Luigi Speranza -- Grice e Micalori: la ragione
conversazionale e l’implicatura conversazionale -- Ganimede e l’implicatura
sferica di Giove – filosofia lazia -- filosofia italiana – Luigi Speranza (Roma). Filosofo italiano.
Roma, Lazio. Grice: “I took my ideas on longitude and latitude from
Micalori” -- Grice: “By calling it ‘sfera,’ Micalori’s statement ENTAILS rather
than implicates that the Romans were wrong.” Professore a Urbino.
Opere: “Della sfera mondiale” In Urbino, Mazzantini, M., Antapocrisi, In
Roma, Francesco Roma Cavalli. Zeus features heavily in a lot of starlore, and the
Eagle constellation is no exception. The predominantly accepted mythos
for this constellation is the abduction of Ganymede. Zeus had facilitated the
kidnapping, fancying the beautiful mortal boy as his personal cup-bearer.
In the constellation, which is situated south of Cygnus on the equator, making
it visible from both the Northern and Southern hemispheres, poor Ganymede can
be seen hanging from the claws of the eagle as he is swiftly taken to the
heavens. The constellation appears alongside several other bird
constellations. The Eagle’s wings are spread, giving it the appearance of
gliding through the stars. As Hyginus states, the beak is separated from the
body by a milky circle. It was also said to set “at the rising of the Lion and
rises with Capricorn”. (Hyginus, Astronomy, 3.15) Greek astronomy
Humans have a natural urge to identify familiar things amongst the twinkling
stars of the mysterious abyss above us. These narratives came out of
astronomical observations and ancient time tracking. The study of the sky began
long before the earliest Greek sources that (sparsely) discuss them, Homer and
Hesiod. They likely developed during the transition from oral to written
transmission, but to what is extent is unknown. Even though the Greeks
were late to the constellation conversation, they received a lot of their
knowledge from their Eastern neighbors. The Greeks introduced the word
katasterismos, or catasterism, which refers to the process of being set in the
heavens. Constellations were used for navigation and an indication of seasonal
change; many extravagant mythic connections were added later. Today,
there are 88 constellations officially defined by the International
Astronomical Union, and many of them have been accepted since Ptolemy’s The
Almagest. Constellations created by the Mesopotamians between 1300-1000
BC originate in older lands, but the Greek astral mythos canon was solidified
by Eratosthenes, in a work now lost to us. Zeus and his trusted companion
The myth of Ganymede is very ancient lore, being told in the tale of Troy by
Homer (Illiad) – albeit with no mention of an eagle escort. In the fifth
Homeric Hymn to Apollo, Ganymede was said to be whisked off to Olympus by a
‘heaven-sent whirlwind’. The eagle was not connected to this tale until
the 4th century BC. The constellation was accepted as an eagle prior to this,
so it is presumed that this addition was made to make the story fit the stars,
probably because Ganymede is said to feature in his own nearby constellation,
the water-pourer (Aquarius). Micalori.
Keywords: implicatura sferica, planifesferio, Casali. Refs.: Luigi Speranza,
“Grice e Micalori” – The Swimming-Pool Library.
Luigi Speranza -- Grice e Miccoli: la ragione
conversazionale e l’implicatura conversazionale d’ANTONINO -- homo loqvens filosofia
lazia – filosofia italiana – Luigi Speranza (Roma). Filosofo italiano. Roma, Lazio. Grice: “Miccoli is a
great philosopher – and surgeon – My favourites are his ‘Corpo dicibile,’ which
trades on my idea of what it means to ‘say’ something; and his ‘Homo loquens,’
a play on Aristotle’s ‘zoon logikon,’ but which Aristotle would find otiose:
man is the ‘vivente’ that speaks, or the ‘animal’ that speaks. To say that it
is the ‘homo’ that speaks relies on Darwin’s classifications and phyla of homo
sapiens sapiens and the rest!” La
divertente commedia umana Incipit Chi si accinge alla lettura dell' Elogio
della follia di Erasmo farebbe bene a non dimenticare taluni antecedenti
biografici dell'autore che spiegano meglio l'ironia bonaria dell'opuscolo. Li
richiamiamo. Geertsz, latinizzato secondo il costume degli umanisti in
Desiderio Erasmo, nacque figlio di illegittimo coniugio. La famiglia paterna,
in auge nella borghesia di Gouda, come apprendiamo dallo stesso Erasmo, si
oppose alle nozze riparatrici del figlio, costringendolo, con inganno, a far
intraprendere la carriera ecclesiastica al malcapitato giovanotto. Citazioni Come umanista Erasmo si sente
apparentato alla società dalla duttile forza della parola che ne saggia
criticamente le valenze in termini di ironia, sarcasmo, gioco allusivo,
bonarietà lungimirante, tolleranza magnanima, moralismo contenuto. Fin dalla
dedica dell'opuscolo a Moro si arguisce che l'autore non vuol propinare
sapientia austera e compassata, ma buon senso brioso che permei di sé la vita
quotidiana della gente, fosse anche d’ANTONINO che sul letto di morte, lui
filosofo, esclama, a un certo momento: «Sentenzio me cacavi! La sapienza dei
dotti è tanto altezzosa quanto sterile, diversamente dal buon senso che cambia
in meglio l'esistenza non sofisticata. (Sotto la penna dell'insigne umanista
olandese si fronteggiano al femminile Sapientia e Stultitia: la prima, per
voler essere austera ad ogni costo, diventa stolta; la seconda, in quanto
«forza vitale irrazionale e creatrice», si palesa veramente saggia alla resa
dei conti. L' Elogio della follia conserva un fascino di imperitura attualità.
Lo si desume dall'analisi di Histoire de la Folie, dove Foucault evidenzia il
confine sfumato tra ragione e sragione in epoca di alta tecnologia, e altresì
dalle invettive di Nietzsche contro lo smunto bibliotecario, lo stitico
correttore di bozze, il pallido burocrate stipendiato, emblemi tutti del moderno
«uomo alessandrino». (Explicit Erasmo conosce e cita perfino pagine della
Bibbia a riprova della bontà dei doni che Follia concede ai mortali. Un modo
questo, di prendere in giro anzitempo la presunzione dispotica delle società
economicistiche che intendono mantenere sotto loro tutela il cittadino
«minorenne» sempre bisognoso di dande e mordacchie. Gli autori classici sono,
tra l'altro, spiriti lungimiranti. A tali società alienanti di oggi e di domani
Blake, con spirito erasmiano, potrebbe ripetere: «esuberanza è bellezza. La divertente
commedia umana, introduzione a Erasmo da Rotterdam, Elogio della Follia, TEN, Introduzione
a "Vita di Gesù" Incipit Il contesto storico culturale della Vita di
Gesù La recente edizione storico-critica delle Opere complete di Hegel consente
di far chiarezza sulle discussioni e congetture che hanno tenuto a lungo il
campo nella letteratura hegeliana a proposito dei cosiddetti Scritti teologici
giovanili, la cui indole cronologica vengono ora sancite su base filologica e
critica più accorta. Più che ai titoli apposti da Nohl ai vari frammenti e più
che alle congetture sulla data probabile di tali scritti, è più fruttuoso
rifarsi agli anni di formazione filosofica e teologica di Hegel nello Stift di
Tubinga e reperire nel curriculum studiorum le ascendenze prossime che hanno
influenzato maggiormente l'autore in una speculiare lettura dei quattro
Evangelisti, da cui desume Das Leben Jesu. Citazioni Gli interessi culturali di
Hegel, negli anni tubinghesi, sono prevalentemente filosofici, incentivati
dalla lettura di Rousseau, Jacobi, Lessing, Kant, Fichte su temi sociopolitici
ed etico-religiosi. (Hegel, studioso di filosofia, si sente chiamato a
lumeggiare «spiritualmente» la situazione storica del suo tempo e a porre le
premesse di carattere razionale per l'avvento di un «ordine uguale di tutti gli
spiriti». Il lettore del Leben Jesu si accorge subito di trovarsi di fronte a
una forma di scrittura audace, che desacralizza e sdivinizza la persona di
Gesù, riducendolo a maestro di morale sublime. M., introduzione a Hegel, Vita
di Gesù. TEN. “Filosofia della storia”, “Corpi dicibili”, “Homo louqens”. Paolo
Miccoli. Miccoli. Keywords: homo loquens, corpo dicibile, corpi dicibili. Refs.:
Luigi Speranza, “Grice e Miccoli” – The Swimming-Pool Library.
Luigi Speranza -- Grice e Miccolis: la ragione
conversazionale e l’implicatura conversazionale – BRVNO – filosofi italiani al
rogo – la scuola di Corato -- filosofia pugliese -- filosofia italiana – Luigi
Speranza (Corato). Filosofo italiano. Corato, Bari, Puglia. Grice:
“Miccoli reminds me of G. Baker, who dedicated most of his life to Witters! Miccolis to Labriola.” Considerato uno dei massimi studiosi di Labriola. Si trasferì a Perugia per gli studi
universitari, laureandosi in filosofia a pieni voti con una tesi dal titolo «Il
pensiero politico crociano e la genesi del liberalismo». Abilitatosi cum laude
all'insegnamento di storia e filosofia, professore in vari licei della
provincia, occupò una cattedra stabile presso l'Istituto tecnico per geometri a
Perugia, accostando l'insegnamento di estetica all'Accademia di belle arti Vannucci.
Divenne responsabile del settore culturale del PCI per la regione Umbria; ma,
preso dagli studî e dall'insegnamento, lasciò l'incarico, comunque seguendo
sempre le vicende politiche con attenzione e passione. La sua è stata una
formazione liberale: considerava suoi padri spirituali Labriola, Croce, Gobetti.
Dalla fine degli anni Settanta la sua vita sarà rivolta allo studio del
filosofo cassinese Labriola, da Miccolis ritenuto «un buon punto per capire la
storia d'Italia». Nascerà quindi il Carteggio labrioliano, in cinque volumi,
presentato da Cesa all'Accademia dei Lincei, edito per gli auspici e con il
contributo dell'Istituto italiano per gli studi storici e dell'Università degli
Studi di Napoli "L'Orientale" e favorito dalla consultazione, nel
frattempo divenuta possibile, delle carte Labriola del Fondo Dal Pane,
acquistato dalla Società napoletana di storia patria. Su tale monumentale
lavoro è stato scritto: «un evento letterario, probabilmente l'acquisizione più
importante tra le fonti della cultura italiana postunitaria; e, di più, senza
esagerazione, si presenta come un capolavoro ecdotico, per accuratezza
filologica ed esaustività del commento. Miccolis era certo divenuto col tempo
l'esperto più sicuro della impervia grafia del suo autore, della quale
conosceva ogni piega e ogni anomalia, dei contesti politici e culturali in cui
Labriola si muoveva della spezzettata, dispersa e contorta labrioliana, difficile da padroneggiare: si
era anche impadronito, in base a una sensibilità linguistica non comune, del
"vocabolario" dell'Autore in tutte le sue sfumature, ed era perciò in
grado di respingere o di dubitare di attribuzioni di testi, datazioni
improbabili, letture sghembe». Miccolis scrisse inoltre sistematicamente per
varie riviste (Rivista di storia della filosofia, il Giornale critico della
filosofia italiana, Belfagor, Critica storica, Nuovi studi politici, etc.); numerosi
sono i suoi saggi e notevoli gli ulteriori apporti documentari alla labrioliana. Collabora intensamente con
l'Istituto italiano per gli studi storici e la Fondazione Biblioteca Croce:
aveva il compito di revisionare i carteggi crociani, e sotto il suo controllo
passavano i volumi dell'Edizione nazionale delle opere di Croce. È stato anche
uno dei principali animatori dell'Edizione nazionale delle opere di Labriola,
per la quale aveva contribuito a definire il piano editoriale, i criteri
metodologici, e il problema del rapporto tra l'opera edita di Labriola e il
fondo manoscritto della Società napoletana di storia patria. Adnkronos, Filosofi, E' morto M., massimo
studioso di Labriola, Bari, SAVORELLI, Rivista di storia della filosofia, Opere:
“ Il carteggio di Labriola conservato nel Fondo Dal Pane” «Archivio storico per
le provincie napoletane», «Con la Sua
calligrafia che mi ricorda i papiri greci...». La filologia, la guerra, la
Crusca nel carteggio di Croce con Pistelli e Lodi, a c. di M. e Savorelli, in
Gli archivi della memoria, Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, (rist. in
Gli archivi della memoria e il Carteggio Salvemini-Pistelli, a c. di R.
Pintaudi, Firenze, Biblioteca Medicea Lauenziana, Polistampa, Labriola, La politica
italiana Corrispondenze alle « Basler Nachrichten », M., Napoli, Bibliopolis, Labriola,
Carteggio, M., Napoli, Bibliopolis, M., Labriola, Dizionario biografico degli
italiani, A. Labriola, L'università e la libertà della scienza, M., Torino,
Aragno, Labriola, Bruno. Scritti editi ed inediti M. e Savorelli, Napoli,
Bibliopolis, M., Labriola. Saggi per una biografia politica, A. Savorelli e M.,
Milano, UNICOPLI, M., Gli scritti
politici di Labriola editi da M., A. Savorelli e M., Napoli, Bibliopolis, G. Bucci, M., il ricordo a un anno dalla morte,
"Corato live", W. Gianinazzi, M. Prat, In memoriam "Mil neuf
cent", Savorelli, M., «Rivista di storia della filosofia», fa A. Meschiari,
M. studioso di Labriola, Rivista di
storia della filosofia. Stefano Miccolis. Miccolis. Keywords: filosofi italiani
al rogo. BRVNO. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Miccolis” – The Swimming-Pool
Library.
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