’Italia sempre più povera, Sulla Pandemia.
Appunti di un filosofo in quarantena, Sant’Egidio del Monte Albino, Francesco
D’Amato, C., M. Kaufmann, F. Lomonaco (hrsg.), Zwischen Sprache und Geschichte.
Vicos Methode beim Umgang mit Recht und Naturrecht, Berlin, Peter Lang, C., M.
Sanna, A. Mascolo (a cura di), Le trame dell’ingegno. Vico nell’orizzonte della
cultura iberica e iberoamericana, «Rocinante. Rivista di filosofia iberica,
iberoamericana e interculturale», ISPF-CNR, Napoli, Diogene, Giuseppe
Capograssi e Pietro Piovani. Riflessioni sull’opera di due maestri, Lettera ad
un amico a guisa di introduzione di F. Tessitore, Napoli, Liguori Editore, Der
Zusammenhang zwischen der Universalität des Gesetzes und der empirischen
Geschichtlichkeit der Civitas in Vicos Begriff der Bürgerschaft, in G. C., M.
Kaufmann, F. Lomonaco (hrsg.), Zwischen Sprache und Geschichte. Vicos Methode
beim Umgang mit Recht und Naturrecht, Berlin, Peter Lang, Una “svolta” negli
studi su Vico in Spagna. Note in margine all’opera di José M. Sevilla
Fernández, in G. C., M. Sanna, A. Mascolo (a cura di), Le trame dell’ingegno.
Vico nell’orizzonte della cultura iberica e iberoamericana, «Rocinante. Rivista
di filosofia iberica, iberoamericana e interculturale», ISPF-CNR, Napoli,
Diogene, Pisacane. Risorgimento e questione sociale, in L. Melillo (a cura di),
La lezione di Carlo Pisacane, «Il Pozzo», Mito e storia in Vico, in P. De
Lucia, S. Langella, M. Longo, F.L. Marcolungo, L. Mauro, S. Zanardi (a cura
di), Storiografia filosofica e storiografia religiosa. Due punti di vista a
confronto. Scritti in onore di Luciano Malusa, Milano, Franco Angeli, Una nuova
edizione de La Giovinezza di De Sanctis, in M. Trotta (a cura di), Francesco De
Sanctis tra storia e memoria. Sulla Giovinezza, edizione critica di Giovanni
Brancaccio, Milano, Biblion Edizioni, “Meine” Vico, in A. Krause, D.
Simmermacher (hrsg.), Denken und Handeln. Festschrift für Matthias Kaufmann zum
65. Geburtstag, Berlin, Duncker et Humblot, L’identità ritrovata, in L. Libero
(a cura di), Cosa ci resta? Ambiente, Risorse, Cultura, prefazione di T.
Montanari, Salerno, Oèdipus edizioni, Banfi e il marxismo tra razionalismo
critico e materialismo storico, in C. Tuozzolo (a cura di), Marx in Italia.
Ricerche nel bicentenario della morte di Karl Marx, Roma, Aracne, Masullo. Tra
fenomenologia della soggettività e geneaologia dell’umano, in «Infiniti Mondi»,
Per la critica della “storia debole”, in G. Cirillo, M.A. Noto (a cura di),
Stagioni e ragioni della storia. Le 176 “vie” della ricerca di Aurelio Musi,
Soveria Mannelli, Rubbettino, Il centenario della Società Salernitana di Storia
Patria, in «Rassegna Storica Salernitana», Per Aldo Masullo, maestro di vita e
di pensiero, in «Rassegna Storica Salernitana», Fausto Andria. Una vita
esemplare, in «Rassegna Storica Salernitana», Croce und Dilthey: die zwei Wege
des europäischen Historismus, in R. Faraone, M. Kaufmann (hrsg.), Benedetto
Croce, Deutschland und die Moderne, Berlin, Peter Lang, Per Antonello
Giugliano, in «Archivio di Storia della Cultura», Per la critica della “storia
debole”, in G. Cirillo, M.A. Noto (a cura di), Ragioni e stagioni della storia.
Le “vie” della ricerca di Aurelio Musi, Soveria Mannelli, Rubbettino, La
ricerca della giustizia tra diritto religione e società, in C. De Angelis, A.
Scalone (a cura di), Πολιτεία. Liber amicorum Agostino Carrino, Milano-Udine,
Mimesis, Dilthey. La ragione tra storia e vita, in M. Cambi, R. Carbone, A.
Carrano, E. Massimilla (a cura di), Ragione, razionalità e razionalizzazione in
età moderna e contemporanea, Napoli, Federico II, Ricordo di Antonello
Giugliano (in collab. con F. Lomonaco), in «Logos», Recensione di U. Baldi, A
un semplice cenno del capo. La lotta alla Gambardella nel 1974, un episodio di
“Resistenza Operaia”, Nocera Superiore (SA), Polis SA 177 Edizioni, 2020, in
«Rassegna Storica Salernitana», Presentazione di A. Franco, F. De Martino, A.
Odierna (a cura di), “Studi storici sarnesi”. L’affermazione dei “civili”: il
caso degli Hodierna, Torre del Greco, ESA Edizioni scientifiche ed artistiche,
Introduzione a La filosofia del Tressette, Sant’Egidio del Monte Albino,
Francesco D’Amato editore, Introduzione (in collab. con M. Martirano) a G.
Cantillo, La filosofia del soggetto. Saggi su etica, comunità e storicità,
Sant’Egidio del Monte Albino, Francesco D’Amato, Prefazione a A. Mondillo, L.
Barricelli, G. Ianniello, M. Dalmotto (a cura di), Fratelli di libertà, fumetto
sulla rivolta cilentana del 1828, Castelnuovo Cilento, B.M.P. Group, Il ruolo
dell’Italia nella guerra Usa/Iran, in «Roma» [anche in «Salerno Sera» col
titolo Venti di guerra, Italia e Europa senza voce, Habermas, la forza del
pensiero, in «Il Quotidiano», ed. di Salerno, Il proporzionale è più
democratico, in «Roma» [anche in «Quotidiano del Sud», ed. di Salerno, col
titolo Proporzionale prima di tutto, Nell’anno centenario una sinergia virtuosa
tra stampa e Storia Patria, in «Quotidiano del Sud», ed. di Salerno, Il 27
gennaio resti per sempre nella coscienza collettiva, in «Salerno Sera» [anche
in 178 «Roma» col titolo Comprendere è impossibile, conoscere è necessario, Il
diritto per la comprensione dei processi storici e sociali, in «Salerno Sera», L’olocausto dimenticato e l’alleanza in
Turingia, in «Roma» [anche in «Il Quotidiano», ed. di Salerno, col titolo Le
democrazie, il lavoro e i rischi della libertà, Ambiguità del masaniellismo, in
«Il Quotidiano», ed. di Salerno [anche in «Roma» col titolo Il libro:
Masaniello e il masaniellismo, Serve un vaccino contro la paura, in «Roma» [anche
in «Il Quotidiano», ed. di Salerno, col titolo Il morbo è la paura, Stare uniti
per superare singoli interessi e paure, in «Roma» [anche in «Il Quotidiano»,
ed. di Salerno, col titolo Una task force europea per tutelare la salute,
Quando la fratellanza viene prima della libertà, in «Roma» [anche in «Il
Quotidiano», ed. di Salerno, col titolo Sì a barriere protettive pur di
bloccare il virus, Non violiamo la dignità dell’essere umano, in «Roma», Il valore insostituibile delle persone
anziane, in «Roma», Qualche filosofo
parla di invenzione ma sbaglia, in «Roma», Masullo, il filosofo che amava
confrontarsi, in «Roma», “Prudenza” e “buon senso” negli attacchi al governo,
in «Roma», La drammatica ricaduta sulla occupazione, in «Roma», Liberi di
circolare ma con prudenza, in «Roma», Virus: ancora sui più indifesi: gli
ultrasessantenni, in «Roma», La vita di ogni uomo ha la medesima dignità, in
«Roma», Una miope politica per l’occupazione, in «Roma», Dopo la fratellanza
arrivano i nuovi caini, in «Roma», Mondragone, si rischia uno scontro
esplosivo, in «Roma», La pandemia e il crollo del tasso di natalità, in «Roma»,
Il “massacro sociale” è stato quasi compiuto, in «Roma», Unione europea:
rinvio? È un colpo mortale, in «Roma», L’Europa sta a guardare la dittatura di
Erdogan, in «Roma», 27 luglio, 2020. 1882 – Libertà non significa fare ammalare
gli altri, in «Roma», Abbiamo il diritto di difendere la vita, in «Roma»,
Amarante e la necessità della storia, in «La Città», I pericoli del Sì al
Referendum, in «Roma», Confindustria e Sindacati un conflitto che preoccupa, in
«Roma», Il Sud, nuovo motore per la ripresa del Paese, in «Roma»,
L’indignazione di Saviano sull’attuale politica del PD, in «Roma», Costruire
un’unione europea della salute, in «Roma», Migranti, è inaccettabile la
solidarietà solo per i rimpatri, in «Roma», 28 settembre 2020. 180 1891 –
Misure immediate contro gli irresponsabili, in «Roma», Bergoglio alla
fraternità aggiunge l’amicizia sociale, in «Roma», I giovani e il concetto di
responsabilità, in «Roma», Salute ed economia in conflitto, in «Roma», Il
concetto di libertà non significa arbitrio, in «Roma», Joe Biden, uniti contro
pandemia e razzismo, in «Roma», La sconcertante discrasia tra potere centrale e
locale, in «Roma», Il difficile compito del Presidente Biden, in «Roma». PER
L’INAUGURAZIONE DELLA STATUA COLOSSALE DI NAPOLEONE I, OPERA
DI CANOVA IN MILANO. CARCANO MILANO COI TIPI DI LUIGI DI
GIACOMO PIROLA. ] tira costume di andar cercando nelle vicissitudini di
antichi imperi, in lontane epoche della storia, i solenni
ammonimenti della verità e i riscontri de’ fatti sociali che manifestano
F invincibile potere della volontà umana, o lasciano indovinare il
misterioso cammino delle nazioni. Que’grandi esempj furono raccolti e
magnificati in mille volumi, ascoltati nelle scuole, con quell’entusiasmo
eh 1 è il convincimento de 1 cuori giovani e forti. Noi pure li udimmo
raccontare, noi pure abbiamo palpitato a queste ricordanze di gloria, di
senno antico, a quelle gigantesche contese dell’oppressione colla libertà, di
cui non credevamo potersi più rinnovare l’esempio. Ma qual vi fu mai, ne’
libri della storia, più grande, più maraviglioso spettacolo di quello a
cui le nostre generazioni furono presenti, nella parte di secolo
che hanno percorsa? Una rivoluzione, lenta opera di secoli, e che
attraverso a tanti inciampi, in mezzo alle rovine da essa lasciate, non
è stanca della sua via, aveva diffuso F ardente suo soffio sul
mondo: in Francia, alla guerra civile, che si era spenta nel sangue,
succedeva la guerra contro tutta Europa: era la lotta suprema della
società nuova contro l’antica. A que 1 giorni, uscito da un 1 isola oscura
un oscuro predestinato mette il piede in terra di Francia, in quella
terra che ben presto deve parer troppa angusta al cammino delle sue
schiere, al desiderio della sua grand’anima. Egli viene; in poco tempo
signoreggia l’Europa, ricompone questo mare agitato da tante tempeste, questi
elementi della vita sociale confusi tra loro in una guerra feroce; e getta
sovra un nuovo sentiero le nazioni, di cui vuol essere F arbitro e la
guida. Passano pochi anni, i più gloriosi del secolo; ed ecco, in
mezzo a immortali vittorie e a sventure immortali, quell’uomo tocca il
termine del suo cammino; e dispare nel carcere e nell’esilio, lasciando
la terra d’Europa feconda dei germi dell’avvenire. Così un gran fiume, così
quel Nilo dalle ignote sorgenti, che un giorno gli aveva obbedito,
finisce nel mare, dopo aver deposti tesori di fecondità nelle campagne
attraversate dalle vaste sue acque. Dall’esilio, invece, e dal carcere,
colF eterna giovinezza del genio, con gli stessi suoi concepimenti, con
la sua anima stessa — dopo il giro di pochi lustri, in cui l’Europa
tentò invano di ricomporsi ne’ vecchi ordini e in nuove libertà —
ecco che, per mirabile mutamento di fortuna, vediamo comparire l’erede
de’pensieri e de’propositi di quell’uomo. Fu come una di quelle comete che
s’accostano alla terra, poi ne vanno perdute nelle regioni
dell’atmosfera: dopo lunga stagione esse ritornano; la moltitudine vede
in loro delle nuove viaggiatrici del cielo, ma il sapiente le riconosce e
sa che sono le stesse, già da lui salutate e che ricompajono
sull’orizzonte, belle d’eterno splendore. Ed ora, perchè siamo qui
a contemplare un miracolo dell’arte nostra che ricorda quel Grande? I posteri
hanno data l’ardua sentenza? Questa gloria fu vera? Sì — la gloria
fu vera ! Napoleone è stato iniziatore d’ un grande principio — il
diritto della nazione; quel diritto per cui abbiamo, oggi, un re ch’è
nostro, e nostri sono questi soldati che custodiscono le mura e i sacri
campi della patria. E questi altri valorosi, che insieme coi nostri hanno
combattuto le fraterne battaglie dell’indipendenza e sparso il sangue per
l’Italia, sono testimonj che noi pure siamo degni di avere una
patria, che per essa abbiamo saputo morire e vincere. Lasciate che
ora io rammenti per che vie da lui procedesse questo gran fatto dell’italica
nazione risorgente. L'uragano rivoluzionario, al finir dell’altro secolo,
disperdendo i principi italiani, aveva costretto ad allontanarsi
dalle Alpi quello che n’era stato il più antico e vigile custode : e
così, in quel momento, l’arbitro delle nostre sorti, solo all’opera della
rigenerazione di questo paese, non fece che gettare i fondamenti di un regno
italiano. E fu in quegli anni che, resi a noi stessi, parve che
risorgessimo a vita tutta nuova: benché il fanatismo e 1’astio di quelli
che sconfessano il bene, perchè da loro non è proceduto, siansi sforzati di
mostrare che quell’epoca corresse per una brutta via di servitù, di
licenza e di tirannide. Non ci era dato il più sacro dei diritti, la
libertà civile e politica, e da lontano centro doveva giungere fino a noi il
cenno imperiale: ma nostri erano i giudici, i savj del corpo legislatore,
i consultori dello stato; e avevamo fiorenti scuole cittadine e militari,
e stupende alpine vie, e ponti e canali, e quanto più muniva la difesa e
la sicurezza interna dello stato; raccolte in un solo codice le leggi,
fondato un sistema ipotecario, e misure e monete eguali; diffusa e fatta — come
dev’essere — un beneficio popolare, l’istruzione; e gl’ingegni sovrani
nella scienza e nell'arte cercati, venerati; e sacri i nomi di Oriani, di Volta,
dì Spallanzani, di Scarpa; e, più che tutto, avevamo una milizia nostra, che in
breve doveva levare a tanta altezza il nome e il valore de’ nostri
soldati; di quei soldati che più di una volta seguirono i passi dell'Eroe
ne’ campi della Germania, contro a stirpi da loro detestate: poiché a Lui
medesimo, sospinto dall’ardente genio del mezzodì contro la lunga
oppressione delle razze settentrionali, pareva ribollissero in fondo al
cuore le antipatie del SUO SANGUE LATINO. Ma, per la seconda volta, contro al
nuovo Impero d’ Occidente, rifluiva la vasta marea del mondo barbarico: il
rancore de’ vinti seppe affrettare il giorno di una terribile riscossa. E,
sciolto tutto quel fascio di forze eh’ egli solo aveva saputo stringere in sua
mano, sembrò dissiparsi, come un ampio miraggio, quel mondo creato da
lui. Compiuta questa gran vendetta dei re, quasi ogni gente di
Europa poteva almeno riposarsi nella propria nazionalità: a noi italiani
non rimase che la oppressione, e con essa la memoria di quel regno d’Italia,
risorto dopo mille anni per così breve tempo; la memoria di quella parola
nuova e feconda, di quegli anni gloriosi e non perituri. E ben lo
sapevano gli antichi dominatori, qui ritornali a ribadire la nostra
catena: essi, con la paura nell’ animo, proibivano perfino le
imagini dell’ Uomo Fatale: ma come, in ogni casolare di Francia, il
soldato, tornato lavoratore, venerava quella' sembianza; qui da noi, gli
ultimi véliti, compagni di tante sue battaglie, andavano narrando quei fatti
con mesto orgoglio. Poi a poco a poco codesti testimonj d’ una grandezza
caduta si diradarono; quelle imprese divennero come una leggenda, una
storia tanto grande da non parer più vera a genti che cominciavano
ad infiacchirsi nella pace. E così, la virtù di un’ idea, come un’
eco che si perde, andava a morire. Morire?., la vita, l’anima d’ un popolo
non ponno morire: esse languono spossate, ma poi si risvegliano e
risorgono. Questa necessità di una patria trapassava da un avanzo
d’eroi dispersi a una generazione di giovani, i quali crescevano amando e
aspirando a una libertà da loro non provala. E fu tra que’ giovani, soldati e
màrtiri del pensiero nazionale, che ricomparve ben presto queir istesso
nome che i monarchi avevano creduto di poter cancellare, col paragrafo
d'un trattato, dalla mente d’Europa. D’ allora in poi, uno spirito
ravvivalore si diffuse per tutta la penisola. Come il navigante che, in
oceani lontani, ha fede di giungere a una terra conosciuta, ma non sa il
giorno nè l’ora; un solo principe italiano vegliava al piede dell’ Alpi,
attento a quello spirilo, e ascoltandone la gran voce, non per soffocarla
ma per intenderla. E il giorno e F ora, eli’ egli aspettava,
vennero finalmente. Se non che, nelle battaglie dei popoli, coloro che
fanno il primo impeto contro la possa nemica si consacrano da sè
stessi alla morte. Così egli cadde: così, dopo dieci anni, lun- ghi al
servaggio, brevi alla speranza, uscì dall’ animo del tìglio suo il grido
della nuova guerra; mentre, salito al sommo del potere, 1’ erede del primo
Napoleone gli stendeva la mano ajutatrice. Qui, dalle mura di
Milano, il giorno della liberazione, quest’ uomo che sente di comprendere
i suoi tempi, annun- zia un diritto nuovo all’Europa attonita, prima
ch’ella osi di interrompere col bisbiglio d’una gelosa diplomazia il
corso di quelle vittorie, che in noi destarono un entusiasmo non
ancora spento. È un monarca che confessa il diritto dei popoli, apertamente,
altamente, con parole che non si dovranno più cancellare. E quand’ egli
le scrisse, là sul campo sanguinoso di Magenta, sapeva bene che queste parole
risponde- vano all’idea divinatrice e profonda del suo grande
antecessore; a quell’affetto che, in Sant’Elena, gli faceva rimpian- gere
di non aver pensato di più all’ Italia, di non averla resa libera e forte
e signora di sè medesima. E nella solennità di questo giorno, al cospetto
di questa statua del Vincitore d’Europa che trionfa ancora, dopo essere
stata nove lustri inonoratamente sepolta ne’recinti sotterranei di
codesto mu- seo dell’ arti nostre — sacrilegio consumato dalla stoltezza
e dalla paura — in oggi, dico, parmi che quel memorabile suo
desiderio per l’Italia riceva alfine adempimento. A buon dritto, in mezzo
alle sue vittorie, il Conquistatore, che tanto in sè ritraeva
dell’antico, trovò un artefice degno de’ migliori tempi di Grecia che lo
seppe effigiare. Al severo volgere del capo, si scorge l’imperioso
profilo dell’eroe, improntato di quella fermezza pensosa, di quella volontà
possente che gli fecero eseguire tanti grandi cose. Nella perfetta
proporzione delle membra, ne’ loro robusti contorni, lo scultore, io credo,
volle rendere quell’ ideale che rappresenta, nell’armonia della forma,
l’unità delle forze umane. Sul globo. che tiene in una mano, sta la
Vittoria alata, divenuta ora simbolo verace d’ un altro potere; di
quell’influenza morale cercata con orgoglio, che può regnare ancora sul
mondo, e regnarvi col nome di un Bonaparte. Nella sua vita e nei
trionfi, egli ottenne l’omaggio di re paurosi, le adulazioni degli
scienziati, il plauso delle moltitudini; ebbe onori quasi divini, che
talvolta lo inebbriarono : ma, forse, i due omaggi più puri gli vennero
da quest’ITALIA; dalla voce del poeta che pianse sul suo sepolcro, e
dall' opera sublime dello scultore che, effigiandolo, ardiva di
consigliarlo, e in segreto sperava eli’ egli desse la libertà alla sua
patria. Questo capolavoro giacque a lungo celato, quasiché il suo
aspetto fosse bastante a risvegliare una nazione. Poi, per simulata noncuranza
d’ una gloria impossibile a rinascere, ne era concessa la pubblica mostra
per decreto di regnante straniero, qui dove prima s’era tentato di tòr via ogni
orma del Grande, mutando fino il nome dell’Arco trionfale a lui
dedicato e le imagini vittoriose che dovevano coronarlo. Ma il
vanto d’ inaugurare questo così nobile monumento doveva essere serbato al
solo re italiano che diede sé stesso per la comune patria, e eh’ è degno
di continuar le tradizioni di quel nome e di quegli avvenimenti. Esso ci
mostrò come si combatte e si vince, ci pose in mano le armi, e i
nostri fratelli fece suoi compagni di guerra, e farà de’ figli nostri
tanti cittadini e soldati. E quando inostri figli qui ritorneranno,
questa statua e la ricordanza del giorno in cui prima comparve, e del re
che la volle innalzata, richiameranno la vita civile iniziata per noi dal
primo Napoleone, l’alleanza e il generoso soccorso che l’altro Napoleone recò
all’Italia; sicché ne venne dato di stringere quella spada che deve
compiere la nostra redenzione dallo straniero. Nè alcuno oserà più
di toccare il monumento; vi stanno a custodia, per serbarlo inviolabile,
l’Arte, la Patria, e la Riconoscenza degl’italiani. A nome di Bonaparte
primo Console, fu il Canova invitato da Roma a Parigi, e con molto onore
e affetto ricevuto nel castello di Saint-Cloud dal grande eroe che vi
teneva stanza. Fu allora che lo scultore italiano ebbe da Bonaparte medesimo
l’incarico di fargli la sua statua; e la modellò in cinque giorni, con
dimensione alquanto gigantesca. Mentre lo scultore era occupato al
lavoro, l’eroe ora leggeva, or gli ragionava di cose politiche: e
l’ardente amore di patria e la schietta franchezza delle parole
dell’artista andarono cosi a verso del primo Console, che parve
grandemente compiacersi di trattarlo con una famigliarità non usata con
nessun altro, e di cui tutti si mostrarono gelosi. Di codesti particolari
lasciò ricordo lo stesso Canova in alcuni suoi manoscritti: e i colloquii
di lui con Bonaparte, durante l’Impero, quando ritornò a Parigi ove
l’Imperatore desiderava ch’egli stabilisse la sua fìssa dimora, non sono di
scarsa importanza; giacche, in quell’ abbandono d’amichevoli discorsi,
Napoleone — come altri ebbe a notare — rivelò sè medesimo, più che no T
facciano tanti suoi atti politici fin qui pubblicati. E fu in que’giorni
che, da Napoleone richiesto del perchè non avesse fatta la sua statua
colossale vestita, lo scultore rispose « Nemmeno Dio avrebbe potuto far
cosa bella, se avesse voluto ritraevi, Sire, cosi vestito coi calzoni e gli
stivali alla francese. Noi, come in tutte l’altre belle arti, abbiamo il
nostro linguaggio sublime, e il linguaggio dello statuario è IL NUDO.
(Vedi Missirini, vita di Canova: Cicognara, storia della scultura; e
Artaud, Histoire d’Italie). Nel catalogo cronologico delle opere di
Canova, pubblicato da Cicognara è ricordata questa statua colossale di
Napoleone, alta sedici palmi romani, in marmo di prima specie. Il colosso
venne spedito a Parigi; e di là poi passò in Inghilterra, per
dono fattone dal re Luigi XVIII al duca di Wellington, a quel che si
crede: di poi ne fece acquisto lo stesso governo britannico, come osserva
Cicognara. Per disposizione del principe Eugenio, viceré d’Italia, il
ministro Alquier, ambasciadore di Francia a Roma, COMMISE A CANOVA UNA
COPIA ESATTA IN BRONZO della stessa statua colossale; pattuendo il prezzo di
cinquemila luigi. Fu lo stesso viceré che ordinò che la statua,
fusa per opera di Francesco e Luigi Righetti, fosse innalzata in Milano,
in conveniente luogo: per il che, il ministro dell’ interno, Vaccari, fece
invito al senatore Castiglioni, presidente dell’Accademia di belle arti, di proporre
il luogo e un disegno del piedestallo. Quando arriva a Milano l’ opera di
Canova, ne fu ingiunto il pagamento sul tesoro del regno; e, quale essa
stava incassata, venne messa a giacere in un angolo del portico del
palazzo delle scienze: i membri dell’accademia, interrogati poi sul luogo
più adatto ad innalzarvi la statua, suggerirono o la piazza del duomo, o
quella detta in allora del Tagliamelo - piazza Fontana - ovvero il nicchione
dell’ antica piazza de’Tribunali, dove altre volte era la statua di
Filippo II. In codesta divergenza di proposte, il vice-ré dispose che fosse provvisoriamente
collocata nel secondo cortile del palazzo del Senato. Ma, ritardato
l’adempimento di quest’ordine, il cavaliere Zanoja, allora presidente
dell’Accademia, ottenne che fosse interinalmente deposta nella sala delle
antichità: e sono a notarsi il motivo e il tempo del trasporto cosi ordinato;
che gli scolari, cioè, non avessero a recarle guasto, e che il trasporto
si facesse in ore di scuole non frequentate. Caduto Napoleone I,
l’ammirabile opera dello scultore italiano disparve ne’sotterranei
dell’Accademia milanese; e vi stette finché l’Imperatore d’Austria, durante il
suo soggiorno in Milano, ordina che per quella statua venisse sùbito
eretto un conveniente piedestallo, a spese dello stato, e che sovr’ esso
la si collocasse poi ne’ pubblici giardini di questa capitale. Fu uno degli
ultimi decreti dati dal regnante austriaco in que’ giorni a Milano; e
nuovo tema di compro encomio a’ giornali ufficiali. Ma il monumento, il quale —
per le cose che ci parve non inopportuno di ricordare — deve risguardarsi
come una nobilissima proprietà dello stato, non doveva sorgere qui se non
quando potesse essere restituito il nome di patria e di regno libero a
questa nostra eletta parte d’Italia. Giuseppe Cacciatore. Keywords: gl’eroi di
Vico – filosofia italica -- Vico, Croce, Labriola, Bruno, dallo storicismo allo
storicismo, linceo, centro di studii vichiani, nudita eroica --. Refs.: Luigi
Speranza, “Grice e Cacciatore” – The Swimming-Pool Library.
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