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Friday, January 24, 2025

LUIGI SPERANZA -- GRICE ITALO A-Z P PO

 

Luigi Speranza -- Grice e Possenti: la ragione conversazionale e la conversazione di Romolo e Remo – radice dell’ordine civile – filosofia italiana – Luigi Speranza (Roma). Filosofo italiano. Studia a Torino. Insegna a Venezia. Dei Aquinensi. Fonda l’Annuario di filosofia. Centro di ricerca sui diritti umani. Attrato dalla storia delle civiltà, ispirato da VICO (si veda). Studia l’idea d’un assoluto impersonale. Incontra l'istanza metafisica e umanista attraverso AQUINO (si veda), intuendo le possibilità speculative e liberanti incluse metafisica dell'essere. Tre sono gl’ambiti primari della sua ricerca: metafisica, pensiero teoretico e ritorno al realismo; personalismo; filosofia politica. Studioso d’AQUINO, del tomismo. Professore della grande tradizione della filosofia dell'essere, orienta l'attenzione critica verso GENTILE, il neo-parmenidismo italiano di SEVERINO nel suo ritorno a VELIA e il VELINO, ricercando una razionalità attenta alla storia ma non consegnata interamente alla furia del tempo. Dunque il ritorno all'eterno invece che l’eterno ritorno di Nietzsche e la ripresa del tema della creatio ex nihilo, assente in molta filosofia. Il suo approccio legge meta-fisica e nichilismo come due nuclei che tendono ad escludersi – i veliani -- di cui il primo è la fisio-logia e il secondo la pato-logia. Individua pertanto nella destituzione dei valori e nella riduzione della ragione a volontà l'esito ultimo del nichilismo. Questo vuole liberare Italia dalla metafisica, ritenuta distrutta dal criticismo, ma il compito della filosofia dell'essere è preparare una ripresa della metafisica dell'esistenza, tale che possa di nuovo tenere un posto nella storia della civiltà. Una presentazione ampia della sua è in “Storia della filosofia”; Filosofi italiani, Antiseri e Tagliagambe, Bompiani, si veda anche nichilismo e filosofia dell'essere, intervista, a c. di Mura, “Euntes docete.” La riscoperta della meta-fisica esistenziale è un tentativo di mettere in luce la parzialità di non poche posizioni che hanno proclamato la fine della metafisica occidentale: GENTILE, e SEVERINO. Essi hanno operato come reagente per la riconquista della metafisica e per la critica del nichilismo, di cui offre una determinazione diversa da quelle di Nietzsche e di Heidegger -- con applicazioni anche all'ambito del nichilismo giuridico. Il rigetto del nichilismo e l'analisi dell'anti-realismo, del logicismo, del dialettismo e del razionalismo che affliggono la filosofia, gli conducono a giudicare concluso e senza possibilità di ripresa il ciclo della meta-fisica nel cammino di GENTILE.  La base prima della filosofia dell'essere sta nell'asserto ‘l'ente è'. Questo il grande tema da cui occorre partire. Dall'ente appunto e non dall'essere vuoto dei moderni. In tal modo crollano l'identità tra logica e meta-fisica del razionalismo, l'idea di dialettica come generazione logico-apriorica del sapere, e l'idea di divenire come entrare-uscire dal nulla. Qui opera un'adeguata semantizzazione dell'essere (dell'ente), rigettando l'errore primordiale di trattare la questione dell'essere come questione di essenza, il che presuppone la negazione della potenzialità. Ma se questa è presente, niente in senso proprio va in nulla ma si trasforma. Si svolge verso un positivismo in cui la filosofia è capace di progresso. È andata così delineandosi la tesi che nello svolgimento della meta-fisica dagl’antichi a noi sia emersa, dopo la seconda navigazione nell’ACCADEMIA (vedi Fedone), proseguita e perfezionata da Aristotele al LIZIO, una terza navigazione che si esprime nella Seinsphilosophie che ha toccato un punto di apogeo in AQUINO e nei grandi tomisti. In tale prospettiva è possibile tracciare un'essenziale storia della meta-fisica quale progressiva penetrazione della verità dell'essere, culminante nella metafisica dell'actus essendi. Si tratta di una metafisica trans-ontica che, prendendo le mosse dall'ente, procede verso l'essere stesso -- esse ipsum per se subsistens -- e che individua la struttura originaria nella partecipazione dell'ente all'essere. Le sue posizioni sono consegnate alla trilogia “Nichilismo e Metafisica. Terza navigazione, Il realismo e la fine della filosofia moderna, e Ritorno all'essere. Addio alla metafisica moderna. Esse sono discusse da XVIII autori in, “La navicella della meta-fisica. Dibattito sul nichilismo e la terza navigazione (Armando, Roma) Cottier, Dummett, Berti, Riconda, e poi in Realismo Metafisica Modernità. “In margine al realismo e la fine della filosofia moderna”, Dalfino e Pozzo, CNR-Iliesi, Roma.  La possibilità di guadagni per sempre rigetta l'idea fallibilista -- Popper et alii --, secondo cui ogni sapere -- riportato poi solo a quello delle scienze -- riposa su palafitte perennemente rivedibili.  La meta-fisica ha per oggetto non il concetto di essere, ma l'esistenza. Il filosofo deve sempre e nuovamente ribattezzarsi nelle sue acque, fuggendo l'oblio dell'essere e liberandosi dal sistema che intende racchiudere in sé la totalità. Un problema centrale per lui è la possibilità di una conoscenza filosofica autonoma, che non proceda solo sull'imbeccata che possano darle le scienze ed altre forme di conoscenza, nonostante la necessità del dialogo tra filosofia e scienza, in quanto non esiste un solo sapere.  L'unità plurima o polivalente della ragione si applica anche al nesso tra filosofia e il culto sacro. Nell'incontro tra compito della ragione e elezione del cristianesimo si individua un criterio di apertura e stimolo per la filosofia nella sua ricerca di senso. Il principio della persona è più fondamentale del principio della responsabilità (Jonas) e del principio-speranza (Bloch), e a fortiori delle filosofie dell'impersonale o inter-soggetivo. Il concetto di persona si presta efficacemente in una serie di problemi in cui le nozioni di individuo, di soggetto, di coscienza risultano inadeguate. La persona è originaria e primitiva, e raggiunge una profondità e permanenza che non hanno le altre categorie appena citate o l'uso che spesso ne è stato fatto. Si veda il dossier sul “Principio Persona” con contributi di Grandis, Ivaldo, Madricardo, Pera, in “Studium”,  L'idea di persona è essenziale per maneggiare le grandi difficoltà insite nell'antropologia, in specie da quando in Occidente si cerca di elaborare un'etica procedurale di norme senza base antropologica, che è il grande equivoco dei moderni.  Fa parte del vasto movimento del personalismo, volto alla riscoperta integra della persona. Compito del personalismo ontologico è di valorizzare ed integrarele filosofie del personalismo incompiuto -- Habermas, Rawls, BOBBIO, Ferry, Parfit -- allontanandosi da quelle dell'esplicito anti-personalismo, Nietzsche e Foucault in specie, ma pure Hegel, Heidegger, SEVERINO nei quali forte è l'empito anti-personalistico. Le assise della persona vanno ricercate nell'ontologia, onde essa è una sostanzialità aperta alla relazione, ma non riducibile a sola relazione. Le persone sono nuclei radicali di vita e realtà che non possono essere dedotti da alcunché e che anzi fonda l'agire e lo sperare dell'essere umano  Esse come totalità concrete è alla base di una filosofia che oggi deve fare i conti con la centralità del tema antropologico, con le problematiche bio-etiche (ad es. concernenti lo statuto dell'embrione), e con le concezioni in cui il soggetto e la natura umana non sono intesi come un presupposto ma come un prodotto della prassi.  Il personalismo quale insieme di scuole e correnti filosofiche che assegnano speciale valore e dignità alla persona, non è in senso proprio un'invenzione, ma originariamente della patristica, del medio-evo, e dell'umanesimo. Qui sono state elaborate in certo modo per sempre le idee fondamentali sulla persona e dischiuso come nuovo guadagno il suo spazio di realtà. L'epoca dell'antropocentrismo non è stata un'epoca di riscoperta della persona. Un antropo-centrismo sicuro di sé non può dare risposte a molte domande della vita ed è tanto più impotente, quanto più le domande sono profonde, Se la controversia sulla persona si accende di nuovo in molti ambiti, è perché l'idea-realtà di persona attraversa un momento d’eclissi e richiede nuovamente la fatica del concetto. Assolutamente primario è il nesso persona-tecnica, in cui la seconda è spesso animata da volontà di potenza, valendo come una potenza senza etica. La presenza nel comitato di bio-etica gl’induce a dedicare attenzione ai temi di bio-tecnologie, la rivoluzione bio-politica, l'influsso pervasivo del materialismo e del biologismo.  Il personalismo si declina poi in ambito sociale come concezione egualitaria e comunitaria -- personalismo comunitario -- quale fondamento dell’ordine politico proiettato verso la cosmopoli, la pace e il rispetto dei diritti umani.  Entro un dialogo critico con le tradizioni del liberalismo e dell’illuminismo, opera per mostrare il contenuto di nozioni centrali del politico come quelle di ragion pratica, bene comune, popolo, democrazia, legge naturale, diritti dell'uomo, laicità, ai fini di una rinnovata filosofia pubblica in pari col suo oggetto. Uno specifico rilievo è stato assegnato al problema teologico-politico secondo due direttrici: la ripresa post-moderna di un ruolo pubblico per le grandi religioni; l'idea che la loro deprivatizzazione anche in Occidente può contribuire ad un positivo rapporto fra religione e politica, nella prospettiva di una piazza pubblica non agnostica ma attenta alla matrice teologica della società civile. Con la filosofia politica si opera il passaggio dal piccolo mondo dell'io al grande mondo' della società, verso la società aperta della famiglia umana. Sulla scia di diagnosi -- Arendt, Maritain, Strauss, Simon, Voegelin -- ritiene che la filosofia politica vada riportata al suo compito primario di pensare la buona società, lottando contro la crisi concettuale che procede all'ingrosso da Weber e dall'attacco al diritto naturale. In particolare è stata condotta una critica radicale a Kelsen, alla sua concezione relativistica dei valori e della democrazia, al suo intento di dissolvere l'idea di ragion pratica, tolta la quale l'ambito della prassi precipita nell'irrazionalismo e tutto è affidato al volere. Cfr. il dossier Liberalismo -- “Humanitas”, con interventi di Campanini, Zanone, Esposito, Ivaldo. Esso raccoglie parte del dibattito sollevato da “Le società liberali al bivio” che vide interventi di Savona, Vigna, Cubeddu,  Berti, Pellicani, e Scarpelli. Si sostiene l'importanza della filosofia e dell'antropologia per la democrazia, sulla base dell'idea che la costruzione del cosmo umano è compito della ragion pratica. Insufficiente risulta una sfera pubblica moralmente neutrale, consegnata al binomio del diritto positivo e la morale procedurale. La rinascita della filosofia politica avviene riprendendo competenza sui suoi problemi, tra cui massimo è quello della pace: la pace necessaria che non c'è e la guerra inammissibile che c'è. Occorre disarmare la ragione armata: ciò suggerisce che vada cercata un'organizzazione politica del mondo oltre la sovranità degli stati-nazione verso un'autorità politica mondiale o cosmo-politica, di cui l'ONU è lontana immagine.  Altre saggi: “Frontiere della pace” (Milano); “Filosofia e società. Studi sui progetti etico-politici contemporanei, Massimo, Milano Giorgio La Pira e la filosofia d’AQUINO, Studia Universitatis sancti Thomae in Urbe, Roma; “La Pira tra storia e profezia. Con AQUINO maestro, Marietti, Genova-Milano; La buona società. Sulla ricostruzione della filosofia politica (Vita e Pensiero, Milano); Una filosofia per la transizione. Metafisica, persona e politica in Maritain” Massimo, Milano); “La filosofia dell'essere” (Vita e Pensiero, Milano); Tra secolarizzazione e nuova cristianità” (EDB, Bologna); “Le società liberali al bivio”; “Lineamenti di filosofia della società” (Marietti, Genova); “Oltre l'Illuminismo”; “Il messaggio sociale” (Paoline, Roma); “Razionalismo critico e metafisica”; “Quale realismo?” (Morcelliana, Brescia); “Dio e il male, Sei, Torino); “Cattolicesimo e modernità. Balbo, Del Noce, Rodano (Ares, Milano); “Approssimazioni all'essere. saggi di metafisica e di morale” (Poligrafo, Padova); “Il nichilismo teoretico e la morte della metafisica” (Armando, Roma); “Terza navigazione. Nichilismo e metafisica” (Armando, Roma); “Filosofia e Rivelazione” Città Nuova, Roma); “La filosofia dopo il nichilismo” (Rubbettino, Soveria); “Religione e vita civile. Il cristianesimo nel postmoderno” (Armando, Roma); “L'azione umana. Morale, politica e Stato in Maritain” (Città Nuova, Roma); “Essere e libertà” (Rubbettino, Soveria); “Radici dell'ordine civile” (Marietti, Milano); “Il principio-persona” (Armando, Roma); “Profili. Bobbio, Noce, La Pira, Lazzati, Sturzo (Effatà, Cantalupa); “Le ragioni della laicità” (Rubbettino, Soveria); “L'uomo post-moderno”; “Tecnica, religione e politica” (Marietti, Milano); “Dentro il secolo breve. Paolo VI, La Pira, Giovanni Paolo II, Mounier, Rubettino, Soveria Nichilismo giuridico. L'ultima parola? Rubbettino, Soveria. La rivoluzione biopolitica. La fatale alleanza tra materialismo e tecnica, Lindau, Torino. Pace e guerra tra le nazioni. Kant, Maritain, Pacem in terris, Studium, Roma. I volti dell'amore, Marietti, Milano-Genova. Il realismo e la fine della filosofia moderna (Armando, Roma); “Diritti umani”; “L'età delle pretese” (Rubbettino, Soveria); “Ritorno all'essere. Addio alla metafisica” (Armando, Roma); “La critica del marxismo” (Massimo, Milano);  “Epistemologia e scienze umane” (Massimo, Milano); “Storia e cristianesimo” (Massimo, Milano); “Contemplazione evangelica e storia” (Gribaudi, Torino); “Maritain oggi, Vita e Pensiero, Milano); “La filosofia dell'essere” (Cardo, Venezia); Nichilismo Relativismo Verità. Un dibattito” (Rubbettino, Soveria); “Laici o laicisti? Dibattito su religione e democrazia” (liberallibri, Firenze); “La questione della verità. Filosofia, scienze, teologia” (Armando, Roma); Ragione e verità. L'alleanza socratico-mosaica” (Armando, Roma);” Nostalgia dell'altro. La spiritualità di Pira” (Marietti, Milano); Pace e guerra tra le nazioni” (Guerini, Milano); “Natura umana, evoluzione, etica” (Guerini, Milano); Governance globale e diritti dell'uomo” (Diabasis, Reggio Emilia); “Ritorno della religione? Tra ragione, fede e società” (Guerini, Milano); “Diritti Umani e libertà” (Religiosa, Rubbettino); in onore (Armando); Perché essere realisti? Una sfida filosofica (Mimesis, Milano-Udine. Giuliano, Filosofi a un bivio. Ora rialziamo lo sguardo, su avvenire, A. Lavazza, Neuroscienziati, cercate l'anima. Vittorio Possenti. Possenti. Keywords: radice dell’ordine civile – romolo e remo -- il principio speranza, prima navegazione, seconda navegazione, terza navegazione, Gentile, comunita, Severino, Aquino, umanesimo, seconda navigazione --. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Possenti” – The Swimming-Pool Library.

 

Luigi Speranza -- Grice e Pozza: la ragione conversazionale e l’implicatura conversazionale – la scuola di Taranto -- filosofia pugliese -- filosofia italiana – Luigi Speranza (Taranto). Filosofo italiano. Taranto, Puglia. Grice: “I like Pozza; he uses ‘pragmatic’ quite a bit, by which he means Grice, of course!” Durante gli studi al liceo di Taranto, Tommaso, un insegnante di matematica di stile tradizionale gli stimola il gusto per i problemi matematici e per l'eleganza formale delle dimostrazioni. Studia a Bari dove si laurea con una tesi su SERRA (si veda) avendo come relatore Vallone. Coniuga l'amore per i sistemi formali con l'amore per Leopardi, Carducci -- maestro di Serra -- e Annunzio -- e tra i classici predilisse Tasso e Vita nuova di Alighieri.  Studia a Bari -- sotto Landi -- Pisa, e quindi metodi formali a Milano. Una svolta nella sua carriera filosofica è segnata dalla partecipazione agl’incontri di S. Giuseppe organizzati a Torino da BOBBIO. A partire da qui sviluppa idee in filosofia del diritto, specie – ovviamente -- su Kelsen, e sulla formalizzazione della logica deontica con particolare attenzione all'assiomatizzazione dei principi di una teoria generale del diritto in collaborazione con  Ferrajoli per i suoi “PRINCIPIA IVRIS”. Organizza a Taranto gl’incontri Info IVRE TARAS, logica informatica e diritto, al quale partecipano alcune delle figure più rappresentative del diritto, dell'informatica e della logica, tra cui Martino, Ferrajoli, Conte, Busa, Comanducci, Jori, Filipponio, Elmi, Guastini, e Sartor. Insegna a Taranto, mantenendosi scientificamente attivo e partecipando a conferenze di società filosofiche italiane -- specialmente la Società italiana di logica e filosofia della scienza e la Società italiana di filosofia analitica, dal convegno nazionale fino al convegno di Genova. Insegna a Lecce. Tra le principali influenze nei suoi studi di linguistica e semiotica testuale vi sono quella di  Petöfi. Insegna a Verona, Padova, Bolzano e, per le sue lezioni di logica deontica, a Petöfi e Kelsen. L’influenza maggiore viene dalle grandi opere di Frege, Russell e Carnap, ai cui  dedica uno studio, con particolare attenzione alla visione filosofica. Pubblica un contributo di sapore positivista, discutendo e formalizzando alcune argomentazioni in fisica quantistica. Un legame tra i suoi interessi in linguistica e il suo lavoro in logica formale è dato dalla sua teoria formale degl’atti linguistici basata su una connessione originale tra logica intuizionistica, usata per gl’atti linguistici assertori, e logica classica, usata per i contenuti proposizionali. Presentando la sua teoria di una formalizzazione della “pragmatica,” define un modello Frege-Reichenbach-Stenius per il trattamento formale dell’asserzione, mostrando che il problema principale di questa teoria è la limitazione introdotta da Frege -- e accettata da Dummett -- per cui il segno di asserzione si può usare solo per formule elementari assertorici. Ma, come molti filosofi sostengono, esistono atti linguistici composti. Per permettere il trattamento di un atto linguistici composto o molti-modale e ovviare alla limitazione del modello Frege-Reichenbach-Stenius, introduce un connettivo pragmatico che permette la costruzione di una formula assertiva complessa. Il contenuto della formula assertiva è dato dall'interpretazione classica e dai connettivi vero-funzionali. Il connettivo pragmatico, fra DUE atti linguistici assertori semplice in uno complesso,  ha invece una interpretazione intuizionistica. Il connetivo pragmatico non ha cioè un valore di verità – o sattisfazione fatica -- ma un valore di giustificazione. In fatti, un atto assertivo non è, in quanto *atto*, vero o falso, ma può essere “giustificato” o non giustificato. In questo modo, il sistema formale distingue l'asseribilità di un atto assertorio dal valore di verità della proposizione asserita. Oltre a spiegare l'irriducibilità del segno fregeano di asserzione a un trattamento in termini di logica classica e introdurre una fondazione formale della teoria dell’atto linguistico, dà anche una soluzione originale del problema della compatibilità tra logica classica (Grice) e logica non-classica (Strawson) o intuizionista. A questo studio seguono  altri sulla logica erotetica, deontica, e sub-strutturale. La sua filosofia suscita interesse in diversi campi, dalla filosofia del linguaggio alla filosofia della fisica alla logica e all'informatica -- specie a partire dalla sua collaborazione con Bellin. Alla sua teoria formale della “pragmatica,” oltre ai saggi di Anderson e Ranalter è dedicato un numero di Fondamenta Informaticae. La sua influenza si estende così oltre che alla filosofia della fisica e alla filosofia del linguaggio anche alla logica e all'informatica, specie con convegni in suo onore organizzati a Verona. Ricordi di personalità internazionali e di amici sono raccolti in suo onore. Altre saggi: “Un'interpretazione pragmatica della logica proposizionale intuizionistica”; “Problemi fondazionali nella teoria del significato (Olschki, Firenze); “Una fondazione pragmatica della logica delle domande”; “Parlare di niente”; “Termini singolari non denotanti e atti illocutori”; “Idee”;  “Una logica pragmatica per la concezione espressiva delle norme”;  “Logica delle norme” (S.E.U., Pisa); “Il problema di Gettier: osservazioni su giustificazione, prova e probabilità” (SIFA, Genoa); “Come distinguere scienza e non-scienza”; “Verificabilità, falsificabilità e confermabilità bayesiana” (Carocci, Ferrajoli); Principia juris. Teoria del diritto e della democrazia.  La sintassi del diritto” (Bari: Laterza). Carlo Dalla Pozza. Carlo Pozza. Pozza. Keywords: Grice. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Pozza”.

 

Luigi Speranza -- Grice e Pozzo: la ragione conversazionale e l’implicatura conversazionale nel ginnasio – filosofia lombarda -- filosofia italiana – Luigi Speranza (Milano). Filosofo italiano. Milano, Lombardia. Sudia a Milano. Consegue il dottorato a Saarlandes (“a reason why Italians don’t consider him Italian” – Grice) e la abilitazione a Trier – Grice: “A reason why Italians don’t consider him an Italian philosopher, since he earned his maximal degree without, and not within, Italy.” Insegna a Verona e Roma, all’Istituto per il lessico filosofico – (Grice: “Yep – Italians have an ‘istituto’ for EVERYTHING!”). Studia il LIZIO, la storia della logica o dialettico dal rinascimento, la storia delle idee e la storia dell’università di Bologna (“l’unica chi conta a Italia”) -- ha portato avanti la creazione di infra-strutture di ricerca per una migliore comprensione dei testi filosofici e che hanno plasmato il patrimonio culturale. Caratteristica specifica del suo approccio alla lessicografia è l’uso della IT per la documentazione e l’elaborazione di dati linguistici e testuali in italiano. Hegel: Introductio in Philosophiam: Dagli studi ginnasiali alla prima logica (Firenze: Nuova Italia). Associazione per l’Economia della Cultura “Storia storica e storia filosofica della,” Schiavitù attiva, proprietà intellettuale e diritti umani. Riccardo Pozzo. Pozzo. Keywords: il ginnasio – implicature, identita nazionale, filosofia italiana, patrimonio italiano, storiografia filosofica, storia della filosofia italiana. Refs.: Luigi Speranza, “Grice e Pozzo” – The Swimming-Pool Library.

 

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