Luigi Speranza -- Grice e Malfitano: all’isola -- l’implicatura
conversazionale dei quattro – il complesso sociale -- la scuola di Siracusa -- filosofia siciliana –
filosofia italiana -- Luigi Speranza (Siracusa).
Filosofo italiano.
Siracusa, Sicilia. Grice: “Malfitano, like me, is an emergentist – each
‘complesso’ grows (cresce) and the ‘complexity’ is thus best characterised as
‘crescente,’ – Malfitano uses ‘complexities’ in the plural – a theory of
‘complessita crescenti’ – The whole point is that you get from one complex to
the other.” Grice: “I like Malfitano. His theory of ‘complessita crescente’ is
admirable: he distinguishes various ‘complesso’ – the material (subdivided into
atomic, and the ‘crescente complessita’ of the molecular), the biological
complex (which comprises the complex of the tissue, and the complex of tthe
articular), the social complex, i. e.,
the human being in his inter-subjetctivity -- nd the ideological
complex, the abstracta – ideation, cognition, and conviction – there is a
superior geometry, too!” Nacque
da Carmelo, commerciante e navigatore, e Santa Veneziano. Era l'ultimo di sette
fratelli. Frequentò il Liceo Classico Tommaso Gargallo, dove iniziò a nutrire
l'interesse per la materie scientifiche. Già da giovanissimo frequentava
assiduamente una nota farmacia del centro storico della città natale acquisendo
notevole interesse per la chimica e la biologia. Si iscrisse dunque alla
facoltà di chimica dell'Università degli Studi di Catania per frequentare le
lezioni del professor Alberto Peratoner. Malfitano continuò gli studi
universitari a Palermo, dove si trasferì al seguito di Peratoner e ottenne la
laurea nel capoluogo siciliano. Abbandona la Sicilia per spostarsi a
Milano, dove intraprese una breve carriera lavorativa nel campo della chimica
industriale agli stabilimenti Pirelli. Contemporaneamente frequentava la scuola
di microbiologia dell'Università degli Studi di Pavia, retta all'epoca da Golgi,
futuro Premio Nobel per la medicina. Stimolato dall'ambiente favorevole,
Malfitano pubblica I” Comportamento dei microrganismi sotto l'effetto delle
compressioni gassose” -- Inizia in questo modo a farsi notare da colleghi e
professori, sia per la materia dei suoi studi, sia per il carattere disponibile
e solare, come ricorda iPensa, celebre anatomista milanese. La carriera prese una svolta definitiva quando, durante un
congresso internazionale a Pavia, venne notato dal futuro successore di Pasteur,
Duclaux. Venne dunque invitato a trasferirsi a Parigi, avendo ricevuto
l'offerta di un impiego all'istituto Pasteur. Una volta arrivato nella capitale
francese, Malfitano si dedicò in un primo momento alla micro-biologia,
pubblicando come risultati delle sue ricerche: Protease de l'aspergillus niger,
Influence de l'oxygen sur la proteolyse en presence de Clorophorme e
Bactericidie charbonneuse. Decise di ritornare a studiare la chimica pura,
campo d'indagine scientifica che lo rese definitivamente famoso. I suoi studi
sulla chimica colloidale, arrivarono a dimostrare la natura elettrochimica
delle micelle, e riuscì a misurare con notevole precisione la conducibilità
elettrica dei colloidi. In campo pratico, mise a punto i cosiddetti
ultrafiltri, necessari per gli studi in campo teorico sui colloidi. Divenne
capo di un laboratorio chimico all'Istituto Pasteur. Gli studi si interruppero
durante la gran guerra. Al termine di essa, sposò Vera, una studentessa russa.
Subito dopo il grande conflitto ebbe inizio l'elaborazione della più nota
dottrina del chimico siracusano, ovvero la teoria delle “complessità
crescenti,” concetto alla luce del quale Malfitano non indagò solo le micelle,
ma l'esistenza in generale. Pubblica Complexité et micelle, e Les composés
micellaires selon la notion de complexité croissant. Le conclusioni non vennero accettate da subito, ma si
dovette attendere l'esperimento del premio Nobel Theodor Svedberg che dimostrò
l'esattezza delle intuizioni di Malfitano. Elaborò negli anni Venti una
teoria che tentava di spiegare la materia, attraverso l'esame dei diversi
livelli atomici e molecolari che la caratterizzano strutturalmente. La materia,
secondo lo scienziato siracusano, è suddivisibile in atomi, molecole, plurimolecole
(polimeri e complessi) e micelle. In ognuna delle classi citate si possono
distinguere tre tipi di unità materiali: ioniche, polari e ionopolari. L'analisi
compiuta sulla materia venne estesa in campo social-ogico da Malfitano. Tenta di
ricondurre la complessità socio-antropologica alla complessità atomica. I
quattro ordini di “complesso” che costituiscono il mondo sono dunque. Primo, il
complesso materiale (suddiviso in due sub-complessi – primo sub-complesso: “complesso
atomico” e secondo sub-complesso materiale: “complesso molecolare”), il
complesso biologico (suddiviso in primo sub-complesso biologico: complesso istologico
e – secondo sub-complesso biologico: complesso citologico). Terzo, il complesso
sociale (l'essere umano). Al culmine di un'ipotetica piramide il quarto
complesso: il “complesso ideologico” (suddivisi in tre complessi: il primo
sub-complesso ideologico: ideazione; il secondo sub-complesso ideologico: la conoscenza,
il terzonsub-complesso ideologico: la convinzione). L'ultimo passo della
speculazione e il concetto di geometria superiore, un'armonia equilibrata e
simmetrica che domina gli eventi e la materia, una variabile fondamentale e al
tempo stesso fuggevole dell'esistenza, un concetto che rappresenta la libertà.
In ultima analisi, il compito era dunque quello di comprendere le leggi
dell'armonia ordinatrice del cosmo e di preservarne la bellezza e l'equilibrio.
Soleva spesso tornare in Sicilia seppur per brevi periodi, dovette rinunciare a
questa abitudine. L'aggravarsi della sua malattia, una cecità che gradualmente
lo privò della vista, e le sue convinzioni anti-fasciste, non gli permisero di
rivedere il paese natale. Morì inell'alloggio assegnatogli dell'Istituto
Pasteur dove aveva trascorso gran parte della sua vita. Pubblica le sue
convinzioni filosofiche servendosi dello pseudonimo "Aporema",
termine che indica l'impossibilità di ottenere una risposta precisa dallo studio
di un problema. Introdusse per primo a Siracusa la moda di bere il latte acido,
quello che abitualmente viene chiamato yogurt, come era già frequente nella
capitale francese. Durante una tempesta patita in mare Carmelo Malfitano
aveva fatto voto a Santa Lucia, patrona siracusana, di sposare un'orfana se
fosse riuscito a tornare incolume sulla terraferma. Carmelo sposò per questo
motivo Santa Veneziano, orfana di
entrambi i genitori. Da tale unione nacque Giovanni. Ad Repellendam
Pestem Storie di Medici e Sanità nella terra di Aretusa, Tyche Ad repellendam
Pestem Storie di Medici e Sanità nella terra di Aretusa, Tyche122. Antonio Pensa, Ricordi di vita universitaria (Citato
nel testo Ad Repellendam Pestem Storie di Medici e di Sanità nella terra di
Aretusa), Cisalpino Istituto Pasteur, su webext.pasteur.fr. Ad repellendam Pestem Storie di Medici e
Sanità nella terra di Aretusa, Tyche. Ad repellendam Pestem Storie di Medici e
Sanità nella terra di Aretusa, Tyche124.
Ad repellendam Pestem Storie di Medici e Sanità nella terra di Aretusa,
Tyche126. Ad repellendam Pestem Storie
di Medici e Sanità, Tyche. Ad
repellendam Pestem. Storie di Medici e Sanità nella terra di Aretusa, Tyche,
Siracusa, TreccaniEnciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. TreccaniEnciclopedie on line, Istituto
dell'Enciclopedia Italiana. Grice: “Malfitano is right about the ‘social complexus’
– however, as Talcott Parsons has shown there is more complexity in the social
compexus than Malfitano, a Sicilian, allows!” -- Grice: the fourth stadia: --
il complesso sociale -- Giovanni Malifitano. Malifitano. Keywords: i quattro. Refs.:
H. P. Grice, “Pirotology,” – “The pirotological ascent,” in “From the banal to
the bizarre: a method for philosophical psychology” -- emergentismo di Grice –
emergentismo di Malfitano – l’organicismo della diada in Malfitano --. Il complesso di azione e il complesso di inter-azione,
il complesso sociale --. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Malifitano” – The
Swimming-Poo Library.
Luigi Speranza -- Grice e Malipiero: l’implicatura
conversazionale del trionfo della ragione; ossia, confutazione del sistema del
contratto sociale – the breach of contract – or Romolo e Remo, I due
contrattanti – la scuola di Venezia -- filosofia venta -- filosofia italiana –
Luigi Speranza (Venezia). Filosofo italiano. Venezia,
Veneto. Grice: “I love Malipiero’s approach to philosophy: hardly a profession!
As if someone were to be called ‘amateur cricketer’ – Malipiero loves (‘ama’)
philosophy and it shows!” – Grice: “There is philosophical wisdom in any
endevaour he finds himself in!” Grice: “One must love him for his attempted
‘confutazione’ of Rousseau’s ‘sistema del contrato sociale’ as a ‘triumph of
reason’!” -- Nacque da Angelo di Troilo e da Emilia Fracassetti. Entrambi i genitori erano patrizi: il padre provene dalla storica casata dei Malipiero (ramo
"delle Procuratie Vecchie"), mentre la madre apparteneva a una
famiglia di mercanti bergamaschi nobilitata. Dichiarava di abitare in un
palazzo a Santa Maria Zobenigo (ereditato dal padre dopo l'estinzione di
un'altra linea della famiglia), cui si aggiungevano quattro botteghe nei
centralissimi quartieri di Rialto e San Moisè; altre cinque case si trovavano
tra Santa Margherita, San Gregorio e San Martino.Esordì in politica con
l'elezione a savio agli Ordini. Divenne provveditore alle Pompe, ma non riuscì
a prendere possesso della carica a causa della caduta della Repubblica. A
questo punto, lasciò la vita pubblica per dedicarsi alla filosofia analitica
del linguaggio ordinario. Fu un autore poliedrico, capace di spaziare
dall'attualità politica alla letteratura e alla tragedia di ambito neoclassico.
La prima opera pubblicata è il saggio di matematica “Dimostrazione sulla tri-plicazione
e tri-sezione dell'angolo effettuato colla retta e col cerchio.” Più tardi si
cimentò nella filosofia presentando l'opuscolo “Saggio sugli sforzi della
passione nell'intelletto e su' di lei effetti nel cuore,” in cui sostiene di
moderare il razionalismo perché nell'animo umano esso convivi in armonia con le
passioni. Questa idea, in contrasto con quanto
asserito da Rousseau, fu ribadita ne “La felicità della nazione realizzata dal
politico e dal sovrano,” uno dei suoi primi scritti in filosofia morale. In
questo lavoro Malipiero prese in esame la tendenza allo sfarzo di una parte
della società, analizzando come i governi avessero reagito al fenomeno in
epoche diverse. Nell'opera emerge la condanna al lusso sfrenato, ma anche
all'appiattimento estremo dettato da rivoluzionari e giacobini. Lo stesso pensiero moderato è ripreso nel “Trionfo
della ragione; ossia, confutazione del sistema del contratto sociale” -- ristampato,
senza grosse variazioni, come “Il trionfo della verità nella difesa dei diritti
del trono ossia Confutazione del contratto sociale.” Grice: “I find this interesting,
since I also oppose contractualism to rationalism!” -- Qui M. cercò di
dimostrare come la migliore forma di governo non fosse la democrazia, ma la
monarchia. La sua linea anti-rivoluzionaria
fu affermata anche quando si tenne distante dagli organi della Municipalità
istituita sul modello, o ‘sistema’ del contratto. Accolse perciò con favore
l'arrivo degli Austriaci, come dimostrano il ‘Testamento della spirata libertà cisalpine”
e l'annesso sonetto “Confronto fra il genio della Romana Repubblica e quello
dell'Austria.” Di grande importanza è quanto emerge nella “Voce della verità,” una
memoria autografa inviata al governatore austriaco Székhely all'indomani del
suo insediamento a Venezia. Nell'opera, divisa in capitoli dedicati ai problemi
dell'amministrazione asburgica (polizia, zecca, commercio, diritto ecc.), si
chiede quale dovesse essere il criterio di scelta per la nuova classe dirigente
veneziana. Dimostrandosi critico nei confronti degli ex funzionari della
Repubblica di Venezia (ceto a cui lui stesso apparteneva), nominati non in base
ai meriti, ma per favoritismo, auspicava di non concedere spazio a coloro che
vivevano nel lusso, poiché entravano in politica solo per il proprio
tornaconto, e soprattutto verso i trasformisti che cambiavano opinioni con
l'avvicendarsi delle amministrazioni.
Con questo lavoro anticipò le scelte del governo austriaco che, in
effetti, estromise il patriziato dalla vita politica e assegnando le cariche
amministrative a personalità lombarde o delle province ereditarie. Si dedicò, con un certo successo, anche alla
stesura di tragedie, a tema biblico, storico o mitologico, che potessero
presentare allo spettatore esempi da seguire o da evitare. Tra queste “Il
sacrifizio di Abramo,” “Camillo,” “Prometeo ossia La prodigiosa civilizzazione
delle genti,” “Medea.” Altre opere degne di nota sono “La bottega del caffè” “Quadro
critico morale, Lo scultore e la luce, azione mitologica in apoteosi del cav.
Canova,” Il conte Ugolino in fondo alla torre di Pisa. Sciolti, Atabiba ed
Huascar. Azione tragica di spettacolo; La Verità nello spirito dei tempi e nel
nuovo carattere di nostra età (sul congresso di Verona), Zanghira e Lemanza.
Quadro poetico nelle nozze Malipiero/Martinengo dalle Palle; Elogio di Giovanni II del mr. co. Martinengo
dalle Palle; Descrizione della Montagna ov'è la chiesa della Madonna della
Corona nelle alture di Montebello. Fu confermato nobile dell'Impero Austriaco,
assieme ai figli Angelo e Angela, nati dal matrimonio con Contarina diPisani. Dizionario
biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Grice: “I
would often rely on contractualism, but [Welsh philosopher G. R.] Grice made a job out of it! I
saw the cooperative principle as a matter of quasi-contract – whatever that is.
And if it’s a MYTH, what’s wrong with it? Romolo mythically killed Remus
because of a breach of contract, too!” Grice: “My thought exactly replicates
that of Malipiero back in the good old days of Venetian republic – only there
was more rhyme to reason in HIS scheme!” -- Troilo. Malipiero. Keywords: il trionfo della ragione, ossia,
confutazione del sistema del contratto sociale. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e
Malipiero” – The Swimming-Pool Library.
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